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C'è un'altra Umbria: libera, concreta, di parola



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REGIONALI 2015. NOI NON CI SAREMO, MA LE NOSTRE BATTAGLIE RIMANGONO

By Nico Scarscelli on 20.05.15 12:42 | 0 Commenti|


Care, cari,


queste poche righe per comunicare a voi che in questi anni ci avete sostenuto o
semplicemente seguito che non sarò candidato alle prossime elezioni regionali.
Oggi faccio un passo avanti, ritenendo che dieci anni di esperienza civica e
democratica all'interno del Consiglio regionale debbano trovare altri orizzonti.
Per chi come noi da sempre ritiene la politica nelle istituzioni come un
servizio per la collettività e non come un mestiere, decidere di non scendere
nella mischia delle prossime elezioni è una scelta di coerenza, in accordo con
lo stile che ha sempre contraddistinto l'impegno mio e dei miei collaboratori. 
 
Quando abbiamo messo piede nel Palazzo, giungendovi in sella a delle biciclette,
in molti ci hanno guardato come a dei marziani: alieni senza padroni, giunti nei
luoghi del potere contravvenendo alle regole e senza superare esami di fedeltà.
Al vociferare che spesso anima la politica locale e nazionale abbiamo voluto
contrapporre la testimonianza di un impegno sulle cose concrete. I risultati
ottenuti nelle lotte quotidiane per migliorare il territorio e le sue
potenzialità economiche, in difesa dei beni comuni e nella ricerca delle
modalità per far emergere le eccellenze della nostra regione, parlano di un
lavoro serio e concreto per liberare l'Umbria da una politica spesso fatta di
promesse non mantenute e legami inconfessabili. 
 
Nello svolgimento del nostro mandato libero, fortunato e sostenuto da tanti
consensi, abbiamo avvertito il dovere di affiancare ad ogni "No" un "Sì" fatto
di proposte praticabili. Alle tante battaglie per denunciare gli inganni nei
confronti dei cittadini (penso alla lotta contro la E45 autostrada, contro gli
inceneritori o in difesa dei diritti dei più deboli) abiamo unito un impegno
concreto per migliorare il nostro territorio e la nostra regione. Portano la
nostra firma dieci leggi regionali -­ un record nella storia del Consiglio
regionale -­ attraverso le quali abbiamo tentato di svecchiare una visione della
società purtroppo ancorata a schemi desueti e a particolarismi consolidati. 
 
Oggi vorrei ringraziare ognuno di voi per la strada fatta assieme: per la forza
che avete dato a questa esperienza e per non esservi rassegnati alle scelte più
comode. Attraverso i bollettini informativi che periodicamente abbiamo
realizzato e inviato a ognuno di voi abbiamo voluto rendere conto del nostro
lavoro, cercando di tenere saldo il filo che dovrebbe sempre unire elettori ed
eletti. C'è da scommettere che la modalità nuova, libera e pragmatica di fare
politica sperimentata in questi anni troverà altre forme, altri luoghi e altri
tempi. Le nostre ragioni infatti restano sul campo, così come la necessità di
liberare la nostra regione e le nostre città dalle pastoie del conformismo,
dall'arretratezza dell'elaborazione politica e dalla prigionia di un modello di
sviluppo che non regge più. Contiamo quindi di aver lasciato sul terreno semi di
libertà, coerenza e speranza. Magari ci sarà modo di riparlarne e non farli
morire. 
 
Grazie, di nuovo


> > > > > > > > Oliviero Dottorini








MORTE ENZO ROSSI. DOTTORINI: CITTA' DI CASTELLO E UMBRIA PERDONO UOMO LIBERO E
GENEROSO, NOI UN GRANDE AMICO

By Nico Scarscelli on 06.05.15 09:16 | 0 Commenti|
"La sua lezione di giornalismo libero e indipendente, il suo disinteressato
impegno per le cause del cambiamento ne fanno una delle figure più importanti
dell'intera regione"
 


"La scomparsa di Enzo ci lascia un profondo senso di tristezza e solitudine.
Oggi la nostra città e perde uno spirito libero e un punto di riferimento
insostituibile, noi un grande amico, generoso e buono". Queste le parole con cui
Oliviero Dottorini, consigliere regionale e presidente della commissione
Bilancio e Affari istituzionali dell'Assemblea legislativa, ha commentato la
notizia della morte di Enzo Rossi.
"A nome mio e di tutti gli amici dell'associazione Umbria migliore voglio
esprimere la mia vicinanza e il mio affetto ai familiari e a chi ha potuto
godere della sua presenza. Oggi - prosegue Dottorini - chi crede e lavora per un
futuro migliore perde un testimone ineguagliabile che ha saputo coniugare ideali
altissimi con l'impegno quotidiano e disinteressato nella società, rifuggendo
compromessi e senza mai cedere alla tentazione della supponenza o della
volgarità. Chi ha conosciuto Enzo porterà sempre dentro di sé il ricordo di un
uomo curioso e dal grande spessore umano, che ha voluto mettere da parte
carriere e ambizioni personali per dedicarsi interamente alla ricerca del bene
comune, senza mai smarrire la capacità di guardare al futuro con fiducia ed
ottimismo. La sua lezione di giornalismo libero e indipendente, il suo
disinteressato impegno per le cause del cambiamento e contro gli interessi
consolidati ne fanno una delle figure più importanti di Città di Castello e
dell'intera regione". 
"L'esperienza dell'Altrapagina, con le sue inchieste e la sua ricerca delle
verità nascoste - aggiunge Dottorini - resta un punto di riferimento nazionale
di giornalismo dal basso, libero, svincolato da interessi consolidati e da
pastoie di bassa politica. Porterò sempre dentro di me il ricordo dei suoi
insegnamenti umani e professionali, del suo amore per il giornalismo, delle
avventure vissute per far diventare adulta, puntuale e irrinunciabile
l'esperienza dell'Altrapagina. In molti custodiranno il sentimento di una
persona mite, profondamente motivata nella sua passione per la cosa pubblica e
per il giornalismo libero. La passione per l'impegno civile ed una rara capacità
di ascolto sono il lascito che Enzo lascia a chi ha avuto il privilegio di
stargli a fianco ed è la difficile eredità da portare avanti per chi come lui ha
sempre creduto possibile lavorare per un futuro migliore".
 
Città di Castello, 6 maggio 2015




REGIONALI 2015. DOTTORINI: "NOI NON CI SAREMO, MA LE NOSTRE BATTAGLIE RIMANGONO.
ADESSO FACCIO UN PASSO AVANTI"

By Nico Scarscelli on 25.04.15 10:58 | 0 Commenti|
"L'esaltante sperimentazione di una modalità nuova, trasversale e pragmatica di
concepire la politica troverà altre forme, altri luoghi e altri tempi"




"Non sarò candidato alle prossime elezioni regionali. Ringrazio le liste e le
coalizioni che mi hanno proposto candidature o iniziative politiche comuni, ma
credo che i dieci anni di esperienza civica e democratica all'interno del
Consiglio regionale debbano trovare altri orizzonti. Faccio un passo avanti, con
una scelta di coerenza e in accordo con lo stile che ha sempre contraddistinto
il nostro impegno. L'esaltante sperimentazione di una modalità nuova,
trasversale e pragmatica di concepire la politica troverà altre forme, altri
luoghi e altri tempi". E' quanto dichiara il consigliere regionale Oliviero
Dottorini (Umbria Migliore), consigliere regionale espressione delle reti
civiche dell'Umbria.
"Lasciamo alle nostre spalle un'esperienza straordinaria, portando con noi la
responsabilità di un mandato libero, fortunato e saldo nella gratitudine. Le
tante persone che abbiamo incrociato nel nostro percorso - aggiunge Dottorini -
hanno conosciuto la tipologia del nostro impegno e le modalità con le quali
abbiamo inteso da sempre il ruolo che ci siamo trovati a svolgere. Quando
abbiamo messo piede nel Palazzo, giungendovi in sella a delle biciclette, in
molti ci hanno guardato come a degli alieni, giunti nei luoghi del potere,
saltando la coda, contravvenendo alle regole e senza superare esami di fedeltà.
Scegliendo di fare un passo indietro dalla corsa elettorale, diamo il segno di
quello che per noi la politica deve essere: un servizio a termine per la
collettività".
"Nel nostro sentiero - aggiunge il presidente di Umbria Migliore - abbiamo
incrociato persone e comitati civici che hanno a cuore il futuro dell'Umbria,
che si impegnano quotidianamente per migliorare l'ambiente e il territorio in
cui viviamo, che cercano di far emergere le eccellenze della nostra regione.
Tutto senza secondi fini, senza pensare a se stessi, ma al bene comune. A queste
persone mi sento in dovere di dire grazie e augurare che possano continuare a
esprimersi e impegnarsi anche nei prossimi anni. A loro voglio dire che possono
sempre contare su di me, in modi e con strumenti diversi, ma sempre con lo
stesso spirito di servizio che ha contraddistinto l'impegno mio e di tutti i
miei formidabili collaboratori". 
"Questi dieci anni - spiega il consigliere regionale - hanno segnato
l'affermazione dei temi ambientali e civici in una regione ancora governata
dalle istanze del cemento, del tabacco e delle rendite di posizione consolidate
nei decenni. Portano la nostra firma dieci leggi, un record nella storia del
Consiglio regionale. Software libero, commercio equo, gruppi di acquisto
solidale, banco della terra, acquisti verdi, medicine non convenzionali, marchio
del mobile e tante altre iniziative legislative hanno tentato di svecchiare, coi
fatti e non a parole, una visione dello sviluppo e della società che rimane
purtroppo ancorata a schemi desueti e a particolarismi consolidati. Abbiamo
sostenuto e animato movimenti contro la privatizzazione dei beni comuni e contro
l'inganno della E45 autostrada, per passare dalle grandi opere alle opere utili.
La nostra azione determinata, documentata e costante ha evitato all'Umbria
l'insulto di un nuovo inceneritore, sostenuto all'epoca trasversalmente dalla
quasi totalità del Consiglio regionale. Siamo stati i primi a credere nelle
fonti rinnovabili, quelle vere, come risposta alla crisi ecologica ed economica
e oggi temi come quelli dell'agricoltura sostenibile e biologica, della
necessità di una riconversione dei nostri apparati produttivi fanno parte del
bagaglio politico e culturale della nostra regione. Le rivendicazioni di
comitati e movimenti contro modalità di produzione di energia altamente
inquinanti, contro gli allevamenti intensivi e insostenibili e per rendere più
giusta e meno individualista la nostra società hanno trovato in noi paladini
autentici, determinati e di parola". 
"Disegnando i contorni di questa esperienza più unica che rara nel panorama
politico regionale (e non solo) - conclude Dottorini - sin dal primo giorno ci
siamo assegnati come impegno quello di essere radicali nella volontà di
cambiamento, pragmatici nella ricerca di soluzioni condivise, trasversali nella
società (perché la conservazione non sta solo a destra). A questa linea non
abbiamo mai rinunciato e io la ritengo di un'intatta attualità. Le nostre
ragioni restano sul campo, così come la necessità di liberare la nostra regione
dalle pastoie del conformismo, dall'arretratezza dell'elaborazione politica e
culturale, dalla prigionia di un modello di sviluppo che non regge più. Contiamo
quindi di aver lasciato sul terreno semi di libertà, coerenza e speranza. Credo
ci sarà modo e tempo per non farli morire".


