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Cosa sono i fringe benefits e perché riconoscerli al dipendente Soglia dei fringe benefits e incentivi: uno sguardo al passato Quali sono le novità 2024 sulla tassazione dei fringe benefit Fringe benefit e auto aziendali Cadhoc il fringe benefit ideale per azienda e dipendenti Cadhoc nel welfare aziendale COSA SONO I FRINGE BENEFITS E PERCHÉ RICONOSCERLI AL DIPENDENTE I fringe benefits sono beni e servizi erogati dalle aziende ai dipendenti su base volontaria, nell’ambito di politiche di welfare aziendale volte a migliorare la qualità della vita e la produttività dei collaboratori. Essi sono costituiti sia da strumenti e agevolazioni che migliorano e facilitano la vita lavorativa del dipendente, sia da benefici di cui i collaboratori possono usufruire nella loro sfera privata, durante il tempo libero, per perseguire i propri interessi, e a cui possono avere accesso anche le famiglie. Alcuni esempi sono i buoni spesa e i buoni acquisto per beni e servizi di vario genere, come viaggi e vacanze con il welfare aziendale. I fringe benefits sono benefici accessori che, in passato, molte aziende vedevano solo come costi aggiuntivi da evitare il più possibile, oppure come vantaggi a cui avevano diritto solo i dipendenti delle grandi aziende. Il massimo che veniva concesso ai lavoratori era una gratifica in busta paga, più o meno generosa, se il bilancio di quell’anno mostrava un segno positivo. Oggi, invece, sempre più imprese, anche di medie e piccole dimensioni, sono attente alle esigenze dei propri collaboratori e si sono rese conto del valore aggiunto che comporta la concessione di questo tipo di agevolazioni, a partire dallo smart working, sempre più diffuso. Questo perché ci si è accorti che i dipendenti appagati e soddisfatti sono più produttivi e rappresentano quindi un vantaggio per l’azienda, che vedrà così aumentare il proprio potenziale. Inoltre, i fringe benefit non concorrono a formare il reddito del lavoro dipendente (art. 51 comma 3 del TIUR), cosa che costituisce un altro grande vantaggio per il lavoratore. Riconoscere i fringe benefits al dipendente significa investire nel capitale umano della propria impresa, e questo è importante perché: I dipendenti che si sentono più gratificati e meno stressati sono più produttivi; si crea un rapporto di fiducia più stretto tra l’impresa e i suoi collaboratori; si riduce il turnover; la reputazione aziendale subisce un miglioramento visibile; le persone talentuose in cerca di lavoro vengono invogliate ad entrare a lavorare in azienda; Inserire i fringe benefits nel proprio piano di welfare aziendale è conveniente per le aziende anche da un punto di vista fiscale, perché ad essi il fisco riserva una tassazione agevolata. In questo caso, l'importo esente dei fringe benefit può essere riconosciuto anche per i rimborsi delle utenze domestiche di acqua, luce e gas naturale (no GPL), delle spese sostenute per l’affitto e degli interessi sul mutuo della prima casa. SOGLIA DEI FRINGE BENEFIT E INCENTIVI: UNO SGUARDO AL PASSATO Negli ultimi anni sono stati diversi gli interventi legislativi atti a incentivare i datori di lavoro a erogare beni e servizi per sostenere il reddito dei loro dipendenti e contrastare le numerose difficoltà di un periodo di crisi. Già nel 2020, anno della pandemia da Covid-19, il legislatore aveva previsto di raddoppiare la soglia di esenzione fiscale da 258,23 a 516,46 euro per l’intero periodo d’imposta 2020, confermando il raddoppio anche per l’anno 2021. Per quanto riguarda l’anno appena passato, il 2023, è stato necessario fornire ulteriori incentivi e sostegni ai lavoratori a causa dell’aumento dei prezzi dei generi alimentari e dell’energia. Il governo ha quindi deciso di portare a 3000 euro il limite sotto al quale non sarebbero stati tassati i fringe benefit erogati dalle aziende, ma solo per dipendenti con figli fiscalmente a carico. Per tutti gli altri il limite è rimasto fermo a 258.23 € QUALI SONO LE NOVITÀ 2024 SULLA TASSAZIONE DEI FRINGE BENEFIT È bene ricordare che la norma a cui fare riferimento è l’articolo 51, comma 3, del TUIR (Testo Unico delle Imposte sui Redditi), che disciplina la tassazione del reddito da lavoro dipendente. Ecco le novità introdotte nel 2024 dalla normativa: La soglia di esenzione dei fringe benefit sale a 1000 euro per tutti i dipendenti ed a 2000 euro per dipendenti con figli fiscalmente a carico. Al superamento del limite stabilito, il valore è soggetto a tassazione per l’intero importo; nell’ambito di questi importi, possono essere riconosciuti, anche i rimborsi delle utenze domestiche di acqua, luce e gas naturale (no GPL), delle spese sostenute per l’affitto e degli interessi sul mutuo della prima casa. Per i premi e le somme erogati nell’anno 2024, l’aliquota dell’imposta sostitutiva sui premi di produttività, di cui all’articolo 1, comma 182, della legge 28 dicembre 2015, n. 208, è ridotta al 5%. FRINGE BENEFIT E AUTO AZIENDALI Tra i benefit più apprezzati dai dipendenti c’è senza ombra di dubbio la concessione di un’auto aziendale ad uso promiscuo. Il dipendente che la riceve come premio, quindi, potrà utilizzarla sia per scopi personali sia per recarsi sul luogo di lavoro e per partecipare a eventi aziendali, convegni e appuntamenti con clienti. Nell’articolo 51, comma 4, lettera A il TUIR disciplina i criteri per calcolare la misura in cui l’utilizzo promiscuo dell’auto concorre a formare il reddito da dipendente. Ecco alcune informazioni che possono tornare utili quando il fringe benefit è corrisposto sotto forma di auto aziendale. In questo caso, il benefit ha natura forfettaria e non è quindi collegato né agli eventuali costi a carico del dipendente (carburante, manutenzione, pneumatici, bollo, assicurazione RCA) né ai chilometri percorsi (per fare un esempio pratico, la tassazione non cambia tra chi percorre 20000 km in un anno e chi ne percorre 40000). Inoltre, nonostante il fringe benefit auto aziendale sia stabilito su base annuale, deve essere assoggettato mese per mese a tassazione ed esposto nel cedolino Ma come si fa il calcolo del fringe benefit sulle auto aziendali? È necessario considerare due aspetti principali: il chilometraggio standard definito dalla normativa, che equivale a 15000 km il costo chilometrico di esercizio della vettura, che viene indicato nelle tabelle che l’ACI pubblica annualmente sulla Gazzetta Ufficiale Il rimborso chilometrico fa parte dei costi di impresa ed è quindi deducibile. Ti invitiamo a consultare il portale ACI per conoscere limiti ed eccezioni. CADHOC IL FRINGE BENEFIT IDEALE PER AZIENDA E DIPENDENTI Cos’è Cadhoc? È il voucher shopping di Up Day, soluzione perfetta per gratificare il personale, fidelizzare i clienti, premiare la forza vendita. Un dono sempre indovinato, sia per chi lo fa che per chi lo riceve. Chi riceve questa tipologia di voucher ha il vantaggio di decidere in che modo spenderlo. Può essere un voucher per fare shopping nelle migliori catene di negozi, oppure può essere convertito in buoni da spendere negli shop e-commerce più cliccati della rete. CADHOC NEL WELFARE AZIENDALE Cadhoc inoltre è la soluzione per i rinnovi contrattuali nazionali di categoria che prevedono flexible benefit obbligatori al loro interno. Il buono spesa per acquistare benzina, libri scolastici, alimentari ecc. che si adatta alle diverse esigenze dei lavoratori. Un esempio? Il contratto Metalmeccanico, Orafi e Argentieri, Telecomunicazioni e Confapi Comunicazione e Servizi Innovativi. Il buono shopping universale per incentivare e motivare il personale, fidelizzare i clienti e premiare la forza vendita è l’ideale in ogni occasione dell’anno ed è la soluzione per gratificare in modo personale qualunque collaboratore, dal più tradizionalista al nativo digitale grazie alla sua spendibilità on e offline. Tanti vantaggi fiscali alle aziende, perché Cadhoc è l’incentivo che soddisfa davvero i desideri di tutti. Per avere maggiori info su Cadhoc: Per acquistare i voucher shopping è a disposizione il Numero Verde 800834009 e la mail info@day.it. Per acquistare direttamente Cadhoc l’e-commerce CadhocShop è la soluzione più immediata ed efficace. Buoni Acquisto Gennaio 10, 2024 Continua a leggere ULTIMI ARTICOLI Scopri tutte le novità del Blog Up DAY. Febbraio 01, 2024 Buoni Pasto IL VIAGGIO VERSO IL CONSUMO CONSAPEVOLE: UN APPROCCIO SANO ALLA PAUSA PRANZO Nel mondo frenetico di oggi, dove il tempo è spesso un bene prezioso, è facile cadere nella trappola di scelte alimentari veloci e poco salutari. Tuttavia, c'è un movimento in crescita che promuove il consumo consapevole, incoraggiando le persone a riflettere sulle proprie scelte alimentari e ad abbracciare uno stile di vita più sano. In questo articolo, esploreremo il concetto di consumo consapevole e come applicarlo ai nostri pasti quotidiani. Cos'è il consumo consapevole Una pausa pranzo consapevole Niente cibo sprecato con Last Minute Sotto casa Che cos’è il consumo consapevole Il consumo consapevole è un concetto che guida individui e comunità verso scelte più responsabili e sostenibili. In un'epoca in cui la società è sempre più consapevole dell'impatto ambientale e sociale delle proprie azioni, il consumo consapevole emerge come un modo efficace per promuovere un cambiamento positivo. Il consumo consapevole non è semplicemente limitato all'atto di acquistare beni e servizi, ma implica una riflessione più profonda su come le nostre decisioni influenzano il mondo che ci circonda. Significa essere consapevoli delle risorse impiegate nella produzione di un oggetto, delle condizioni di lavoro dei produttori e del ciclo di vita del prodotto stesso. Si tratta di un approccio che incoraggia a fare scelte informate, considerando gli impatti ambientali, sociali ed economici. Una pausa pranzo consapevole La pausa pranzo è l'occasione perfetta per fare scelte alimentari consapevoli. Optare per cibi locali e di stagione non solo supporta l'economia locale, ma riduce anche l'impatto ambientale legato al trasporto di alimenti da luoghi lontani. Inoltre, scegliere opzioni biologiche e sostenibili promuove pratiche agricole rispettose dell'ambiente. Un elemento chiave di questa tipologia di scelta, è la consapevolezza dei nutrienti che il nostro corpo richiede per funzionare al meglio. Pasti sani e nutrienti oltre a concedere soddisfazione al palato, dovrebbero fornire nutrimento equilibrato. Ma le nostre scelte alimentari non influenzano solo la nostra salute individuale, hanno anche un impatto significativo sul pianeta. Esiste un legame profondo tra ciò che mettiamo nel nostro piatto e l'ambiente che ci circonda. L'industria alimentare è una delle principali fonti di emissioni di gas serra a livello globale. Dalla produzione agricola al trasporto e alla distribuzione, ogni fase del ciclo alimentare contribuisce al cambiamento climatico. L'adozione di pratiche agricole sostenibili e la riduzione delle emissioni di gas serra nell'industria alimentare sono cruciali per mitigare gli effetti negativi sull'ambiente. Preferire cibi locali e di stagione può ridurre l'impatto ambientale legato al trasporto di merci su lunghe distanze. Inoltre, sostenere l'agricoltura locale promuove la diversità agricola e contribuisce a mantenere le comunità rurali. Con i buoni pasto Up Day e soprattutto Con l’app Buoni Up Day è possibile fare una pausa pranzo salutare e consapevole. Basta cercare la tipologia di locali di interesse e grazie al filtro PAUSA SANA scegliere il più adatto ad uno stile di vita sano e ad un’equilibrata alimentazione Niente cibo sprecato con Last Minute Sotto casa Il cibo sprecato è un problema cruciale nell'intera catena alimentare. Oltre a rappresentare una perdita di risorse e di denaro, contribuisce alle emissioni di gas serra derivanti dalla decomposizione dei rifiuti organici. Ridurre lo spreco alimentare attraverso pratiche di consumo consapevole è fondamentale per promuovere la sostenibilità. Last Minute Sotto Casa fa parte delle offerte proposte da Up Day e consente ai negozi con prodotti alimentari in prossimità di scadenza, di informare con immediatezza i cittadini nelle vicinanze, dell’opportunità di acquisto a prezzi scontati anche oltre il 50% Un’idea Win-Win-Win che permette ad oggi di non buttare ogni mese nella spazzatura quasi una tonnellata di prodotto alimentare, consentendo inoltre ai cittadini un risparmio quotidiano che va dai 150 ai 250 euro. Il negoziante evita di gettare prodotti ancora vendibili, il cliente ha l’occasione di risparmiare ma soprattutto vince il Pianeta! La connessione tra alimentazione e ambiente è un aspetto cruciale della nostra vita quotidiana. Le nostre scelte alimentari influenzano direttamente la salute del pianeta, e optare per un'alimentazione più sostenibile può contribuire in modo significativo alla conservazione dell'ambiente per le generazioni future. L'adozione di pratiche alimentari consapevoli è il primo passo verso un futuro in cui il nostro benessere è strettamente intrecciato con quello del pianeta che è la nostra casa. 0 Leggi tutto Gennaio 24, 2024 Buoni Pasto VUOI CONOSCERE I LOCALI DOVE SPENDERE I TUOI BUONI PASTO DAY? Molti tra il milione di lavoratori che utilizzano i buoni pasto Day nella loro pausa pranzo, sono clienti affezionati di alcuni esercizi affiliati. Pranzano sempre negli stessi posti, perché hanno trovato locali accoglienti e personale famigliare. La pausa diventa così un momento per ricaricarsi e tornare poi al lavoro con più energia. Ma cosa succede quando ci spostiamo o desideriamo cambiare menu? Come trovare un locale adatto alle nostre esigenze? Un unico strumento per scoprire i tuoi locali La sezione online per la pausa pranzo a domicilio Ogni domanda ha la sua risposta Un unico strumento per scoprire i tuoi locali All’interno della app ‘Buoni Up Day’ o del portale dedicato a tutti gli utilizzatori delle soluzioni Day, nella sezione MAPPA puoi cercare i locali che accettano i tuoi buoni, quelli più vicini a te o scegliere una località di tuo interesse. Se sei già registrato alla piattaforma, non occorre una nuova registrazione. Puoi accedere con le stesse credenziali. Se non sei ancora registrato, bastano pochi passaggi per attivare il tuo Account Up Day. Scarica qui App Buoni Up Day per iOS Scarica qui App Buoni Up Day per Android Se si hanno esigenze specifiche, nella sezione mappa, i FILTRI aiutano a scoprire le specialità gastronomiche, le modalità di pagamento e i servizi che i nostri partner offrono: intolleranze al lattosio, cucina macrobiotica, consegna take away, cucina healty food, tutto facilmente reperibile per vivere la propria pausa al meglio. Per ogni locale è possibile visualizzare recensioni, foto e info utili fornite da Google. Inoltre è possibile pagare comodamente dal proprio smartphone in pochi click il proprio pranzo. Puoi scegliere di pagare con Codice o con QR Code. Per pagare con Codice è sufficiente digitare il Codice generato dalla app dopo aver selezionato il numero buoni da utilizzare. Per pagare con QR Code invece, basta inquadrare il codice QR identificativo del locale. La sezione online per la pausa pranzo a domicilio La sezione ONLINE permette di poter acquistare nei siti Partner, con il buono pasto elettronico, tante soluzioni per la propria pausa pranzo. Diverse piattaforme di e-commerce che consegnano a domicilio in tutta Italia piatti pronti, spesa o prodotti gastronomici di alta qualità. Recentemente Carrefour e Easy Coop sono entrate a far parte della rete online, basterà quindi possibile spostare i buoni in cloud nella propria app e procedere con gli acquisti sui siti partner e ricevere la spesa a domicilio. A disposizione migliaia di prodotti per la spesa online e promozioni sui propri prodotti preferiti. Ogni domanda ha la sua risposta Per assistenza 24 ore su 24 è possibile attivare il Chatbot Up Day oppure chiamare l’Assistenza Dedicata 051 210 6509 dal lunedì al venerdì 8:30 - 18:30 orario continuato. Il chatbot è perfettamente integrato con i sistemi di Up Day: questo gli consente di conoscere in anticipo le informazioni e i problemi dell’utente, offrendo risposte diverse a seconda di chi gli sta scrivendo per un’esperienza completamente personalizzata. Il chatbot automatizza tutte le operazioni più comuni, come ricercare i locali in cui trascorrere la pausa pranzo, ma anche quelle più complesse come attivare la propria card contenente i buoni pasto o ricevere assistenza per gli acquisti online. 