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SOLIDARIETÀ E COOPERAZIONE SENZA FRONTIERE


ASSOCIAZIONE DIRETTA AD OPERE DI PROMOZIONE UMANA PER I PAESI IN VIA DI SVILUPPO


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21 giugno 2024 di scm962


UN ABBRACCIO ALL’AMICO GIULIANO

Vogliamo esprimere tutto il nostro affetto e il sostegno all’amico e consigliere
Giuliano Ansanloni e alla sua famiglia colpita da un grave lutto.

Da tutti noi un abbraccio affettuoso.




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14 giugno 2024 di scm962


AGGIORNAMENTI DI SOLIDARIETÀ: I° SEMESTRE 2024

Cari amici di Solidarietà,
può sembrare che non succeda nulla, invece le cose da fare sono molte e molte
anche quelle già fatte in questa prima parte del 2024.

Iniziamo con le “cattive” notizie:
la burocrazia per la transizione di SCSF da ONG a Fondazione, è più impegnativa
del previsto e pertanto le due assemblee saranno spostate dopo l’estate: entro
fine settembre per l’ordinaria preparatoria e due mesi dopo per la straordinaria
che definirà finalmente la transizione di SCSF a “fondazione”.

Ed ora gli altri aggiornamenti certamente più interessanti perché riguardano le
cose che siamo facendo:


TABORA

La scuola primaria collegata al nostro progetto “Under the Mango Tree”, anche
grazie anche al nostro sostegno economico, è praticamente completata e ci sembra
davvero venuta bene, ora occorre pensare all’arredo.

Sempre a Tabora ma all’interno del compound delle Suore della Provvidenza, la
realizzazione della seconda sezione del nido (del quale abbiamo fornito il
progetto) procede speditamente ed è ormai fuori dalle fondazioni e gli operai
stanno erigendo, proprio in questi giorni, i muri delle aule.

Il prossimo passo sarà quindi l’inaugurazione della scuola primaria il 18 e 19
luglio prossimi. Abbiamo chiesto all’Ing. John Asghedom, socio di SCSF residente
a Dar Es Salaam, di rappresentare SCSF assieme a Nicoletta Ferrari che coordina
il progetto e sarà a Tabora nell’occasione per le Suore della Provvidenza.

Qui di seguito alcune foto scattate da Fr. Callyopes Bigona, Parroco di St. Mary
Mother of God, che è la parrocchia dove sorge il nostro progetto di accoglienza
ed istruzione per i bambini albini ed abbandonati.

L’ultimo blocco di aule e servizi della scuola primaria realizzato con il nostro
contributo: € 3.000 nel 2023 e € 9.000 nel 2024

--------------------------------------------------------------------------------

Quelle che seguono sono invece alcune immagini del cantiere per la costruzione
della seconda sezione della scuola materna e nido si infanzia, all’interno del
compound delle Suore della Provvidenza per l’infanzia abbandonata, dove sorge
anche la casa famiglia per i bambini albini e abbandonati intitolata a Mons.
Francesco Torta (fondatore della Congregazione di Piacenza) realizzata con il
nostro supporto tecnico.


SCSF : PROGETTO UNDER THE MANGO TREE (UTMT), A TABORA DAL 2011

 * Nel 2014, a tempo di record , abbiamo inaugurato la casa famiglia di
   accoglienza per i bambini albini e abbandonati che ora accoglie 40 bambini
   che altrimenti non avrebbero alcuna possibilità essere accuditi e di crescere
   nell’affetto di una famiglia.
 * Nel 2018, sempre all’interno del progetto UtMT abbiamo inaugurato la prima
   sezione (due aule più servizi e padiglione coperto per i bambini albini)
   della scuola materna.
 * Ora stiamo dando sostegno tecnico (con il progetto realizzato da
   Gruppozero:aa) per la realizzazione della seconda sezione della scuola
   materna e nido d’infanzia. Queste strutture permettono alle Suore di
   reinserire in classi miste i bambini albini che poi una volta usciti dal
   percorso pre-scolare, proseguiranno nella scuola primaria che sarà condotta
   (sotto l’egida della Diocesi Cattolica di Tabora) dalla Parrocchia di St.
   Mary Mother of God in convenzione con le Suore della Provvidenza i cui
   bambini avranno diritto di accesso e dove le Suore (che nel frattempo si sono
   formate e si sono abilitate come insegnanti in Tanzania all’interno del
   progetto) potranno continuare ad insegnare garantendo ai bambini ospiti della
   casa-famiglia un percorso “protetto” fino al passaggio alla scuola
   secondaria.

> E’ importante sapere che il progetto nel suo insieme è un raro e virtuoso
> esempio di solidarietà e cooperazione, senza frontiere. Infatti per offrire
> solidarietà ai bambini albini (ultimi tra i piccoli) qui cooperano in armonia
> diverse associazioni ed enti provenienti dall’Italia e dalla Tanzania.

La Congregazione della Suore della Provvidenza per l’infanzia abbandonata di
Mons. Francesco Torta di Piacenza, che nel 2011 ha aperto a Tabora la nuova
missione; seguendo il Carisma che le contraddistingue (e che fu motivo della
loro scelta, quando l’allora Vescovo di Tabora, Mons. Paul R. Ruzoka, le chiamò
a questo difficile compito), partendo da un campo arido ed una umile casetta
messi a disposizione dalla Diocesi, in poco tempo e proprio grazie al
provvidenziale incontro avvenuto a Dar Es Salaam tra Madre Carla Rebolini e
Gianfranco Manservisi (all’epoca rispettivamente Madre Generale della
Congregazione di Piacenza e Presidente di SCSF) riuscirono a costruire la Casa
Famiglia che ora accoglie più di 40 bambini in età pre-scolare, dando loro in
calore di una famiglia e una istruzione affettuosa e di eccellenza all’interno
di una scuola materna pensata, progettata e costruita secondo criteri di
eccellenza.