Perugia, 25 aprile 2015




GALLERIA LA FRANCA. DOTTORINI: "OMBRE INQUIETANTI SU QUADRILATERO, FARE
CHIAREZZA E ABBASSARE TONI TRIONFALI SU GRANDI OPERE"

By Nico Scarscelli on 10.04.15 14:22 | 0 Commenti|
"Chiarire al più presto se vi siano state o meno operazioni speculative non
corrette. A rischio la credibilità di un intero sistema"




"Quanto emerge dalle anticipazioni della trasmissione Report è inquietante e
necessita di immediati chiarimenti. Sarebbe bene abbassare i toni trionfalistici
che accompagnano spesso le grandi opere e verificare con puntualità e
trasparenza gli esiti del fiume di risorse pubbliche investite". Oliviero
Dottorini (Umbria Migliore), presidente della commissione Bilancio del Consiglio
regionale, commenta con queste parole le anticipazioni dell'intervista che andrà
in onda su Report da cui emergerebbero risvolti allarmanti riguardo alle
modalità di esecuzione dei lavori per la galleria La Franca, che dovrebbe essere
aperta nei prossimi mesi.
"Le parole dell'operaio intervistato - aggiunge Dottorini - gettano un'ombra
pesante sulla correttezza nell'esecuzione dei lavori e anche sul reale ritorno
economico per il tessuto sociale ed economico della Regione di operazioni come
quelle relative alla Quadrilatero. Occorre che si faccia chiarezza al più presto
sulle eventuali responsabilità, chiarendo se vi siano state o meno operazioni
speculative non corrette. Le varie inchieste che stanno emergendo a livello
nazionale sembrano fare emergere un sistema tutt'altro che trasparente in cui
spregiudicatezza e malaffare attecchirebbero in maniera decisa. Per questo
occorre che le istituzioni preposte escludano in maniera categorica che la
Foligno-Civitanova possa essere stata oggetto di scorrettezze progettuali o
realizzative. Come sappiamo, la galleria La Franca è stata realizzata in un
settore orografico molto complesso, a circa 700 metri d'altitudine. Se le parole
dell'operaio intervistato rispondessero al vero, non possiamo neppure immaginare
quali sarebbero le conseguenze sulla credibilità di un intero sistema".


Perugia, 10 aprile 2015






E45 AUTOSTRADA. DOTTORINI: "IL GOVERNO CI RIPENSA? AVEVAMO RAGIONE NOI, ADESSO
CHIEDETE SCUSA AI CITTADINI. SUBITO MESSA IN SICUREZZA"

By Nico Scarscelli on 08.04.15 10:35 | 0 Commenti|
"Travolto da scandali e arresti, il governo starebbe per escludere la
Orte-Mestre dalle priorità. Eppure il Consiglio regionale si è fatto beffe delle
8500 firme raccolte. Adesso sistemare quella mulattiera" 
 


"Travolto da scandali e arresti l'assurdo progetto di trasformazione in
autostrada della E45 sembra uscito definitivamente dalle priorità del Governo.
Un vero e proprio smacco per i tanti sostenitori, di destra e sinistra, che fino
a ieri ne decantavano le qualità e i possibili effetti miracolosi per l'economia
della nostra regione. Evidentemente non erano così campate in aria le ragioni
delle migliaia di cittadini che da anni si battono contro un'opera inutile,
dannosa e economicamente insostenibile. Cittadini a cui si è cercato sempre di
tappare la bocca non consentendo loro neppure di esporre le proprie ragioni in
Consiglio regionale. Adesso, una volta messa da parte la propaganda cementizia e
le finzioni sviluppiste, occorre l'impegno comune per dare il via a un serio
piano di manutenzione e messa in sicurezza di un'arteria non degna di un paese
civile". Con queste parole Oliviero Dottorini (Umbria migliore), presidente
della commissione Bilancio e Affari istituzionali del Consiglio regionale,
commenta le notizie secondo cui il corridoio autostradale Orte-Mestre sarebbe
stato eliminato dalle opere di prossima realizzazione da parte del Governo.
"Dall'allegato Infrastrutture al Def - spiega Dottorini - risulta che delle
oltre 400 opere ritenute prioritarie solo 49 sarebbero salvate dal Governo e fra
queste non figura la trasformazione autostradale della E45 Orte-Mestre. Certo, è
presto per cantare vittoria e occorre capire se il neo ministro Delrio avrà la
forza di resistere alla potente lobby trasversale che da sempre sostiene il mega
progetto, confermando le sue intenzioni nel prossimo Consiglio dei Ministri. C'è
poi da considerare che il progetto autostradale rimarrebbe comunque nella
lista. 
Ma intanto pare essersi dileguata la fanfara di chi prometteva sviluppo e
esenzioni dal pedaggio per giustificare un affare senza ritorni per l'Umbria, ma
solo per un ristretta cerchia di interessi. E questo non è poco".
"La E45 autostrada - ricorda il presidente della prima commissione consiliare -
è al centro degli scandali sulle grandi opere, con pesanti ombre sulla gestione
degli appalti. Fra le ipotesi fornite dai magistrati c'è quella secondo la quale
il consorzio "Ilia Or-Me", che fa capo a Vito Bonsignore, la 'mente' che ha
concepito l'autostrada Orte-Mestre e che anche stavolta appare iscritto nel
registro degli indagati, avrebbe ricevuto il parere positivo del Cipe grazie
all'appoggio di Ercole Incalza, che si trova da poco agli arresti domiciliari.
Ormai - prosegue Dottorini - fra i protagonisti del mega progetto di
trasformazione in autostrada a pedaggio della E45 Orte-Mestre sono pochi quelli
che non siano stati travolti negli ultimi tempi in qualche vicenda giudiziaria.
E' evidente come alle motivazioni di natura ambientale ed economica, che da
dieci anni sosteniamo con coerenza e tenacia, si stiano aggiungendo anche cause
di natura etica e giudiziaria che dovrebbero indurre ad un ripensamento
definitivo su quest'opera, per il bene del nostro territorio e degli umbri".
"Vogliamo rilanciare - continua Dottorini - la proposta che 8.500 cittadini
umbri hanno consegnato nelle mani del Presidente del Consiglio regionale per
chiedere una consultazione popolare, un referendum, sulla necessità di un'opera
che a nostro avviso recherebbe solo danni al nostro territorio, con ritardi e
costi spropositati e una forma di investimento dei soggetti privati basata sul
pedaggio per gli utenti che per coprire il tragitto da Città di Castello a
Perugia dovranno pagare 7,60 euro e da Perugia a Terni oltre 12 euro. Il che ci
dà l'idea degli interessi che si agitano dietro questa opera e dell'impatto
economico, oltre che ecologico, che questo mostro progettuale avrebbe sui
bilanci familiari e aziendali degli umbri".
 
Perugia, 8 aprile 2015




POLITICA. DOTTORINI: POLITICHE DI GENERE E PROPOSTA POPOLARE SU SANITA' VITTIME
DI ACCORDI BIPARTISAN

By Nico Scarscelli on 27.03.15 13:18 | 0 Commenti|
"Un modo poco elegante per affossare temi importanti e proposte avanzate da
migliaia di cittadini. Oggi arrampicarsi sugli specchi non serve più a nulla"




"Politiche di genere e proposta popolare sulla sanità sono le vittime
sacrificali di questa fine legislatura. E' grave che il Consiglio abbia
rifiutato di affrontarle venendo meno ad impegni assunti da tempo. Oggi
arrampicarsi sugli specchi non serve più a nulla". Sono le parole con cui il
consigliere regionale Oliviero Dottorini (Umbria migliore) commenta l'ultima
seduta del Consiglio regionale durante la quale è stata esclusa per un presunto
e non causale vizio procedurale la proposta di legge popolare sulla sanità e non
è stata ammessa la trattazione della proposta di legge sulle "politiche di
genere" e "per una nuova civiltà delle relazioni tra uomini e donne" (la
proposta di inserimento da parte di Dottorini è stata bocciata con 18 voti
contrari e 3 a favore).
"Si tratta in entrambi i casi di un modo poco elegante per affossare temi
importanti e proposte avanzate da migliaia di cittadini della nostra regione. I
promotori e le associazioni coinvolte sanno benissimo come e chi è responsabile
dell'insabbiamento dei due disegni di legge. Nel caso della proposta di
iniziativa popolare sulla sanità - spiega il presidente della commissione
Bilancio e Affari istituzionali - un escamotage procedurale ha fatto sì che il
testo, pur approvato da molte settimane dalla prima commissione e pur inserito
all'ordine del giorno, non sia stato esaminato, dando un segnale pessimo agli
oltre 3mila cittadini che lo avevano sottoscritto. Come già avvenuto per gli
8500 sottoscrittori della petizione contro la trasformazione della E45 in
autostrada, si è preferito mettere la testa sotto la sabbia e affossare tutto
piuttosto che affrontare a viso aperto una discussione sui temi posti e
accuratamente mediati da un lungo confronto di commissione. Riguardo alle
politiche di genere non si capisce sulla base di quale patto Pd, Psi e
centrodestra siano giunti a sacrificare un testo in discussione da molti mesi e
ritenuto elemento fondamentale delle politiche regionali. La mia proposta di
inserire il tema all'ordine del giorno è stata bocciata in maniera clamorosa e
bipartisan, come se il tema non fosse condiviso nei suoi contenuti e nella sua
urgenza. Su questo argomento poi, come è evidente, la prima commissione non ha
alcuna competenza e chiamarla in causa come luogo di patti politici dimostra
solo scarso senso delle istituzioni". 
"Quelli di ieri non sono certo bei segnali che si trasmettono alla comunità
regionale - conclude Dottorini -. Credo che a rimetterci sia innanzitutto la
credibilità delle istituzioni e a pagarne le conseguenze saremo tutti noi".


Perugia, 27 marzo 2015




VEICOLI STORICI. DOTTORINI: "PD, PSI E GIUNTA REINTRODUCONO IL BOLLO PIENO. DURO
COLPO PER APPASSIONATI, IN CRISI INTERO COMPARTO"

By Nico Scarscelli on 25.03.15 18:01 | 0 Commenti|
"L'Umbria declassa i suoi cittadini alla serie B e li obbliga a pagare un nuovo
balzello. Altre regioni si sono opposte al Governo, l'Umbria abbassa la testa"




"Con l'emendamento a firma Pd e Psi, la Giunta regionale declassa i contribuenti
umbri a cittadini di serie B, cancellando le agevolazioni per i possessori di
veicoli storici. Oggi la nostra Regione decide di assecondare il colpo di scure
del governo Renzi negando un possibile beneficio che altre regioni, come
Emilia-Romagna, Toscana, Piemonte, Lombardia, Basilicata, provincia autonoma di
Trento e Bolzano e, da ultima, Veneto hanno invece reintrodotto. Una decisione
tutt'altro che sensata che penalizza i cittadini umbri rispetto a quelli di
altre regioni e non dà alcuna risposta a chi si è visto da un giorno all'altro
penalizzare dal brutale intervento del Governo". Con queste parole Oliviero
Dottorini, presidente di Umbria migliore e consigliere regionale, commenta
l'approvazione dell'emendamento a firma Pd e Socialisti, sostenuto dalla Giunta,
che cancella il beneficio fiscale per le auto e le moto storiche, ottenuto
grazie all'emendamento Dottorini approvato appena due giorni fa in commissione. 
"Purtroppo - continua Dottorini - siamo in una Regione che non trova fondi per
provvedimenti di giustizia ed equità, ma stanzia 240mila euro a favore dei
cavatori umbri sottraendoli ai fondi destinati all'associazionismo. È bene
ricordare che la legge uscita dalla prima commissione prevedeva la
trasformazione della 'tassa storica di circolazione' in 'tassa storica di
possesso' con tre scaglioni di imposta basati sulla potenza fiscale (kilowatt)
dell'auto o della moto storica, certificata dall'Asi, dall'Fmi o dai centri
specializzati individuati a suo tempo dalla Giunta regionale. La norma voleva
quindi allineare la legislazione umbra a quella delle altre regioni d'Italia,
con l'intento non di generalizzare un beneficio, ma di concentrarlo solo su quei
veicoli certificati come storici e che presentino specifiche caratteristiche
tecniche e meccaniche. Ma purtroppo questo da oggi non sarà più possibile con
gravi conseguenze sulle casse regionali dal momento che molti cittadini
 venderanno il proprio mezzo, lo rottameranno o lo esporteranno, magari mettendo
in atto tutti quegli escamotage in grado di aggirare questa nuova tassa. In
questo modo in realtà è facile immaginare che il gettito previsto non sarà
confermato. Senza considerare i contraccolpi su un comparto fatto di
autofficine, riparatori, tappezzieri, rivenditori e sull'indotto turistico. Con
l'emendamento Pd-Psi si interviene anche su club e associazioni collezionistiche
di fatto estromettendole da quanto fino ad oggi costruito a garanzia del
patrimonio storico e collezionistico". 
"La questione del bollo per le auto e moto storiche sta alimentando un odioso
contenzioso tra Governo e semplici cittadini appassionati che si troveranno di
colpo a dover pagare centinaia e in molti casi migliaia di euro di nuove tasse.
In Umbria avremmo potuto evitare la tagliola del governo approvando
l'emendamento che io presentai a dicembre. Ma il solito schieramento si oppose
fermamente, senza avere l'umiltà di capire che a rimetterci sarebbero stati i
contribuenti umbri. Tutto questo mentre l'assessore competente aveva scritto a
chi gliene faceva richiesta assicurando che la Regione Umbria stava 'studiando
un'ipotesi di riduzione del bollo per le auto riconosciute come storiche' da
inserire nel Collegato al Bilancio. Questi sono i risultati. Da oggi tutti
dovranno pagare, almeno in Umbria". 


