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Vittoria


APPELLO URGENTE PER IL FARMACO SOTORASIB PER MALATI DI ADENOCARCINOMA POLMONARE

Vittoria! L'AIFA ha approvato la rimborsabilità di Sotorasib (Lumykras) e il
farmaco è già disponibile in centri ospedalieri e sotto prescrizione di … Leggi
tutto...

Sara Bri

Italia

70.090
Sostenitori
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Appello urgente per il farmaco Sotorasib per malati di Adenocarcinoma Polmonare

Vittoria! Ai Mondiali di paraciclismo anche i Gaza Sunbirds

Fermiamo l'asta di 57 asinelli dell'allevamento a San Possidonio

Giustizia per Umberto e Greta: vogliamo che l'omicidio nautico e stradale siano
equiparati

Cittadinanza onoraria per Saman Abbas

Vittoria! La strada è ora accessibile, porterò avanti altre battaglie


PETIZIONI IN CORSO SU CHANGE.ORG

 * Petizione di tendenza nella categoria Salute e benessere
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   LISTE DI ATTESA: UN PICCOLO GRANDE PASSO PER UN SERVIZIO PIÙ EQUO
   
   Firma ora. Le liste d’attesa interminabili rappresentano un problema
   estremamente grave nel nostro Paese, a causa del quale sempre più cittadini,
   soprattutto a basso reddito, rinunciano a curarsi. Per questo, abbiamo
   bisogno dell’aiuto di tutti. Firma anche tu la petizione per far approvare …
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   LISTE DI ATTESA: UN PICCOLO GRANDE PASSO PER UN SERVIZIO PIÙ EQUO
   
   
   
   Firma ora. Le liste d’attesa interminabili rappresentano un problema
   estremamente grave nel nostro Paese, a causa del quale sempre più cittadini,
   soprattutto a basso reddito, rinunciano a curarsi. Per questo, abbiamo
   bisogno dell’aiuto di tutti. Firma anche tu la petizione per far approvare
   questa legge che restituisce l’accesso paritario alla sanità pubblica per
   tutti i cittadini. In molti casi i tempi di attesa per accedere alle
   prestazioni sanitarie (procedure diagnostiche ed interventi in elezione) a
   carico del Servizio Sanitario Nazionale attraverso il Centro Unico di
   Prenotazione (CUP) sono molto superiori a quelli prenotabili in intramoenia
   nell’ambito della stessa azienda sanitaria. Non è infrequente che il
   cittadino debba attendere diversi mesi per effettuare una ecografia di
   controllo con il SSN mentre a pagamento, in intramoenia, la stessa procedura
   possa essere eseguita in pochi giorni. L’”intramoenia” è una istituzione che
   consente ai medici ospedalieri del SSN di esercitare la libera professione al
   di fuori del normale orario di lavoro, utilizzando le strutture ambulatoriali
   e diagnostiche dell'ospedale a seguito del pagamento da parte del paziente di
   una somma aggiuntiva rispetto al ticket. Le prestazioni sono generalmente le
   stesse che il medico deve erogare sulla base del suo contratto di lavoro con
   il Servizio Sanitario Nazionale, purché queste non entrino in conflitto o non
   pregiudichino l’attività pubblica. Quando fu introdotta più di trenta anni
   fa, l’obiettivo era da un lato quello di consentire al paziente di scegliere
   il professionista che preferiva e, dall’altro, tutelare il diritto alla
   libera professione del medico.  Oggi l’intramoenia viene percepita come
   socialmente odiosa a causa delle ingiustificabili e sostanziali differenze
   nei tempi di attesa tra una prestazione nel pubblico e una in regime di
   intramoenia, offerte dal CUP al cittadino. Dietro compenso, chi può
   permettersi di pagare le cure di tasca propria ottiene visite e prestazioni.
   Un’asimmetria inaccettabile. Questo fenomeno va urgentemente regolamentato
   per evitare abusi o storture legate più al modello organizzativo del presidio
   che alla scelta di medici o pazienti.  Obiettivi del progetto di legge: 1.
   Garantire al cittadino, nel caso in cui i tempi di attesa del CUP superino
   del 50% quelli dell’intramoenia, l’accesso automatico e gratuito alle
   prestazioni in intramoenia attribuendo le spese all’azienda sanitaria.  2.
   Prevenire abusi e/o difetti di gestione: nel caso in cui i tempi di attesa
   per le prestazioni in regime ordinario (CUP) siano superiori del 75% a quelli
   per l'erogazione di prestazioni intramoenia, questa viene momentaneamente
   sospesa per comprendere le ragioni di questa asimmetria e fino al suo
   riequilibrio. Nel caso questo disegno di legge fosse approvato, il cittadino
   avrebbe accesso immediato alle prestazioni in intramoenia a spese
   dell’azienda e senza costi aggiuntivi, eliminando qualsiasi procedura
   burocratica. La legge permetterebbe, allo stesso tempo, di identificare e
   segnalare tempestivamente agli organi amministrativi delle aziende sanitarie
   situazioni anomale che richiedono correttivi.
   