Poco dopo si unisce al progetto anche l’associazione Progetto Agata Smeralda di
Firenze con l’intento di dare sostegno ai bambini ospiti della casa-famiglia,
con progetti di adozione a distanza; e tuttora continua a farsi carico del
sostentamento per il vitto e l’alloggio dei bambini.

La Diocesi Cattolica di Tabora, cui si deve la volontà di questo progetto, senza
dubbio uno dei più completi per l’accoglienze, assistenza, istruzione e
reinserimento dei bambini albini in Tanzania e certamente motore di un
cambiamento importante dell’atteggiamento sociale verso l’albinismo in Tanzania,
oltre che di sviluppo sociale e culturale per le famiglie che hanno via via
deciso di aderirvi mandando i loro figli a scuola assieme ai bambini albini.

La associazione spontanea delle famiglie della Parrocchia di St. Mary Mother of
God, dove sorge il progetto Uder the Mango Tree, nata per prendersi carico di
piccoli segni di affetto verso i bambini albini e abbandonati (come per esempio
organizzare le feste per i compleanni e portare piccoli doni, segni di un
affetto che non possono avere più dalle loro famiglie), espressione di una
solidarietà spontanea e gratuita nel più evangelico spirito cristiano.

Sono questi, tutti piccoli miracoli che fanno proprio di questo progetto e del
sostegno che potremo continuare a dare, il futuro della nostra associazione.


IRINGA


HYDROELECTRIC INTEGRATED PROJECT MADEGE (HI PROJECT):

Il nostro progetto più ambizioso ed importante e anche qui, dopo anni di
difficoltà, finalmente si riprende l’attività e si procede lungo il sentiero
indicato da Edgardo Monari, pur seguendo percorsi imprevedibili ed imprevisti.

Dopo l’incontro avuto a Vicenza con gli attuali partner tecnologici del progetto
della società ZECO Hydropower (che hanno prodotto la turbina acquistata ed
installata proprio da SCSF già diversi anni or sono), assieme P. Luciano Mpoma
(direttore operativo della Lung’ali Natural Resources Ltd, società di scopo di
proprietà della Diocesi Cattolica di Iringa, nata proprio per occuparsi della
gestione di questo progetto), lo scorso 14 maggio 2024, riprenderanno le
attività in cantiere dal prossimo mese di Luglio in modo da consentire a P.
Luciano di poter testimoniare nei fatti, la riapertura del cantiere quando
arriveranno gli annunciati sopralluoghi degli enti finanziatori che dopo il
passaggio delle consegne, copriranno il fabbisogno economico per il
completamento e la messa in esercizio di questo importante progetto che porterà
notevoli risorse proprie alla Diocesi per i progetti di sviluppo che ne
seguiranno, nel solco di quel progetto originario “Pane, Acqua, Salute,
Istruzione e Lavoro” immaginato dalla caparbia lungimiranza del Prof. Edgardo
Monari.

Per noi sarà probabilmente opportuna una presenza sul posto a Novembre per
definire le attività del 2025 per il completamento della centrale …

Qui di seguito alcune foto che ci ha mandato P.Luciano, al suo rientro che
testimoniano la posa della linea elettrica che dalla centrale, alimenterà Casa
Monari (la casa che accoglie i volontari di SCSF) e il cantiere a monte, per i
quali finalmente non saranno più necessari i costosi generatori diesel.

> Siamo ancora in mezzo al guado ma adesso sappiamo dove mettere i piedi …

Continuate a sostenerci !!!




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22 novembre 2023 di scm962


AGGIORNAMENTI – II° SEMESTRE 2023

La transizione che porterà Solidarietà e Cooperazione Senza Frontiere verso la
nascita di “fondazione SCSF” sta procedendo, a piccoli passi come nostra ormai
consolidata modalità.

L’impegno burocratico è notevole e come sapete non abbiamo segreteria o
personale che si possa dedicare a queste impegnative e delicate attività che
solo apparentemente non hanno utilità diretta per i nostri progetti ma sono
invece indispensabili per assicurare a Solidarietà e Cooperazione Senza
Frontiere, la possibilità di proseguire il proprio cammino; sempre restando
sulla strada che Edgardo Monari e Gianfranco Manservisi hanno tracciato.

L’obiettivo è di mantenere la nostra caratteristica di volontariato
disinteressato, sempre volto alla realizzazione di progetti concreti dedicando
ad essi tutte le nostre risorse.

Al momento i nostri progetti sono tre:

Transizione di SCSF da O.N.G. a fondazione, nel momento in cui in Italia la
legge quadro sul “terzo settore” sta finalmente prendendo l’abbrivio, dopo anni
di indeterminazione e confusione, anche Solidarietà e Cooperazione Senza
Frontiere deve affrontare la sfida della trasformazione per meglio adattarsi al
mutato ambiente normativo ma soprattutto, dopo la pandemia, per adattarsi al
nuovo clima culturale e sociale segnato dagli epocali cambiamenti socio
economici che sono diventati sempre più evidenti in ogni parte del mondo.
Dobbiamo prendere atto di questi cambiamenti, che riguardano anche la nostra
capacità operativa, ed adattare la nostra forma associativa in modo da poter
conservare la nostra identità nel rispetto delle regole. Il processo di
trasformazione si sta rivelando più impegnativo del previsto ma confidiamo di
poterlo concludere nell’arco del prossimo anno quando celebreremo anche il 40°
anniversario del riconoscimento dello status di Organizzazione Non Governativa.
manterremo la nostra autonomia, cercando di limitare gli oneri cui dovremmo
sottostare per mantenere lo status attuale. Di fatto manterremo la nostra
struttura e la medesima operatività ma lasciandoci alle spalle notevoli oneri
amministrativi che altrimenti assorbirebbero molte risorse sia umane che
economiche e che invece vorremmo più utilmente destinare ai nostri progetti.