Perugia, 25 marzo 2015




BORGO COLOTI. DOTTORINI: "REGIONE GARANTISCA FRUIBILITA' E VALORIZZI ESPERIENZE
E INVESTIMENTI IN CAMPO, SI STA PERDENDO DEL TEMPO PREZIOSO"

By Nico Scarscelli on 25.03.15 14:31 | 0 Commenti|
"L'Osservatorio astronomico è uno strumento unico da utilizzare per fini
didattico- scientifici, senza escludere le potenzialità ricettive del Borgo"




"L'Osservatorio astronomico di Borgo Coloti è una risorsa unica del nostro
territorio che merita un progetto serio e di ampio respiro. Si sta perdendo del
tempo prezioso, mentre è necessario garantire la fruibilità e la valorizzazione
delle esperienze maturate negli anni e gli investimenti pubblici già compiuti.
Altrimenti gli impegni più volte assunti per andare incontro alle esigenze
sociali e istituzionali dei territori rimangono parole al vento, buone solo a
illudere i cittadini". Con queste parole Oliviero Dottorini, presidente di
Umbria migliore e consigliere regionale, interviene in merito alla proposta
avanzata nelle scorse settimane dalla Giunta regionale per Borgo Coloti,
frazione del Comune di Montone, e il suo Osservatorio astronomico.
"L'Osservatorio astronomico è uno strumento eccezionale che potrebbe risultare
prezioso per i Comuni e il sistema scolastico di tutta l'Alta umbria. Il
progetto di rinnovare la convenzione con l'Università degli Studi di Perugia con
molta probabilità lo condannerebbe alla mancata fungibilità che ha
caratterizzato la struttura negli ultimi anni, con una conseguente perdita sia
economica sia di opportunità. Sarebbe saggio - spiega Dottorini - ritenerlo
invece una risorsa culturale del Borgo e di tutto il territorio altotiberino,
così da garantirne una migliore conservazione e un utilizzo adeguato alle sue
caratteristiche. Quel bene, infatti, fu realizzato nel 1993 nell'ambito di un
progetto regionale finanziato dall'Europa e, grazie alla sua posizione in una
zona caratterizzata dall'assenza di inquinamento luminoso e circondato da
importanti ricchezze ambientali, è da considerarsi una risorsa unica per la
nostra regione. E' un peccato - prosegue Dottorini - che in questi anni non sia
stato assicurato il suo giusto impiego e sarebbe grave se oggi la Regione
immaginasse di garantirgli un futuro non considerandolo nel contesto
territoriale in cui si trova e ripercorrendo strade che invece di valorizzarlo
rischiano di portarlo all'isolamento. D'altra parte prevedere di alienare o
concedere in locazione gli appartamenti di Borgo Coloti, ristrutturati da poco
grazie a fondi pubblici, slegandoli dallo sviluppo dell'Osservatorio, rischia di
non cogliere le opportunità del territorio e le sue unicità. Occorre lavorare ad
una filiera che coinvolga l'associazionismo locale, gli enti locali e le imprese
sociali per mettere insieme sinergie e risorse umane, ponendo al centro il
carattere didattico e scientifico del luogo senza escludere le potenzialità
ricettive di Coloti". 
"E' necessario che l'assessore Paparelli sia coerente con quanto più volte
annunciato anche in sedi ufficiali e si apra alle progettualità che vengono dai
cittadini e dalle associazioni del territorio, soprattutto quando sono sostenute
dalle istituzioni locali e sono mosse anzitutto dal desiderio di non disperdere
le esperienze maturate nell'ultimo decennio e gli investimenti già fatti per
valorizzarne le potenzialità. E' opportuno - conclude Dottorini - considerare
l'Osservatorio astronomico come meta di un turismo scolastico e scientifico che
sappia coinvolgere il borgo e le potenzialità che esso esprime".


Perugia, 25 Marzo 2015




BOLLO AUTO STORICHE. APPROVATO EMENDAMENTO DOTTORINI AL COLLEGATO: "TUTELATI I
CITTADINI UMBRI. ADESSO AULA CONFERMI DECISIONE"

By Nico Scarscelli on 23.03.15 15:24 | 0 Commenti|
"La nuova norma rispetta gli equilibri di bilancio, individua criteri di
storicità precisi e risponde alle istanze di cittadini e associazioni"




"Sono soddisfatto, ma è presto per cantare vittoria. La decisione assunta oggi
dalla prima commissione è improntata a saggezza ed equilibrio, cerca di mettere
ordine in un vero e proprio caos normativo e risponde alle istanze di di tanti
cittadini penalizzati dall'improvvido intervento del governo. Occorre evitare di
penalizzare i cittadini umbri rispetto a quelli di altre regioni e dare risposte
serie e positive a chi si è visto da un giorno all'altro penalizzare dal brutale
intervento del Governo. Adesso occorre che l'aula confermi questo voto e metta
l'Umbria al pari delle altre regioni". Con queste parole Oliviero Dottorini,
presidente di Umbria migliore e consigliere regionale, ha commentato
l'approvazione del suo emendamento (5 voti a favore: Dottorini, Monni,
Monacelli, Nevi e Lignani, 5 voti di astensione: Barberini, Mariotti, Galanello,
Locchi e Stufara) al Collegato alla manovra di Bilancio, approvata dalla prima
commissione consiliare, che tenta di rispondere alle richieste avanzate dalle
associazioni e dai cittadini e mantenere il dovuto equilibrio finanziario della
Regione. 
"Coerentemente con quanto previsto dalla risoluzione riguardante il Dap 2015 -
spiega Dottorini - il mio emendamento prevede la trasformazione della 'tassa
storica di circolazione' in 'tassa storica di possesso' con tre scaglioni di
imposta basati sulla potenza fiscale (kilowatt) dell'auto o della moto storica,
certificata dall'Asi, dall'Fmi o dai centri specializzati individuati a suo
tempo dalla Giunta regionale. Questa nostra proposta vuole quindi allineare la
normativa umbra a quella delle altre regioni d'Italia, con l'intento non di
generalizzare un beneficio, ma di concentrarlo solo su quei veicoli certificati
come storici e che presentino specifiche caratteristiche tecniche e meccaniche.
La nuova norma tra le altre cose rispetta gli equilibri di bilancio dell'ente
senza ulteriori carichi fiscali ai danni dei cittadini". 
"Con l'emendamento approvato - continua Dottorini - allineiamo la nostra
normativa a quella di altre regioni come Toscana, Basilicata, Piemonte,
Lombardia, Veneto, Emilia-Romagna e Provincia autonoma di Bolzano che sono già
intervenute, seppure con modalità non uniformi, cercando di mettere ordine in un
vero e proprio caos normativo. Adesso ci aspettiamo che l'aula confermi la
decisione della Commissione e tratti i cittadini umbri al pari di quelli di
altre regioni d'Italia".


Perugia, 23 marzo 2015


Scarica l'emendamento




E45. DOTTORINI: CONSIGLIO REGIONALE INSABBIA PETIZIONE CONTRO AUTOSTRADA A
PEDAGGIO, SNOBBATA LA VOLONTA' DI 8500 CITTADINI

By Nico Scarscelli on 21.03.15 12:49 | 0 Commenti|
Mentre i fautori della Orte-Mestre sono travolti da raffiche di avvisi di
garanzia, la commissione si fa beffe delle 8.500 firme raccolte dai cittadini.
Dottorini: "Per loro sarà un boomerang" 




"E' veramente paradossale che, mentre i fautori della realizzazione
dell'autostrada Orte-Mestre sono travolti da raffiche di avvisi di garanzia, il
Consiglio regionale decida di farsi beffe delle 8.500 firme raccolte dai
cittadini contro la trasformazione della E45 in autostrada a pedaggio. Destra e
sinistra, unite da una visione cementizia dello sviluppo, hanno deciso di
insabbiare la petizione sottoscritta da migliaia di cittadini che chiedono a
gran voce la revisione del parere favorevole dato a più riprese dalla Regione".
Con queste parole Oliviero Dottorini, consigliere regionale e presidente
dell'associazione Umbria Migliore, commenta così la decisione assunta dalla
Seconda commissione consiliare che ha deliberato all'unanimità di non ascoltare
neppure il comitato promotore "No E45 autostrada" demandando alla Giunta
regionale il compito di occuparsi, nell'ambito del Piano regionale dei
Trasporti, della petizione popolare.
"Dopo lo scandalo emerso con l'inchiesta 'Sistema' - chiede Dottorini -
cos'altro deve succedere per convincere la politica dell'assurdità di
quest'opera? Neppure le nubi della corruzione che leggendo le intercettazioni
paiono addensarsi fitte su questo progetto sono in grado di scalfire le
convinzioni dello schieramento trasversale che da sempre sostiene questa follia
progettuale. Eppure logica vorrebbe che le inchieste che stanno travolgendo i
vertici del Ministero dei Lavori pubblici, unite alle negative ripercussioni
ambientali ed economiche sui territori, inducessero ad un ripensamento degli
stessi presupposti che hanno portato a concepire un'opera che, al di là delle
vicende giudiziarie, potrà forse soddisfare gli interessi di qualche più o meno
spregiudicato gruppo imprenditoriale, non certo le legittime aspettative della
collettività. La prima cosa da fare sarebbe stata quella di dare seguito a ciò
che 8.500 cittadini umbri hanno chiesto a gran voce: chiamarli ad esporre le
proprie ragioni in commissione e magari procedere alla revoca del parere
positivo all'opera fornito dalla Regione e dalla totalità dei Comuni dei
territori coinvolti dal tracciato. Ma il Consiglio regionale, con un
atteggiamento imbarazzato e pilatesco, ha deciso di non convocare neppure il
comitato promotore, come per prassi si è soliti fare, mettendo così la testa
sotto la sabbia ed evitando ogni dibattito di merito". 
"Ormai - spiega Dottorini - fra i protagonisti del mega progetto di
trasformazione in autostrada a pedaggio della E45 Orte-Mestre sono pochi quelli
che non siano stati travolti negli ultimi tempi da qualche vicenda giudiziaria.
L'inchiesta 'Sistema' ha portato alla luce un quadro tutt'altro che
rassicurante, con ipotesi di reati pesanti e un sistema inquinato che non esenta
quasi nessuna delle nuove grandi opere presentate come volano dell'economia
nazionale. Fra le ipotesi fornite dai magistrati c'è anche quella secondo la
quale il consorzio "Ilia Or-Me", che fa capo a Vito Bonsignore, la 'mente' che
ha concepito l'autostrada Orte-Mestre e che anche stavolta appare iscritto nel
registro degli indagati, avrebbe ricevuto il parere positivo del Cipe grazie
all'appoggio di Ercole Incalza, che si trova in carcere. In tutto questo il
Consiglio regionale non riesce a fare altro che snobbare la volontà di 8500
cittadini che hanno ragioni da vendere nel rivendicare un altro modello di
sviluppo e, a questo punto, un'altra moralità nel decidere i destini economici e
ambientali di una regione. C'è da scommettere che questa decisione avventata non
passerà sotto silenzio e che, come un boomerang, si ripercuoterà sullo stesso
Consiglio regionale". 