   …
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   Andrea Crisanti
   
   73.13673.136 sostenitori
 * Petizione di tendenza nella categoria Giustizia
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   GIUSTIZIA PER IL GATTINO LANCIATO DAL PONTE A LANUSEI
   
   Dei ragazzi lanciano dal ponte un tenero gattino, riprendendo il tutto e
   pubblicando il video sui social che è diventato virale in poco tempo Nel
   video, si vede che uno dei ragazzi prende in mano il gattino nero e lo lancia
   di sotto, come se niente fosse, da una strada sopraelevata. Presenti anche un
   amico - che riprende la scena col telefonino -  e un'altra ragazza, che …
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   GIUSTIZIA PER IL GATTINO LANCIATO DAL PONTE A LANUSEI
   
   
   
   Dei ragazzi lanciano dal ponte un tenero gattino, riprendendo il tutto e
   pubblicando il video sui social che è diventato virale in poco tempo Nel
   video, si vede che uno dei ragazzi prende in mano il gattino nero e lo lancia
   di sotto, come se niente fosse, da una strada sopraelevata. Presenti anche un
   amico - che riprende la scena col telefonino -  e un'altra ragazza, che
   incitano il primo e sghignazzano mentre il cucciolo vola oltre il guard rail.
   Le immagini sono raccapriccianti. Il fatto è accaduto a Lanusei, comune della
   Sardegna. Accompagnati dai genitori, i tre sono stati convocati dagli
   investigatori, ma sapete quale è la beffa? Che non avendo trovato il gattino
   morto non gli possono contestare il reato di uccisione di animale. Rischiano
   quindi di farla franca. Cosa chiedo con questa petizione? Almeno
   l'applicazione minima delle pene previste per maltrattamento di animali: una
   reclusione da 3 a 18 mesi o la multa da 5.000 a 30.000 euro Un gesto simile
   non può passare impunito.
   
   …
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   Claudio Lauretti
   
   127.743127.743 sostenitori
 * Petizione di tendenza nella categoria Giustizia legale
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   GIUSTIZIA PER SATNAM SINGH, BRACCIANTE INDIANO MORTO A LATINA
   
   Satnam Singh, un bracciante agricolo indiano, ha tragicamente perso la vita
   in un incidente sul lavoro a Latina. Poco dopo l'incidente, Singh è stato
   portato a casa con un braccio amputato e con l’arto portato separatamente in
   una cassetta, senza alcun soccorso immediato. Questa tragica … Leggi di più
   
   
   
   
   GIUSTIZIA PER SATNAM SINGH, BRACCIANTE INDIANO MORTO A LATINA
   
   
   
   Satnam Singh, un bracciante agricolo indiano, ha tragicamente perso la vita
   in un incidente sul lavoro a Latina. Poco dopo l'incidente, Singh è stato
   portato a casa con un braccio amputato e con l’arto portato separatamente in
   una cassetta, senza alcun soccorso immediato. Questa tragica circostanza
   sottolinea i pericoli e le difficoltà che affrontano i lavoratori immigrati
   in Italia. Secondo l'Istituto Nazionale di Statistica, ci sono circa 5
   milioni di lavoratori stranieri in Italia, molti dei quali affrontano
   condizioni di lavoro insicure e insalubri (ISTAT, Rapporto annuale 2020).
   Chiediamo un'indagine completa sulla morte di Singh e azioni concrete per
   prevenire futuri incidenti. Firma questa petizione per sostenere la chiamata
   alla giustizia per Satnam Singh e per un cambiamento indispensabile in difesa
   dei diritti dei lavoratori immigrati.
   