Affiancamento al completamento del progetto idroelettrico integrato ora Hi
project Madege per la realizzazione di un impianto idroelettrico sul fiume
Lukosi nei pressi del villaggio di Madege (in località Maguta) nel territorio
della Diocesi di Iringa in Tanzania. Il nostro impegno diretto in questo
progetto si è concluso nel 2018 con il completamento delle opere edili ed
impiantistiche che ci eravamo impegnati a realizzare. Nei due anni successivi
abbiamo ceduto il testimone a Lung’Ali Natural Resources Ltd (la società di
scopo nata proprio allo scopo di consentire una più efficace gestione del
progetto in fase di ultimazione e successivamente in gestione e totalmente di
proprietà e controllata della Diocesi di Iringa). Ora, dopo la pausa forzata
dovuta alla pandemia ed alle difficoltà burocratiche che la Diocesi ha dovuto
affrontare in Tanzania per riuscire ad assicurarsi la copertura economica
necessaria, Lung’ali (Diocesi di Iringa) potrà procedere alla stipula dei
contratti per la fornitura e l’installazione delle apparecchiature occorrenti
per il completamento della centrale in modo da poter collegare l’impianto
idroelettrico alla rete di distribuzione cominciare così a produrre energia che
consentiranno alla comunità dei villaggi vicini di beneficiare delle risorse che
seguiranno, non tanto in termini economici, quanto in termini di progetti di
sviluppo locale.

Continua il nostro impegno per il progetto “Under the Mango Tree” per
l’accoglienza e l’istruzione dei bambini albini, partito ormai più di dieci anni
fa e che da allora ha fatto grandi passi, diventando centro e motore di sviluppo
urbano per la zona di Cheyo, alla periferia di Tabora (Tanzania), capoluogo di
regione più di 300.000 abitanti che proprio attorno al nucleo di questo progetto
si sono insediati negli ultimi anni. Il progetto UtMT si è evoluto dal progetto
iniziale volto principalmente ad affrontare una situazione critica che vedeva la
vita stessa di questi bambini “piccoli tra gli ultimi” in costante pericolo a
causa di superstizioni, ignoranza ed avidità, verso un più ampio ed articolato
progetto di cura, istruzione ed integrazione tra diversità volto a dare ai
bambini, tutti, una istruzione di eccellenza ed una opportunità di imparare ad
accogliere le differenze di ciascuno come un valore aggiunto in grado di
permettere loro di migliorare le condizioni di vita delle proprie famiglie. Dopo
l’avvicendamento alla guida della Diocesi di Tabora con l’insediamento del nuovo
Vescovo è previsto il proseguimento della realizzazione della scuola materna
all’interno del nostro progetto UtMT e della scuola primaria in collaborazione
con la Diocesi (tramite la parrocchia di Cheyo nel cui compound sorgono
fisicamente gli edifici della scuola), con la Congregazione della Suore della
Provvidenza (che hanno la responsabilità della conduzione del progetto sul
posto) e con l’associazione Agata Smeralda di Firenze che si è presa carico del
sostegno ai bambini con progetti di adozione a distanza.




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20 giugno 2023 di scm962


CENSIMENTO SOCI EFFETTIVI DI SCSF

Stiamo proseguendo sul percorso di transizione che vedrà il passaggio di SCSF da
organismo non governativo (O.N.G.) a Fondazione.

Transizione che si rende necessaria per proseguire la nostra attività restando
fedeli al nostro spirito di Solidarietà e Cooperazione Senza Frontiere ma calati
nella nuova realtà in cui ci troveremo a dover proseguire i nostri progetti in
ottemperanza alle norme di cui si è dotato lo Stato con il Nuovo Codice del
Terzo Settore.

Per completare questo passaggio sarà indetta entro fine anno una assemblea
straordinaria che definirà la transizione da o.n.g. a “fondazione” che dovrà
essere avvallata dalla presenza in assemblea (in presenza o per delega) di
almeno 2/3 dei soci effettivi di Solidarietà e Cooperazione Senza Frontiere e
alla presenza di un Notaio che “certificherà” la nascita di “FondazioneSCSF”.

Per noi sarà un nuovo inizio.

Per fare questo dovremo prima completare il censimento dei soci effettivi di
Solidarietà e Cooperazione Senza Frontiere: nei prossimi giorni contatteremo
direttamente via email o telefonicamente tutti i soci per avere esplicita
adesione alla associazione e partecipazione alla assemblea straordinaria.

Continuate a dare il vostro appoggio a Solidarietà e Cooperazione Senza
Frontiere


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21 dicembre 2022 di scm962


BUON NATALE A TUTTI !

Cari Amici di Solidarietà e Cooperazione Senza Frontiere,
un altro anno incredibile è volato ad una velocità che sembra accelerare sempre
di più.

Un anno di calma apparente, e mi riferisco alla nostra attività come Solidarietà
e Cooperazione Senza Frontiere, tuttavia proprio durante questo anno
apparentemente improduttivo abbiamo gettato le basi per un nuovo inizio.

Infatti, come anticipato in assemblea, Solidarietà e Cooperazione Senza
Frontiere si appresta a cambiare il proprio status da quello di “organismo non
governativo” con quale sino ad ora era stata formalmente riconosciuta a quello
di “fondazione”.