0 Leggi tutto Dicembre 01, 2023 Buoni Acquisto REGALO LAST MINUTE? SCEGLI CADHOC Il Natale si avvicina e non hai ancora deciso cosa regalare ai tuoi dipendenti e collaboratori? Qui trovi l’idea giusta per te. Si sa, in questo periodo dell’anno si è sempre di corsa, presi da tanti impegni e a volte fare i regali di Natale diventa uno stress. Si vorrebbe essere sempre originali con i clienti e allo stesso tempo dare il giusto valore e riconoscimento ai dipendenti e collaboratori, per il loro impegno svolto durante l’anno. Cosa scegliere allora? Il buono acquisto Cadhoc è sicuramente la soluzione più originale e premiante, che lascia la libertà di scelta a chi lo riceve. Il buono shopping universale che si trasforma in ciò che si desidera: moda, viaggi, sport, carburante e tanto altro Cadhoc e i suoi vantaggi fiscali Buono cartaceo e digitale Dove spendere i buoni Cadhoc Acquista Cadhoc in pochi click Cadhoc e i suoi vantaggi fiscali Cadhoc, è il Buono Acquisto per i dipendenti 100% deducibile, esente IVA, senza oneri fiscali e previdenziali e non influisce sul reddito fino alla soglia di 258,23 euro. Per il 2023, l’art. 40, D.L. n. 48/2023, ha previsto l’innalzamento dell’esenzione da 258,23 euro a 3.000 euro per i fringe benefit assegnati dal datore di lavoro in favore dei dipendenti con figli a carico. Inoltre, sempre per questa fascia di dipendenti, possono essere riconosciuti anche i rimborsi delle utenze domestiche di acqua, luce e gas (relative al 2023), attivando la Piattaforma Day Welfare. Cadhoc è sicuramente l’ideale per chi lo riceve, perché può essere speso presso più di 25.000 punti vendita dai brand più noti. Per chi lo acquista invece, sarà sufficiente scegliere il valore dei buoni, il taglio, la modalità di consegna (via app al dipendente o blocchetto cartaceo) e al resto pensa Up Day. Buono cartaceo e digitale Il buono shopping Cadhoc è un blocchetto cartaceo di voucher che può essere consegnato personalmente ai propri dipendenti se si preferisce il regalo più “tradizionale”, oppure nella sua veste digitale, può essere ricevuto direttamente sullo smartphone tramite la app “Buoni Up Day”. Sempre per la versione digitale, può essere scelto in formato pdf e distribuito attraverso la mail aziendale ad esempio o i propri canali. E Chi li riceve potrà scaricare dagli store la app “Buoni Up Day” per gestire i buoni Cadhoc sia cartacei che digitali ricevuti dall’azienda. Dove spendere i buoni Cadhoc All’interno della app ‘Buoni Up Day’ Oltre a scoprire i punti vendita della propria città dove spendere i buoni Cadhoc, è possibile utilizzare i voucher per acquistare le Gift Card dei brand più conosciuti. Alcuni dei partner Cadhoc sono: Amazon, Zalando, Decathlon, Q8, MediaWorld, Ibs, Ikea, Bata, Sephora, Maison Du Monde, Unieuro, La Rinascente e tanti altri ancora. Cadhoc viene incontro alle esigenze di tutti e soddisfa le prime necessità, come fare la spesa al supermercato o fare rifornimento carburante alla propria auto, ma anche chi ha il desiderio di fare un giro di shopping. Acquista Cadhoc in pochi click Per acquisti last minute Cadhoc Shop è la soluzione migliore in soli 4 click: basta scegliere la composizione del blocchetto, inserire i propri dati di fatturazione e dopo aver effettuato il pagamento, in 24/48 ore è possibile già ricevere i buoni in azienda. Puoi contattare il numero verde 800 834009 oppure direttamente il tuo referente di zona. 0 Leggi tutto Ottobre 25, 2023 Buoni Pasto BUONI PASTO PER PARTITA IVA, DITTE INDIVIDUALI E LIBERI PROFESSIONISTI Sai che anche le ditte individuali e i liberi professionisti possono usufruire dei buoni pasto? Scopri perché acquistarli e quando è possibile dedurli dalle tasse. I buoni pasto sono tra i benefit aziendali più apprezzati in assoluto dai lavoratori. Non solo perché permettono di risparmiare sulle spese per l’acquisto dei pasti, ma anche perché sono esenti da tassazione. In alcuni casi, le aziende possono estendere l’erogazione dei buoni pasto anche ai collaboratori. Tuttavia, anche se ciò non accadesse, le aziende senza dipendenti e i liberi professionisti possono acquistare autonomamente i buoni pasto, sebbene con benefici fiscali diversi. C’è però una premessa doverosa da fare: tutte le norme di riferimento che attualmente disciplinano i buoni pasto si riferiscono esclusivamente a dipendenti. Non esistono esplicite norme che regolamentano l’utilizzo dei buoni da parte di altre categorie di soggetti. Detto ciò, vediamo un po’ più nel dettaglio la situazione dei buoni pasto per ditte individuali e liberi professionisti. Buoni pasto e Partita IVA: come funzionano Buoni pasto per chi ha partita IVA e per ditte individuali: sono possibili? I buoni pasto possono essere utilizzati da chi ha una partita IVA individuale? I buoni pasto possono essere utilizzati da chi ha una partita IVA forfettaria? I buoni pasto possono essere utilizzati da partite IVA senza dipendenti? Normativa e detrazioni fiscali Deducibilità dei buoni pasto per le partite IVA: cosa sapere Vantaggi dei buoni pasto con Partita IVA Buoni pasto per ditte individuali e liberi professionisti: come acquistarli con Day Shop Buoni pasto e Partita IVA: come funzionano I voucher per il pranzo destinati ai professionisti autonomi, proprio come quelli destinati ai lavoratori dipendenti che ricevono un welfare aziendale, possono essere erogati sia in forma cartacea che in modo pratico ed economico attraverso un formato elettronico. Si tratta di una carta simile a una carta di debito o un bancomat, su cui vengono caricati mensilmente i buoni richiesti. Questo metodo rappresenta un modo intelligente per gestire il benefit, oltre ad essere ecologico e ridurre le spese di spedizione ed emissione. I voucher pasto mantengono le stesse caratteristiche, sia che siano destinati ai dipendenti che ai professionisti autonomi: Possono essere utilizzati solo per acquistare cibo e bevande (alcolici esclusi); Possono essere spesi per un massimo di 8 voucher per ogni transazione; Non possono essere convertiti in denaro (e non si può ricevere un resto); Non possono essere venduti; Non possono essere trasferiti ad altre persone. L'emissione dei ticket è semplice, flessibile e adattabile alle esigenze individuali. È sufficiente comunicare il numero di buoni necessari mese per mese, di solito corrispondente a un voucher pasto per ogni giorno lavorativo (quindi circa 20 al mese). Inoltre, il suo valore facciale non prevede un importo predefinito e può quindi variare in base alle esigenze delle singole aziende o dei titolari di Partita Iva. Buoni pasto per chi ha partita IVA e per ditte individuali: sono possibili? La risposta è sì. Spesso si pensa che i buoni pasto siano solo per i lavoratori dipendenti, ma in realtà, possono essere utilizzati anche da altre categorie. I liberi professionisti, i lavoratori freelance, gli agenti di commercio, i soci e gli amministratori di una società, i lavoratori autonomi, le ditte individuali possono acquistare e utilizzare i buoni pasto. I buoni pasto possono essere utilizzati da chi ha una partita IVA individuale? Certo! Inoltre, per i titolari di partita IVA che seguono il regime ordinario, l'utilizzo dei buoni pasto può rivelarsi estremamente vantaggioso. Questi voucher offrono molteplici benefici economici e fiscali, consentendo di ridurre notevolmente i costi aziendali e semplificando le procedure in modo efficiente e leggero. I buoni pasto saranno destinati esclusivamente all'acquisto di pasti pronti e generi alimentari e saranno considerati fringe benefits. Ciò permetterà quindi di accedere a un trattamento fiscale agevolato tipico di tali benefit. Pertanto, gli imprenditori autonomi possono risparmiare considerevolmente e, in base alle disponibilità del fornitore scelto, personalizzare sia il numero che il valore dei buoni erogati. I buoni pasto possono essere utilizzati da chi ha una partita IVA forfettaria? Il regime forfettario offre diverse agevolazioni in termini di praticità e tassazione. Tuttavia, ci sono anche delle limitazioni, specialmente per quanto riguarda la deduzione dei costi e l'IVA. È importante sapere che il regime forfettario è esente dall'IVA, il che significa che non è possibile usufruire della detrazione fiscale sull'imposta indiretta. Inoltre, il reddito tassabile non viene calcolato in base ai costi e ai ricavi secondo il principio di competenza o di cassa, ma è stabilito in maniera forfettaria. Di conseguenza, viene applicata un'imposta sostitutiva che sarà del 5% per i primi 5 anni e del 15% per gli anni successivi. Questo comporta l'impossibilità di dedurre i costi. Quindi, se sei un professionista con il regime forfettario, puoi utilizzare i buoni pasto, ma non sarai in grado di dedurli dalle tasse. I buoni pasto possono essere utilizzati da partite IVA senza dipendenti? Anche in questo caso la risposta è affermativa e i vantaggi sono diversi. Richiedere la ricevuta fiscale rappresenta un processo che richiede tempo e non è facilmente conciliabile con le esigenze di un pranzo di lavoro. Pertanto, il voucher pasto si presenta come lo strumento ideale per ottenere vantaggi fiscali in modo pratico. Utilizzando il buono, si risparmiano preziosi minuti alla cassa e si può procedere rapidamente verso l'ufficio o altri impegni. Grazie alla pratica della fatturazione mensile, comune tra le aziende che offrono questo servizio, sarà possibile richiedere le opportune deduzioni e detrazioni con tranquillità. L'aspetto positivo di tutto ciò è che non sarà più necessario conservare scontrini e fatture. Normativa e detrazioni fiscali Quando un’azienda decide di riconoscere il buono pasto quale contributo alla pausa pranzo dei suoi lavoratori dipendenti si avvale della normativa che disciplina questo strumento, che prende il nome tecnico di servizio sostitutivo di mensa. Tale normativa è rappresentata principalmente dall’articolo 51 del TUIR (che può subire variazioni attraverso la Legge di Bilancio), dalla risoluzione numero 26 E del 2010 e dal Decreto Legislativo 314/1997. Con il decreto n°122/2017 del MISE, la possibilità di acquistare e utilizzare i buoni pasto è stata estesa anche ai soggetti che abbiano instaurato con il datore di lavoro un rapporto di collaborazione “in senso ampio” anche non subordinato. Per queste categorie, però, le regole per le detrazioni fiscali non sono uguali a quelle per le aziende che erogano i buoni pasto ai dipendenti e possono accedervi solo a condizione che i buoni pasto vengano effettivamente utilizzati durante l’orario di lavoro o come spese di rappresentanza. Deducibilità dei buoni pasto per le partite IVA: cosa sapere Il principale beneficio dei voucher pasto riguarda l'aspetto fiscale: infatti, l'acquisto dei buoni pasto è detraibile come spesa aziendale al 75% per liberi professionisti, artigiani, commercianti e ogni ditta individuale senza dipendenti. Per i titolari di partita IVA che hanno dipendenti, l'acquisto dei buoni pasto può essere dedotto al 100% per IRES, IRPEF e IRAP, con limiti giornalieri di 4 € per i buoni pasto cartacei (precedentemente 5,29 €) e 8 € per quelli elettronici, come stabilito dalla Legge di stabilità del 2020. Questo perché i buoni pasto non sono considerati reddito da lavoro dipendente, ma un servizio complesso che va oltre la semplice somministrazione di cibo e bevande, come indicato nella circolare IRDCEC n.9/IR del 27/4/2009. Vi è anche un limite massimo deducibile, pari al 2% del fatturato complessivo. Per quanto riguarda la detrazione dell'IVA, i liberi professionisti e le ditte individuali possono detrarre completamente l'IVA sui ticket al 10%. È per questo motivo che coloro che sono titolari di partita IVA e si trovano nel regime forfettario non traggono vantaggio dall'avere i buoni pasto, poiché in quel regime fiscale non è necessario versare o scaricare l'IVA. Inoltre, è importante sapere che se i ticket vengono concessi anche per i giorni non lavorativi, superando quindi i 20 voucher al mese, tali buoni pasto sono soggetti a tassazione integrale, nonostante il loro valore non sia assimilabile a un reddito. Recentemente, è stato chiarito dall'Agenzia delle Entrate, tramite l'interpello n. 956-2631/2020, che anche i lavoratori che operano in modalità smart-working hanno diritto ai buoni pasto e che, anche in questo caso, si applica la tassazione agevolata, con una detrazione di 8 € per i ticket elettronici e di 4 € per i ticket cartacei. Vantaggi dei buoni pasto con Partita IVA Oltre alla deducibilità, ci sono altri tre vantaggi importanti da considerare quando si parla di buoni pasto e partita IVA: L'uso dei buoni pasto elettronici, che possono essere utilizzati tramite carta elettronica o app, è facile e versatile. Non è più necessario conservare fatture e scontrini per la contabilità e la prima nota: si può semplicemente ricevere un'unica fattura mensile relativa all'acquisto dei buoni pasto. Ciò porta a un risparmio di tempo e costi, poiché si riduce il numero di documenti da gestire amministrativamente. Per coloro che hanno una partita IVA, l'utilizzo dei buoni pasto rappresenta davvero un cambiamento significativo. Inoltre, è importante sottolineare che i buoni pasto possono essere utilizzati non solo per consumare pasti presso caffetterie, ristoranti e bar convenzionati, ma anche per fare la spesa al supermercato, nei negozi di quartiere, nei food truck e altro ancora, con tutti i vantaggi descritti in precedenza. I buoni pasto, quindi, sono un valido supporto per coloro che hanno una partita IVA, consentendo di ridurre i costi legati all'attività e abbattere la base imponibile ai fini dell'imposizione diretta. Buoni pasto per ditte individuali e liberi professionisti: come acquistarli con Day Shop I buoni pasto DAY, sia in forma cartacea, sia in forma elettronica, sono facili da ordinare, da gestire e soprattutto da spendere: il servizio DAY è convenzionato con oltre 110.000 locali di ogni tipo, tra cui anche molte gastronomie di supermercati della grande distribuzione organizzata. Day gruppo Up ha sviluppato un sito responsive che è l’ideale per gli acquisti online di buoni pasto da parte di ditte individuali e liberi professionisti: DayShop. Un e-commerce che permette di acquistare i Buoni Pasto direttamente online in soli 4 click. L’utente sceglie subito il valore e il numero dei ticket, desiderati inserisce i dati di fatturazione, seleziona un metodo di pagamento tra bonifico, carta di credito e Paypal e conferma l’ordine. In 24/48 ore dal momento dell’acquisto, riceverà i buoni pasto. 0 Leggi tutto Ottobre 09, 2023 Welfare Aziendale BENEFIT AZIENDALI: TUTTO QUELLO CHE C’È DA SAPERE I benefit aziendali permettono di migliorare la qualità della vita dei propri dipendenti. Ecco tutto quello che devi sapere su questo tipo di agevolazioni, dalle tasse alle loro caratteristiche fino alla possibile revoca. I benefit aziendali sono beni e servizi compresi nei piani di welfare aziendale che le aziende offrono ai dipendenti per favorire la conciliazione vita-lavoro. I benefit aziendali sono una forma di retribuzione aggiuntiva fornita dalle aziende ai loro dipendenti, al di là dello stipendio base. Questi benefici mirano a migliorare l'equilibrio tra vita professionale e vita privata e includono vantaggi come assicurazione sanitaria, assistenza per l'infanzia, programmi di formazione e sviluppo, agevolazioni per la conciliazione tra lavoro e famiglia e molte altre opzioni. L'obiettivo di tali benefici è attirare e trattenere i migliori talenti e promuovere la motivazione e la soddisfazione dei dipendenti. Si tratta di uno strumento importante nelle strategie delle risorse umane per promuovere il benessere dei dipendenti e creare un ambiente lavorativo favorevole. Ecco tutto quello che c’è da sapere: Cosa sono i benefit aziendali? Differenza tra fringe benefits e flexible benefits Quali sono i benefit aziendali? Quali sono i benefit aziendali obbligatori Quali sono i benefit aziendali per gli amministratori Come sono tassati i benefit aziendali? I benefit aziendali possono essere tolti? Cosa sono i benefit aziendali? I dipendenti sono la risorsa principale di un’azienda. Sono sempre di più le aziende che lo riconoscono e che si impegnano per rendere più facile e serena la vita dei propri collaboratori. Un lavoratore che si sente considerato e valorizzato, infatti, è più felice, produttivo e fedele all’azienda. L’azienda, in conseguenza di ciò, otterrà diversi vantaggi, come l’aumento della propria produttività, della competitività e dell’efficienza. Secondo numerosi sondaggi effettuati tra i lavoratori del settore privato, molti di loro preferiscono ricevere benefit aziendali piuttosto che aumenti di denaro in busta paga. I benefit aziendali sono quell’insieme di beni, servizi e agevolazioni di vario tipo che il datore di lavoro mette a disposizione dei propri dipendenti per migliorare la qualità della vita dei lavoratori e favorire la conciliazione vita-lavoro. Tali benefit rappresentano a tutti gli effetti un compenso di natura non monetaria che viene erogato dall’azienda al dipendente e rientrano a pieno titolo nelle misure di welfare aziendale. Questo perché è proprio attraverso l’erogazione di questi bonus che si esplicita una parte consistente di molti piani di welfare. Differenza tra fringe benefits e flexible benefits I benefit aziendali si dividono in due categorie: i fringe benefits; i flexible benefits. È importante conoscere la distinzione tra fringe benefits e flexible benefits perché la loro natura rende differente il tipo di trattamento economico a cui sono sottoposti. I fringe benefits sono compensi in natura erogati dalle aziende ai propri dipendenti e vengono considerati come una parte di retribuzione aggiuntiva rispetto a quella ordinaria, pertanto sono soggetti a tassazione agevolata solo in parte. I flexible benefits, invece, sono considerati complementari alla retribuzione ordinaria e, per questo, sono esonerati totalmente