   …
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   Devis Pennesi
   
   57.03257.032 sostenitori
 * Petizione di tendenza nella categoria Salute e benessere
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   PSICOLOGO DI BASE: DEVE DIVENTARE REALTÀ
   
   Se stai leggendo questo appello è probabile che tu, o qualcuno che ti è
   vicino, sia tra le persone, una su tre, che in Italia soffre per un disagio
   psicologico. Una persona su tre. Significa che la salute delle cose che
   pensiamo, delle emozioni che proviamo e soprattutto dei modi in cui reagiamo
   tocca tutti. Direttamente o indirettamente. Nessuno escluso. Quando non …
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   PSICOLOGO DI BASE: DEVE DIVENTARE REALTÀ
   
   
   
   Se stai leggendo questo appello è probabile che tu, o qualcuno che ti è
   vicino, sia tra le persone, una su tre, che in Italia soffre per un disagio
   psicologico. Una persona su tre. Significa che la salute delle cose che
   pensiamo, delle emozioni che proviamo e soprattutto dei modi in cui reagiamo
   tocca tutti. Direttamente o indirettamente. Nessuno escluso. Quando non stai
   bene fisicamente dove vai? Dal medico di base. E allora, quando il disagio è
   psicologico, perché non dovresti andare dallo psicologo di base? Perché
   ancora non c’è. Non esiste. La legge nazionale, per tutti, che istituisce lo
   psicologo delle cure primarie, questa la definizione ufficiale, è
   sostanzialmente ferma alla Camera dei Deputati. E a mancare sono soprattutto
   i fondi per finanziarla. Ma il benessere psicologico non può più stare tra le
   voci secondarie nel bilancio italiano. Deve diventare una priorità. Chiediamo
   allora che questa legge venga approvata entro il 2024 e che venga finanziata
   in modo adeguato. E chiediamolo tutti insieme. Perché riguarda tutti.
   
   …
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   Francesco Maesano
   
   26.03426.034 sostenitori
 * Petizione di tendenza nella categoria Politica pubblica
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   UNA COMMISSIONE D'INCHIESTA SUL SUPERBONUS
   
   Superbonus e bonus edilizi hanno avuto un impatto devastante sul debito
   pubblico e l'impatto lo sentiremo anche nei prossimi anni: la più grande
   follia di finanza pubblica di sempre, l'hanno definita molti economisti. Il
   secondo governo di Giuseppe Conte ha destinato l'intero beneficio ai privati,
   senza alcun limite di reddito, né di utilizzo dell'immobile. Abbiamo così …
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   UNA COMMISSIONE D'INCHIESTA SUL SUPERBONUS
   
   
   