Non sarà solamente un cambio “amministrativo” ma vorremmo che segnasse anche un
nuovo inizio dopo le difficoltà degli ultimi 3 anni, dovute in parte certamente
alle conseguenze della pandemia ed ora anche alle improvvise ed intense
sollecitazioni cui la coscienza di ciascuno è sottoposta a causa della guerra in
Ucraina.

Un nuovo inizio, ma nel solco del medesimo tracciato etico e morale segnato da
Edgardo Monari e dai suoi amici fondatori di Solidarietà e Cooperazione Senza
Frontiere.

Il prossimo anno correrà anche il 40° anniversario del riconoscimento della
nostra associazione che pur essendosi costituita formalmente il 5 agosto del
1982 fu ufficialmente riconosciuta come Organizzazione Non Governativa l’anno
successivo.

Mi piacerebbe quindi che si riuscisse a cogliere la duplice occasione del cambio
di stato e dell’anniversario, certamente per celebrare le molte cose compiute ma
anche e soprattutto per riprendere a guardare avanti !

Tante cose abbiamo fatto sempre nel solco della solidarietà e della
cooperazione, dedicando ogni singola risorsa ed ogni nostra energia a chi ci ha
chiesto aiuto.

Questa richiesta non è cessata, ed io mi sento in dovere di spronare tutti voi
amici di Solidarietà e Cooperazione Senza Frontiere a riprendere l’impegno per
proseguire nel medesimo spirito che ci ha animato fino ad oggi.

Vi chiedo e vi esorto a continuare a seguirci e quando possibile a darci una
mano.

Ora la richiesta di aiuto più pressante viene dalla casa di accoglienza per i
bambini albini e abbandonati e dal centro educativo collegato alla parrocchia di
Mary Mother of God di Cheyo a Tabora, dove noi siamo presenti con il nostro
progetto “Under the Mango Tree”:
ci chiedono aiuto per sostenere la realizzazione delle classi necessarie per
completare gli spazi destinati alla scuola primaria e per proseguire l’attività
didattica iniziata con l’inizio dell’anno scolastico in corso.

La scuola è stata realizzata dalla Diocesi Cattolica di Tabora con l’aiuto e la
responsabilità della parrocchia di Cheyo, secondo le norme locali per
assicurarne il pronto riconoscimento al fine di assicurare continuità didattica
ai bambini che provengono dalla materna assieme ai bambini delle famiglie che
vedono in questo istituto una opportunità di miglioramento per i propri figli.
La scuola primaria è stata realizzata fino ad ora con risorse della
Congregazione della Suore della Provvidenza di Piacenza (che ha voluto e
coordinato l’intero progetto albini di Tabora sin dall’inizio nel 2011) e della
associazione di volontariato fiorentina “Progetto Agata Smeralda” con il nostro
contributo tecnico e di supporto al progetto “scuolabus”.

Siamo chiamati a dare il nostro contributo non solo economico ma anche di
competenza e cooperazione per proseguirne la realizzazione fino al completamento
del ciclo scolastico che necessita delle nuove aule per le ultime classi oltre
che dell’aula polivalente come richiesto dalle normative locali e comunque
necessario per assicurare quella istruzione ed educazione “di eccellenza” che è
la cifra di questo istituto scolastico nato per dare una possibilità reale di
reinserimento e piena realizzazione sia ai bambini albini che ai loro coetanei.

Non mi dilungo con altre parole, desidero ora fare a tutti voi amici i nostri
più cari e sentiti auguri di Buon Natale, augurandovi che valga pace e serenità
per le vostre famiglie e per i vostri cari e per un 2023 dove tutti noi si
riesca a trovare la strada per guardare al futuro, nostro, dei nostri figli e di
tutti coloro che continueremo ad aiutare.

Vi lascio in compagnia del breve video che raccoglie alcune delle immagini
riprese durante i nostri viaggi, assemblate con il cuore da Nicoletta Ferrari e
che ci ricorda la nostra storia in particolare proprio sul progetto albini a
Tabora (per il quale Nicoletta è nostro riferimento) e che sarà uno dei progetti
che SCSF seguirà da vicino nel prossimo anno.

BUON NATALE a tutti voi da me e da tutti i membri del consiglio direttivo di
Solidarietà e Cooperazione Senza Frontiere.

Stefano, Mario, Giuliano, Andrea ed Eugenio e tutti gli amici che ci aiutano.


Solidarietà e Cooperazione Senza Frontiere, la nostra storia per “andare oltre”
verso la scuola per i bambini di Tabora.


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9 ottobre 2022 di scm962


SCSF ASSEMBLEA 2022

Cari amici di Solidarietà, come avevo anticipato qualche mese fa per proseguire
il nostro cammino dobbiamo rimetterci al passo.

Sabato prossimo, 15 ottobre 2022 è convocata l’assemblea dei soci per il rinnovo
delle cariche e quindi chiudere questo periodo di gestione straordinaria e
riprendere la nostra attività in un mondo assai diverso da quello che lasciammo
a ottobre 2020 quando fummo costretti a sospenderla quasi completamente.

Di seguito potete leggere una anticipazione della relazione che presenterò
all’assemblea per rendere conto delle attività del c.d. durante il periodo
trascorso e le possibilità per il futuro della nostra associazione.

Al termine della relazione, l’assemblea sarà chiamata ad eleggere il nuovo
consiglio per il mandato 10/22 – 10/25.

Potranno partecipare all’assemblea tutti i soci effettivi, in regola con le
quote associative. I soci che non potessero essere presenti potranno delegare un
altro socio a rappresentarli. Ogni socio presente in assemblea potrà portare un
massimo di due deleghe.