dal pagamento di contributi e imposte sul reddito da parte del lavoratore. Quali sono i benefit aziendali? I benefit aziendali sono moltissimi e possono riguardare sia la sfera lavorativa, sia la sfera privata del lavoratore. I più comuni benefit aziendali che vengono erogati per facilitare al dipendente la vita lavorativa sono: lo smart working; i permessi retribuiti; i congedi parentali per i neogenitori; il cellulare aziendale; l’auto aziendale; il servizio di mensa o i buoni pasto da utilizzare in pausa pranzo e non solo; l’organizzazione di servizi di trasporto o di offerta di abbonamenti ai mezzi pubblici; gli alloggi o appartamenti aziendali. Tra di essi rientrano anche i servizi salva-tempo, come la lavanderia, la possibilità di farsi portare la spesa in azienda e il servizio di ritiro della posta. Poi ci sono i benefit che offrono al lavoratore la possibilità di risparmiare, come: la possibilità di crearsi una pensione integrativa attraverso il versamento del premio di risultato in fondi pensione; l’accesso ad un’assicurazione sanitaria integrativa; la possibilità di ottenere prestiti a tasso agevolato; i buoni benzina; i buoni spesa. Tra le agevolazioni più apprezzate dai lavoratori ci sono anche quelle che permettono di prendersi cura del proprio benessere, quali: le visite mediche e checkup offerti dall’azienda; il medico aziendale; la palestra aziendale o convenzioni con palestre esterne all’impresa; l’erogazione di corsi di formazione e specializzazione; il rimborso delle spese sostenute per prendere parte a corsi di formazione esterni all’azienda. Per garantire il benessere dei dipendenti i datori di lavoro tengono in conto non solo le loro esigenze personali, ma anche quelle che derivano dalla vita familiare. Per questo, molte aziende predispongono dei benefit destinati ai familiari dei lavoratori. Tra i più apprezzati ci sono: il nido aziendale; il rimborso delle spese sostenute per il pagamento delle rette scolastiche, anche delle scuole dell’infanzia, dei servizi di doposcuola, dei centri estivi; il rimborso delle spese sostenute per l’acquisto di testi scolastici; l’erogazione di borse di studio; il servizio di baby-sitting; l’erogazione di servizi di assistenza destinati ai familiari malati o non autosufficienti. Quali sono i benefit aziendali obbligatori Con il rinnovo di determinati contratti collettivi è stato introdotto l’obbligo di un piano welfare obbligatorio che segua alcune indicazioni ben precise. Tali indicazioni variano in base al CCNL di riferimento, ma in linea generale è obbligatorio un versamento ai lavoratori dipendenti che va dai 100 euro ai 200 euro all’anno in servizi di welfare. Ma quali sono i CCNL che prevedono benefit aziendali obbligatori? Eccone alcuni: Settore Metalmeccanico Terziario Avanzato Impianti Sportivi e Attività Sportive Servizi Assistenziali e Socio Sanitari Orafi, Gioiellieri e Argentieri CCNL Metalmeccanici Il contratto collettivo nazionale (CCNL) per il settore delle piccole e medie imprese del settore metalmeccanico, sottoscritto da FIOM-CGIL, Confapi, UILM-UIL e FIM-CISL, e rinnovato il 26 maggio 2021, ha introdotto nell'articolo 51, intitolato "Benefit Aziendali", l'obbligo per i datori di lavoro di mettere a disposizione di tutti i dipendenti strumenti di welfare fino al 2024. Questi strumenti possono rientrare sia nella categoria del benefit flessibile (come servizi di utilità sociale, assistenza ai figli e agli altri familiari, ecc.) sia tra i benefit aggiuntivi (ovvero i vantaggi in natura) e possono essere usufruiti anche tramite buoni acquisto, del valore di 200 euro, da utilizzare entro il 31 dicembre di ogni anno di riferimento. Inoltre, le parti hanno stabilito che il datore di lavoro deve effettivamente mettere a disposizione degli strumenti di welfare entro la fine di febbraio di ogni anno. CCNL Impianti Sportivi Il 10 settembre 2022 è stato sottoscritto il CCNL per il settore degli impianti sportivi e delle attività sportive, con l'obiettivo di istituire specifici strumenti di protezione per i lavoratori. Le organizzazioni datoriali e sindacali firmatarie hanno stabilito che, a partire dal 1° gennaio 2023, i datori di lavoro sono tenuti, all'inizio di ogni anno, a mettere a disposizione dei dipendenti strumenti di welfare del valore annuo di 100 euro, da utilizzare entro il 30 novembre dell'anno successivo. Terziario Avanzato A partire da quest'anno, sono previste anche nuove misure di welfare contrattuale nel CCNL Terziario Avanzato, firmato il 26 settembre 2022 e valido fino al 31 agosto 2025. Viene istituito esplicitamente il "Welfare Contrattuale", che il datore di lavoro è obbligato a fornire attraverso accordi aziendali di secondo livello o tramite regolamento aziendale a tutti i lavoratori. Ciò può avvenire anche tramite l'utilizzo di una piattaforma welfare. Il CCNL Terziario Avanzato stabilisce anche gli importi del welfare contrattuale da riconoscere ai lavoratori, differenziandoli per livello di inquadramento. A partire dal 2023, devono essere concessi benefit welfare del valore di 2.600 euro all'anno per i dirigenti, 1.300 euro all'anno per i quadri e 660 euro all'anno per gli impiegati e gli operatori di vendita. Questi importi vengono assegnati dal datore di lavoro entro il 31 dicembre di ogni anno e devono essere utilizzati entro 12 mesi dalla loro disponibilità per il lavoratore. CCNL Servizi assistenziali e Orafi Nel contratto per il personale delle Case di Cura e i Servizi Assistenziali e Socio Sanitari, il welfare aziendale è stato introdotto nel marzo 2018. Nel 2020, è stata stanziata una somma di 200 euro da erogare alle aziende sotto forma di beni e servizi di welfare, che i dipendenti potevano utilizzare per previdenza complementare, assistenza sanitaria, istruzione, buoni acquisto o voucher per servizi e tempo libero. Anche il CCNL per i dipendenti delle aziende orafe (orafi, argentieri e gioiellieri), che coinvolge circa 45.000 lavoratori in Italia, continua ad essere valido. Le parti firmatarie del contratto, rinnovato il 3 dicembre 2021 e valido fino al 31 dicembre 2024, hanno prorogato le misure di welfare contrattuale introdotte nella versione originale. Secondo l'accordo, i datori di lavoro devono mettere a disposizione dei lavoratori strumenti di welfare del valore di 200 euro entro il mese di giugno di ogni anno, che i lavoratori possono utilizzare entro il 31 maggio dell'anno successivo. Quali sono i benefit aziendali per gli amministratori Secondo l'articolo 50 del TUIR, le somme e i valori ricevuti in qualunque forma dagli amministratori di società, associazioni o altri enti con o senza personalità giuridica sono equiparati ai redditi da lavoro dipendente. Tutti i compensi erogati agli amministratori, tranne quelli esclusi dalla legge, sono considerati reddito tassabile. Il termine "somma" si riferisce al denaro, mentre il termine "valori" si riferisce a beni, servizi o altre utilità ricevute gratuitamente o in parte. I fringe benefit possono essere concessi agli amministratori e ad altre persone con reddito assimilato al lavoro dipendente, come confermato dall'Agenzia delle Entrate nella Circolare del 4 novembre 2022, n. 35. I fringe benefit possono essere personalizzati e includere beni o servizi destinati anche all'amministratore unico. Alcuni benefit aziendali per gli amministratori possono includere buoni spesa, buoni carburante e l'uso di un'auto per scopi personali. Come sono tassati i benefit aziendali? Per capire come sono tassati i benefit aziendali bisogna fare riferimento alla normativa in materia di redditi da lavoro dipendente, che comprende sia un articolo del Codice civile, sia il TUIR, il testo unico sulle imposte sui redditi, che ogni anno viene aggiornato con le eventuali modifiche apportate dalla Legge di Bilancio. Per comprendere come funziona la tassazione di alcuni benefit aziendali, bisogna anche fare una distinzione tra il valore normale del bene o servizio erogato, cioè il valore che ha al momento del suo acquisto, e il valore convenzionale, cioè un valore fittizio che viene determinato in base a criteri diversi, a seconda del benefit erogato, per determinare quale sia la parte dello stesso da inserire in busta paga. La normativa sulla tassazione dei benefit Iniziamo ad analizzare la normativa partendo dal Codice civile. L’articolo 2099 è interamente dedicato alla materia della retribuzione dei lavoratori. Nell’ultima parte dello stesso, viene esplicitato che il lavoratore può chiedere di essere retribuito in tutto o in parte con la partecipazione agli utili o ai prodotti, con una provvigione o con prestazioni in natura. Ciò significa che i benefit erogati dal datore di lavoro ai dipendenti sono parte integrante del loro reddito e, quindi, potenzialmente soggetti a tassazione. Per capire se, e in che misura, i benefit aziendali siano effettivamente soggetti all’imposizione fiscale e contributiva, bisogna rifarsi al TUIR che, all’articolo 51, stabilisce quali siano i redditi da lavoro dipendente, i casi e le modalità di esclusione. Il comma 1 di tale articolo stabilisce che il reddito da lavoro dipendente è costituito da tutte le somme e i valori corrisposti dal datore di lavoro durante il periodo d’imposta, anche sotto forma di erogazioni liberali. Al comma 2, invece, vengono indicati i casi in cui i beni e i servizi erogati dal datore di lavoro non concorrono alla formazione del reddito da lavoro dipendente. La normativa, inoltre, stabilisce che i benefit erogati in sostituzione del premio di risultato per volontà del dipendente, risultino esenti dalla tassazione fino alla soglia di 3.000 euro annui, che è anche quella fissata dalla legge per la tassazione agevolata del premio di risultato in denaro. Nel TUIR è anche specificato che, perché le aziende e i lavoratori dipendenti abbiano diritto a godere della tassazione agevolata sui benefit, essi devono essere erogati alla totalità dei dipendenti o a categorie omogenee di lavoratori ed essere compresi nella contrattazione nazionale di primo o secondo livello o negli accordi stipulati dall’azienda con i sindacati. Esempi di tassazione dei benefit aziendali Vediamo qualche esempio di tassazione parziale dei benefit aziendali, in base a quanto stabilito dall’articolo 2 del TUIR: i contributi previdenziali e assistenziali, compresi i contributi di assistenza sanitaria, erogati dal datore di lavoro in ottemperanza alle disposizioni di legge non concorrono alla formazione del reddito da lavoro dipendente fino alla somma di 615,20 euro; i buoni pasto non concorrono alla formazione del reddito da lavoro dipendente fino alla soglia di 4 euro giornalieri per i cartacei e di 8 euro per i buoni elettronici; i buoni spesa e i voucher welfare per un valore complessivo di 258,23 euro; l’auto aziendale ad uso promiscuo viene tassata calcolando il 30% del suo valore convenzionale, che si ricava moltiplicando il costo chilometrico indicato dalle tabelle ACI per 15.000 km annui; i prestiti aziendali concorrono a formare il reddito da lavoro dipendente solo sulla differenza esistente tra il tasso d’interesse applicato dalle società finanziarie al momento della sua erogazione e il tasso agevolato praticato dall’azienda. I casi più frequenti di esclusione totale dei benefit aziendali dalla formazione del reddito imponibile sono, invece: i servizi di trasporto collettivo e il rimborso delle spese sostenute per l’acquisto degli abbonamenti ai mezzi pubblici; il rimborso delle spese sostenute per il pagamento delle rette di scuole dell’infanzia, servizi di doposcuola e centri estivi; l’erogazione di borse di studio ai familiari; i corsi di formazione erogati ai dipendenti; l’erogazione di servizi di assistenza ai familiari anziani o non autosufficienti. I benefit aziendali possono essere tolti? I benefit aziendali, come tutti gli aspetti del rapporto di lavoro, sono soggetti alle regole e alle condizioni stabilite dal contratto di lavoro o dagli accordi aziendali. In generale, i benefit aziendali possono essere revocati o modificati se ciò è previsto da tali accordi o se esistono circostanze che giustificano la loro revoca. Ad esempio, se un'azienda attraversa una crisi finanziaria o una riduzione delle risorse, potrebbe essere necessario rivedere o ridurre i benefit offerti ai dipendenti. Tuttavia, è importante che le eventuali modifiche ai benefit vengano gestite in modo trasparente e in conformità con le leggi del lavoro e le disposizioni contrattuali. Inoltre, in alcuni casi, la revoca o la modifica dei benefit aziendali potrebbe richiedere il consenso o la consultazione dei rappresentanti dei lavoratori o dei sindacati, a seconda delle leggi e dei regolamenti locali. Pertanto, questa dipenderà dalle specifiche circostanze, dalle disposizioni contrattuali e dalle norme che regolano il rapporto di lavoro. 0 Leggi tutto Aprile 12, 2024 Buoni Pasto RISTORAZIONE GREEN: BUON CIBO E SOSTENIBILITÀ, UNA COMBINAZIONE POSSIBILE Cosa significa davvero essere un ristorante sostenibile? E cosa fa un ristorante per guadagnarsi questa etichetta? Ve lo spieghiamo meglio nell’articolo che trovate di seguito. Negli ultimi anni, l'interesse per la sostenibilità è cresciuto in modo esponenziale in vari settori, compreso quello del mondo della ristorazione. I consumatori sono sempre più consapevoli dell'impatto ambientale delle loro scelte alimentari e desiderano sostenere attivamente le aziende che adottano pratiche sostenibili. Un ristorante sostenibile fa del suo meglio per utilizzare ingredienti locali e di stagione. Questo non solo riduce l'impatto ambientale legato al trasporto, ma supporta anche i produttori locali e promuove la diversità biologica. I menù stagionali consentono ai cuochi di sfruttare al massimo la freschezza e il sapore degli ingredienti, garantendo un'esperienza culinaria superba. Riduzione dello Spreco Alimentare Risparmio Energetico e Utilizzo di Energia Rinnovabile Educazione e Coinvolgimento della Comunità Ristorazione sostenibile 360: il progetto dell’Emilia Romagna Riduzione dello Spreco Alimentare La riduzione dello spreco alimentare è una priorità fondamentale per un ristorante sostenibile. Questo può essere realizzato attraverso pratiche come il monitoraggio attento delle scorte, la porzionatura accurata dei piatti e l'offerta di opzioni di ridistribuzione degli avanzi. Alcuni ristoranti sperimentano anche tecniche di conservazione avanzate, come la fermentazione e la liofilizzazione, per prolungare la durata di conservazione degli alimenti. Un'altra caratteristica chiave di un ristorante sostenibile è la promozione di opzioni alimentari a base vegetale. Ridurre il consumo di carne può contribuire significativamente a ridurre l'impatto ambientale complessivo dell'industria alimentare. I ristoranti sostenibili non necessariamente rinunciano alla carne del tutto, ma offrono una gamma diversificata di piatti che mettono in risalto verdure, legumi e cereali integrali. Risparmio Energetico e Utilizzo di Energia Rinnovabile L'efficienza energetica è un'altra area in cui i ristoranti sostenibili si distinguono. Ciò può includere l'adozione di apparecchiature a basso consumo energetico, l'ottimizzazione dei sistemi di riscaldamento, ventilazione e condizionamento dell'aria e l'investimento in energia rinnovabile, come pannelli solari o turbine eoliche. Ridurre il consumo energetico non solo aiuta l'ambiente, ma può anche ridurre i costi operativi a lungo termine. Un ristorante sostenibile si impegna anche nella gestione responsabile delle risorse idriche. Questo può significare l'installazione di dispositivi a basso flusso per rubinetti e docce, nonché l'implementazione di pratiche per la raccolta e il riutilizzo delle acque piovane. La riduzione dello spreco idrico è cruciale per proteggere le risorse idriche locali. Educazione e coinvolgimento della comunità Infine, un ristorante sostenibile cerca di educare e coinvolgere la comunità sulle questioni legate alla sostenibilità alimentare. Questo può essere fatto attraverso eventi educativi, workshop culinari e collaborazioni con organizzazioni ambientali locali. Inoltre, alcuni ristoranti possono coinvolgere attivamente i propri clienti, incoraggiandoli ad adottare comportamenti più sostenibili anche al di fuori del ristorante. I buoni pasto Up Day e l’app Buoni Up Day offrono la possibilità di fare una pausa pranzo salutare e consapevole e di individuare i locali sostenibili di interesse, grazie al filtro PAUSA SANA disponibile sulla app e di scegliere quello più adatto ad uno stile di vita sano e ad un’equilibrata alimentazione. In conclusione, un ristorante sostenibile non è solo un luogo dove si gusta del buon cibo, ma è anche un punto di riferimento per pratiche alimentari che rispettano l'ambiente e promuovono un futuro più sostenibile per tutti. Attraverso un impegno concreto e continuo, questi ristoranti dimostrano che è possibile coniugare gusto, qualità e responsabilità ambientale in un'unica esperienza culinaria straordinaria. Ristorazione sostenibile 360: il progetto dell’Emilia Romagna RS360 è un programma volontario di certificazione per la ristorazione regionale, adatto ad ogni tipo di ristorante dell’Emilia Romagna. È un’opportunità per il