Perugia, 21 marzo 2015




SERVIZIO IDRICO. DOTTORINI: "L'UMBRIA SI CONFERMA TERZA NELLA CLASSIFICA DEL
CARO-BOLLETTE. PROBLEMA IRRISOLTO DA ANNI"

By Nico Scarscelli on 20.03.15 12:39 | 0 Commenti|
Secondo il rapporto di Cittadinanzattiva la tariffe sarebbero aumentate del 4,3
per cento rispetto all'anno precedente e del 51 per cento rispetto al 2007.
Giunta chiarisca




"Il costo del servizio idrico in Umbria risulta uno dei più cari in Italia.
Ancora una volta infatti i dati messi a punto da Cittadinanzattiva inchiodano la
nostra regione a un tutt'altro che lusinghiero terzo posto nella classifica
nazionale delle regioni con le bollette più pesanti. Occorre che la Giunta dia
qualche spiegazione o smentisca questi dati portando elementi precisi e
circostanziati in grado di giustificare questo stato di cose". Con queste parole
il consigliere regionale Oliviero Dottorini, presidente di Umbria migliore,
commenta il dossier annuale dell'Osservatorio Prezzi e Tariffe di
Cittadinanzattiva per il 2014, pubblicato oggi.
"Secondo il nuovo rapporto di Cittadinanzattiva per l'anno 2014 - spiega
Dottorini - le tariffe per l'acqua pubblica nella nostra Regione sarebbero
aumentate in media del 4,3 per cento, passando dai 421 euro del 2013 ai 439 del
2014, confermando il terzo posto nella graduatoria delle regioni con il più alto
costo dell'acqua pubblica per i cittadini. Il dato peggiora ulteriormente se
confrontato con quello del 2007 quando il costo a carico dei cittadini era
inferiore del 51 per cento. Sempre stando al rapporto di Cittadinanzattiva -
continua Dottorini - salta subito all'occhio il dato relativo alla dispersione
di rete, che nel 2014 in Umbria avrebbe raggiunto il 40 per cento, ponendo la
nostra regione al di sopra della media nazionale del 37 per cento e con un
aumento di un punto percentuale sul 2013. Questo nonostante gli investimenti
(oltre 12 milioni di euro negli ultimi anni) e le azioni messe in campo dalla
Giunta regionale. Se è vero, come continua a ripetere l'Assessore che l'Umbria
negli ultimi anni ha realizzato interventi strutturali enormi quali il
rinnovamento di otto sistemi acquedottistici, tra cui Montedoglio, la
Pasquarella e il lago Trasimeno e Bastia, non si capisce come mai continui ad
aumentare il dato della dispersione idrica".
"Adesso - conclude Dottorini - ci aspettiamo azioni conseguenti e una maggiore
volontà di incidere attraverso le aziende di gestione da parte dell'assessorato.
Non si può continuare a sbandierare l'eliminazione dalle bollette della quota
del 7 per cento per la remunerazione del capitale, se poi i risultati sono
questi. L'idea di avviare un serio studio di fattibilità al fine di garantire
agli umbri una gestione pubblica e partecipata dell'intero servizio idrico
appare sempre più fondata. Altrimenti, almeno a leggere i dati, tutto finisce
per rimanere nel novero delle buone intenzioni o delle scaltre enunciazioni".


Perugia, 20 marzo 2015


Leggi il dossier Cittadinanzattiva




BOLLO AUTO. DOTTORINI PRESENTA EMENDAMENTO VEICOLI STORICI. "NO A PENALIZZAZIONI
PER I CITTADINI UMBRI. RISPETTATI EQUILIBRI DI BILANCIO"

By Nico Scarscelli on 19.03.15 15:13 | 0 Commenti|
"La nostra proposta introduce tre scaglioni di imposta modulata sui kilowatt che
allevia il carico sui cittadini e garantisce un gettito certo per le casse
regionali" 




div>"Occorre evitare di penalizzare i cittadini umbri rispetto a quelli di altre
regioni e dare risposte serie e positive a chi si è visto da un giorno all'altro
penalizzare dal brutale intervento del Governo. La questione del bollo per le
auto e moto storiche, come dimostrato dalla partecipata audizione di questa
mattina delle associazioni locali e nazionali, sta alimentando un odioso
contenzioso tra Governo e semplici cittadini appassionati che si troverebbero di
colpo a dover pagare centinaia e in molti casi migliaia di euro di nuove tasse".
Con queste parole Oliviero Dottorini, presidente di Umbria migliore e
consigliere regionale, ha presentato oggi un emendamento al Collegato alla
manovra di Bilancio, in discussione presso la prima commissione consiliare, per
venire incontro alle richieste avanzate dalle associazioni e dai cittadini e
mantenere il dovuto equilibrio finanziario della Regione.
"L'emendamento - ha spiegato Dottorini - è aperto al contributo e alla
sottoscrizione di tutti i consiglieri. Si tratta di un intervento che tiene
conto delle grandi difficoltà di bilancio della Regione e allo stesso tempo
cerca di rimediare agli errori del Governo, venendo incontro alle obiettive
difficoltà del settore. Un atto di responsabilità che ci metterebbe in sintonia
con altre regioni che già hanno provveduto in varie forme a tutelare il valore
culturale e storico del proprio patrimonio collezionistico. Toscana, Basilicata,
Piemonte, Lombardia, Veneto, Emilia-Romagna e Provincia autonoma di Bolzano sono
già intervenute, seppure con modalità non uniformi, cercando di mettere ordine
in un vero e proprio caos normativo. È opportuno ricordare tra le altre cose che
nessuna delle leggi vigenti è stata ancora impugnata dal Governo nazionale".
"Oggi probabilmente - aggiunge il presidente della commissione Bilancio - ci si
rende conto dell'errore commesso a suo tempo nel bocciare la mia proposta tesa a
svincolare la legislazione regionale da quella nazionale, mantenendo in questo
modo la possibilità di difendere le agevolazioni previste per i possessori di
veicoli storici. Per cercare di porre rimedio a questo errore la nostra proposta
prevede, coerentemente con quanto inserito nella risoluzione riguardante il Dap
2015, la trasformazione della 'tassa storica di circolazione' in 'tassa storica
di possesso' con tre scaglioni di imposta basati sulla potenza fiscale
(kilowatt) dell'auto o della moto storica, certificata dall'Asi, dall'Fmi o dai
centri specializzati individuati a suo tempo dalla Giunta regionale. Questa
nostra proposta vuole quindi allineare la normativa umbra a quella delle altre
regioni d'Italia, con l'intento non di generalizzare un beneficio, ma di
concentrarlo solo su quei veicoli certificati come storici e che presentino
specifiche caratteristiche tecniche e meccaniche. La nuova norma tra le altre
cose rispetta gli equilibri di bilancio dell'ente senza ulteriori carichi
fiscali ai danni dei cittadini. Nello specifico risultano essere presenti nella
nostra regione circa 6.450 autoveicoli e circa 2.490 motoveicoli che, se
assoggettati alla nostra proposta, garantirebbero un gettito stimato di oltre un
milione di euro che andrebbe in gran parte a colmare quanto previsto dal taglio
del beneficio da parte del Governo. C'è da considerare inoltre che il gettito
previsto dalla Regione non troverebbe riscontro al termine dell'annualità dal
momento che molti collezionisti sarebbero costretti a vendere o rottamare la
propria autovettura, senza considerare gli escamotage già in atto per evitare
questo ulteriore balzello".
"Abbiamo consegnato l'emendamento all'assessore Bracco - conclude Dottorini -,
adesso ci aspettiamo una valutazione seria, obiettiva e attenta alle esigenze
dei tanti cittadini che oggi hanno rappresentato il disagio provocato dal taglio
dei benefici da parte del Governo e che si sentono discriminati rispetto ai
cittadini di altre regioni".


Perugia, 19 marzo 2015


Scarica il testo dell'emendamento Dottorini




E45. DOTTORINI: "ANCORA OMBRE SULLA ORTE-MESTRE. SUBITO REFERENDUM PER ASCOLTARE
CITTADINI E DEFILARSI DA PROGETTO FOLLE"

By Nico Scarscelli on 17.03.15 15:19 | 0 Commenti|
"L'inchiesta 'Sistema' disegna un quadro preoccupante. Interesse comune prevalga
su appetiti di pochi. Regione e comune di Perugia rivedano pareri favorevoli"




"Si addensano le ombre sul mega progetto di trasformazione della E45 in
autostrada. All'inchiesta sul Mose del luglio scorso, che aveva fatto emergere
un inquietante intreccio di interessi trasversali attorno alla torta da 10
miliardi della Orte-Mestre, si aggiunge oggi un elemento che infittisce le ombre
che già pesavano su questa grande opera. Sarebbe opportuno che le inchieste che
coinvolgono i vertici del Ministero dei Lavori pubblici, unite alle negative
ripercussioni ambientali ed economiche, inducano ad un ripensamento su questa
opera inutile e devastante. La prima cosa da fare è prevedere una consultazione
referendaria per chiedere ai cittadini di esprimersi su un progetto che segnerà
il futuro e le prospettive dell'intera regione. Non vorremmo che a prevalere
contro la volontà dei cittadini siano ancora una volta gli appetiti di pochi".
Con queste parole il consigliere regionale Oliviero Dottorini (Umbria migliore)
commenta l'operazione di ieri dei Ros dei carabinieri di Firenze denominata
"Sistema" che ha portato a 4 arresti e 47 indagati per reati come corruzione,
induzione a dare utilità e turbativa d'asta.
"Dall'inchiesta 'Sistema' - aggiunge Dottorini - emerge un quadro tutt'altro che
rassicurante, con ipotesi di reati pesanti e un sistema inquinato, appunto, che
non esenta quasi nessuna delle nuove grandi opere presentate come volano
dell'economia nazionale. Fra le ipotesi fornite dai magistrati c'è anche quella
secondo la quale il consorzio "Ilia Or-Me", che fa capo a Vito Bonsignore, la
'mente' che ha concepito l'autostrada Orte-Mestre e che anche stavolta appare
iscritto nel registro degli indagati, avrebbe ricevuto il parere positivo del
Cipe grazie all'appoggio di Ercole Incalza, che si trova in carcere. Ormai -
prosegue Dottorini - fra i protagonisti del mega progetto di trasformazione in
autostrada a pedaggio della E45 Orte-Mestre sono pochi quelli che non siano
stati travolti negli ultimi tempi da qualche vicenda giudiziaria. E' evidente
che alle motivazioni di natura ambientale ed economica che da dieci anni
sosteniamo con coerenza e tenacia, si stiano aggiungendo anche cause di natura
etica e giudiziaria che dovrebbero indurre ad un ripensamento definitivo su
quest'opera, per il bene del nostro territorio e degli umbri. A questo punto
riteniamo sia necessaria una consultazione popolare e chiamare in causa anche le
amministrazioni locali perché facciano la loro parte ed ascoltino le voci dei
tanti cittadini che hanno già pronunciato inequivocabilmente il loro No a un
progetto folle e devastante. A partire dagli amministratori e dai consiglieri
del comune di Perugia che non sembrano voler far tesoro dei pareri espressi nel
Consiglio comunale aperto del Gennaio scorso, quando una valanga di interventi
contrari ha seppellito l'ipotesi di trasformare la E45 in autostrada a pedaggio.
Possibile non vi sia un consigliere o un gruppo consiliare in grado di
presentare una mozione o un ordine del giorno per modificare il parere
favorevole dato a suo tempo dal comune di Perugia? L'impressione è che vi sia
qualche opportunismo di troppo e poca coerenza nel tramutare in fatti gli
annunci da campagna elettorale fatti solo per gettare fumo negli occhi ai
cittadini".