CONDUZIONE STRAORDINARIA DURANTE LA PANDEMIA

Tra febbraio e ottobre del 2020, con l’aggravarsi della pandemia, e l’obbligo di
mantenere comportamenti di cautela e prevenzione sempre più stringenti, sentiti
tutti i consiglieri e diversi soci attivi, si decise di sospendere tutte le
attività sociali, comprese le riunioni del consiglio e l’assemblea che si
sarebbe dovuta tenere a dicembre 2020 anche per eleggere il nuovo consiglio
direttivo visto che si era già a fine mandato.

Per tanto da dicembre 2020 ad oggi, il consiglio direttivo ed il presidente,
allora uscenti, hanno proseguito l’attività mantenendo contatti indiretti
telefonici o telematici, e cercando di mantenere attiva l’associazione e di
essere, per quanto possibile, presenti sui nostri progetti.

In questo modo e non senza fatica, siamo quindi riusciti a mantenere viva la
nostra attività evitando che nonostante le numerose perdite di amici e
sostenitori, ai quali va ora il nostro commosso ricordo, tutto si fermasse
completamente.


PROGETTO IDROELETTRICO INTEGRATO: H.I. PROJECT

Con la chiusura del cantiere 2018/2019 SCSF ha di fatto completato tutte le
attività tecniche ed operative che potevano essere condotte direttamente,
passando le consegne alla società Lung’ali Natural Resources ltd (società
totalmente controllata dalla Diocesi stessa), creata già nel 2012 per volere del
Vescovo, proprio per seguire il completamento e la gestione dell’impianto
secondo le leggi della Tanzania e per interloquire più efficacemente con le
amministrazioni locali.

Pertanto la gestione logistica, operativa ed economica del progetto è ora
direttamente in mano alla Diocesi di Iringa, secondo lo spirito originario del
progetto e come già indicato nella convenzione firmata a Bologna nell’ottobre
del 2015 tra Diocesi di Iringa, Lung’ali, SCSF e Brulli (quale partner
tecnologico del progetto).

SCSF resta al fianco della Diocesi per agevolare il passaggio e proseguire il
cammino insieme, sui nuovi progetti che le risorse generate dell’impianto
consentiranno di intraprendere secondo indicazioni e volontà della Diocesi. 

Dopo la sospensione dovuta principalmente a difficoltà economiche e burocratiche
locali, anche in conseguenza della decisione della Diocesi di Iringa di
perseguire un percorso di finanziamento locale; sembra che finalmente la Diocesi
(sempre attraverso la sua società Lung’al N.R. ltd e per l’impegno del suo
direttore, Padre Luciano Mpoma) abbia ottenuto la proroga degli accordi per le
concessioni governative necessarie alla messa in esercizio dell’impianto (uso
dell’acqua, del suolo e conferimento di energia). Concessioni propedeutiche al
conferimento di crediti agevolati (parte dalla CRDB, Banca governativa per il
sostegno allo sviluppo e parte dalla REA, agenzia governativa per l’accesso
all’energia delle aree rurali) che metteranno la Diocesi di coprire il
fabbisogno economico necessario per il completamento dell’impianto e per la sua
messa in esercizio.

Padre Luciano Mpoma, direttore operativo della Lung’ali Natural Resources Ltd,
firma gli accordi con la Rural Energy Agency a Dodoma – settembre 2022 I tecnici
e i funzionari della REA e della banca CRDB durante il sopralluogo presso la
centrale elettrica – giugno 2021

Contestualmente Lung’ali ha inoltre sottoscritto gli impegni per il
completamento della centrale elettrica e per l’allacciamento e messa in
esercizio dell’impianto che dovrebbe avvenire entro 18 mesi.

Ci è stato chiesto di condurre un periodo di “affiancamento” con i tecnici
italiani che dovranno occuparsi del completamento della centrale elettrica e
degli allacciamenti. 

SCSF si è già data disponibile (secondo le proprie disponibilità) a programmare
la ripresa dell’attività in cantiere, appena la Padre Luciano Mpoma comunicherà
la data e i tempi di ripresa dei lavori secondo modalità che saranno definite
insieme al momento.

Al momento non è prevista alcuna “missione” dei nostri volontari per il progetto
idroelettrico

Padre Luciano Mpoma e i custodi della nostra casa a Maguta – giugno 2022 Casa
Monari aspetta i nostri volontari – giugno 2022


PROGETTO “UNDER THE MANGO TREE” A TABORA

Durante periodo pandemico, a Tabora il progetto di accoglienza ed integrazione a
favore dei bambini albini abbandonati della Diocesi di Tabora ha proseguito il
proprio cammino. La rete di solidarietà, che ci vede coinvolti fin dall’inizio
(quando Madre Carla Rebolini, allora Madre Generale della Congregazione delle
Suore della Provvidenza per l’infanzia abbandonata, incontrò l’allora presidente
di SCSF Gianfranco Manservisi entrambi ospiti di passaggio al “Kurasini” di Dar
es Salaam) e che è stata poi ampliata con l’intervento dalla onlus fiorentina
Agata Smeralda sempre sotto la guida del Vescovo di Tabora e in collaborazione
con la Parrocchia di Mary Mother of God nel quartiere di Cheyo non si è fermata.

Nel 2021 SCSF ha aderito al progetto “scuolabus” donando alla scuola materna un
minibus per agevolare l’accesso dei bambini alla scuola materna ed alla scuola
elementare della parrocchia in serenità e sicurezza anche per le famiglie più
lontane e disagiate.

Il progetto iniziato nel 2011 con la costruzione della casa di accoglienza per i
bambini albini (ultimata nel 2014 ed in grado di accogliere un massimo di 48
bambini) è proseguito con la realizzazione del primo blocco di due aule per la
scuola materna (ultimato nel 2018) è ora a pieno regime ed ospita 32 bambini tra
albini ed abbandonati.