ristoratore di condividere con trasparenza i propri impegni responsabili ai clienti ed avrà la possibilità di valutare e misurare le proprie prestazioni di sostenibilità, anticipando così le sfide del futuro. RS360 è un programma inclusivo, composto da membri della comunità tecnico-scientifica del settore, che ne garantisce la solidità ed il continuo adeguamento alle più avanzate conoscenze. Un video esplicativo di questo progetto : https://youtu.be/HpdEgOLOr6w 0 Leggi tutto Aprile 03, 2024 Buoni Acquisto SCOPRI DOVE SPENDERE I BUONI CADHOC Sono oltre 30.000 i negozi presso cui spendere i buoni acquisto Cadhoc. In questa breve guida troverai le istruzioni per identificare gli esercizi on e off line e poter spendere i tuoi buoni. Cadhoc è la soluzione per i dipendenti 100% deducibile, esente IVA, senza oneri fiscali e previdenziali, spendibile dove, come e quando si vuole, per acquistare ciò di cui si ha più bisogno. Spesa | Carburante | Elettronica | Casa | Bellezza | Animali e tanto altro. Cosa sono i buoni shopping Cadhoc Trova i negozi dove spendere i buoni Cadhoc Cadhoc i vantaggi per chi li acquista Come diventare partner Cadhoc Cosa sono i buoni shopping Cadhoc I buoni Cadhoc, sono dei buoni acquisto chiamati anche buoni spesa, buoni shopping o buoni regalo, che puoi trovare sia in formato cartaceo che digitale. Diversamente dai buoni pasto hanno un importo variabile e permettono a chi li riceve di utilizzarli per beni e servizi di diversa natura. Gli acquisti non devono necessariamente limitarsi ai generi alimentari, ma possono comprendere anche prodotti per la cura della persona o della casa, giochi per bambini, vestiti e molto altro ancora. Cadhoc è il buono acquisto universale per incentivare e motivare il personale, fidelizzare i clienti e premiare la forza vendita. Ideale in ogni occasione dell'anno è la soluzione per gratificare in modo personale qualunque collaboratore, dal più tradizionalista al nativo digitale grazie alla possibilità di essere speso nei punti vendita dei brand più noti in tutta Italia e nei siti più cool del web. Il buono shopping universale che si trasforma in ciò che si desidera: moda, viaggi, sport, carburante e tanto altro. Trova i negozi dove spendere i buoni Cadhoc Per visualizzare i locali dove spendere i tuoi buoni Cadhoc, è necessario scaricare dagli store la app 'Buoni Up Day', oppure accedere sul portale degli utilizzatori. Nella home della app o del portale è necessario scegliere la soluzione che vuoi gestire tra buono pasto, Cadhoc e welfare. Una volta nella home della soluzione Cadhoc , in basso a destra puoi cliccare nella sezione MAPPA e inserire la città e l’indirizzo in cui verificare l’elenco dei locali. Esiste l’opzione di visualizzazione sia di Cadhoc cartaceo che digitale. Una volta visualizzato l’elenco, è possibile cliccare su FILTRA e “filtrare” tra le tipologie di negozi e categorie merceologiche. Oltre a scoprire i punti vendita della tua città dove spendere i buoni Cadhoc, tornando nella sezione ONLINE puoi utilizzare Cadhoc per acquistare le Gift Card dei tuoi brand preferiti. Alcuni dei partner Cadhoc: Amazon, Zalando, Decathlon, Q8, MediaWorld, Ibs, Ikea, Bata, Sephora, Maison Du Monde, Unieuro, La Rinascente etc. Scarica qui App Buoni Up Day per iOS Scarica qui App Buoni Up Day per Android Cadhoc i vantaggi per chi li acquista Per i datori di lavoro, ditte individuali o liberi professionisti, enti o società, il buono regalo Cadhoc oltre ad essere una soluzione che contribuisce al benessere dei dipendenti e aumenta la loro motivazione, è soggetto ad una normativa fiscale, che consente di abbattere i costi aziendali. 100% deducibile, esente IVA, senza oneri fiscali e per il 2024 la soglia di esenzione dei fringe benefit sale a 1000 euro per tutti i dipendenti ed a 2000 euro per dipendenti con figli fiscalmente a carico. Al superamento del limite stabilito, il valore è soggetto a tassazione per l’intero importo; nell’ambito di questi importi, possono essere riconosciuti, anche i rimborsi delle utenze domestiche di acqua, luce e gas naturale (no GPL), delle spese sostenute per l’affitto e degli interessi sul mutuo della prima casa. Per i premi e le somme erogati nell’anno 2024, l’aliquota dell’imposta sostitutiva sui premi di produttività, di cui all’articolo 1, comma 182, della legge 28 dicembre 2015, n. 208, è ridotta al 5%. Tra i beneficiari dell’agevolazione rientrano i titolari di redditi di lavoro dipendente e di redditi assimilati a quelli di lavoro dipendente (co.co.co, lavoro a progetto, amministratori, stagisti, etc.). Basta scegliere il valore dei buoni, il taglio, la modalità di consegna (via app al dipendente o blocchetto cartaceo) e al resto pensa Up Day. Come diventare partner Cadhoc Come si fa ad entrare nella rete Cadhoc? E’ molto semplice: basta contattarci al numero 051 210 6789 dove il nostro call center dedicato si occuperà di fornire tutte le informazioni necessarie per iniziare la collaborazione e darti il benvenuto nella rete Up Day. Diventando partner Cadhoc, otterrai maggiore visibilità, avrai la possibilità di acquisire nuovi clienti nel tuo negozio ed aumentare così il fatturato. Inoltre il buono regalo Cadhoc è uno strumento facile da gestire a livello amministrativo. Entra nella rete dell’unico buono che realizza i desideri dei clienti e fa aumentare il tuo business! 0 Leggi tutto Marzo 27, 2024 Welfare Aziendale WELFARE AZIENDALE: BENEFICI ED EQUILIBRIO VITA-LAVORO Nel panorama aziendale moderno, il concetto di welfare non è più soltanto un optional, ma una componente essenziale per la crescita sostenibile delle imprese e il benessere dei dipendenti. Approfondiamo la conoscenza del welfare aziendale Equilibrio vita-lavoro-benessere Vantaggi fiscali del welfare aziendale La piattaforma Day Welfare Approfondiamo la conoscenza del welfare aziendale Il welfare aziendale, inteso come insieme di politiche e iniziative volte a migliorare la qualità della vita dei lavoratori, si traduce in un investimento strategico che produce vantaggi tangibili per tutte le parti coinvolte. Per le aziende, l'implementazione di programmi di welfare rappresenta un importante strumento per aumentare la produttività, migliorare la retention dei talenti e attrarre risorse umane di qualità. Offrire benefici come assicurazioni sanitarie, piani pensionistici integrativi, servizi di assistenza all'infanzia o incentivi per lo sviluppo professionale, non solo accresce l'attrattività dell'azienda sul mercato del lavoro, ma contribuisce anche a creare un clima organizzativo positivo e stimolante. D'altro canto, per i lavoratori, il welfare aziendale rappresenta un valore aggiunto che va oltre il mero salario. La possibilità di accedere a servizi e supporti che migliorano la qualità della vita, come il rimborso delle spese mediche, l'accesso a centri fitness o programmi di counselling, non solo aumenta il loro livello di soddisfazione e fiducia nell'azienda, ma contribuisce anche a ridurre lo stress e favorire un equilibrio tra vita professionale e personale. Inoltre, un efficace programma di welfare aziendale può avere impatti positivi anche a livello sociale ed economico più ampio. Riducendo l'assenteismo e aumentando il benessere psicofisico dei dipendenti, le imprese contribuiscono a migliorare la salute pubblica e a ridurre i costi legati alla sanità. Inoltre, promuovendo politiche di conciliazione lavoro-famiglia e garantendo opportunità di sviluppo professionale, si favorisce la coesione sociale e si stimola la crescita economica a lungo termine. Equilibrio Vita - lavoro benessere Nella società moderna, l'equilibrio tra vita e lavoro è diventato un tema cruciale. Trovare un punto d'incontro tra le richieste professionali e i bisogni personali è essenziale per garantire benessere e soddisfazione, sia in ambito lavorativo che personale. In questo contesto, il concetto di time saving e i piani di welfare aziendale assumono un ruolo fondamentale. Il tempo è una risorsa preziosa, e gestirlo efficacemente è fondamentale per mantenere un equilibrio sano tra i vari aspetti della vita. Strategie di time saving, come la pianificazione efficiente delle attività, la delega delle responsabilità e l'utilizzo di strumenti tecnologici appropriati, consentono di ottimizzare le giornate lavorative, riducendo lo stress e lasciando spazio per il tempo libero e le attività personali. Up Day e Genius4U mettono a disposizione un’ampia gamma di Servizi e un Genio a completa disposizione del personale dell’azienda. Una persona di fiducia presente in azienda in alcuni momenti della settimana, pronta a supportare i dipendenti nella gestione della loro quotidianità. Genius4U nasce proprio dalla consapevolezza che la vita quotidiana è stressante e che il tempo ha un grande valore. Per questo si occupa di organizzare e gestire in azienda tutti i servizi salva-tempo di cui c’è bisogno nella quotidianità, per una vita più facile e serena. Parallelamente, i piani di welfare aziendale rappresentano un importante supporto per i dipendenti nel perseguire un equilibrio tra vita e lavoro. Questi piani possono includere benefit come flessibilità degli orari, possibilità di lavoro da remoto, programmi di benessere fisico e mentale, servizi di assistenza familiare e molto altro ancora. Creare un ambiente lavorativo che promuova il benessere dei dipendenti non solo aumenta la loro produttività, ma contribuisce anche a costruire un legame di fiducia reciproca tra datore di lavoro e dipendente. È importante sottolineare che l'equilibrio tra vita e lavoro non riguarda solo il singolo individuo, ma ha ripercussioni positive sull'intera organizzazione. Dipendenti soddisfatti e motivati tendono ad essere più produttivi, creativi e impegnati nel raggiungimento degli obiettivi aziendali. Vantaggi fiscali del welfare aziendale Il Welfare Aziendale oltre a migliorare significativamente la qualità della vita dei lavoratori, offre numerosi vantaggi fiscali che possono essere sfruttati in modo intelligente dalle imprese di ogni dimensione. Una delle principali agevolazioni fiscali è rappresentata dalla possibilità di dedurre le spese sostenute per l'implementazione dei programmi di Welfare Aziendale, quali servizi di assistenza sanitaria, previdenziale, o assistenziale, fino a determinati limiti stabiliti dalla normativa vigente. Questo non solo consente alle imprese di migliorare il clima aziendale e aumentare il senso di appartenenza dei dipendenti, ma offre anche un vantaggio economico tangibile attraverso la riduzione del carico fiscale. Inoltre, i contributi erogati dall'azienda per il Welfare Aziendale possono essere considerati come costo aziendale deducibile ai fini dell'imposta sul reddito delle persone giuridiche (IRES) e dell'imposta sul reddito delle persone fisiche (IRPEF). Ciò significa che le aziende possono ridurre il proprio reddito imponibile, con conseguente diminuzione dell'onere fiscale complessivo. Investire nel Welfare Aziendale può anche generare un vantaggio competitivo per le aziende sul mercato del lavoro. Offrire una gamma completa di benefici e servizi ai dipendenti non solo attira talenti di alto livello, ma favorisce anche il mantenimento di una forza lavoro motivata e produttiva nel lungo termine. Un altro importante beneficio fiscale è rappresentato dall'esenzione fiscale per i dipendenti che usufruiscono dei servizi di Welfare Aziendale. In base alla normativa vigente, molte delle prestazioni erogate tramite i programmi aziendali di Welfare sono esenti da imposte sul reddito per il dipendente, aumentando così il potere d'acquisto netto del salario. La piattaforma Day Welfare Day Welfare è il portale di Up Day e consente di gestire in modo semplice i piani di welfare aziendale rendendo facile e sicura l’esperienza di coloro che si occupano della gestione e dell’amministrazione del personale. La piattaforma welfare può essere utilizzata da qualsiasi dispositivo ed è facile ed intuitivo capire quali sono i benefit a propria disposizione. Un servizio di assistenza completo a disposizione dei dipendenti e referenti aziendali. In questo modo, il welfare aziendale può essere fruito in maniera pratica dai dipendenti, migliorando la soddisfazione dei collaboratori e l’efficienza dell’azienda. Grazie alle convenzioni stipulate con imprese che si occupano di servizi alla persona e con importanti partner commerciali, attraverso la piattaforma Day Welfare è possibile offrire ai propri dipendenti un ampio ventaglio di beni e servizi. Per ricevere una consulenza e le soluzioni più adatte alle tue esigenze contattaci al numero 800 834 009 oppure scrivi a info@day.it 0 Leggi tutto Febbraio 06, 2024 News COMBATTERE LO SPRECO ALIMENTARE: L’IMPEGNO PER UN FUTURO SOSTENIBILE Il 5 febbraio 2024, si è svolta l’11^ Giornata Nazionale di Prevenzione dello Spreco Alimentare. In questo post, esploreremo le cause dello spreco alimentare, i suoi effetti negativi e come possiamo tutti contribuire a ridurlo. Il report dell'Osservatorio Waste Watcher International Cause dello spreco alimentare Come possiamo ridurre lo spreco alimentare Last Minute Sotto Casa, il cibo non si butta Sprecometro, per misurare lo spreco di cibo al ristorante Il report dell’Osservatorio Waste Watcher International Lo spreco alimentare è una problematica globale che richiede l'impegno da parte di ciascuno di noi, per poter essere affrontato in modo efficace. Ogni anno, tonnellate di cibo vengono gettate, contribuendo non solo ad una perdita economica, ma anche a gravi impatti sull'ambiente e sulla sicurezza alimentare. In Italia si continua a buttare via notevoli quantità di cibo. Lo spreco alimentare lungo la filiera, da quanto emerge dal report dell'Osservatorio Waste Watcher International con i dati del "Caso Italia" 2024, ammonta a 13,155 miliardi di euro ed è pari a 4,207 milioni di tonnellate di cibo gettato via. “È una somma che si attesta un po’ sotto un punto percentuale di Pil di valore economico e la maggior parte si concentra nello spreco domestico”, spiega il professor Andrea Segrè, presidente di Waste Watchers International Osservatorio Zero Spreco. Dal rapporto, infatti, emerge come oltre 800milioni di euro di cibo siano stati gettati via direttamente dai produttori, e una somma analoga. Nel dettaglio, negli ultimi 7 giorni ognuno italiano ha sprecato ben 566,3 grammi di cibo, circa 40 grammi in più rispetto allo scorso anno. Cause dello spreco alimentare Una delle prime cause dello spreco alimentare è sicuramente la sovrapproduzione: La produzione eccessiva di cibo sono spesso causate da previsioni errate della domanda o da standard estetici elevati che portano alla scelta di prodotti perfetti esteticamente ma con una breve durata di conservazione. Un altro importante fattore da tenere monitorato riguarda le scorte eccessive nelle case e nei ristoranti: molte persone tendono ad acquistare più cibo di quanto effettivamente consumano, portando a eccessi nelle dispense e nei frigoriferi. Dall’Osservatorio in realtà, emerge che ristorati, pizzerie, locali e botteghe sprecano meno rispetto a quanto non si faccia a casa. L’attenzione è alta sia nei negozi di alimentari, sia nei ristoranti e nei locali. Come possiamo ridurre lo spreco alimentare Il maggior spreco di cibo avviene nelle nostre case e spesso non ce ne rendiamo nemmeno conto. Seguire dei piccoli accorgimenti e poche regole, può aiutarci a ridurlo sensibilmente. Pianificare gli acquisti: Prima di recarsi al supermercato, possiamo fare una lista degli alimenti necessari e acquistare solo ciò che si prevede di consumare. Scegliere cibi "anti-spreco": Optare per frutta e verdura imperfette o confezioni a ridotto costo in quanto prossime alla scadenza può aiutare a ridurre lo spreco. Conservare e riciclare: Imparare a conservare correttamente gli alimenti e riciclare gli avanzi può estendere la loro durata e ridurre gli sprechi. Last Minute Sotto Casa, il cibo non si butta Uno strumento concreto con cui ci impegniamo a combattere lo spreco alimentare è la soluzione digitale LMSC (Last Minute Sotto Casa), parte dell’ecosistema Up Day, che consente ai supermercati di monitorare con rapidità e precisione i prodotti alimentari che si avvicinano alla data di scadenza. Il nostro sistema, ogni mattino, segnala agli addetti presso i punti vendita quali prodotti stanno per raggiungere la data di scadenza. In pochi minuti il personale sarà in grado di identificarli, toglierli dagli scaffali, metterli in sconto e – in modo totalmente automatico – trasformare questi prodotti in un ‘volantino digitale’ pronto ad essere recapitato sugli smartphone dei cittadini prossimi al supermercato, con i prodotti offerti a prezzo dimezzato! Più di 2milioni di notifiche sono già state inviate, negli anni, consentendo ai cittadini di acquistare prodotti ancora freschi, a metà prezzo, ed ai supermercati di non sprecare prodotti alimentari ancora freschi e perfettamente edibili! Sprecometro, per misurare lo spreco di cibo al ristorante Lo sprecometro è un'app ideata e sviluppata nell'ambito dell'Osservatorio Waste Watcher International su cibo e sostenibilità, nata dal lavoro congiunto del Dipartimento di Scienze e Tecnologie agro-alimentari dell'Università di Bologna e Last Minute Market, impresa sociale spin off accreditata dall'Alma Mater per la Campagna Spreco Zero. In linea con gli obiettivi dell'Agenda Onu 2030 per lo sviluppo sostenibile, si propone di generare consapevolezza e conoscenze utili per indirizzare persone e gruppi alla riduzione dello spreco alimentare, all'adozione di diete sane e all'uso sostenibile delle risorse naturali. L'app misura in grammi lo spreco alimentare di singoli e gruppi, valutando la perdita economica (Euro), l'impronta carbonica (C02 e km percorsi da un auto) e l'impronta idrica (H20 e bottiglie di acqua da 0.5l). Da quest'anno Sprecometro entra nelle mense scolastiche attraverso un progetto educativo promosso da Camst group Combattere lo spreco alimentare è una responsabilità condivisa da tutti noi. Adottare piccoli cambiamenti nelle nostre abitudini quotidiane può fare la differenza. Ogni volta che evitiamo di gettare cibo, stiamo contribuendo a preservare le risorse del nostro pianeta e ad alleviare il problema della fame nel mondo. Insieme, possiamo rendere il nostro modo di consumare cibo più sostenibile e responsabile. 