   Superbonus e bonus edilizi hanno avuto un impatto devastante sul debito
   pubblico e l'impatto lo sentiremo anche nei prossimi anni: la più grande
   follia di finanza pubblica di sempre, l'hanno definita molti economisti. Il
   secondo governo di Giuseppe Conte ha destinato l'intero beneficio ai privati,
   senza alcun limite di reddito, né di utilizzo dell'immobile. Abbiamo così
   visto ristrutturare a spese dello Stato anche case di villeggiatura. Al 9
   aprile 2024 - giorno della presentazione del Documento di economia e finanza
   - i crediti edilizi accumulati ammontano già a 219 miliardi di euro. Ma è un
   dato provvisorio. Negli ultimi quattro mesi la spesa è infatti aumentata di
   oltre 40 miliardi. È l'effetto dei procedimenti che via via vengono
   contabilizzati e diventano o diventeranno a tutti gli effetti debito
   pubblico. Significa che ciascuna famiglia italiana ha oggi un nuovo debito di
   8760 euro. Anche se non ha mai chiesto e ottenuto nulla dallo Stato. I bonus
   edilizi, per percentuali minori, che da anni vengono rimborsati come credito
   d'imposta hanno avuto il merito di far emergere parte dell'economia sommersa.
   Ma il Superbonus è stato letteralmente un finanziamento a pioggia, degno
   degli anni peggiori della Prima Repubblica. I proponenti avrebbero dovuto
   prevedere che il rimborso del 110 per cento del valore dell'intervento
   avrebbe avuto due effetti catastrofici sui conti pubblici. Il primo effetto:
   deresponsabilizzare i committenti dei lavori, cioè i proprietari degli
   immobili e gli amministratori di condominio, sul contenimento della spesa
   (tanto rimborsa lo Stato). Secondo: imprimere un ulteriore aumento
   dell'inflazione sul costo dei materiali. Questa smisurata risorsa l'abbiamo
   invece letteralmente data in gestione ad amministratori e imprenditori edili
   e spalmata sulle facciate di una piccola minoranza di abitazioni con il
   seguente risultato: con i soldi del Superbonus è stato ristrutturato poco
   meno del 4 per cento degli edifici residenziali e circa il 6 per cento dei
   condomini.  Amministratori e imprese che hanno aderito ai Suberbonus hanno
   legalmente sfruttato le opportunità di una legge sostenuta sia da esponenti
   di sinistra che di destra. Ma proprio la sua formulazione e l'insufficienza
   di controlli ha tra l'altro permesso irregolarità colpose e vere e proprie
   truffe ai danni dello Stato per lavori mai eseguiti. Senza contare il fatto
   che gran parte dei cappotti termici realizzati sono altamente combustibili.
   Abbiamo insomma qualche palazzo più efficiente, ma forse meno sicuro. Proprio
   per questa distanza tra la scarsa qualità degli obiettivi raggiunti e le
   immani risorse impiegate - un debito che condizionerà l'Italia almeno per
   tutto il prossimo decennio e oltre - il Parlamento dovrebbe assumersi la
   responsabilità di fare chiarezza su quanto è accaduto e perché è accaduto.
   Dovrebbe spiegare agli italiani le ragioni di tanti, evidenti errori di
   previsione. E come mai si sia deciso di favorire così ampiamente il settore
   edilizio, il più esposto alle infiltrazioni delle organizzazioni mafiose e
   all'impiego di manovalanza irregolare, e non altri settori strategici della
   nostra economia. L'istituzione di una commissione d'inchiesta diventa così
   necessaria, di fronte alle gravi conseguenze che – smaltiti i fumi e le bugie
   della campagna elettorale tuttora in corso – tutti noi dovremo affrontare dal
   prossimo autunno. Se sei d'accordo, per favore firma qui la petizione di
   Today.it.
   
   …
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   Today . it Quotidiano online
   
   21.39121.391 sostenitori
 * Petizione di tendenza nella categoria Famiglia
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   RISTUDIAMO IL CALENDARIO! UN NUOVO TEMPO SCUOLA NON È PIÙ RIMANDABILE
   
   L'organizzazione WeWorld e il duo Mammadimerda lanciano una petizione per
   chiedere alle istituzioni di ascoltare la voce delle famiglie e rimodulare il
   calendario scolastico italiano.  ll più lungo d’Europa (insieme alla
   Danimarca) con 200 giorni di lezione, il nostro calendario vanta due tristi …
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   RISTUDIAMO IL CALENDARIO! UN NUOVO TEMPO SCUOLA NON È PIÙ RIMANDABILE
   
   
   