Nel 2021 sempre in collaborazione con le Suore di Tabora e con il sostegno
economico di Agata Smeralda, la parrocchia ha completato il primo blocco di 4
aule per la scuola primaria, con l’impegno di accogliere i bambini che
provengono dal progetto UtMT e di impiegare quali insegnanti le suore che nel
frattempo avranno ottenuto le credenziali dal governo. Attualmente la scuola è
dotata di una propria cucina e di una mensa utilizzata anche come sala
polivalente ed accoglie circa una novantina di alunni tra I^ e II^ classe.

Ora occorre ampliare sia la scuola materna (primo fondamentale passaggio del
percorso di integrazione sociale e culturale dei bambini ospiti della casa e
principale fonte di sostentamento economico autonomo per il progetto) con la
realizzazione di un secondo blocco di aule e servizi, per fare fronte alla
aumentata richiesta da parte delle famiglie locali.

Diventa anche urgente realizzare il secondo blocco di 4 aule per dare compimento
all’intero ciclo scolastico primario (7 aule più sala polivalente) per almeno
una sezione, in modo da avere la convalida delle autorizzazioni dal governo.

Le prime aule della scuola elementare di Tabora realizzate dalla parrocchia di
Cheyo con fondi della associazione Agata Smeralda Le prime quattro aule sono
state ultimate nel 202o ed ora ospitano due classi prime e due seconde

Durante questi 10 anni il progetto si è evoluto e da progetto emergenziale per
proteggere la vita dei bambini albini si è trasformato in un progetto educativo
di qualità in grado di offrire a famiglie e bambini un’istruzione di livello
adeguato. Inoltre è diventato motore dello sviluppo di questa zona della città
di Tabora che ha conosciuto un notevole incremento proprio anche in virtù della
qualità dell’accoglienza e dell’istruzione offerta ai bambini (non solo quelli
albini o abbandonati) ed al sostegno dato alle famiglie più in generale per
contrastare quelle sacche di ignoranza e superstizione che sono all’origine
delle persecuzioni verso gli albini.

Padre Callyopes Bigona, parroco di Cheyo e Nicoletta Ferrari ci hanno
accoratamente chiesto di riprendere il sostegno al progetto educativo e
formativo a favore dei più piccoli e svantaggiati per favorire la loro
integrazione assieme ai bambini delle famiglie di Tabora.

Potremo dare il nostro contributo partecipando al completamento della scuola
materna e sostenendo concretamente i diversi piccoli progetti che si stanno
impostando:

 * Biblioteca: con la raccolta e la spedizione di libri per bambini e ragazzi IN
   INGLESE
 * Educazione informatica: PC portatili dotati di S.O. e applicativi di base IN
   INGLESE e con LICENZA D’USO GRATUITA
 * Educazione artistica internazionale: materiale didattico e divulgativo
 * Educazione musicale: strumenti musicali
 * Cineteca: proiettore, schermo, audio e materiale cinematografico IN INGLESE

Sono anche in progetto la realizzazione di un campo sportivo per il gioco del
calcio e del Basket.


NUOVA LEGGE SUL TERZO SETTORE E ISCRIZIONE AL RUNTS

Come già noto da tempo la nuova legge quadro sul terzo settore (volontariato,
non profit ecc…) definisce un quadro del tutto differente da quello all’interno
del quale si è incardinata SCSF con l’ultima variazione statutaria seguita alla
scomparsa del nostro fondatore.

Il mantenimento dello status di O.N.G. non è più alla portata della nostra
attuale organizzazione e delle risorse sia umane che economiche, per cui è
necessario, al fine di mantenere comunque lo status di Onlus e ottenere
l’iscrizione al Registro Unico Nazionale delle imprese del Terzo Settore – RUNTS
(necessaria per conservare l’accesso ai contributi dell’8/1000 e i vantaggi
fiscali concessi ai donatori) definire il nuovo possibile inquadramento di SCSF
all’interno della nuova legge.

Attualmente la scadenza ultima per operare le necessarie variazioni statutarie e
gli adempimenti del caso è stata spostata a Maggio 2023.

SCSF ha da tempo aderito all’associazione VOLABO, organismo senza scopo di lucro
che ha lo scopo di sostenere le associazioni di volontariato proprio per
affrontare questi adeguamenti.

Abbiamo avuto diversi incontri con i consulenti di VOLABO, tenuti sia dal
presidente che dai diversi consiglieri ed abbiamo chiesto consulenza agli amici
che seguono la nostra attività.

Dalla analisi dettagliata della nostra struttura associativa ed operativa il
consiglio ha valutato che l’assetto futuro che più si attaglia a SCSF è quello
di passare da O.N.G. verso la “Fondazione”

L’istituto della “fondazione” ci permetterebbe di mantenere pressoché invariato
il carattere e lo spirito della nostra associazione mantenendo le
caratteristiche peculiari invariate nel nuovo statuto, ma riducendo gli oneri ed
i carichi burocratici che gli altri assetti alternativi previsti dalla nuova
legge richiede e che non saremmo in grado di soddisfare correttamente.

Inoltre il passaggio a “fondazione” comporta automaticamente l’acquisizione
della “personalità giuridica”, che costituirebbe un’importante tutela per i soci
ed in particolare per i membri del c.d.

Il mantenimento dello status di Onlus ed la conseguente iscrizione al RUNTS
potrà avvenire direttamente in sede di assemblea straordinaria al momento della
approvazione delle variazioni statutarie.

Per tale operazione si rimanda ad una prossima assemblea dei soci da indire in
tempo utile per la scadenza normativa.



Stefano Manservisi



Nel frattempo continuate a sostenerci !