0 Leggi tutto Febbraio 01, 2024 Buoni Pasto IL VIAGGIO VERSO IL CONSUMO CONSAPEVOLE: UN APPROCCIO SANO ALLA PAUSA PRANZO Nel mondo frenetico di oggi, dove il tempo è spesso un bene prezioso, è facile cadere nella trappola di scelte alimentari veloci e poco salutari. Tuttavia, c'è un movimento in crescita che promuove il consumo consapevole, incoraggiando le persone a riflettere sulle proprie scelte alimentari e ad abbracciare uno stile di vita più sano. In questo articolo, esploreremo il concetto di consumo consapevole e come applicarlo ai nostri pasti quotidiani. Cos'è il consumo consapevole Una pausa pranzo consapevole Niente cibo sprecato con Last Minute Sotto casa Che cos’è il consumo consapevole Il consumo consapevole è un concetto che guida individui e comunità verso scelte più responsabili e sostenibili. In un'epoca in cui la società è sempre più consapevole dell'impatto ambientale e sociale delle proprie azioni, il consumo consapevole emerge come un modo efficace per promuovere un cambiamento positivo. Il consumo consapevole non è semplicemente limitato all'atto di acquistare beni e servizi, ma implica una riflessione più profonda su come le nostre decisioni influenzano il mondo che ci circonda. Significa essere consapevoli delle risorse impiegate nella produzione di un oggetto, delle condizioni di lavoro dei produttori e del ciclo di vita del prodotto stesso. Si tratta di un approccio che incoraggia a fare scelte informate, considerando gli impatti ambientali, sociali ed economici. Una pausa pranzo consapevole La pausa pranzo è l'occasione perfetta per fare scelte alimentari consapevoli. Optare per cibi locali e di stagione non solo supporta l'economia locale, ma riduce anche l'impatto ambientale legato al trasporto di alimenti da luoghi lontani. Inoltre, scegliere opzioni biologiche e sostenibili promuove pratiche agricole rispettose dell'ambiente. Un elemento chiave di questa tipologia di scelta, è la consapevolezza dei nutrienti che il nostro corpo richiede per funzionare al meglio. Pasti sani e nutrienti oltre a concedere soddisfazione al palato, dovrebbero fornire nutrimento equilibrato. Ma le nostre scelte alimentari non influenzano solo la nostra salute individuale, hanno anche un impatto significativo sul pianeta. Esiste un legame profondo tra ciò che mettiamo nel nostro piatto e l'ambiente che ci circonda. L'industria alimentare è una delle principali fonti di emissioni di gas serra a livello globale. Dalla produzione agricola al trasporto e alla distribuzione, ogni fase del ciclo alimentare contribuisce al cambiamento climatico. L'adozione di pratiche agricole sostenibili e la riduzione delle emissioni di gas serra nell'industria alimentare sono cruciali per mitigare gli effetti negativi sull'ambiente. Preferire cibi locali e di stagione può ridurre l'impatto ambientale legato al trasporto di merci su lunghe distanze. Inoltre, sostenere l'agricoltura locale promuove la diversità agricola e contribuisce a mantenere le comunità rurali. Con i buoni pasto Up Day e soprattutto Con l’app Buoni Up Day è possibile fare una pausa pranzo salutare e consapevole. Basta cercare la tipologia di locali di interesse e grazie al filtro PAUSA SANA scegliere il più adatto ad uno stile di vita sano e ad un’equilibrata alimentazione Niente cibo sprecato con Last Minute Sotto casa Il cibo sprecato è un problema cruciale nell'intera catena alimentare. Oltre a rappresentare una perdita di risorse e di denaro, contribuisce alle emissioni di gas serra derivanti dalla decomposizione dei rifiuti organici. Ridurre lo spreco alimentare attraverso pratiche di consumo consapevole è fondamentale per promuovere la sostenibilità. Last Minute Sotto Casa fa parte delle offerte proposte da Up Day e consente ai negozi con prodotti alimentari in prossimità di scadenza, di informare con immediatezza i cittadini nelle vicinanze, dell’opportunità di acquisto a prezzi scontati anche oltre il 50% Un’idea Win-Win-Win che permette ad oggi di non buttare ogni mese nella spazzatura quasi una tonnellata di prodotto alimentare, consentendo inoltre ai cittadini un risparmio quotidiano che va dai 150 ai 250 euro. Il negoziante evita di gettare prodotti ancora vendibili, il cliente ha l’occasione di risparmiare ma soprattutto vince il Pianeta! La connessione tra alimentazione e ambiente è un aspetto cruciale della nostra vita quotidiana. Le nostre scelte alimentari influenzano direttamente la salute del pianeta, e optare per un'alimentazione più sostenibile può contribuire in modo significativo alla conservazione dell'ambiente per le generazioni future. L'adozione di pratiche alimentari consapevoli è il primo passo verso un futuro in cui il nostro benessere è strettamente intrecciato con quello del pianeta che è la nostra casa. 0 Leggi tutto Gennaio 24, 2024 Buoni Pasto VUOI CONOSCERE I LOCALI DOVE SPENDERE I TUOI BUONI PASTO DAY? Molti tra il milione di lavoratori che utilizzano i buoni pasto Day nella loro pausa pranzo, sono clienti affezionati di alcuni esercizi affiliati. Pranzano sempre negli stessi posti, perché hanno trovato locali accoglienti e personale famigliare. La pausa diventa così un momento per ricaricarsi e tornare poi al lavoro con più energia. Ma cosa succede quando ci spostiamo o desideriamo cambiare menu? Come trovare un locale adatto alle nostre esigenze? Un unico strumento per scoprire i tuoi locali La sezione online per la pausa pranzo a domicilio Ogni domanda ha la sua risposta Un unico strumento per scoprire i tuoi locali All’interno della app ‘Buoni Up Day’ o del portale dedicato a tutti gli utilizzatori delle soluzioni Day, nella sezione MAPPA puoi cercare i locali che accettano i tuoi buoni, quelli più vicini a te o scegliere una località di tuo interesse. Se sei già registrato alla piattaforma, non occorre una nuova registrazione. Puoi accedere con le stesse credenziali. Se non sei ancora registrato, bastano pochi passaggi per attivare il tuo Account Up Day. Scarica qui App Buoni Up Day per iOS Scarica qui App Buoni Up Day per Android Se si hanno esigenze specifiche, nella sezione mappa, i FILTRI aiutano a scoprire le specialità gastronomiche, le modalità di pagamento e i servizi che i nostri partner offrono: intolleranze al lattosio, cucina macrobiotica, consegna take away, cucina healty food, tutto facilmente reperibile per vivere la propria pausa al meglio. Per ogni locale è possibile visualizzare recensioni, foto e info utili fornite da Google. Inoltre è possibile pagare comodamente dal proprio smartphone in pochi click il proprio pranzo. Puoi scegliere di pagare con Codice o con QR Code. Per pagare con Codice è sufficiente digitare il Codice generato dalla app dopo aver selezionato il numero buoni da utilizzare. Per pagare con QR Code invece, basta inquadrare il codice QR identificativo del locale. La sezione online per la pausa pranzo a domicilio La sezione ONLINE permette di poter acquistare nei siti Partner, con il buono pasto elettronico, tante soluzioni per la propria pausa pranzo. Diverse piattaforme di e-commerce che consegnano a domicilio in tutta Italia piatti pronti, spesa o prodotti gastronomici di alta qualità. Recentemente Carrefour e Easy Coop sono entrate a far parte della rete online, basterà quindi possibile spostare i buoni in cloud nella propria app e procedere con gli acquisti sui siti partner e ricevere la spesa a domicilio. A disposizione migliaia di prodotti per la spesa online e promozioni sui propri prodotti preferiti. Ogni domanda ha la sua risposta Per assistenza 24 ore su 24 è possibile attivare il Chatbot Up Day oppure chiamare l’Assistenza Dedicata 051 210 6509 dal lunedì al venerdì 8:30 - 18:30 orario continuato. Il chatbot è perfettamente integrato con i sistemi di Up Day: questo gli consente di conoscere in anticipo le informazioni e i problemi dell’utente, offrendo risposte diverse a seconda di chi gli sta scrivendo per un’esperienza completamente personalizzata. Il chatbot automatizza tutte le operazioni più comuni, come ricercare i locali in cui trascorrere la pausa pranzo, ma anche quelle più complesse come attivare la propria card contenente i buoni pasto o ricevere assistenza per gli acquisti online. 0 Leggi tutto Dicembre 01, 2023 Buoni Acquisto REGALO LAST MINUTE? SCEGLI CADHOC Il Natale si avvicina e non hai ancora deciso cosa regalare ai tuoi dipendenti e collaboratori? Qui trovi l’idea giusta per te. Si sa, in questo periodo dell’anno si è sempre di corsa, presi da tanti impegni e a volte fare i regali di Natale diventa uno stress. Si vorrebbe essere sempre originali con i clienti e allo stesso tempo dare il giusto valore e riconoscimento ai dipendenti e collaboratori, per il loro impegno svolto durante l’anno. Cosa scegliere allora? Il buono acquisto Cadhoc è sicuramente la soluzione più originale e premiante, che lascia la libertà di scelta a chi lo riceve. Il buono shopping universale che si trasforma in ciò che si desidera: moda, viaggi, sport, carburante e tanto altro Cadhoc e i suoi vantaggi fiscali Buono cartaceo e digitale Dove spendere i buoni Cadhoc Acquista Cadhoc in pochi click Cadhoc e i suoi vantaggi fiscali Cadhoc, è il Buono Acquisto per i dipendenti 100% deducibile, esente IVA, senza oneri fiscali e previdenziali e non influisce sul reddito fino alla soglia di 258,23 euro. Per il 2023, l’art. 40, D.L. n. 48/2023, ha previsto l’innalzamento dell’esenzione da 258,23 euro a 3.000 euro per i fringe benefit assegnati dal datore di lavoro in favore dei dipendenti con figli a carico. Inoltre, sempre per questa fascia di dipendenti, possono essere riconosciuti anche i rimborsi delle utenze domestiche di acqua, luce e gas (relative al 2023), attivando la Piattaforma Day Welfare. Cadhoc è sicuramente l’ideale per chi lo riceve, perché può essere speso presso più di 25.000 punti vendita dai brand più noti. Per chi lo acquista invece, sarà sufficiente scegliere il valore dei buoni, il taglio, la modalità di consegna (via app al dipendente o blocchetto cartaceo) e al resto pensa Up Day. Buono cartaceo e digitale Il buono shopping Cadhoc è un blocchetto cartaceo di voucher che può essere consegnato personalmente ai propri dipendenti se si preferisce il regalo più “tradizionale”, oppure nella sua veste digitale, può essere ricevuto direttamente sullo smartphone tramite la app “Buoni Up Day”. Sempre per la versione digitale, può essere scelto in formato pdf e distribuito attraverso la mail aziendale ad esempio o i propri canali. E Chi li riceve potrà scaricare dagli store la app “Buoni Up Day” per gestire i buoni Cadhoc sia cartacei che digitali ricevuti dall’azienda. Dove spendere i buoni Cadhoc All’interno della app ‘Buoni Up Day’ Oltre a scoprire i punti vendita della propria città dove spendere i buoni Cadhoc, è possibile utilizzare i voucher per acquistare le Gift Card dei brand più conosciuti. Alcuni dei partner Cadhoc sono: Amazon, Zalando, Decathlon, Q8, MediaWorld, Ibs, Ikea, Bata, Sephora, Maison Du Monde, Unieuro, La Rinascente e tanti altri ancora. Cadhoc viene incontro alle esigenze di tutti e soddisfa le prime necessità, come fare la spesa al supermercato o fare rifornimento carburante alla propria auto, ma anche chi ha il desiderio di fare un giro di shopping. Acquista Cadhoc in pochi click Per acquisti last minute Cadhoc Shop è la soluzione migliore in soli 4 click: basta scegliere la composizione del blocchetto, inserire i propri dati di fatturazione e dopo aver effettuato il pagamento, in 24/48 ore è possibile già ricevere i buoni in azienda. Puoi contattare il numero verde 800 834009 oppure direttamente il tuo referente di zona. 0 Leggi tutto Ottobre 25, 2023 Buoni Pasto BUONI PASTO PER PARTITA IVA, DITTE INDIVIDUALI E LIBERI PROFESSIONISTI Sai che anche le ditte individuali e i liberi professionisti possono usufruire dei buoni pasto? Scopri perché acquistarli e quando è possibile dedurli dalle tasse. I buoni pasto sono tra i benefit aziendali più apprezzati in assoluto dai lavoratori. Non solo perché permettono di risparmiare sulle spese per l’acquisto dei pasti, ma anche perché sono esenti da tassazione. In alcuni casi, le aziende possono estendere l’erogazione dei buoni pasto anche ai collaboratori. Tuttavia, anche se ciò non accadesse, le aziende senza dipendenti e i liberi professionisti possono acquistare autonomamente i buoni pasto, sebbene con benefici fiscali diversi. C’è però una premessa doverosa da fare: tutte le norme di riferimento che attualmente disciplinano i buoni pasto si riferiscono esclusivamente a dipendenti. Non esistono esplicite norme che regolamentano l’utilizzo dei buoni da parte di altre categorie di soggetti. Detto ciò, vediamo un po’ più nel dettaglio la situazione dei buoni pasto per ditte individuali e liberi professionisti. Buoni pasto e Partita IVA: come funzionano Buoni pasto per chi ha partita IVA e per ditte individuali: sono possibili? I buoni pasto possono essere utilizzati da chi ha una partita IVA individuale? I buoni pasto possono essere utilizzati da chi ha una partita IVA forfettaria? I buoni pasto possono essere utilizzati da partite IVA senza dipendenti? Normativa e detrazioni fiscali Deducibilità dei buoni pasto per le partite IVA: cosa sapere Vantaggi dei buoni pasto con Partita IVA Buoni pasto per ditte individuali e liberi professionisti: come acquistarli con Day Shop Buoni pasto e Partita IVA: come funzionano I voucher per il pranzo destinati ai professionisti autonomi, proprio come quelli destinati ai lavoratori dipendenti che ricevono un welfare aziendale, possono essere erogati sia in forma cartacea che in modo pratico ed economico attraverso un formato elettronico. Si tratta di una carta simile a una carta di debito o un bancomat, su cui vengono caricati mensilmente i buoni richiesti. Questo metodo rappresenta un modo intelligente per gestire il benefit, oltre ad essere ecologico e ridurre le spese di spedizione ed emissione. I voucher pasto mantengono le stesse caratteristiche, sia che siano destinati ai dipendenti che ai professionisti autonomi: Possono essere utilizzati solo per acquistare cibo e bevande (alcolici esclusi); Possono essere spesi per un massimo di 8 voucher per ogni transazione; Non possono essere convertiti in denaro (e non si può ricevere un resto); Non possono essere venduti; Non possono essere trasferiti ad altre persone. L'emissione dei ticket è semplice, flessibile e adattabile alle esigenze individuali. È sufficiente comunicare il numero di buoni necessari mese per mese, di solito corrispondente a un voucher pasto per ogni giorno lavorativo (quindi circa 20 al mese). Inoltre, il suo valore facciale non prevede un importo predefinito e può quindi variare in base alle esigenze delle singole aziende o dei titolari di Partita Iva. Buoni pasto per chi ha partita IVA e per ditte individuali: sono possibili? La risposta è sì. Spesso si pensa che i buoni pasto siano solo per i lavoratori dipendenti, ma in realtà, possono essere utilizzati anche da altre categorie. I liberi professionisti, i lavoratori freelance, gli agenti di commercio, i soci e gli amministratori di una società, i lavoratori autonomi, le ditte individuali possono acquistare e utilizzare i buoni pasto. I buoni pasto possono essere utilizzati da chi ha una partita IVA individuale? Certo! Inoltre, per i titolari di partita IVA che seguono il regime ordinario, l'utilizzo dei buoni pasto può rivelarsi estremamente vantaggioso. Questi voucher offrono molteplici benefici economici e fiscali, consentendo di ridurre notevolmente i costi aziendali e semplificando le procedure in modo efficiente e leggero. I buoni pasto saranno destinati esclusivamente all'acquisto di pasti pronti e generi alimentari e saranno considerati fringe benefits. Ciò permetterà quindi di accedere a un trattamento fiscale agevolato tipico di tali benefit. Pertanto, gli imprenditori autonomi possono risparmiare considerevolmente e, in base alle disponibilità del fornitore scelto, personalizzare sia il numero che il valore dei buoni erogati. I buoni pasto possono essere utilizzati da chi ha una