Perugia 17 Marzo 2015




E45 AUTOSTRADA. DOTTORINI A ROMETTI: "CHI PARLA DI ESENZIONE DAL PEDAGGIO PER I
RESIDENTI CONTINUA AD INGANNARE I CITTADINI"

By Nico Scarscelli on 11.03.15 13:09 | 0 Commenti|
"Mai chieste esenzioni da parte della Regione, anche perché non avrebbe potuto
farlo. Regione ascolti i cittadini e ritiri il proprio parere favorevole al
pedaggio"




"E' bene sgomberare il campo da strumentalizzazioni e furbizie. Chi dice 'Viva
l'autostrada, ma senza pedaggio per i residenti' vuole solo gettare fumo negli
occhi ai cittadini, facendo credere che a pagare quest'opera assurda saranno
solo gli automobilisti di altre regioni. La verità è un'altra: a pagarla saremo
tutti noi attraverso un pedaggio molto salato. In particolare saranno i
pendolari e chi è costretto a usare quell'arteria senza avere alternative". Con
queste parole il consigliere regionale Oliviero Dottorini (Umbria migliore)
commenta le dichiarazioni dell'assessore Silvano Rometti in relazione al
pedaggiamento della E45 autostrada.
"La Regione dell'Umbria nel dare il proprio parere favorevole all'autostrada a
pedaggio non ha fatto alcun riferimento ad esenzioni per i residenti, ma solo a
possibili agevolazioni. E neppure avrebbe potuto farlo dal momento che le
regioni non hanno alcuna potestà in una materia che è esclusiva competenza dello
Stato. Sarebbe singolare poi se a richiedere l'esenzione per i residenti fossero
tutte le regioni. Chi pagherebbe l'opera? E' noto - prosegue Dottorini - che, a
parte la defiscalizzazione, l'opera infatti sarà interamente a carico dei
privati che rientreranno dell'investimento attraverso il pedaggio. Se si pensa
che in Umbria il 70 per cento dei transiti riguarda un traffico prettamente
locale, risulta chiara l'insostenibilità di chi tenta di ingannare i cittadini
con false promesse di esenzione. A questo si aggiunge il parere dell'Università
di Perugia che parla esplicitamente del ruolo 'meramente sollecitatorio' della
Regione nei confronti della concessionaria e degli organi statali preposti, non
rinvenendo 'un effettivo potere normativo in capo alla Regione né in ordine alla
determinazione dei pedaggi, né tanto meno nella loro esenzione'. D'altra parte
l'Assessore sa bene che il progetto approvato dalla Regione non riguarda
l'adeguamento e la messa in sicurezza della E45, ma la sua trasformazione in
autostrada a pedaggio. Le due cose sono ben diverse e alternative tra loro. Se
c'è qualche ripensamento, occorre formalizzarlo con un atto di Giunta o con un
passaggio consiliare che riveda il parere favorevole a più riprese accordato.
Altrimenti è tutto fumo negli occhi".
"Pensare che, secondo quanto previsto dal Piano finanziario, per coprire il
tragitto da Città di Castello a Perugia occorreranno 7,60 euro e da Perugia a
Terni oltre 12 euro, ci dà l'idea dell'impatto economico, ma anche ecologico,
che questo mostro progettuale avrà sui bilanci familiari e aziendali degli
umbri. Basti pensare al fatto che il traffico si riverserà sulle arterie
secondarie, con enormi disagi per la viabilità. Da questo punto di vista quanto
sta avvenendo con la Brebemi, la prima autostrada costruita con i soldi dei
privati, è significativo. A fronte di una previsione di transiti di 40mila
veicoli al giorno, dopo 7 mesi se ne registrano appena 11mila. La Regione
Lombardia e il Governo già si stanno preparando a stanziare i soldi necessari
per andare in soccorso ai privati. Quindi tutto ricadrà ancora una volta su
cittadini e sulle risorse pubbliche, solo per assecondare gli interessi di
pochi. Le 8mila e 500 firme raccolte e presentate nella nostra regione stanno a
dimostrare che gli Umbri non ci stanno a svenarsi per la realizzazione di
un'autostrada a debito che finirà ancora una volta per caricare sui cittadini
gli errori di prospettiva e di valutazione di chi pensa ancora che occorra
puntare su catrame e cemento per risollevare le sorti del nostro Paese e della
nostra regione". 


Perugia, 11 marzo 2015




DAP. DOTTORINI: IL TEMPO DELLE BUONE INTENZIONI E' TERMINATO DA UN PEZZO. SENZA
SCELTE CORAGGIOSE PER L'UMBRIA DECLINO INESORABILE

By Nico Scarscelli on 10.03.15 16:39 | 0 Commenti|
"Nel Dap entrano Banco della Terra, agricoltura biologica, commercio equo e auto
storiche. Catrame, cemento e tabacco non possono essere il motore dell'Umbria"




"Il tempo delle buone intenzioni è terminato da un pezzo e senza scelte
coraggiose e coerenti la nostra regione è destinata a un lento e inesorabile
declino". Con queste parole il consigliere regionale Oliviero Dottorini (Umbria
Migliore) ha terminato il proprio intervento sul Documento annuale di
programmazione (Dap) 2015, approvato dall'Assemblea legislativa con 16 voti a
favore e 10 contrari. 
"Si tratta di un Documento in cui trovano spazio temi di importanza strategica
per la società civile umbra come riconversione ecologica dell'economia e aiuti
mirati a settori strategici del tessuto imprenditoriale. Ma in questi anni non
sempre le buone intenzioni sono state seguite da fatti. Sono anni che andiamo
sostenendo la necessità di dare impulso a una profonda riconversione del nostro
modello produttivo. Catrame, cave, cemento, tabacco e colture inquinanti non
possono essere più concepiti come l'unico possibile volano dello sviluppo". 
"Grazie alla nostra azione nel Dap trovano adeguato spazio anche i temi della
cooperazione internazionale e del commercio equo e solidale, l'agricoltura
 biologica come strumento prioritario per il raggiungimento degli obiettivi
fissati e condivisi con l'Unione Europea in ambito di programmazione
comunitaria.  Viene anche sanzionato il comportamento scorretto della Giunta che
ha tenuto nel cassetto per ben 11 mesi il regolamento attuativo della legge sul
Banco della Terra che ha come finalità quella di mettere a disposizione di
giovani, cooperative e soggetti svantaggiati i beni pubblici abbandonati o non
utilizzati. Di spirito analogo è l'intervento che riguarda l'emanazione del
bando per l'assegnazione delle ex case cantoniere Anas a Comuni e associazioni
che ne facciano richiesta per scopi turistici e sociali, come previsto dal
nostro ordine del giorno approvato in Consiglio regionale l'ottobre scorso.
Molto importante il dispositivo, ottenuto non senza difficoltà, che impegna la
Giunta a mettere ordine sul caos normativo creato dal Governo Renzi che ha
eliminato ogni agevolazione per i veicoli ultraventennali. L'ipotesi è quella di
trasformare il cosiddetto bollo da "tassa di circolazione" a "tassa di
proprietà", modulando i nuovi importi in base alla potenza dei veicoli (kW) ed
alle mutate condizioni date dal provvedimento governativo".  
"Restano ancora molte criticità, sia sulle politiche agricole che ambientali.
Tuttavia riteniamo - conclude Dottorini - che le nostre proposte inserite nel
Documento approvato vadano a valorizzare una programmazione regionale di per sé
ancora troppo ancorata all'antico. Noi ci impegneremo sin d'ora con coraggio e
caparbietà a dare il nostro contributo affinché i buoni propositi si traducano
effettivamente in azioni capaci di imprimere un cambio di paradigma al nostro
sistema regione.".


Perugia, 10 marzo 2015


[Leggi l'intervento in aula]




GIUSTIZIA. DOTTORINI: "UN FUTURO PER I TIROCINANTI DEGLI UFFICI GIUDIZIARI
UMBRI. REGIONE, PROVINCE E MINISTERO DIANO UNA RISPOSTA AI PRECARI"

By Nico Scarscelli on 07.03.15 11:15 | 0 Commenti|
"Carenze di personale e lentezza della macchina della giustizia potrebbero
essere colmate dall'inserimento dei tirocinanti formati"




"La Giunta deve rispondere al grido d'allarme lanciato dai 70 tirocinanti presso
gli uffici giudiziari che, dopo essere stati formati da Regione e Provincia, non
hanno ad oggi alcuna garanzia per il futuro occupazionale e sono in questo
momento del tutto privi di una prospettiva avendo incarichi di lavoro
temporanei, che ad oggi non hanno alcuna possibilità di essere prorogati". Con
queste parole Oliviero Dottorini, presidente dell'associazione Umbria Migliore e
consigliere regionale, chiede alla Giunta regionale una risposta alle istanze
dei tirocinanti degli uffici giudiziari che ad oggi rischiano di veder andare in
frantumi un percorso formativo promosso dalla stessa Regione e dalle Province di
Perugia e Terni e che avrebbe dovuto portare ad un inserimento occupazionale.
"È bene ricordare che è dall'ottobre del 2013 - ricorda Dottorini - che
chiediamo alla Giunta delle risposte in merito al protocollo d'intesa
sottoscritto a suo tempo, ma ad oggi nessuno si è degnato di fornirci alcuna
spiegazione, neppure riguardo ai contenuti del protocollo in cui si parlava di
formazione e inserimento lavorativo e non di sfruttamento della forza lavoro e
delle professionalità dei tirocinanti. Ora siamo quasi alla fine della
legislatura e chiediamo per l'ultima volta alla Giunta di attivarsi presso la
conferenza Stato-Regioni che si svolgerà il prossimo 11 marzo, per fare in modo
di recuperare le professionalità che da quasi quattro anni sono state inserite
nel percorso di formazione da Regione, Province e Ministero della Giustizia. Per
la Regione quei professionisti dovrebbero essere considerati come una risorsa da
valorizzare al fine di colmare le lentezze della macchina della giustizia. Non a
caso lo stesso presidente della Corte d'Appello Wladimiro De Nunzio nell'aprire
l'anno giudiziario a Perugia ha dichiarato che sono presenti pesanti carenze di
organico del personale amministrativo che si riflettono in un forte
rallentamento dell'attività giudiziaria, costringendo alcuni uffici a rimanere
aperti al pubblico solo un giorno alla settimana".
"Chiediamo - continua Dottorini - che la Regione prenda in considerazione questa
situazione e si impegni in conferenza Stato-Regioni a inserire la questione dei
tirocinanti all'interno dell'ordine del giorno al fine di far convergere le
parti presenti nella ricerca di una possibile soluzione ad un problema non più
rinviabile".


Perugia, 7 marzo 2015




INFRASTRUTTURE. DOTTORINI: "ESPLOSIONE ABRUZZO DEVE INDURRE TUTTI A UN
RIPENSAMENTO SUL GASDOTTO SNAM BRINDISI-MINERBIO"

By Nico Scarscelli on 06.03.15 11:54 | 0 Commenti|
"Regione e comuni facciano sentire forte la propria voce contro questa opera
altamente impattante e pericolosa. Governo faccia marcia indietro"




A questo indirizzo tutte le immagini e i video

"Quanto avvenuto in Abruzzo dovrebbe indurre governo e regioni ad un
ripensamento riguardo a opere insostenibili, come il gasdotto Brindisi-Minerbio.
Realizzare opere di tale portata in aree a rischio frane e ad alta vulnerabilità
ambientale e sismica comporta rischi altissimi che devono essere valutati con
ben altra attenzione rispetto a quella manifestata fino ad oggi dal governo.
Speriamo almeno che l'esplosione di Pineto serva a un ravvedimento e che almeno
le regioni interessate all'attraversamento del gasdotto facciano sentire con
voce forte la propria contrarietà a un tracciato che si conferma come
irrazionale e pericoloso". Oliviero Dottorini, consigliere regionale e
presidente di Umbria Migliore, commenta così l'esplosione avvenuta in Abruzzo a
seguito della una frana su un gasdotto in provincia di Teramo.
"Evidentemente le preoccupazioni di comitati civici e ambientalisti non sono
campate in aria. Di fronte a questa evidente realtà tutti devono essere indotti
a un ripensamento e a mettere in discussione i presupposti e le modalità
realizzative del gasdotto Snam Brindisi-Minerbio. Il Consiglio regionale
dell'Umbria si è già espresso in proposito nel settembre scorso, impegnando la
Giunta a dare parere negativo al tracciato proposto dall'azienda e a ricercare
soluzioni alternative e meno impattanti, evitando che il Governo proceda senza
ascoltare i territori. Ma i risultati finora appaiono alquanto deludenti e il
Governo Renzi ha asfaltato ogni tentativo di riportare sui giusti binari una
discussione che era finalizzata quanto meno a ridurre il danno, individuando
tracciati meno impattanti e meno pericolosi. Sappiamo che sul tratto
Foligno-Sestino si è già svolta la prima Conferenza dei servizi e che le regioni
Umbria e Abruzzo hanno correttamente dato parere negativo al progetto, mentre
pare che nessuno dei comuni umbri interessati fosse presente. Il che è
indicativo della sensibilità e della lungimiranza di chi dovrebbe difendere i
cittadini e un territorio particolarmente fragile e vulnerabile come quello del
cuore verde d'Italia".
"Il progetto - ricorda Dottorini - prevede l'attraversamento per 120 chilometri
dei territori di Cascia, Norcia, Preci, Sellano, Foligno, Nocera Umbra, Gualdo
Tadino, Gubbio, Pietralunga e Città di Castello, intersecando numerosi corsi
d'acqua, aree naturali protette, siti di importanza comunitaria e zone di
protezione speciale come il Parco nazionale dei Monti Sibillini, i Boschi del
bacino di Gubbio, il fiume Topino e i boschi di Pietralunga. L'impatto sarebbe
tutt'altro che trascurabile, considerando le dimensioni del tubo che sarebbe
pari a 1,2 metri di diametro e che dovrebbe essere calato in una trincea
profonda cinque metri cui corrisponderebbe, come area direttamente interessata
dai lavori, una servitù di gasdotto coincidente con una striscia di terreno di
oltre 40 metri. Sempre secondo gli elaborati progettuali si vede come l'impatto
socio-economico sulle aree interessate sarebbe insostenibile, rischiando di
provocare danni alla filiera turismo-ambiente-cultura e al settore delle
eccellenze, dai prodotti tipici alle importanti aree tartufigene dell'Umbria.
Settori di fondamentale importanza per l'economia della nostra Regione e dei
territori interessati".