   L'organizzazione WeWorld e il duo Mammadimerda lanciano una petizione per
   chiedere alle istituzioni di ascoltare la voce delle famiglie e rimodulare il
   calendario scolastico italiano.  ll più lungo d’Europa (insieme alla
   Danimarca) con 200 giorni di lezione, il nostro calendario vanta due tristi
   primati:  -       la pausa estiva più lunga (insieme a Lettonia e Malta)
   (Eurydice, 2022).  Le 14 settimane di pausa estiva nascevano per permettere
   ai bambini e alle bambine di aiutare i genitori a raccogliere il grano nei
   campi. Una misura di conciliazione che però non si è evoluta al passo delle
   esigenze delle famiglie; -       uno dei sistemi più stressanti del mondo,
   gli eccessivi carichi di lavoro concentrati nello stesso periodo di tempo,
   infatti, comportano effetti negativi non solo sul rendimento scolastico, ma
   anche sul benessere psicofisico;  Oggi intervenire sulla scuola – a partire
   da una rimodulazione del calendario scolastico perché diventi più attuale e
   sostenibile – non è più rimandabile perché il peso di questo squilibrio va
   soprattutto a discapito di bambine e bambini vulnerabili e delle loro
   famiglie.  La lunghissima pausa scolastica moltiplica le disuguaglianze,
   favorisce la perdita di competenze cognitive e relazionali di bambine,
   bambini e adolescenti e scoraggia la conciliazione di vita-lavoro per tanti
   genitori costretti a destreggiarsi tra campi estivi costosissimi e mancanza
   di alternative a prezzi ridotti.  Al ritorno dalle “vacanze”- un periodo in
   cui non tutti i bambini e le bambine hanno la possibilità di partecipare alle
   stesse attività ricreative e di socializzazione - la situazione non migliora
   o, almeno, non ovunque. Il calendario settimanale può infatti variare molto
   da scuola a scuola, privando migliaia di studenti e studentesse di preziose
   opportunità educative. Al Sud, meno di 2 studenti e studentesse della scuola
   primaria su 10 accedono al tempo pieno a scuola. Al Nord sono quasi 5 su 10.
   Firma anche tu la petizione e aiutaci a costruire un nuovo tempo scuola, un
   tempo che possa garantire educazione di qualità per tutte e tutti, senza
   interruzioni, a prescindere dal contesto di provenienza. Scopri di più:
   Un’estate piena rasa: la petizione per cambiare il calendario scolastico ALLE
   ISTITUZIONI CHIEDIAMO · APERTURA DELLE SCUOLE ANCHE NEI MESEI DI GIUGNO E
   LUGLIO CON ATTIVITA’ EXTRA SCOLASTICHE E CONSEGUENTE RIMODULAZIONE DELLE
   PAUSE DURANTE L’ANNO; · INTRODUZIONE OBBLIGATORIA DEL TEMPO PIENO DAI 3 AI 14
   ANNI IN TUTTE LE SCUOLE  per offrire a studenti e studentesse la possibilità
   di scegliere - ovunque - tra tempo pieno e tempo parziale.   PERCHE’ CHIEDERE
   UN NUOVO TEMPO SCUOLA? PER... · Garantire maggiori opportunità: I periodi di
   vacanza, così come i pomeriggi passati a svolgere attività ludico-ricreative,
   possono rappresentare un’occasione per consolidare e accrescere conoscenze e
   competenze (partecipando ad attività sociali, sportive, culturali ecc.). Ma
   in Italia, quasi la metà delle famiglie con più di un figlio non può
   permettersi le vacanze estive, che non solo rappresentano un’occasione di
   svago, ma anche un’esperienza educativa a tutto tondo. Lo stesso vale per
   altre attività ludiche pomeridiane (Openpolis, 2021). Allo stato attuale
   delle cose, dunque, molti/e bambini/e e ragazzi/e si vedono privati di
   opportunità di crescita fondamentali, il che rischia di accrescere
   ulteriormente le disuguaglianze. · Non lasciare indietro nessunǝ: Secondo la
   cosiddetta “teoria del rubinetto”, durante l’anno scolastico, studenti e
   studentesse possono attingere alle risorse che il “rubinetto” della scuola
   mette a disposizione, a prescindere dal loro contesto di provenienza. Ma
   quando la scuola chiude, al pomeriggio o in estate, le cose cambiano.
   Pensiamo solo al servizio mensa, fondamentale nel garantire un pasto completo
   e nutriente e nell’offrire occasioni di socialità. In Italia quasi 6 studenti
   e studentesse su 10 (58%) delle scuole primarie statali non beneficiano di
   alcun servizio mensa. Al Sud, sono quasi 8 studenti e studentesse su 10 (79%)
   mentre nel Centro-Nord, sono più di 4 su 10 (46%) (Svimez, 2022). ·
   Scongiurare la perdita di competenze: Il fenomeno del summer learning loss
   (perdita di competenze durante l’estate) è ormai noto. Diversi studi
   dimostrano che mesi interi di competenze acquisite durante l’anno vanno
   perduti, e ciò è vero soprattutto per studenti che provengono da famiglie
   meno abbienti e istruite (Stewart et al., 2018). Tale perdita ha un effetto