partita IVA forfettaria? Il regime forfettario offre diverse agevolazioni in termini di praticità e tassazione. Tuttavia, ci sono anche delle limitazioni, specialmente per quanto riguarda la deduzione dei costi e l'IVA. È importante sapere che il regime forfettario è esente dall'IVA, il che significa che non è possibile usufruire della detrazione fiscale sull'imposta indiretta. Inoltre, il reddito tassabile non viene calcolato in base ai costi e ai ricavi secondo il principio di competenza o di cassa, ma è stabilito in maniera forfettaria. Di conseguenza, viene applicata un'imposta sostitutiva che sarà del 5% per i primi 5 anni e del 15% per gli anni successivi. Questo comporta l'impossibilità di dedurre i costi. Quindi, se sei un professionista con il regime forfettario, puoi utilizzare i buoni pasto, ma non sarai in grado di dedurli dalle tasse. I buoni pasto possono essere utilizzati da partite IVA senza dipendenti? Anche in questo caso la risposta è affermativa e i vantaggi sono diversi. Richiedere la ricevuta fiscale rappresenta un processo che richiede tempo e non è facilmente conciliabile con le esigenze di un pranzo di lavoro. Pertanto, il voucher pasto si presenta come lo strumento ideale per ottenere vantaggi fiscali in modo pratico. Utilizzando il buono, si risparmiano preziosi minuti alla cassa e si può procedere rapidamente verso l'ufficio o altri impegni. Grazie alla pratica della fatturazione mensile, comune tra le aziende che offrono questo servizio, sarà possibile richiedere le opportune deduzioni e detrazioni con tranquillità. L'aspetto positivo di tutto ciò è che non sarà più necessario conservare scontrini e fatture. Normativa e detrazioni fiscali Quando un’azienda decide di riconoscere il buono pasto quale contributo alla pausa pranzo dei suoi lavoratori dipendenti si avvale della normativa che disciplina questo strumento, che prende il nome tecnico di servizio sostitutivo di mensa. Tale normativa è rappresentata principalmente dall’articolo 51 del TUIR (che può subire variazioni attraverso la Legge di Bilancio), dalla risoluzione numero 26 E del 2010 e dal Decreto Legislativo 314/1997. Con il decreto n°122/2017 del MISE, la possibilità di acquistare e utilizzare i buoni pasto è stata estesa anche ai soggetti che abbiano instaurato con il datore di lavoro un rapporto di collaborazione “in senso ampio” anche non subordinato. Per queste categorie, però, le regole per le detrazioni fiscali non sono uguali a quelle per le aziende che erogano i buoni pasto ai dipendenti e possono accedervi solo a condizione che i buoni pasto vengano effettivamente utilizzati durante l’orario di lavoro o come spese di rappresentanza. Deducibilità dei buoni pasto per le partite IVA: cosa sapere Il principale beneficio dei voucher pasto riguarda l'aspetto fiscale: infatti, l'acquisto dei buoni pasto è detraibile come spesa aziendale al 75% per liberi professionisti, artigiani, commercianti e ogni ditta individuale senza dipendenti. Per i titolari di partita IVA che hanno dipendenti, l'acquisto dei buoni pasto può essere dedotto al 100% per IRES, IRPEF e IRAP, con limiti giornalieri di 4 € per i buoni pasto cartacei (precedentemente 5,29 €) e 8 € per quelli elettronici, come stabilito dalla Legge di stabilità del 2020. Questo perché i buoni pasto non sono considerati reddito da lavoro dipendente, ma un servizio complesso che va oltre la semplice somministrazione di cibo e bevande, come indicato nella circolare IRDCEC n.9/IR del 27/4/2009. Vi è anche un limite massimo deducibile, pari al 2% del fatturato complessivo. Per quanto riguarda la detrazione dell'IVA, i liberi professionisti e le ditte individuali possono detrarre completamente l'IVA sui ticket al 10%. È per questo motivo che coloro che sono titolari di partita IVA e si trovano nel regime forfettario non traggono vantaggio dall'avere i buoni pasto, poiché in quel regime fiscale non è necessario versare o scaricare l'IVA. Inoltre, è importante sapere che se i ticket vengono concessi anche per i giorni non lavorativi, superando quindi i 20 voucher al mese, tali buoni pasto sono soggetti a tassazione integrale, nonostante il loro valore non sia assimilabile a un reddito. Recentemente, è stato chiarito dall'Agenzia delle Entrate, tramite l'interpello n. 956-2631/2020, che anche i lavoratori che operano in modalità smart-working hanno diritto ai buoni pasto e che, anche in questo caso, si applica la tassazione agevolata, con una detrazione di 8 € per i ticket elettronici e di 4 € per i ticket cartacei. Vantaggi dei buoni pasto con Partita IVA Oltre alla deducibilità, ci sono altri tre vantaggi importanti da considerare quando si parla di buoni pasto e partita IVA: L'uso dei buoni pasto elettronici, che possono essere utilizzati tramite carta elettronica o app, è facile e versatile. Non è più necessario conservare fatture e scontrini per la contabilità e la prima nota: si può semplicemente ricevere un'unica fattura mensile relativa all'acquisto dei buoni pasto. Ciò porta a un risparmio di tempo e costi, poiché si riduce il numero di documenti da gestire amministrativamente. Per coloro che hanno una partita IVA, l'utilizzo dei buoni pasto rappresenta davvero un cambiamento significativo. Inoltre, è importante sottolineare che i buoni pasto possono essere utilizzati non solo per consumare pasti presso caffetterie, ristoranti e bar convenzionati, ma anche per fare la spesa al supermercato, nei negozi di quartiere, nei food truck e altro ancora, con tutti i vantaggi descritti in precedenza. I buoni pasto, quindi, sono un valido supporto per coloro che hanno una partita IVA, consentendo di ridurre i costi legati all'attività e abbattere la base imponibile ai fini dell'imposizione diretta. Buoni pasto per ditte individuali e liberi professionisti: come acquistarli con Day Shop I buoni pasto DAY, sia in forma cartacea, sia in forma elettronica, sono facili da ordinare, da gestire e soprattutto da spendere: il servizio DAY è convenzionato con oltre 110.000 locali di ogni tipo, tra cui anche molte gastronomie di supermercati della grande distribuzione organizzata. Day gruppo Up ha sviluppato un sito responsive che è l’ideale per gli acquisti online di buoni pasto da parte di ditte individuali e liberi professionisti: DayShop. Un e-commerce che permette di acquistare i Buoni Pasto direttamente online in soli 4 click. L’utente sceglie subito il valore e il numero dei ticket, desiderati inserisce i dati di fatturazione, seleziona un metodo di pagamento tra bonifico, carta di credito e Paypal e conferma l’ordine. In 24/48 ore dal momento dell’acquisto, riceverà i buoni pasto. 0 Leggi tutto Ottobre 09, 2023 Welfare Aziendale BENEFIT AZIENDALI: TUTTO QUELLO CHE C’È DA SAPERE I benefit aziendali permettono di migliorare la qualità della vita dei propri dipendenti. Ecco tutto quello che devi sapere su questo tipo di agevolazioni, dalle tasse alle loro caratteristiche fino alla possibile revoca. I benefit aziendali sono beni e servizi compresi nei piani di welfare aziendale che le aziende offrono ai dipendenti per favorire la conciliazione vita-lavoro. I benefit aziendali sono una forma di retribuzione aggiuntiva fornita dalle aziende ai loro dipendenti, al di là dello stipendio base. Questi benefici mirano a migliorare l'equilibrio tra vita professionale e vita privata e includono vantaggi come assicurazione sanitaria, assistenza per l'infanzia, programmi di formazione e sviluppo, agevolazioni per la conciliazione tra lavoro e famiglia e molte altre opzioni. L'obiettivo di tali benefici è attirare e trattenere i migliori talenti e promuovere la motivazione e la soddisfazione dei dipendenti. Si tratta di uno strumento importante nelle strategie delle risorse umane per promuovere il benessere dei dipendenti e creare un ambiente lavorativo favorevole. Ecco tutto quello che c’è da sapere: Cosa sono i benefit aziendali? Differenza tra fringe benefits e flexible benefits Quali sono i benefit aziendali? Quali sono i benefit aziendali obbligatori Quali sono i benefit aziendali per gli amministratori Come sono tassati i benefit aziendali? I benefit aziendali possono essere tolti? Cosa sono i benefit aziendali? I dipendenti sono la risorsa principale di un’azienda. Sono sempre di più le aziende che lo riconoscono e che si impegnano per rendere più facile e serena la vita dei propri collaboratori. Un lavoratore che si sente considerato e valorizzato, infatti, è più felice, produttivo e fedele all’azienda. L’azienda, in conseguenza di ciò, otterrà diversi vantaggi, come l’aumento della propria produttività, della competitività e dell’efficienza. Secondo numerosi sondaggi effettuati tra i lavoratori del settore privato, molti di loro preferiscono ricevere benefit aziendali piuttosto che aumenti di denaro in busta paga. I benefit aziendali sono quell’insieme di beni, servizi e agevolazioni di vario tipo che il datore di lavoro mette a disposizione dei propri dipendenti per migliorare la qualità della vita dei lavoratori e favorire la conciliazione vita-lavoro. Tali benefit rappresentano a tutti gli effetti un compenso di natura non monetaria che viene erogato dall’azienda al dipendente e rientrano a pieno titolo nelle misure di welfare aziendale. Questo perché è proprio attraverso l’erogazione di questi bonus che si esplicita una parte consistente di molti piani di welfare. Differenza tra fringe benefits e flexible benefits I benefit aziendali si dividono in due categorie: i fringe benefits; i flexible benefits. È importante conoscere la distinzione tra fringe benefits e flexible benefits perché la loro natura rende differente il tipo di trattamento economico a cui sono sottoposti. I fringe benefits sono compensi in natura erogati dalle aziende ai propri dipendenti e vengono considerati come una parte di retribuzione aggiuntiva rispetto a quella ordinaria, pertanto sono soggetti a tassazione agevolata solo in parte. I flexible benefits, invece, sono considerati complementari alla retribuzione ordinaria e, per questo, sono esonerati totalmente dal pagamento di contributi e imposte sul reddito da parte del lavoratore. Quali sono i benefit aziendali? I benefit aziendali sono moltissimi e possono riguardare sia la sfera lavorativa, sia la sfera privata del lavoratore. I più comuni benefit aziendali che vengono erogati per facilitare al dipendente la vita lavorativa sono: lo smart working; i permessi retribuiti; i congedi parentali per i neogenitori; il cellulare aziendale; l’auto aziendale; il servizio di mensa o i buoni pasto da utilizzare in pausa pranzo e non solo; l’organizzazione di servizi di trasporto o di offerta di abbonamenti ai mezzi pubblici; gli alloggi o appartamenti aziendali. Tra di essi rientrano anche i servizi salva-tempo, come la lavanderia, la possibilità di farsi portare la spesa in azienda e il servizio di ritiro della posta. Poi ci sono i benefit che offrono al lavoratore la possibilità di risparmiare, come: la possibilità di crearsi una pensione integrativa attraverso il versamento del premio di risultato in fondi pensione; l’accesso ad un’assicurazione sanitaria integrativa; la possibilità di ottenere prestiti a tasso agevolato; i buoni benzina; i buoni spesa. Tra le agevolazioni più apprezzate dai lavoratori ci sono anche quelle che permettono di prendersi cura del proprio benessere, quali: le visite mediche e checkup offerti dall’azienda; il medico aziendale; la palestra aziendale o convenzioni con palestre esterne all’impresa; l’erogazione di corsi di formazione e specializzazione; il rimborso delle spese sostenute per prendere parte a corsi di formazione esterni all’azienda. Per garantire il benessere dei dipendenti i datori di lavoro tengono in conto non solo le loro esigenze personali, ma anche quelle che derivano dalla vita familiare. Per questo, molte aziende predispongono dei benefit destinati ai familiari dei lavoratori. Tra i più apprezzati ci sono: il nido aziendale; il rimborso delle spese sostenute per il pagamento delle rette scolastiche, anche delle scuole dell’infanzia, dei servizi di doposcuola, dei centri estivi; il rimborso delle spese sostenute per l’acquisto di testi scolastici; l’erogazione di borse di studio; il servizio di baby-sitting; l’erogazione di servizi di assistenza destinati ai familiari malati o non autosufficienti. Quali sono i benefit aziendali obbligatori Con il rinnovo di determinati contratti collettivi è stato introdotto l’obbligo di un piano welfare obbligatorio che segua alcune indicazioni ben precise. Tali indicazioni variano in base al CCNL di riferimento, ma in linea generale è obbligatorio un versamento ai lavoratori dipendenti che va dai 100 euro ai 200 euro all’anno in servizi di welfare. Ma quali sono i CCNL che prevedono benefit aziendali obbligatori? Eccone alcuni: Settore Metalmeccanico Terziario Avanzato Impianti Sportivi e Attività Sportive Servizi Assistenziali e Socio Sanitari Orafi, Gioiellieri e Argentieri CCNL Metalmeccanici Il contratto collettivo nazionale (CCNL) per il settore delle piccole e medie imprese del settore metalmeccanico, sottoscritto da FIOM-CGIL, Confapi, UILM-UIL e FIM-CISL, e rinnovato il 26 maggio 2021, ha introdotto nell'articolo 51, intitolato "Benefit Aziendali", l'obbligo per i datori di lavoro di mettere a disposizione di tutti i dipendenti strumenti di welfare fino al 2024. Questi strumenti possono rientrare sia nella categoria del benefit flessibile (come servizi di utilità sociale, assistenza ai figli e agli altri familiari, ecc.) sia tra i benefit aggiuntivi (ovvero i vantaggi in natura) e possono essere usufruiti anche tramite buoni acquisto, del valore di 200 euro, da utilizzare entro il 31 dicembre di ogni anno di riferimento. Inoltre, le parti hanno stabilito che il datore di lavoro deve effettivamente mettere a disposizione degli strumenti di welfare entro la fine di febbraio di ogni anno. CCNL Impianti Sportivi Il 10 settembre 2022 è stato sottoscritto il CCNL per il settore degli impianti sportivi e delle attività sportive, con l'obiettivo di istituire specifici strumenti di protezione per i lavoratori. Le organizzazioni datoriali e sindacali firmatarie hanno stabilito che, a partire dal 1° gennaio 2023, i datori di lavoro sono tenuti, all'inizio di ogni anno, a mettere a disposizione dei dipendenti strumenti di welfare del valore annuo di 100 euro, da utilizzare entro il 30 novembre dell'anno successivo. Terziario Avanzato A partire da quest'anno, sono previste anche nuove misure di welfare contrattuale nel CCNL Terziario Avanzato, firmato il 26 settembre 2022 e valido fino al 31 agosto 2025. Viene istituito esplicitamente il "Welfare Contrattuale", che il datore di lavoro è obbligato a fornire attraverso accordi aziendali di secondo livello o tramite regolamento aziendale a tutti i lavoratori. Ciò può avvenire anche tramite l'utilizzo di una piattaforma welfare. Il CCNL Terziario Avanzato stabilisce anche gli importi del welfare contrattuale da riconoscere ai lavoratori, differenziandoli per livello di inquadramento. A partire dal 2023, devono essere concessi benefit welfare del valore di 2.600 euro all'anno per i dirigenti, 1.300 euro all'anno per i quadri e 660 euro all'anno per gli impiegati e gli operatori di vendita. Questi importi vengono assegnati dal datore di lavoro entro il 31 dicembre di ogni anno e devono essere utilizzati entro 12 mesi dalla loro disponibilità per il lavoratore. CCNL Servizi assistenziali e Orafi Nel contratto per il personale delle Case di Cura e i Servizi Assistenziali e Socio Sanitari, il welfare aziendale è stato introdotto nel marzo 2018. Nel 2020, è stata stanziata una somma di 200 euro da erogare alle aziende sotto forma di beni e servizi di welfare, che i dipendenti potevano utilizzare per previdenza complementare, assistenza sanitaria, istruzione, buoni acquisto o voucher per servizi e tempo libero. Anche il CCNL per i dipendenti delle aziende orafe (orafi, argentieri e gioiellieri), che coinvolge circa 45.000 lavoratori in Italia, continua ad essere valido. Le parti firmatarie del contratto, rinnovato il 3 dicembre 2021 e valido fino al 31 dicembre 2024, hanno prorogato le misure di welfare contrattuale introdotte nella versione originale. Secondo l'accordo, i datori di lavoro devono mettere a disposizione dei lavoratori strumenti di welfare del valore di 200 euro entro il mese di giugno di ogni anno, che i lavoratori possono utilizzare entro il 31 maggio dell'anno successivo. Quali sono i benefit aziendali per gli amministratori Secondo l'articolo 50 del TUIR, le somme e i valori ricevuti in qualunque forma dagli amministratori di società, associazioni o altri enti con o senza personalità giuridica sono equiparati ai redditi da lavoro dipendente. Tutti i compensi erogati agli amministratori, tranne quelli esclusi dalla legge, sono considerati reddito tassabile. Il termine "somma" si riferisce al denaro, mentre il termine "valori" si riferisce a beni, servizi o altre utilità ricevute gratuitamente o in parte. I fringe benefit possono essere concessi agli amministratori e ad altre persone con reddito assimilato al lavoro dipendente, come confermato dall'Agenzia delle Entrate nella Circolare del 4 novembre 