Perugia, 6 marzo 2015




PIANO TRASPORTI. DOTTORINI: SBAGLIATO RIMANERE ANCORATI AL PASSATO, OCCORRONO
RISPOSTE A SFIDE ECONOMICHE ED ECOLOGICHE DEL FUTURO

By Nico Scarscelli on 05.03.15 15:01 | 0 Commenti|
Così com'è il Piano della Giunta non va, ma per fortuna si può rimediare. Su
sostenibilità ed efficacia criticità evidenti. Per non parlare della E45
autostrada..."




"Un Piano che fotografa l'esistente, ma non riesce a prefigurare un assetto
all'altezza delle sfide future. Continuare a ragionare con le vecchie logiche e
puntare ancora tutto su strade, autostrade e piastre logistiche significa
rimanere ancorati ad una visione antiquata dello sviluppo e della società. Forse
se si riuscisse a prendere atto che l'Umbria è una delle regioni d'Italia con il
più alto numero di automobili circolanti in proporzione agli abitanti, magari
riusciremmo ad orientarci verso una mobilità in grado di guardare, come avviene
a livello europeo, ai temi della sostenibilità, integrando l'impostazione
tradizionale delle politiche dei trasporti con nuove linee d'intervento in
materia di traffico scorrevole e di trasporto urbano pulito e sicuro. Nell'atto
della Giunta, fortunatamente ancora soltanto preadottato, non pare esserci
traccia dell'esigenza di sviluppare sistemi intelligenti ed ecologici di ultima
generazione, né dell'esigenza di misurarsi con le sfide di tipo economico e con
la questione delle risorse necessarie alla riorganizzazione in particolare del
trasporto pubblico". Con queste parole Oliviero Dottorini, consigliere regionale
e presidente dell'associazione Umbria Migliore, commenta il Piano regionale dei
trasporti 2014-2024 portato in partecipazione dalla commissione competente, ma
non ancora adottato dalla Giunta.
"Nel Piano ancora solo preadottato dalla Giunta - spiega Dottorini - viene
fotografato perfettamente lo stato attuale dell'uso dei mezzi pubblici e privati
da parte degli utenti, ma manca completamente una qualsiasi ipotesi di come si
potrebbero orientare in maniera diversa le abitudini dei cittadini umbri per
spingerli verso un uso più consapevole, maggiore e diverso, del mezzo pubblico.
Allo stesso tempo si cita più volte il problema della qualità dell'aria, senza
neppure accennare però alle possibili soluzioni, a partire dalla sostituzione
dei mezzi pubblici su gomma circolanti nella nostra regione che è al di fuori da
qualsiasi parametro di sostenibilità ambientale. Per ciò che riguarda il
trasporto su ferro, se da una parte ci sono previsioni di incrementare ed
incentivare l'uso del treno, dall'altra si parla di potenziali risparmi
sostituendo alcuni servizi ferroviari con servizi su gomma, in totale
contraddizione con l'ipotesi di far aumentare il numero di utenti che
usufruiscono del treno. Per non parlare della trasformazione in autostrada della
E45, rispetto alla quale vengono assunte in toto le deliberazioni del Cipe e non
vi è alcun accenno all'impatto ambientale dell'opera né alla richiesta di
esenzione o agevolazioni sul pedaggio".
"L'impressione - aggiunge l'esponente di Umbria migliore - è che invece di
orientare le consuetudini e le scelte dei cittadini attraverso politiche
innovative, il Piano si limiti a un resoconto lunghissimo sullo stato attuale
dei trasporti e a un elenco acritico delle opere esistenti e futuribili. Gli
innumerevoli progetti accumulati in oltre un decennio di programmi e
intese-quadro comprendono aeroporti, strade ferrate, corridoi marittimi, assi
stradali longitudinali e trasversali, piastre logistiche, ma non viene fornito
alcun indizio di priorità rispetto alle esigenze del contesto locale e senza
alcun riferimento puntuale né a date entro cui si prevede il completamento né
allo stato finanziario delle opere. L'Umbria - conclude Dottorini - ha bisogno
di una programmazione ambiziosa e innovativa che, pur facendo i conti con la
necessità di razionalizzare al massimo le poche risorse disponibili, sia in
grado di investire sull'innovazione sostenibile per arrivare ad un servizio
migliore per l'ambiente e per la qualità della vita dei cittadini".


Perugia, 5 marzo 2015




CANNABIS TERAPEUTICA. DOTTORINI: "BUONE NOTIZIE DALLA GIUNTA, GIÀ LUNEDI' FORSE
IL COMITATO TECNICO. UNA RISPOSTA A CENTINAIA DI MALATI GRAVI"

By Nico Scarscelli on 25.02.15 12:19 | 0 Commenti|
"Passi avanti della legge che consente di alleviare il dolore di malati cronici,
facendo leva sulle proprietà analgesiche, sedative e miorilassanti dei
cannabinoidi" 




"Sicuramente la notizia che la Giunta regionale lunedì prossimo si accinge a
deliberare l'insediamento del Comitato tecnico-scientifico fa sperare in una
rapida e piena applicazione della legge sull'uso della cannabis a fini
terapeutici. Centinaia di cittadini umbri affetti da malattie gravi, come Sla e
sclerosi multipla, attendono da tempo un pronunciamento non più rinviabile". Con
queste parole Oliviero Dottorini, presidente di Umbria migliore e consigliere
regionale, commenta la risposta alla sua interrogazione in merito ai ritardi di
applicazione della legge regionale 7/2014, "Disposizioni per la somministrazione
ad uso terapeutico dei farmaci cannabinoidi".
"Il provvedimento - spiega Dottorini - risulta particolarmente utile per tutti
quei cittadini affetti da malattie croniche che richiedono trattamenti
terapeutici in grado di alleviare il dolore, facendo leva sulle proprietà
analgesiche, sedative e miorilassanti dei cannabinoidi. Io credo come
legislatori dobbiamo avvertire come un dovere etico la predisposizione di ogni
atto che consenta un sollievo alle malattie croniche che tante persone sono
costrette a vivere ogni giorno, superando non solo le ordinarie lentezze
amministrative, ma anche pregiudizi culturali e pratiche burocratiche
farraginose. Uno dei compiti fondamentali del Comitato - continua Dottorini -
sarà quello di definire i protocolli attuativi della legge e fornire chiare
indicazioni in ordine alle migliori evidenze scientifiche sull'uso della
cannabis e sulla possibile prescrizione, a carico del Servizio sanitario
regionale e nazionale, di determinati farmaci come il Sativex, attualmente
prescrivibile solo in casi di specifiche patologie. In questo modo sarà
possibile ampliare il numero dei malati che potranno accedere al farmaco. Ad
oggi nella nostra regione risultano in trattamento con il Sativex 24 pazienti,
per un totale di 83 prescrizioni e 80 dispensazioni, a testimonianza del fatto
che la legge è già operativa, seppur con un numero di casi sicuramente limitato
rispetto alla potenziale platea di pazienti affetti da patologie gravi e
gravissime. La legge regionale consente di importare farmaci cannabinoidi
dall'estero, previa autorizzazione del Ministero della Salute, e di usufruire
della copertura delle spese da parte del Servizio sanitario regionale. Tuttavia
sarebbe necessaria una maggiore collaborazione da parte dei medici per mettere a
conoscenza i pazienti di questa possibilità, attualmente sfruttata in numero
alquanto modesto".


Perugia, 25 febbraio 2015


 * Scarica la nostra interrogazione
 * Leggi la risposta della Giunta regionale





PATRIMONIO. DOTTORINI: DOPO 15 ANNI FINALMENTE CECCHINI E BACCHETTA AL CAPEZZALE
DELL'EX OSPEDALE

By Nico Scarscelli on 14.02.15 16:38 | 0 Commenti|
"Assieme alla Regione, sono loro i principali responsabili della mancanza di
progettualità che ha condannato al degrado la struttura. Aprire le porte anche a
stampa e cittadini" 




"Batti e ribatti, finalmente anche l'amministrazione comunale di Città di
Castello inizia a prendere consapevolezza della necessità di intervenire sull'ex
Ospedale. Dopo 15 anni di totale abbandono, Cecchini e Bacchetta, i principali
responsabili di questa situazione, si recheranno a visitare lo stato di degrado
in cui versa quella struttura a cui tutti i tifernati sono legati. Speriamo
serva finalmente a trovare una soluzione e non sia l'ennesima trovata
propagandistica a danno della città e di chi in essa vive". Il consigliere
regionale Oliviero Dottorini, presidente della commissione Bilancio di Palazzo
Cesaroni, commenta favorevolmente la decisione di sindaco ed ex sindaco di Città
di Castello, assieme all'assessore regionale Paparelli, di recarsi a constatare
lo stato di abbandono e degrado in cui versa l'importante struttura ubicata nel
pieno centro storico di Città di Castello. 
"Per noi - spiega il consigliere che per primo visitò la struttura - è motivo di
soddisfazione poter rilevare come anni e anni di pressione diano oggi i primi
risultati. Certo, è presto per cantare vittoria, ma almeno otteniamo che
sindaco, ex sindaco e giunta regionale vadano a constatare di persona lo stato
di degrado in cui la loro mancanza di progettualità ha ridotto quel complesso di
inestimabile valore affettivo, economico e culturale. Per quanto ci riguarda
continuiamo a sollecitare la presentazione di un progetto da parte
dell'amministrazione comunale e a sollecitare la Regione perché tenga fede alla
disponibilità di concessione dello stabile più volte manifestata. Intanto
abbiamo già inoltrato richiesta all'assessore Paparelli perché apra le porte
della struttura anche alla stampa regionale e ai tifernati che ne facciano
richiesta. Altrimenti saremo noi a farlo accreditando i giornalisti che lo
vorranno come componenti del nostro staff. Ci sembra un'operazione di
trasparenza che, nell'opportuno rispetto di tutte le regole di sicurezza, appare
corretta e ineludibile".
"Com'è noto - ricorda Dottorini - il Comune di Città di Castello, al contrario
delle altre amministrazioni comunali umbre, non ha mai avanzato alcuna proposta
né alcun piano per il recupero della struttura. Il fatto che il nostro pressing
e le nostre continue sollecitazioni inducano i protagonisti di questa triste
vicenda ad assumersi la responsabilità di trovare una soluzione non può che
renderci soddisfatti. E' necessario uno sforzo che ci faccia immaginare
soluzioni alternative o comunque in linea con una crisi economica che scoraggia
investimenti, per restituire alla città un bene di grande valore architettonico,
culturale ed affettivo. Il declino di Città di Castello deve essere fermato e
solo una grande mobilitazione dei cittadini liberi potrà arginare una deriva che
appare inarrestabile".