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6 giugno 2022 di scm962


INCONTRO CON PADRE SALVADOR DEL MOLINO

Cari amici di Solidarietà,

Sabato scorso, 4 giugno 2022, abbiamo inaspettatamente e con grande piacere
incontrato Padre Salvador del Molino, missionario della Consolata che ancora
opera in Tanzania e che ha iniziato assieme a Edgardo Monari il cammino del
nostro progetto idroelettrico a Maguta.

Padre Salvador con Gianfranco a Maguta presso il cantiere del progetto
idroelettrico

Maguta (o “Maguta” come sostiene Salvador) è di fatto la località del nostro
cantiere sul fiume Lukosi, a pochi chilometri dal villaggio di Madege, nella
provincia di Kilolo, sulle Iringa Highlands, nella regione di Iringa, al centro
della Tanzania.

E’ stato un incontro emozionante con un amico che non vedevamo da molto tempo,
che ha sempre seguito il nostro lavoro anche quando lo ha dovuto fare da
lontano, non ci ha mai fatto mancare il suo aiuto e la sua disponibilità ed
esperienza anche nei momenti difficili incontrati durante i nostri soggiorni in
Tanzania tra Dar es Salaam e le Iringa Highlands.

Ringrazio tutti gli amici che hanno partecipato all’incontro e in particolare
gli amici di San Polo che hanno organizzato tutti.

Padre Salvador e Marco durante i lavori per la costruzione del fabbricato della
centrale elettrica

Ora Salvador avendo ultimato l’impegno assegnato dalla congregazione in
Tanzania, è rientrato a Roma presso la casa della Consolata, in attesa di
conoscere la prossima destinazione, ma ci ha assicurato che tornerà presto in
Tanzania nella speranza di poterci incontrare ancora tutti assieme per
inaugurare l’accensione dall’impianto di Maguta.

Grazie Padre Salvador !

A presto

Stefano Manservisi


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4 giugno 2022 di scm962


IL FUTURO DI SOLIDARIETÀ E COOPERAZIONE SENZA FRONTIERE

Cari amici, siamo ormai abbondantemente fuori dalle restrizioni dovute al
contrasto della pandemia e possiamo quindi pensare finalmente di riprendere
anche la nostra attività associativa.

Tuttavia non possiamo ignorare ciò che questi due anni hanno significato per
tutti noi e per ciascuno di noi, così come non possiamo ignorare che se sul
piano più strettamente “sanitario”, stiamo finalmente uscendo dall’emergenza,
sul piano più esteso e sfumato che coinvolge gli aspetti più emotivi ed intimi,
la guerra (così vicina a noi non solo geograficamente) sta opprimendo i nostri
animi e fiaccando la nostra capacità di esprimere ciò che siamo: solidarietà,
cooperazione, oltre le frontiere.

Nel momento in cui speravamo di poter riprendere con rinnovato impegno ed
entusiasmo ad immaginare un futuro migliore, un futuro di sviluppo sociale cui i
nostri progetti sono sempre stati orientati, la prospettiva si è repentinamente
richiusa, spostando inevitabilmente (ma anche giustamente in una certa misura)
la nostra attenzione e la nostra sensibilità su altri problemi e su altre
contingenze, relegando sullo sfondo di queste preoccupazioni ciò per cui tutti
noi ci siamo impegnati fini a ieri.

Questi due anni difficili non solo hanno decimato la nostra associazione
privandola di molti amici e sostenitori, ma hanno totalmente cambiato i
riferimenti che orientavano la nostra attività nel solco di quel cammino a
piccoli passi indicato da Edgardo Monari assieme agli amici che fondarono
Solidarietà e Cooperazione Senza Frontiere.

Ora però sento la necessità di fare una riflessione sul nostro percorso e su
quel cammino, sulla direzione da prendere e anche sulla meta.

Dobbiamo contarci e decidere se e come proseguire.

A tutto ciò (e sarebbe già abbastanza) si aggiunge anche il cambio dell’ambito
legislativo italiano per il “terzo settore” ovvero quello all’interno del quale
si colloca SCSF.

Assieme agli amici consiglieri, stiamo lavorando (e uso il verbo “lavorare”
proprio per cercare di comunicare l’impegno richiesto questo passaggio) per
capire quali sono le prospettive realisticamente praticabili per inserire la
nostra associazione nel nuovo quadro normativo, tutt’altro che chiaro e
definito.

Non è facile orientarsi all’interno di normative complesse in parte nuove e
quindi dagli sviluppi e dalle conseguenze ancora non del tutto chiare, ed in
parte talmente datate da essere quasi impraticabili al giorno d’oggi.

Tuttavia l’obiettivo che ci siamo posti è quello di individuare e proporre alla
prossima assemblea generale sei soci, le alternative percorribili che vi
comunicheremo nelle prossime settimane assieme alla data dell’assemblea stessa,
la quale sarà contemporaneamente ordinaria e straordinaria e dovrà prendere
importanti decisioni sul futuro di Solidarietà e Cooperazione Senza Frontiere.

Assieme a questo impegnativo passaggio è rimasto comunque immutato l’impegno
verso i nostri due progetti principali: il progetto idroelettrico integrato “Hi
project Madege” ormai saldamente in mano alla Diocesi di Iringa per la
definizione degli aspetti amministrativi e normativi per l’inserimento del
progetto all’interno delle nuove regole che si è dato il Governo della Tanzania
in materia di energia assieme alla possibilità di finanziare sul posto l’ultimo
sforzo economico necessario per l’avviamento dell’impianto; ed il progetto Under
the Mango Tree per l’accoglienza, l’educazione ed il re-inserimento sociale dei
bambini albini a Tabora che ora deve provvedere alla realizzazione delle
strutture per le ultime classi del ciclo di istruzione primaria per poter
ricevere le abilitazioni definitive dal Ministero dell’Istruzione del Governo
della Tanzania.