2022, n. 35. I fringe benefit possono essere personalizzati e includere beni o servizi destinati anche all'amministratore unico. Alcuni benefit aziendali per gli amministratori possono includere buoni spesa, buoni carburante e l'uso di un'auto per scopi personali. Come sono tassati i benefit aziendali? Per capire come sono tassati i benefit aziendali bisogna fare riferimento alla normativa in materia di redditi da lavoro dipendente, che comprende sia un articolo del Codice civile, sia il TUIR, il testo unico sulle imposte sui redditi, che ogni anno viene aggiornato con le eventuali modifiche apportate dalla Legge di Bilancio. Per comprendere come funziona la tassazione di alcuni benefit aziendali, bisogna anche fare una distinzione tra il valore normale del bene o servizio erogato, cioè il valore che ha al momento del suo acquisto, e il valore convenzionale, cioè un valore fittizio che viene determinato in base a criteri diversi, a seconda del benefit erogato, per determinare quale sia la parte dello stesso da inserire in busta paga. La normativa sulla tassazione dei benefit Iniziamo ad analizzare la normativa partendo dal Codice civile. L’articolo 2099 è interamente dedicato alla materia della retribuzione dei lavoratori. Nell’ultima parte dello stesso, viene esplicitato che il lavoratore può chiedere di essere retribuito in tutto o in parte con la partecipazione agli utili o ai prodotti, con una provvigione o con prestazioni in natura. Ciò significa che i benefit erogati dal datore di lavoro ai dipendenti sono parte integrante del loro reddito e, quindi, potenzialmente soggetti a tassazione. Per capire se, e in che misura, i benefit aziendali siano effettivamente soggetti all’imposizione fiscale e contributiva, bisogna rifarsi al TUIR che, all’articolo 51, stabilisce quali siano i redditi da lavoro dipendente, i casi e le modalità di esclusione. Il comma 1 di tale articolo stabilisce che il reddito da lavoro dipendente è costituito da tutte le somme e i valori corrisposti dal datore di lavoro durante il periodo d’imposta, anche sotto forma di erogazioni liberali. Al comma 2, invece, vengono indicati i casi in cui i beni e i servizi erogati dal datore di lavoro non concorrono alla formazione del reddito da lavoro dipendente. La normativa, inoltre, stabilisce che i benefit erogati in sostituzione del premio di risultato per volontà del dipendente, risultino esenti dalla tassazione fino alla soglia di 3.000 euro annui, che è anche quella fissata dalla legge per la tassazione agevolata del premio di risultato in denaro. Nel TUIR è anche specificato che, perché le aziende e i lavoratori dipendenti abbiano diritto a godere della tassazione agevolata sui benefit, essi devono essere erogati alla totalità dei dipendenti o a categorie omogenee di lavoratori ed essere compresi nella contrattazione nazionale di primo o secondo livello o negli accordi stipulati dall’azienda con i sindacati. Esempi di tassazione dei benefit aziendali Vediamo qualche esempio di tassazione parziale dei benefit aziendali, in base a quanto stabilito dall’articolo 2 del TUIR: i contributi previdenziali e assistenziali, compresi i contributi di assistenza sanitaria, erogati dal datore di lavoro in ottemperanza alle disposizioni di legge non concorrono alla formazione del reddito da lavoro dipendente fino alla somma di 615,20 euro; i buoni pasto non concorrono alla formazione del reddito da lavoro dipendente fino alla soglia di 4 euro giornalieri per i cartacei e di 8 euro per i buoni elettronici; i buoni spesa e i voucher welfare per un valore complessivo di 258,23 euro; l’auto aziendale ad uso promiscuo viene tassata calcolando il 30% del suo valore convenzionale, che si ricava moltiplicando il costo chilometrico indicato dalle tabelle ACI per 15.000 km annui; i prestiti aziendali concorrono a formare il reddito da lavoro dipendente solo sulla differenza esistente tra il tasso d’interesse applicato dalle società finanziarie al momento della sua erogazione e il tasso agevolato praticato dall’azienda. I casi più frequenti di esclusione totale dei benefit aziendali dalla formazione del reddito imponibile sono, invece: i servizi di trasporto collettivo e il rimborso delle spese sostenute per l’acquisto degli abbonamenti ai mezzi pubblici; il rimborso delle spese sostenute per il pagamento delle rette di scuole dell’infanzia, servizi di doposcuola e centri estivi; l’erogazione di borse di studio ai familiari; i corsi di formazione erogati ai dipendenti; l’erogazione di servizi di assistenza ai familiari anziani o non autosufficienti. I benefit aziendali possono essere tolti? I benefit aziendali, come tutti gli aspetti del rapporto di lavoro, sono soggetti alle regole e alle condizioni stabilite dal contratto di lavoro o dagli accordi aziendali. In generale, i benefit aziendali possono essere revocati o modificati se ciò è previsto da tali accordi o se esistono circostanze che giustificano la loro revoca. Ad esempio, se un'azienda attraversa una crisi finanziaria o una riduzione delle risorse, potrebbe essere necessario rivedere o ridurre i benefit offerti ai dipendenti. Tuttavia, è importante che le eventuali modifiche ai benefit vengano gestite in modo trasparente e in conformità con le leggi del lavoro e le disposizioni contrattuali. Inoltre, in alcuni casi, la revoca o la modifica dei benefit aziendali potrebbe richiedere il consenso o la consultazione dei rappresentanti dei lavoratori o dei sindacati, a seconda delle leggi e dei regolamenti locali. Pertanto, questa dipenderà dalle specifiche circostanze, dalle disposizioni contrattuali e dalle norme che regolano il rapporto di lavoro. 0 Leggi tutto Aprile 12, 2024 Buoni Pasto RISTORAZIONE GREEN: BUON CIBO E SOSTENIBILITÀ, UNA COMBINAZIONE POSSIBILE Cosa significa davvero essere un ristorante sostenibile? E cosa fa un ristorante per guadagnarsi questa etichetta? Ve lo spieghiamo meglio nell’articolo che trovate di seguito. Negli ultimi anni, l'interesse per la sostenibilità è cresciuto in modo esponenziale in vari settori, compreso quello del mondo della ristorazione. I consumatori sono sempre più consapevoli dell'impatto ambientale delle loro scelte alimentari e desiderano sostenere attivamente le aziende che adottano pratiche sostenibili. Un ristorante sostenibile fa del suo meglio per utilizzare ingredienti locali e di stagione. Questo non solo riduce l'impatto ambientale legato al trasporto, ma supporta anche i produttori locali e promuove la diversità biologica. I menù stagionali consentono ai cuochi di sfruttare al massimo la freschezza e il sapore degli ingredienti, garantendo un'esperienza culinaria superba. Riduzione dello Spreco Alimentare Risparmio Energetico e Utilizzo di Energia Rinnovabile Educazione e Coinvolgimento della Comunità Ristorazione sostenibile 360: il progetto dell’Emilia Romagna Riduzione dello Spreco Alimentare La riduzione dello spreco alimentare è una priorità fondamentale per un ristorante sostenibile. Questo può essere realizzato attraverso pratiche come il monitoraggio attento delle scorte, la porzionatura accurata dei piatti e l'offerta di opzioni di ridistribuzione degli avanzi. Alcuni ristoranti sperimentano anche tecniche di conservazione avanzate, come la fermentazione e la liofilizzazione, per prolungare la durata di conservazione degli alimenti. Un'altra caratteristica chiave di un ristorante sostenibile è la promozione di opzioni alimentari a base vegetale. Ridurre il consumo di carne può contribuire significativamente a ridurre l'impatto ambientale complessivo dell'industria alimentare. I ristoranti sostenibili non necessariamente rinunciano alla carne del tutto, ma offrono una gamma diversificata di piatti che mettono in risalto verdure, legumi e cereali integrali. Risparmio Energetico e Utilizzo di Energia Rinnovabile L'efficienza energetica è un'altra area in cui i ristoranti sostenibili si distinguono. Ciò può includere l'adozione di apparecchiature a basso consumo energetico, l'ottimizzazione dei sistemi di riscaldamento, ventilazione e condizionamento dell'aria e l'investimento in energia rinnovabile, come pannelli solari o turbine eoliche. Ridurre il consumo energetico non solo aiuta l'ambiente, ma può anche ridurre i costi operativi a lungo termine. Un ristorante sostenibile si impegna anche nella gestione responsabile delle risorse idriche. Questo può significare l'installazione di dispositivi a basso flusso per rubinetti e docce, nonché l'implementazione di pratiche per la raccolta e il riutilizzo delle acque piovane. La riduzione dello spreco idrico è cruciale per proteggere le risorse idriche locali. Educazione e coinvolgimento della comunità Infine, un ristorante sostenibile cerca di educare e coinvolgere la comunità sulle questioni legate alla sostenibilità alimentare. Questo può essere fatto attraverso eventi educativi, workshop culinari e collaborazioni con organizzazioni ambientali locali. Inoltre, alcuni ristoranti possono coinvolgere attivamente i propri clienti, incoraggiandoli ad adottare comportamenti più sostenibili anche al di fuori del ristorante. I buoni pasto Up Day e l’app Buoni Up Day offrono la possibilità di fare una pausa pranzo salutare e consapevole e di individuare i locali sostenibili di interesse, grazie al filtro PAUSA SANA disponibile sulla app e di scegliere quello più adatto ad uno stile di vita sano e ad un’equilibrata alimentazione. In conclusione, un ristorante sostenibile non è solo un luogo dove si gusta del buon cibo, ma è anche un punto di riferimento per pratiche alimentari che rispettano l'ambiente e promuovono un futuro più sostenibile per tutti. Attraverso un impegno concreto e continuo, questi ristoranti dimostrano che è possibile coniugare gusto, qualità e responsabilità ambientale in un'unica esperienza culinaria straordinaria. Ristorazione sostenibile 360: il progetto dell’Emilia Romagna RS360 è un programma volontario di certificazione per la ristorazione regionale, adatto ad ogni tipo di ristorante dell’Emilia Romagna. È un’opportunità per il ristoratore di condividere con trasparenza i propri impegni responsabili ai clienti ed avrà la possibilità di valutare e misurare le proprie prestazioni di sostenibilità, anticipando così le sfide del futuro. RS360 è un programma inclusivo, composto da membri della comunità tecnico-scientifica del settore, che ne garantisce la solidità ed il continuo adeguamento alle più avanzate conoscenze. Un video esplicativo di questo progetto : https://youtu.be/HpdEgOLOr6w 0 Leggi tutto Aprile 03, 2024 Buoni Acquisto SCOPRI DOVE SPENDERE I BUONI CADHOC Sono oltre 30.000 i negozi presso cui spendere i buoni acquisto Cadhoc. In questa breve guida troverai le istruzioni per identificare gli esercizi on e off line e poter spendere i tuoi buoni. Cadhoc è la soluzione per i dipendenti 100% deducibile, esente IVA, senza oneri fiscali e previdenziali, spendibile dove, come e quando si vuole, per acquistare ciò di cui si ha più bisogno. Spesa | Carburante | Elettronica | Casa | Bellezza | Animali e tanto altro. Cosa sono i buoni shopping Cadhoc Trova i negozi dove spendere i buoni Cadhoc Cadhoc i vantaggi per chi li acquista Come diventare partner Cadhoc Cosa sono i buoni shopping Cadhoc I buoni Cadhoc, sono dei buoni acquisto chiamati anche buoni spesa, buoni shopping o buoni regalo, che puoi trovare sia in formato cartaceo che digitale. Diversamente dai buoni pasto hanno un importo variabile e permettono a chi li riceve di utilizzarli per beni e servizi di diversa natura. Gli acquisti non devono necessariamente limitarsi ai generi alimentari, ma possono comprendere anche prodotti per la cura della persona o della casa, giochi per bambini, vestiti e molto altro ancora. Cadhoc è il buono acquisto universale per incentivare e motivare il personale, fidelizzare i clienti e premiare la forza vendita. Ideale in ogni occasione dell'anno è la soluzione per gratificare in modo personale qualunque collaboratore, dal più tradizionalista al nativo digitale grazie alla possibilità di essere speso nei punti vendita dei brand più noti in tutta Italia e nei siti più cool del web. Il buono shopping universale che si trasforma in ciò che si desidera: moda, viaggi, sport, carburante e tanto altro. Trova i negozi dove spendere i buoni Cadhoc Per visualizzare i locali dove spendere i tuoi buoni Cadhoc, è necessario scaricare dagli store la app 'Buoni Up Day', oppure accedere sul portale degli utilizzatori. Nella home della app o del portale è necessario scegliere la soluzione che vuoi gestire tra buono pasto, Cadhoc e welfare. Una volta nella home della soluzione Cadhoc , in basso a destra puoi cliccare nella sezione MAPPA e inserire la città e l’indirizzo in cui verificare l’elenco dei locali. Esiste l’opzione di visualizzazione sia di Cadhoc cartaceo che digitale. Una volta visualizzato l’elenco, è possibile cliccare su FILTRA e “filtrare” tra le tipologie di negozi e categorie merceologiche. Oltre a scoprire i punti vendita della tua città dove spendere i buoni Cadhoc, tornando nella sezione ONLINE puoi utilizzare Cadhoc per acquistare le Gift Card dei tuoi brand preferiti. Alcuni dei partner Cadhoc: Amazon, Zalando, Decathlon, Q8, MediaWorld, Ibs, Ikea, Bata, Sephora, Maison Du Monde, Unieuro, La Rinascente etc. Scarica qui App Buoni Up Day per iOS Scarica qui App Buoni Up Day per Android Cadhoc i vantaggi per chi li acquista Per i datori di lavoro, ditte individuali o liberi professionisti, enti o società, il buono regalo Cadhoc oltre ad essere una soluzione che contribuisce al benessere dei dipendenti e aumenta la loro motivazione, è soggetto ad una normativa fiscale, che consente di abbattere i costi aziendali. 100% deducibile, esente IVA, senza oneri fiscali e per il 2024 la soglia di esenzione dei fringe benefit sale a 1000 euro per tutti i dipendenti ed a 2000 euro per dipendenti con figli fiscalmente a carico. Al superamento del limite stabilito, il valore è soggetto a tassazione per l’intero importo; nell’ambito di questi importi, possono essere riconosciuti, anche i rimborsi delle utenze domestiche di acqua, luce e gas naturale (no GPL), delle spese sostenute per l’affitto e degli interessi sul mutuo della prima casa. Per i premi e le somme erogati nell’anno 2024, l’aliquota dell’imposta sostitutiva sui premi di produttività, di cui all’articolo 1, comma 182, della legge 28 dicembre 2015, n. 208, è ridotta al 5%. Tra i beneficiari dell’agevolazione rientrano i titolari di redditi di lavoro dipendente e di redditi assimilati a quelli di lavoro dipendente (co.co.co, lavoro a progetto, amministratori, stagisti, etc.). Basta scegliere il valore dei buoni, il taglio, la modalità di consegna (via app al dipendente o blocchetto cartaceo) e al resto pensa Up Day. Come diventare partner Cadhoc Come si fa ad entrare nella rete Cadhoc? E’ molto semplice: basta contattarci al numero 051 210 6789 dove il nostro call center dedicato si occuperà di fornire tutte le informazioni necessarie per iniziare la collaborazione e darti il benvenuto nella rete Up Day. Diventando partner Cadhoc, otterrai maggiore visibilità, avrai la possibilità di acquisire nuovi clienti nel tuo negozio ed aumentare così il fatturato. Inoltre il buono regalo Cadhoc è uno strumento facile da gestire a livello amministrativo. Entra nella rete dell’unico buono che realizza i desideri dei clienti e fa aumentare il tuo business! 