Perugia, 14 febbraio 2015


Guarda tutte le foto della visita all'ex ospedale






BOLLO VEICOLI STORICI. DOTTORINI: "NECESSARIO PROVVEDIMENTO CHE LIMITI EFFETTI
NEFASTI GOVERNO RENZI, SI REINTRODUCANO AGEVOLAZIONI"

By Nico Scarscelli on 13.02.15 10:54 | 0 Commenti|
"Giunta si adegui ad altre regioni, altrimenti presenteremo noi proposta per
salvaguardare appassionati di auto e moto storiche. Esecutivo dia indicazioni" 




"Abbiamo motivo di credere che la Giunta regionale stia lavorando a un
provvedimento legislativo che limiti il più possibile gli effetti nefasti della
scure governativa sui bolli per le auto ultraventennali. Sarebbe un intervento
più che opportuno che ci metterebbe in sintonia con altre regioni che già hanno
provveduto in varie forme a tutelare il valore culturale e collezionistico del
patrimonio di veicoli storici della regione". Con queste parole Oliviero
Dottorini, consigliere regionale e presidente della commissione Bilancio, torna
a chiedere chiarezza in merito al caos normativo e burocratico che la legge di
stabilità del Governo Renzi ha introdotto riguardo al bollo per auto e moto
ultra ventennali, sollecitando un pronunciamento da parte della Giunta
regionale.
"Oggi probabilmente - aggiunge il presidente di Umbria Migliore - ci si rende
conto dell'errore commesso a suo tempo nel bocciare la mia proposta tesa a
svincolare la legislazione regionale da quella nazionale, mantenendo in questo
modo la possibilità di difendere le agevolazioni previste per i possessori di
autoveicoli storici. Ci risulta, tuttavia, che la Giunta stia lavorando per
trovare soluzioni al problema, magari modificando la vecchia "tassa di
circolazione storica" (auto € 25,82 - moto € 10,33), in una "tassa di possesso
storica", individuando tariffe scaglionate in base alla potenza in kilowatt del
veicolo storico ventennale (auto e moto). Il tutto tenendo conto del gettito che
dovrà essere garantito al bilancio della Regione. Vedremo cosa uscirà fuori. Per
quanto ci riguarda rimaniamo fermi nel sostenere che un intervento risulta
inevitabile e che questo debba valere anche per le prime mensilità del 2015, se
non altro per evitare un contenzioso che si preannuncia molto forte, anche
perché è tuttora in vigore quella legge regionale da me fortemente voluta nel
2007. Resta fermo che se la Giunta non provvederà con una norma specifica -
aggiunge Dottorini - io stesso presenterò in sede di discussione della manovra
finanziaria regionale un emendamento a tutela dei contribuenti umbri, come fatto
nel dicembre scorso grazie alla collaborazione del professor Calvieri e
dell'ingegnere Di Bello. Credo che questa volta non sarà così semplice voltare
le spalle a migliaia di collezionisti umbri che stanno semplicemente chiedendo
un provvedimento di giustizia".


Perugia, 13 febbraio 2015 






AGRICOLTURA. DOTTORINI: CHI BOICOTTA IL BANCO DELLA TERRA? A OLTRE 10 MESI
DALL'APPROVAZIONE DELLA LEGGE ANCORA TUTTO IN ALTO MARE

By Nico Scarscelli on 11.02.15 13:05 | 0 Commenti|
Il regolamento doveva essere approvato entro novanta giorni, ma se ne è persa
ogni traccia: "A rimetterci giovani agricoltori, disoccupati e soggetti
svantaggiati"




"E' veramente paradossale che a oltre 10 mesi dall'approvazione della legge che
affida le terre e i beni inutilizzati ai giovani agricoltori, ai disoccupati e
ai soggetti svantaggiati non sia ancora operativo il regolamento attuativo.
Questa legislatura sta terminando e sarebbe sconcertante se non si riuscisse a
dare gambe ad una legge che potrebbe rappresentare un importante strumento a
favore dell'occupazione e dello sviluppo del settore agricolo". Con queste
parole il consigliere regionale Oliviero Dottorini, primo firmatario della legge
sul Banco della Terra concernente le "Disposizioni per favorire l'accesso dei
giovani all'agricoltura e contenere il consumo di suoli agricoli" emanata il 5
aprile scorso, torna a denunciare la mancata emanazione del regolamento
attuativo.
"Nei giorni scorsi - dice Dottorini - abbiamo inviato l'ennesima lettera
all'assessore di riferimento in cui chiedevamo conto dei tempi sullo stato del
regolamento attuativo, strumento indispensabile per rendere operativa la legge,
e sullo stato di avanzamento della redazione del bando per l'assegnazione delle
ex case cantoniere dell'Anas a comuni e associazioni che ne facciano richiesta
per scopi turistici e sociali, come previsto dall'ordine del giorno approvato in
Consiglio regionale l'ottobre scorso. Questi due atti hanno suscitato grandi
aspettative da parte di cittadini ed associazioni, in quanto potrebbero fornire
una risposta immediata ed efficace alla crisi economica che non risparmia la
nostra regione e un importante strumento a favore dell'occupazione e dello
sviluppo del settore agricolo. Ma tutto appare fermo e incagliato nei meandri
della burocrazia regionale".
"E' bene ricordare - prosegue Dottorini - che la legge sul Banco della Terra
parlava di novanta giorni per l'emanazione del regolamento e che l'assessore
Paparelli ha più volte assicurato che entro la fine della legislatura sarebbero
partiti i bandi per l'assegnazione dei beni agricoli. Ormai la situazione appare
completamente fuori controllo in quanto non c'è traccia del regolamento e tanto
meno dei bandi che, stando alla sollecitudine dimostrata fino ad oggi
dall'assessorato, necessiteranno di altri lunghissimi mesi. Il tutto mentre
altre regioni, pur partite dopo l'Umbria, stanno già assegnando i primi terreni
e dopo aver recepito i suggerimenti della Giunta riguardo alla necessità di
rendere più esplicito il riferimento alla gratuità o alle agevolazioni legate
alla locazione di beni e terreni. Ogni attesa ha il suo limite e ormai resta da
capire solo chi sta boicottando il Banco della Terra e per quali ragioni. E'
necessario agire coerentemente e con la massima celerità se vogliamo valorizzare
il patrimonio pubblico e allo stesso tempo rilanciare un settore, quello
agricolo, di vitale importanza per la nostra economia, ma anche per la tutela
del nostro paesaggio."


Perugia, 11 febbraio 2015




E45 AUTOSTRADA: UN FIUME DI NO SUL CONSIGLIO REGIONALE

By Nico Scarscelli on 09.02.15 11:54 | 0 Commenti|
Un fiume di firme è cascato stamattina su palazzo Cesaroni, fino ad arrivare
nella sala del Consiglio regionale: quelle degli 8500 cittadini che hanno
pronunciato un chiaro NO alla trasformazione della E45 in autostrada. Il
comitato promotore della petizione ha consegnato i moduli raccolti al presidente
Eros Brega, chiedendo di aprire alla partecipazione degli umbri la decisione su
un'opera che lascerà alla nostra regione solo devastazione e pedaggio. Un colpo
insostenibile per le economie familiari e imprenditoriali, il tutto contro la
volontà dei cittadini e solo per accarezzare gli interessi di pochi. 


Qui tutte le immagini della consegna delle firme










BETTONA. ARCHIVIATO IL PROCEDIMENTO PENALE PER DIFFAMAZIONE CONTRO DOTTORINI: "A
VINCERE SONO LE RAGIONI DI CITTADINI E COMITATI CIVICI"

By Nico Scarscelli on 07.02.15 13:43 | 0 Commenti|
"Abbiamo sempre operato dalla parte dei cittadini, per questo non è una sorpresa
la piena e totale archiviazione della querela proposta dall'ex vice sindaco di
Bettona"



"Continueremo a difendere le ragioni dei cittadini di Bettona e di chiunque
abbia a cuore gli interessi della comunità, dell'ambiente e della legalità. Agli
interessi di pochi abbiamo sempre preferito le ragioni di chi con senso civico
si batte per il bene comune. Mi pare che il decreto di archiviazione riconosca
chiaramente la correttezza della nostra azione e l'infondatezza di ogni
contestazione nei nostri confronti". Con queste parole Oliviero Dottorini,
presidente di Umbria migliore e consigliere regionale, annuncia la piena e
totale archiviazione della querela proposta dall'ex vice sindaco di Bettona
Valerio Bazzoffia che nel 2010 si sentì diffamato in seguito a due dei tanti
comunicati con i quali lo stesso Dottorini intervenne in difesa della zootecnia
sostenibile e dei cittadini di Bettona. Il Giudice per le indagini preliminari
ha disposto, infatti, l'archiviazione del procedimento sottolineando "la palese
veridicità dei fatti esposti negli articoli e altrettanto palese legittimità
delle critiche, pacificamente politiche, in detti articoli operate con
riferimento alla perdita di credibilità dei componenti della giunta coinvolti
nella vicenda".
"Un ringraziamento particolare - afferma Dottorini - va all'avvocato Marco
Brusco del foro di Perugia che fin da subito ha messo a nostra disposizione
tutta la sua professionalità e le sue competenze. Per quanto ci riguarda,
abbiamo sempre avuto fiducia nelle nostre ragioni e in quelle di cittadini e
comitati civici che da sempre si battono per la tutela ambientale del territorio
e per uno sviluppo sostenibile e duraturo. Oggi viene riconosciuta in maniera
piena e inequivocabile la correttezza delle nostre valutazioni e della nostra
azione politica condotta nel rispetto di tutte le parti coinvolte nello scandalo
e nella successiva indagine denominata 'Laguna de cerdos'. Il provvedimento che
ci viene notificato è la conferma delle nostre buone ragioni e del nostro
operato sempre corretto e attento alle istanze dei cittadini, del territorio e
della legalità. Per noi è un incoraggiamento ad andare avanti con coerenza,
correttezza e altruismo, senza lasciarsi mai intimorire".


Perugia, 7 febbraio 2015




RIFIUTI. DOTTORINI: "SBAGLIA LA GIUNTA SE PENSA DI APPROVARE IL NUOVO PIANO
SENZA PASSARE PER IL CONSIGLIO REGIONALE"

By Nico Scarscelli on 04.02.15 15:27 | 0 Commenti|
"Così facendo si alimenta il sospetto che vi sia qualcosa di impresentabile in
questo atto, gettando sale sulle ferite sociali e ambientali che dilaniano la
nostra regione"




"Spero sia solo uno scherzo". Con queste parole il consigliere regionale
Oliviero Dottorini (Umbria Migliore) commenta le dichiarazioni dell'assessore
all'Ambiente Silvano Rometti che martedì ha presentato l'aggiornamento al Piano
rifiuti al tavolo dell'Alleanza per lo sviluppo affermando che l'atto "potrebbe
essere assunto con una delibera di giunta e non necessiterebbe di passaggi
partecipativi e consiliari".
"L'idea che qualcuno possa soltanto ipotizzare di modificare nei suoi elementi
strutturali il Piano dei rifiuti senza passare per il Consiglio regionale è del
tutto priva di ragionevolezza e manifesta un'idea singolare delle prerogative
dell'Assemblea legislativa. Lasciamo da parte il fatto che non vi sia stato
alcun confronto di merito all'interno della coalizione di maggioranza, ma è bene
ricordare che il Consiglio regionale esattamente un anno fa ha approvato una
mozione che impegnava la Giunta a a produrre entro e non oltre il mese di giugno
2014 una proposta di adeguamento del Piano regionale di gestione dei rifiuti.
Sarebbe davvero paradossale se oltre all'inammissibile ritardo, la Giunta
ignorasse completamente la volontà dell'Assemblea legislativa e approvasse senza
alcun confronto, a due mesi dalla scadenza elettorale, la proposta elaborata".
"Non tutto è sbagliato nelle modifiche che vengono proposte - aggiunge Dottorini
- e da parte mia c'è sempre stata una disponibilità ad esaminare nel merito le
questioni sul tappeto. Tuttavia vi sono elementi di forte criticità che non
possono essere bypassati con un escamotage procedurale. Occorre che
l'adeguamento del Piano regionale dei rifiuti venga attuato con un passaggio in
Consiglio regionale, tirando fuori dai cassetti degli uffici regionali tutta la
verità sul futuro ambientale e impiantistico della nostra Regione. Così facendo,
la Giunta non fa altro che aumentare il sospetto che vi sia qualcosa di
impresentabile in questo atto, gettando sale sulle ferite sociali e ambientali
che dilaniano la nostra regione da anni. Al contrario noi riteniamo che da un
adeguato confronto e da un serio dibattito consiliare potrebbe scaturire
qualcosa di positivo per le prerogative ambientali dell'Umbria. Spero che quanto
già avvenuto sul regolamento per le fonti rinnovabili sia stato d'insegnamento e
che non si voglia di nuovo riproporre un improduttivo clima di scontro totale
che non aiuterebbe certo la soluzione dei problemi".


Perugia, 4 febbraio 2015


 * Guarda i dati sulla raccolta differenziata in Umbria





CANNABIS TERAPEUTICA. DOTTORINI: CENTINAIA DI FAMIGLIE CHIEDONO PIENA
APPLICAZIONE LEGGE. GIUNTA NOMINI IL COMITATO TECNICO

By Nico Scarscelli on 31.01.15 10:35 | 0 Commenti|
Interrogazione urgente sulla legge 7 del 2014: "Oltre sei mesi di ritardo non
sono accettabili quando si tratta della salute dei cittadini. Di chi sono le
responsabilità?"