Dei dettagli relativi agli ultimi sviluppi di questi progetti che pur rallentati
dalle difficoltà di comunicazione, spostamento e sostentamento ci sono stati,
sarete aggiornati con una prossima comunicazione ad essi dedicata.

Ora mi permetto di fare a voi, amici, una accorata richiesta:

fateci sentire il vostro sostegno e la vostra presenza, perché più che le
risorse, sono proprio questi gli stimoli più efficaci in questi momenti
difficili, per ritrovare energie, entusiasmo, idee nuove per immaginare un
futuro per la nostra associazione e per coloro che ad essa, a noi, continuano a
rivolgere con speranza le loro richieste di aiuto.

Facendo tesoro delle parole di un amico: “continuate ad aiutarci ad aiutare …”

A presto

Stefano Manservisi


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associazione, cooperazione, solidarietà | Lascia un commento
15 aprile 2022 di scm962


BUONA PASQUA !

Bologna, Domenica delle Palme 2022

Cari amici di solidarietà,

in questa giornata nella quale si celebra, con l’ingresso di Gesù a Gerusalemme,
l’inizio della sua “passione” che condurrà condurrà alla Croce e alla
Resurrezione, non posso fare a meno di trovare un parallelo tra quella che
immagino sia stata l’angoscia e il disorientamento degli Apostoli e dei
discepoli in quel momento che a loro doveva apparire come il preludio alla fine,
con i sentimenti che provo e sento condividere in questi giorni, quando quella
Pace che abbiamo con troppa superficialità dato per acquisita se non per
scontata, è concretamente in pericolo. Travolta da nuove e più vicine ed
efferate violenze, mosse da spiriti e volontà di potere e dominio che nulla
hanno a che vedere con quello spirito solidarietà e di cooperazione che ci
sforziamo di condividere e quando sembra inevitabile rievocare ed innalzare
nuove frontiere.

Pur con l’animo oppresso da queste angosce, da due anni di isolamento e
distanziamento forzato durante i quali la nostra attività è rimasta pressoché
sospesa (non solamente a causa della pandemia), anni durante i quali le distanze
fisiche che mai ci hanno separato dai nostri amici sono diventate insuperabili,
anni che ci hanno tenuto lontani da ciò che abbiamo realizzato con tanta fatica
e tanto entusiasmo, anni che ci hanno separato dagli amici in Italia e in
Tanzania, anni durante i quali molti (troppi) amici ci hanno lasciato; pur con
l’animo oppresso da ciò che sta succedendo in Ucraina, proprio quando speravamo
di poter ripartire e soprattutto per l’atrocità della guerra (non solo questa,
ma purtroppo questa in particolare e per i motivi che ben conosciamo) , cerco
con tutte le mie forze di mantenere la speranza.

E cosa più della Resurrezione può sostenere la speranza ?

Questo è il pensiero che voglio condividere con voi, amici che continuate a
seguirci, anche se adesso siamo fermi, non dispero che potremo riprendere,
voglio continuare a sperare che un mondo e un futuro migliore di quello che
stiamo vedendo adesso sia possibile per i nostri figli e per i figli dei nostri
amici in Italia e in Tanzania.

Auguro a tutti voi una Santa Pasqua di serenità e di speranza. Speranza di Pace,
di Solidarietà e di Cooperazione … SENZA FRONTIERE.

Vi lascio anche il riferimento dove potete leggere il resoconto della spedizione
in Ucraina della carovana “STOP THE WAR NOW”, più di sessanta veicoli carichi di
generi si sostegno e conforto per che ha dovuto abbandonare ogni cosa, affetti e
familiari per fuggire dall’orrore della guerra, più di 200 volontari provenienti
da decine di associazioni che sono appena rientrati portando con loro
altrettante persone (per lo più donne, bambini e anziani) che qui da noi cercano
rifugio:

Fai clic per accedere a Viaggio-a-Leopoli.pdf

In fondo al diario di viaggio trovate anche tutti i riferimenti per fare, se
volete, la vostra concreta azione di Pace.

Torneremo presto a incontrarci !


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5 marzo 2022 di scm962


PACE !

Nonostante manchino le parole non possiamo restare in silenzio.

Solidarietà con chi soffre

Cooperazione tra popoli e nazioni

Senza Frontiere !

Abbiamo queste parole nel nome della nostra associazione e sono parole di PACE.

Ci hanno sempre guidato e continuano a farlo anche quando le difficoltà sembrano
avere il sopravvento. Sono un impegno.

CIASCUNO DI NOI HA LA POSSIBILITÀ DI AGIRE CONCRETAMENTE PER LA PACE

La cosa più concreta e che possiamo sempre e certamente fare è agire, pensare,
parlare, a favore della PACE, ciascuno secondo le proprie possibilità e
capacità, modi e canali non mancano.

Se tutti riusciremo a trovare la forza di Agire ed Operare Concretamente per la
PACE sono sicuro che la potremo ritrovare anche quando sembra sfuggirci dalle
mani.

Credo che non occorra fare nulla di eclatante o straordinario, occorre invece
che ciascuno di noi AGISCA concretamente per la pace.

Ogni giorno, ogni momento, in qualsiasi situazione, verso qualsiasi persona.

Non è facile ma è possibile.

Al momento non abbiamo un canale o iniziative in grado di poter operare
direttamente come siamo soliti fare come associazione, cercheremo di trovare la
nostra Azione Concreta di PACE e ve la proporremo.

Al momento ciò che vi proponiamo di fare è agire per la PACE ciascuno secondo
coscienza e opportunità, l’importante è farlo.

Se potete fare qualcosa per la PACE allora fatelo e fatelo ora !


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