0 Leggi tutto Marzo 27, 2024 Welfare Aziendale WELFARE AZIENDALE: BENEFICI ED EQUILIBRIO VITA-LAVORO Nel panorama aziendale moderno, il concetto di welfare non è più soltanto un optional, ma una componente essenziale per la crescita sostenibile delle imprese e il benessere dei dipendenti. Approfondiamo la conoscenza del welfare aziendale Equilibrio vita-lavoro-benessere Vantaggi fiscali del welfare aziendale La piattaforma Day Welfare Approfondiamo la conoscenza del welfare aziendale Il welfare aziendale, inteso come insieme di politiche e iniziative volte a migliorare la qualità della vita dei lavoratori, si traduce in un investimento strategico che produce vantaggi tangibili per tutte le parti coinvolte. Per le aziende, l'implementazione di programmi di welfare rappresenta un importante strumento per aumentare la produttività, migliorare la retention dei talenti e attrarre risorse umane di qualità. Offrire benefici come assicurazioni sanitarie, piani pensionistici integrativi, servizi di assistenza all'infanzia o incentivi per lo sviluppo professionale, non solo accresce l'attrattività dell'azienda sul mercato del lavoro, ma contribuisce anche a creare un clima organizzativo positivo e stimolante. D'altro canto, per i lavoratori, il welfare aziendale rappresenta un valore aggiunto che va oltre il mero salario. La possibilità di accedere a servizi e supporti che migliorano la qualità della vita, come il rimborso delle spese mediche, l'accesso a centri fitness o programmi di counselling, non solo aumenta il loro livello di soddisfazione e fiducia nell'azienda, ma contribuisce anche a ridurre lo stress e favorire un equilibrio tra vita professionale e personale. Inoltre, un efficace programma di welfare aziendale può avere impatti positivi anche a livello sociale ed economico più ampio. Riducendo l'assenteismo e aumentando il benessere psicofisico dei dipendenti, le imprese contribuiscono a migliorare la salute pubblica e a ridurre i costi legati alla sanità. Inoltre, promuovendo politiche di conciliazione lavoro-famiglia e garantendo opportunità di sviluppo professionale, si favorisce la coesione sociale e si stimola la crescita economica a lungo termine. Equilibrio Vita - lavoro benessere Nella società moderna, l'equilibrio tra vita e lavoro è diventato un tema cruciale. Trovare un punto d'incontro tra le richieste professionali e i bisogni personali è essenziale per garantire benessere e soddisfazione, sia in ambito lavorativo che personale. In questo contesto, il concetto di time saving e i piani di welfare aziendale assumono un ruolo fondamentale. Il tempo è una risorsa preziosa, e gestirlo efficacemente è fondamentale per mantenere un equilibrio sano tra i vari aspetti della vita. Strategie di time saving, come la pianificazione efficiente delle attività, la delega delle responsabilità e l'utilizzo di strumenti tecnologici appropriati, consentono di ottimizzare le giornate lavorative, riducendo lo stress e lasciando spazio per il tempo libero e le attività personali. Up Day e Genius4U mettono a disposizione un’ampia gamma di Servizi e un Genio a completa disposizione del personale dell’azienda. Una persona di fiducia presente in azienda in alcuni momenti della settimana, pronta a supportare i dipendenti nella gestione della loro quotidianità. Genius4U nasce proprio dalla consapevolezza che la vita quotidiana è stressante e che il tempo ha un grande valore. Per questo si occupa di organizzare e gestire in azienda tutti i servizi salva-tempo di cui c’è bisogno nella quotidianità, per una vita più facile e serena. Parallelamente, i piani di welfare aziendale rappresentano un importante supporto per i dipendenti nel perseguire un equilibrio tra vita e lavoro. Questi piani possono includere benefit come flessibilità degli orari, possibilità di lavoro da remoto, programmi di benessere fisico e mentale, servizi di assistenza familiare e molto altro ancora. Creare un ambiente lavorativo che promuova il benessere dei dipendenti non solo aumenta la loro produttività, ma contribuisce anche a costruire un legame di fiducia reciproca tra datore di lavoro e dipendente. È importante sottolineare che l'equilibrio tra vita e lavoro non riguarda solo il singolo individuo, ma ha ripercussioni positive sull'intera organizzazione. Dipendenti soddisfatti e motivati tendono ad essere più produttivi, creativi e impegnati nel raggiungimento degli obiettivi aziendali. Vantaggi fiscali del welfare aziendale Il Welfare Aziendale oltre a migliorare significativamente la qualità della vita dei lavoratori, offre numerosi vantaggi fiscali che possono essere sfruttati in modo intelligente dalle imprese di ogni dimensione. Una delle principali agevolazioni fiscali è rappresentata dalla possibilità di dedurre le spese sostenute per l'implementazione dei programmi di Welfare Aziendale, quali servizi di assistenza sanitaria, previdenziale, o assistenziale, fino a determinati limiti stabiliti dalla normativa vigente. Questo non solo consente alle imprese di migliorare il clima aziendale e aumentare il senso di appartenenza dei dipendenti, ma offre anche un vantaggio economico tangibile attraverso la riduzione del carico fiscale. Inoltre, i contributi erogati dall'azienda per il Welfare Aziendale possono essere considerati come costo aziendale deducibile ai fini dell'imposta sul reddito delle persone giuridiche (IRES) e dell'imposta sul reddito delle persone fisiche (IRPEF). Ciò significa che le aziende possono ridurre il proprio reddito imponibile, con conseguente diminuzione dell'onere fiscale complessivo. Investire nel Welfare Aziendale può anche generare un vantaggio competitivo per le aziende sul mercato del lavoro. Offrire una gamma completa di benefici e servizi ai dipendenti non solo attira talenti di alto livello, ma favorisce anche il mantenimento di una forza lavoro motivata e produttiva nel lungo termine. Un altro importante beneficio fiscale è rappresentato dall'esenzione fiscale per i dipendenti che usufruiscono dei servizi di Welfare Aziendale. In base alla normativa vigente, molte delle prestazioni erogate tramite i programmi aziendali di Welfare sono esenti da imposte sul reddito per il dipendente, aumentando così il potere d'acquisto netto del salario. La piattaforma Day Welfare Day Welfare è il portale di Up Day e consente di gestire in modo semplice i piani di welfare aziendale rendendo facile e sicura l’esperienza di coloro che si occupano della gestione e dell’amministrazione del personale. La piattaforma welfare può essere utilizzata da qualsiasi dispositivo ed è facile ed intuitivo capire quali sono i benefit a propria disposizione. Un servizio di assistenza completo a disposizione dei dipendenti e referenti aziendali. In questo modo, il welfare aziendale può essere fruito in maniera pratica dai dipendenti, migliorando la soddisfazione dei collaboratori e l’efficienza dell’azienda. Grazie alle convenzioni stipulate con imprese che si occupano di servizi alla persona e con importanti partner commerciali, attraverso la piattaforma Day Welfare è possibile offrire ai propri dipendenti un ampio ventaglio di beni e servizi. Per ricevere una consulenza e le soluzioni più adatte alle tue esigenze contattaci al numero 800 834 009 oppure scrivi a info@day.it 0 Leggi tutto Febbraio 06, 2024 News COMBATTERE LO SPRECO ALIMENTARE: L’IMPEGNO PER UN FUTURO SOSTENIBILE Il 5 febbraio 2024, si è svolta l’11^ Giornata Nazionale di Prevenzione dello Spreco Alimentare. In questo post, esploreremo le cause dello spreco alimentare, i suoi effetti negativi e come possiamo tutti contribuire a ridurlo. Il report dell'Osservatorio Waste Watcher International Cause dello spreco alimentare Come possiamo ridurre lo spreco alimentare Last Minute Sotto Casa, il cibo non si butta Sprecometro, per misurare lo spreco di cibo al ristorante Il report dell’Osservatorio Waste Watcher International Lo spreco alimentare è una problematica globale che richiede l'impegno da parte di ciascuno di noi, per poter essere affrontato in modo efficace. Ogni anno, tonnellate di cibo vengono gettate, contribuendo non solo ad una perdita economica, ma anche a gravi impatti sull'ambiente e sulla sicurezza alimentare. In Italia si continua a buttare via notevoli quantità di cibo. Lo spreco alimentare lungo la filiera, da quanto emerge dal report dell'Osservatorio Waste Watcher International con i dati del "Caso Italia" 2024, ammonta a 13,155 miliardi di euro ed è pari a 4,207 milioni di tonnellate di cibo gettato via. “È una somma che si attesta un po’ sotto un punto percentuale di Pil di valore economico e la maggior parte si concentra nello spreco domestico”, spiega il professor Andrea Segrè, presidente di Waste Watchers International Osservatorio Zero Spreco. Dal rapporto, infatti, emerge come oltre 800milioni di euro di cibo siano stati gettati via direttamente dai produttori, e una somma analoga. Nel dettaglio, negli ultimi 7 giorni ognuno italiano ha sprecato ben 566,3 grammi di cibo, circa 40 grammi in più rispetto allo scorso anno. Cause dello spreco alimentare Una delle prime cause dello spreco alimentare è sicuramente la sovrapproduzione: La produzione eccessiva di cibo sono spesso causate da previsioni errate della domanda o da standard estetici elevati che portano alla scelta di prodotti perfetti esteticamente ma con una breve durata di conservazione. Un altro importante fattore da tenere monitorato riguarda le scorte eccessive nelle case e nei ristoranti: molte persone tendono ad acquistare più cibo di quanto effettivamente consumano, portando a eccessi nelle dispense e nei frigoriferi. Dall’Osservatorio in realtà, emerge che ristorati, pizzerie, locali e botteghe sprecano meno rispetto a quanto non si faccia a casa. L’attenzione è alta sia nei negozi di alimentari, sia nei ristoranti e nei locali. Come possiamo ridurre lo spreco alimentare Il maggior spreco di cibo avviene nelle nostre case e spesso non ce ne rendiamo nemmeno conto. Seguire dei piccoli accorgimenti e poche regole, può aiutarci a ridurlo sensibilmente. Pianificare gli acquisti: Prima di recarsi al supermercato, possiamo fare una lista degli alimenti necessari e acquistare solo ciò che si prevede di consumare. Scegliere cibi "anti-spreco": Optare per frutta e verdura imperfette o confezioni a ridotto costo in quanto prossime alla scadenza può aiutare a ridurre lo spreco. Conservare e riciclare: Imparare a conservare correttamente gli alimenti e riciclare gli avanzi può estendere la loro durata e ridurre gli sprechi. Last Minute Sotto Casa, il cibo non si butta Uno strumento concreto con cui ci impegniamo a combattere lo spreco alimentare è la soluzione digitale LMSC (Last Minute Sotto Casa), parte dell’ecosistema Up Day, che consente ai supermercati di monitorare con rapidità e precisione i prodotti alimentari che si avvicinano alla data di scadenza. Il nostro sistema, ogni mattino, segnala agli addetti presso i punti vendita quali prodotti stanno per raggiungere la data di scadenza. In pochi minuti il personale sarà in grado di identificarli, toglierli dagli scaffali, metterli in sconto e – in modo totalmente automatico – trasformare questi prodotti in un ‘volantino digitale’ pronto ad essere recapitato sugli smartphone dei cittadini prossimi al supermercato, con i prodotti offerti a prezzo dimezzato! Più di 2milioni di notifiche sono già state inviate, negli anni, consentendo ai cittadini di acquistare prodotti ancora freschi, a metà prezzo, ed ai supermercati di non sprecare prodotti alimentari ancora freschi e perfettamente edibili! Sprecometro, per misurare lo spreco di cibo al ristorante Lo sprecometro è un'app ideata e sviluppata nell'ambito dell'Osservatorio Waste Watcher International su cibo e sostenibilità, nata dal lavoro congiunto del Dipartimento di Scienze e Tecnologie agro-alimentari dell'Università di Bologna e Last Minute Market, impresa sociale spin off accreditata dall'Alma Mater per la Campagna Spreco Zero. In linea con gli obiettivi dell'Agenda Onu 2030 per lo sviluppo sostenibile, si propone di generare consapevolezza e conoscenze utili per indirizzare persone e gruppi alla riduzione dello spreco alimentare, all'adozione di diete sane e all'uso sostenibile delle risorse naturali. L'app misura in grammi lo spreco alimentare di singoli e gruppi, valutando la perdita economica (Euro), l'impronta carbonica (C02 e km percorsi da un auto) e l'impronta idrica (H20 e bottiglie di acqua da 0.5l). Da quest'anno Sprecometro entra nelle mense scolastiche attraverso un progetto educativo promosso da Camst group Combattere lo spreco alimentare è una responsabilità condivisa da tutti noi. Adottare piccoli cambiamenti nelle nostre abitudini quotidiane può fare la differenza. Ogni volta che evitiamo di gettare cibo, stiamo contribuendo a preservare le risorse del nostro pianeta e ad alleviare il problema della fame nel mondo. Insieme, possiamo rendere il nostro modo di consumare cibo più sostenibile e responsabile. 0 Leggi tutto Febbraio 01, 2024 Buoni Pasto IL VIAGGIO VERSO IL CONSUMO CONSAPEVOLE: UN APPROCCIO SANO ALLA PAUSA PRANZO Nel mondo frenetico di oggi, dove il tempo è spesso un bene prezioso, è facile cadere nella trappola di scelte alimentari veloci e poco salutari. Tuttavia, c'è un movimento in crescita che promuove il consumo consapevole, incoraggiando le persone a riflettere sulle proprie scelte alimentari e ad abbracciare uno stile di vita più sano. In questo articolo, esploreremo il concetto di consumo consapevole e come applicarlo ai nostri pasti quotidiani. Cos'è il consumo consapevole Una pausa pranzo consapevole Niente cibo sprecato con Last Minute Sotto casa Che cos’è il consumo consapevole Il consumo consapevole è un concetto che guida individui e comunità verso scelte più responsabili e sostenibili. In un'epoca in cui la società è sempre più consapevole dell'impatto ambientale e sociale delle proprie azioni, il consumo consapevole emerge come un modo efficace per promuovere un cambiamento positivo. Il consumo consapevole non è semplicemente limitato all'atto di acquistare beni e servizi, ma implica una riflessione più profonda su come le nostre decisioni influenzano il mondo che ci circonda. Significa essere consapevoli delle risorse impiegate nella produzione di un oggetto, delle condizioni di lavoro dei produttori e del ciclo di vita del prodotto stesso. Si tratta di un approccio che incoraggia a fare scelte informate, considerando gli impatti ambientali, sociali ed economici. Una pausa pranzo consapevole La pausa pranzo è l'occasione perfetta per fare scelte alimentari consapevoli. Optare per cibi locali e di stagione non solo supporta l'economia locale, ma riduce anche l'impatto ambientale legato al trasporto di alimenti da luoghi lontani. Inoltre, scegliere opzioni biologiche e sostenibili promuove pratiche agricole rispettose dell'ambiente. Un elemento chiave di questa tipologia di scelta, è la consapevolezza dei nutrienti che il nostro corpo richiede per funzionare al meglio. Pasti sani e nutrienti oltre a concedere soddisfazione al palato, dovrebbero fornire nutrimento equilibrato. Ma le nostre scelte alimentari non influenzano solo la nostra salute individuale, hanno anche un impatto significativo sul pianeta. Esiste un legame profondo tra ciò che mettiamo nel nostro piatto e l'ambiente che ci circonda. L'industria alimentare è una delle principali fonti di emissioni di gas serra a livello globale. Dalla produzione agricola al trasporto e alla distribuzione, ogni fase del ciclo alimentare contribuisce al cambiamento climatico. L'adozione di pratiche agricole sostenibili e la riduzione delle emissioni di gas serra nell'industria alimentare sono cruciali per mitigare gli effetti negativi sull'ambiente. Preferire cibi locali e di stagione può ridurre l'impatto ambientale legato al trasporto di merci su lunghe distanze. Inoltre, sostenere l'agricoltura locale promuove la diversità agricola e contribuisce a mantenere le comunità rurali. Con i buoni pasto Up Day e soprattutto Con l’app Buoni Up Day è possibile fare una pausa pranzo salutare e consapevole. Basta cercare la tipologia di locali di interesse e grazie al filtro PAUSA SANA scegliere il più adatto ad uno stile di vita sano e ad un’equilibrata alimentazione Niente cibo sprecato con Last Minute Sotto casa Il cibo sprecato è un problema cruciale nell'intera catena alimentare. Oltre a rappresentare una perdita di risorse e di denaro, contribuisce alle emissioni di gas serra derivanti dalla decomposizione dei rifiuti organici. Ridurre lo spreco alimentare attraverso pratiche di consumo consapevole è fondamentale per promuovere la sostenibilità. Last Minute Sotto Casa fa parte delle offerte proposte da Up Day e consente ai negozi con prodotti alimentari in prossimità di scadenza, di informare con immediatezza i cittadini nelle vicinanze, dell’opportunità di acquisto a prezzi scontati anche oltre il 50% Un’idea Win-Win-Win che permette ad oggi di non buttare ogni mese nella spazzatura quasi una tonnellata di prodotto alimentare, consentendo inoltre ai cittadini un risparmio quotidiano che va dai 150 ai 250 euro. Il negoziante evita di gettare prodotti ancora vendibili, il cliente ha l’occasione di risparmiare ma soprattutto vince il Pianeta! La connessione tra alimentazione e ambiente è un aspetto cruciale della nostra vita quotidiana. Le nostre scelte alimentari influenzano direttamente la salute del pianeta, e optare per un'alimentazione più sostenibile può contribuire in modo significativo alla conservazione dell'ambiente per le generazioni future. L'adozione di pratiche alimentari consapevoli è il primo passo verso un futuro in cui il nostro benessere è strettamente intrecciato con quello del pianeta che è la nostra casa. 0 Leggi tutto ‹› SEI UN’AZIENDA? Cerchi una soluzione vantaggiosa per i tuoi dipendenti? Richiedi info SEI UN UTILIZZATORE UP DAY? Ad ogni tua domanda la nostra risposta scopri di più SEI UN LOCALE? Diventa Partner Up Day. Più clienti nel tuo negozio. Scopri di più SEI UN’AZIENDA? Cerchi una soluzione vantaggiosa per i tuoi dipendenti? Richiedi info SEI UN UTILIZZATORE UP DAY? Ad ogni tua domanda la nostra risposta scopri di più SEI UN LOCALE? Diventa Partner Up Day. Più clienti nel tuo negozio. Scopri di più TUTTO QUELLO CHE C’È DA SAPERE SU BUONI PASTO, INCENTIVI E WELFARE AZIENDALE. Più felicità, più energia nella vita e sul lavoro. vai al sito GRUPPO UP NEL MONDO Il Gruppo UP SEGUICI SU LE NOSTRE APP Disponibili per iOS su App Store e per Android su Google Play APP DAY BUONI PASTO APP MOBILEPOS UP DAY SCOPRI IL BLOG UP DAY * Buoni Pasto * Welfare Aziendale * Buoni Acquisto * Gestione Risorse Umane * Utilizzatori * News * Consumo Consapevole Privacy Policy | Cookie Policy Società soggetta a direzione e coordinamento di C.D. HOLDING INTERNATIONALE S.a.s. - PI/CF/Reg.Imp.Bo n.03543000370 REA BO n° 299149 Cap.soc. € 1.200.000 i.v. Copyright © 2018-2023 Day Ristoservice S.p.A. Società Benefit Tutti i diritti riservati.