   cumulativo sui risultati futuri, andando ad aumentare il divario educativo e
   le probabilità di abbandono tra bambini/e e ragazzi/e provenienti da contesti
   svantaggiati, ma anche per bambini/e con disabilità o con disturbi specifici
   dell’apprendimento (DSA). Ma è soprattutto durante l’anno scolastico che il
   tempo scuola incide sulle competenze. Quello italiano, oltre ad essere il più
   denso d’Europa, è anche quello con più ore di lezione, ma non sempre a più
   ore di lezione corrispondono maggiori apprendimenti. Più della metà gli
   studenti estudentesse, infatti, dichiarano di sentirsi nervosi mentre
   studiano, rispetto alla media OCSE del 37% (OECD, 2018).  · Costruire nuovi
   luoghi educativi: Una scuola che dispone soltanto delle aule, dove
   tradizionalmente si tengono le lezioni, non è idonea a ospitare il tempo
   pieno. Servono spazi polivalenti, mense, laboratori, cortili, luoghi in cui
   sperimentare una didattica diversa, in cui bambini/e e ragazzi/e possano
   stare insieme e consolidare le competenze cognitive, integrandole ad attività
   extra-cognitive. In un Paese dove 5 scuole su 10 non possiedono un
   certificato di agibilità interventi di ripensamento e nuova progettazione
   dell’edilizia scolastica non sono più rimandabili. · Ripensare la didattica
   attraverso intrecci tra educazione formale e informale: Nelle scuole aperte
   mattina e pomeriggio si potrebbero realizzare più intrecci e scambi tra
   apprendimenti formali e informali, contando anche su collaborazioni con
   operatori del terzo settore e del volontariato sociale. Non si tratta solo di
   allungare il tempo scuola, ma di ripensare con flessibilità e intelligenza
   l’intera offerta formativa di una scuola aperta al territorio. Si potrebbero
   introdurre, infatti, accanto allo studio, proposte varie, anche opzionali,
   che valorizzino la conoscenza di sé e del mondo attraverso attività
   espressive come la musica, le arti plastiche, il teatro e la produzione di
   video, alimentando l’aspetto culturale e di ricerca di linguaggi largamente
   praticati dai più giovani. Coinvolgere agenzie educative diverse dalla
   scuola, che quindi non richiedono un ulteriore lavoro da parte di insegnanti,
   consentirebbe di offrire attività ludiche e ricreative radicate sul
   territorio, il che è particolarmente importante per chi proviene da contesti
   economico-sociali svantaggiati.    WeWorld  WeWorld è un’organizzazione
   italiana indipendente impegnata da 50 anni a garantire i diritti di donne,
   bambine e bambini in 27 Paesi, compresa l’Italia.  MISSION - La nostra azione
   si rivolge soprattutto a bambine, bambini, donne e giovani, attori di
   cambiamento in ogni comunità per un mondo più giusto e inclusivo.  Aiutiamo
   le persone a superare l’emergenza e garantiamo una vita degna, opportunità e
   futuro attraverso programmi di sviluppo umano ed economico (nell’ambito
   dell’Agenda 2030).   VISION - Vogliamo un mondo migliore in cui tutti, in
   particolare bambini e donne, abbiano uguali opportunità e diritti, accesso
   alle risorse, alla salute, all’istruzione e a un lavoro degno.   Un mondo in
   cui l’ambiente sia un bene comune rispettato e difeso; in cui la guerra, la
   violenza e lo sfruttamento siano banditi. Un mondo, terra di tutti, in cui
   nessuno sia escluso. MammadiMerda Francesca Fiore apre il blog Mammadimerda
   nel 2016. Qualche mese dopo coopta la sua amica Sarah Malnerich per scrivere
   con lei. Oggi Mammadimerda è un progetto culturale con all’attivo tre libri
   (Non sei sola, Non farcela come stile di vita, Angele del focolare,
   Feltrinelli editore), un tour teatrale tutto esaurito, una start up
   innovativa a vocazione sociale che persegue il sogno di migliorare la
   condizione femminile in Italia. La loro pagina su Instagram è seguita da
   200mila persone. Alla carriera autoriale Francesca e Sarah affiancano
   battaglie di attivismo sociale: sono state cofondatrici del movimento
   Giustomezzo per l’allocazione dei fondi Pnrr su misure che andassero a tutela
   della parità di genere, hanno indetto manifestazioni in tutt’Italia per la
   riapertura delle scuole in pandemia, sono portavoce Unicef per la campagna
   sull’incremento dei congedi di paternità obbligatori, promotrici di una
   raccolta firme per costruire asili nido, promotrici di una proposta di legge
   contro la violenza ostetrica (movimento Ancheame_), collaborano con Resq per
   salvare le persone in mare e con WeWorld lanciano una petizione alle
   istituzioni per cambiare il calendario scolastico fermo al secolo scorso.  
     
   
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