"Chiediamo che la Giunta nomini subito il Comitato tecnico-scientifico che deve
definire i protocolli attuativi della legge regionale sulla somministrazione ad
uso terapeutico dei farmaci cannabinoidi. Centinaia di cittadini e famiglie
chiedono da mesi l'applicazione della legge, in modo da poter trovare un
sollievo alle malattie croniche che sono costretti a vivere ogni giorno. Un
ritardo di oltre sei mesi è inaccettabile, ancora di più se si tratta della
salute dei cittadini". Con queste parole Oliviero Dottorini, presidente di
Umbria migliore e consigliere regionale, annuncia di aver presentato
un'interrogazione urgente alla Giunta regionale per conoscere i motivi del
ritardo nell'applicazione della legge regionale n. 7 del 2014 sulla
somministrazione ad uso terapeutico dei farmaci cannabinoidi.
"La legge è chiara - continua Dottorini - e dice che entro 60 giorni
dall'entrata in vigore dell'articolato, con decreto del Presidente della Giunta
regionale, doveva essere istituito il Comitato tecnico-scientifico che ha tra le
sue prerogative la definizione dei protocolli attuativi della legge. Il
provvedimento risulta particolarmente utile per tutti quei cittadini affetti da
malattie croniche che richiedono trattamenti terapeutici in grado di alleviare
il dolore, facendo leva sulle proprietà analgesiche, sedative e miorilassanti
dei cannabinoidi. In particolare è utile ricordare che il Sativex è indicato
come trattamento per alleviare i sintomi in pazienti adulti affetti da
spasticità dovuta alla sclerosi multipla che non hanno manifestato una risposta
adeguata ad altri medicinali antispastici e che il Bedrocan o Bediol è utile
nella terapia della Sclerosi multipla, nell'inappetenza da chemioterapia o Hiv e
nel trattamento del dolore. Risulta quindi inaccettabile il ritardo nella nomina
del Comitato tecnico-scientifico, indispensabile alla piena attuazione della
legge. Oltretutto in Italia esiste dal 2007 una tabella ministeriale che
consente la prescrizione con ricetta medica di diversi derivati della cannabis
dalle riconosciute proprietà terapeutiche, ma non essendo supportata da
protocolli attuativi regionali, i pazienti sono praticamente impossibilitati ad
accedere ai farmaci".
"A ostacolare il via libera ai farmaci cannabinoidi - ricorda Dottorini - non
sono soltanto ordinarie lentezze amministrative, ma anche pregiudizi culturali e
pratiche burocratiche farraginose. Eppure di fronte alla possibilità di
alleviare la sofferenza di tante persone sta venendo meno anche quel pregiudizio
sociale che in passato si è focalizzato sull'aspetto stupefacente della sostanza
e non su quello terapeutico. Per questo risulta ancora più incomprensibile il
ritardo accumulato e sarà importante conoscerne le responsabilità".


Perugia, 30 gennaio 2015






AMBIENTE. DOTTORINI: "PENSARE A ESENZIONE BOLLO PER AUTO A METANO E GPL, OLTRE
CHE PER ELETTRICHE E IBRIDE"

By Nico Scarscelli on 29.01.15 18:06 | 0 Commenti|
"Necessarie politiche disincentivanti l'uso del mezzo privato su gomma, ma anche
incentivare chi decide di trasformare la propria auto a metano o Gpl, come ha
fatto la vicina Toscana"  
 


"Credo sia utile che la Regione verifichi la possibilità di esentare dal
pagamento del bollo auto quei cittadini che compiono la scelta di trasformare la
propria vettura da benzina o diesel a metano, con la conseguenza di abbattere
l'inquinamento e avere un'impronta meno pesante sull'ambiente. Altre regioni lo
hanno già fatto, non vediamo perché l'Umbria non possa provare a fare la stessa
scelta". Con queste parole Oliviero Dottorini, consigliere regionale e
presidente di Umbria migliore, lancia la proposta di prevedere, nella prossima
finanziaria regionale, l'abbattimento o la riduzione della tassa di circolazione
per tutti quei veicoli a benzina e diesel che saranno convertiti a metano o
gpl. 
"Accanto a politiche virtuose sulla mobilità e alla necessità di disincentivare
l'uso del mezzo privato su gomma, dobbiamo studiare meccanismi in grado di dare
una spinta ai carburanti meno inquinanti. Oltre alle auto elettriche o ibride,
purtroppo di ancora modesta diffusione, devono essere prese in considerazione
anche metano e gpl dal momento che risultano in grado comunque di ridurre il
tasso di sostanze inquinanti presenti nei gas di scarico prodotti dai motori a
combustione interna, con un sicuro vantaggio per la qualità dell'aria e per la
salute dei cittadini. Infatti il fatto che la verde Umbria vanti il triste
record di auto in rapporto alla popolazione e che anche nelle piccole città si
registrino frequenti sforamenti dei parametri ambientali deve indurci a
politiche conseguenti. Studi internazionali e nazionali, ma anche rilevazioni
dell'Agenzia regionale Arpa, - ricorda Dottorini - ci dicono che combustibili
come metano e gpl sono esenti da Pm10 e benzene, producono dal 25 al 10 per
cento in meno di anidride carbonica rispetto alla benzina tradizionale e al
diesel e dal 40 al 10 per cento in meno di monossido di carbonio. Diminuiscono
della metà anche gli ossidi di azoto e in generale metano e gpl hanno
prestazioni ambientali migliori perché entrambi hanno una combustione molto
efficiente. Agenzie europee poi ci confermano che metano e gpl risultano ultimi
nella classifica per quanto riguarda le emissioni climalteranti determinate dai
combustibili per auto, considerato tutto il ciclo di vita del combustibile, dal
pozzo alla ruota dell'auto".
"Per questo - continua Dottorini - chiediamo alla Giunta di valutare ogni
possibilità per predisporre misure finalizzate all'esenzione del bollo per quei
cittadini che acquistano auto elettriche o ibride, ma anche per chi decide di
trasformare la propria auto a metano o a gpl, esattamente come hanno fatto altre
regioni d'Italia, tra cui la vicina Toscana".
 
Perugia, 29 gennaio 2015




E45. DOTTORINI: UN CORO DI NO SEPPELLISCE LA TRASFORMAZIONE IN AUTOSTRADA. LA
POLITICA NE PRENDA ATTO E RITIRI PARERE FAVOREVOLE

By Nico Scarscelli on 27.01.15 14:58 | 0 Commenti|
"Il Consiglio grande di Perugia boccia senza appello il progetto del Governo.
Pedaggio e devastazione ambientale incontrano la ferma opposizione dei
cittadini"




"Il Consiglio comunale di ieri ha dimostrato in maniera inequivocabile come la
pensano i perugini in merito alla trasformazione della E45 in autostrada. Gli
interventi che si sono susseguiti hanno seppellito sotto una valanga di No ogni
ipotesi di trasformazione in autostrada della E45. Sarebbe utile che la politica
ne prendesse atto e non indugiasse oltre a ritirare il consenso a quest'opera
insensata". Con queste parole Oliviero Dottorini, consigliere regionale e
presidente dell'associazione Umbria Migliore, commenta gli esiti del Consiglio
comunale di Perugia sull'ipotesi di trasformazione in autostrada della E45. Tra
i 23 interventi neppure uno ha difeso il progetto. 
"Dove sono finiti i favorevoli al progetto? - si chiede il consigliere regionale
che da sempre si batte contro questo mostro progettuale -. Dove sono finiti i
soggetti che da sempre difendono l'opera? Evidentemente hanno altri canali per
convincere le forze politiche, dal momento che ieri nessuno ha avuto il coraggio
o gli argomenti per venire a difendere l'autostrada a pedaggio. O più
smplicemente le ragioni del sì sono così fragili e minoritarie da non poter
essere rappresentate pubblicamente". 
"La giornata di ieri - prosegue Dottorini - ha messo definitivamente in evidenza
lo scollamento che c'è fra i rappresentanti delle istituzioni che in questi anni
a grandissima maggioranza hanno sostenuto il progetto e l'opinione pubblica che
non ha mai smesso di manifestare tutta la propria contrarietà a quest'opera
assurda che avrà ripercussioni pesantissime sull'ambiente, sul paesaggio e sulle
tasche dei cittadini e delle imprese. Le 8mila firme già raccolte contro il
progetto autostradale sono un segnale inequivocabile che andrebbe colto  senza
esitazioni. Tra l'altro c'è da segnalare che gli intervenuti hanno dimostrato di
essere molto ben informati sul progetto e sulle conseguenze che avrebbe su
cittadini e territorio la realizzazione dell'opera, nonostante la mancanza di
luoghi di discussione e di informazione a cui solo noi abbiamo cercato di
supplire attraverso materiale informativo e notizie volutamente sottaciute, come
l'esosità del pedaggio previsto".
"Ora  - conclude il presidente di Umbria Migliore - ci aspettiamo che la Giunta
di Perugia sia coerente con quanto emerso dal Consiglio di ieri e ritiri al più
presto il parere favorevole dato a suo tempo a questa opera. E' il momento che
tutte le istituzioni si  allineino con il sentimento di una larghissima fetta di
popolazione regionale che dalle piazze, firmando la petizione popolare, sta
chiedendo a gran voce a Regione e a tutti gli enti locali coinvolti di fare un
passo indietro rispetto a questo delirio infrastrutturale".


Perugia, 27 gennaio 2015






E45 AUTOSTRADA. DOTTORINI: PERUGIA DICA NO A PROGETTO FOLLE CHE LASCERÀ
ALL'UMBRIA SOLO DEVASTAZIONE E PEDAGGIO

By Nico Scarscelli on 26.01.15 12:55 | 0 Commenti|
"Ripercussioni pesantissime su ambiente, paesaggio e tasche dei cittadini. Il
Consiglio comunale si allinei col sentimento popolare e chieda il ritiro del
progetto"


 


"Spero che i consiglieri comunali e gli amministratori di Perugia oggi sappiano
correggere la rotta rispetto a quanto avvenuto in passato e prendere le distanze
da un'opera assurda che avrà ripercussioni pesantissime sull'ambiente, sul
paesaggio e sulle tasche dei cittadini. Sarebbe un grave errore perseverare nel
sostenere a tutti i costi un progetto che non aveva senso venti anni fa, ma che
oggi appare arcaico e sconsiderato". È quanto dichiara il consigliere regionale
Oliviero Dottorini (Umbria migliore), portando la propria valutazione rispetto
ai temi del Consiglio comunale aperto di Perugia sulla E45 autostrada.
"Oggi il consiglio comunale di Perugia - spiega il presidente della commissione
Bilancio e Affari istituzionali - avrà la grande occasione di allinearsi con il
sentimento di una larga fetta di popolazione regionale che dalle piazze,
firmando la petizione popolare, sta chiedendo a gran voce a Regione e a tutti
gli enti locali coinvolti di fare un passo indietro rispetto a quest'opera
devastante e costosa. Ormai è chiaro a tutti che i privati coinvolti
investiranno per la realizzazione dell'opera solo in cambio di un pedaggio
salatissimo a carico dei cittadini. Tutti, compresi i residenti. I numeri
relativi alle tariffe che verranno applicate ci parlano di un autentico salasso
che si ripercuoterà sui bilanci, già fortemente provati, di famiglie e imprese.
E' ormai noto che la Regione ha evitato di chiedere l'esenzione per gli umbri,
anche perché non avrebbe potuto farlo dal momento che questa materia, come ha
più volte ricordato lo stesso assessore Rometti, è potestà statale, non
regionale".
"Oggi - ricorda Dottorini - sono sul campo tutte le informazioni necessarie per
far cadere quegli alibi e quelle ambiguità che in questi anni hanno consentito a
tanti Comuni di esprimere il proprio consenso alla realizzazione dell'opera. Per
questo è necessario che la città di Perugia prenda atto della minaccia che grava
sui cittadini e sui territori, pronunciando un No forte e chiaro a questo folle
progetto. Ci auguriamo che il consiglio comunale non perda questa preziosa
occasione".


Perugia, 26 gennaio 2014






RIO GRANDE. DOTTORINI INTERROGA LA GIUNTA REGIONALE: "NECESSARI INTERVENTI
URGENTI PER RESTITUIRE BACINO A COMUNITA' AMERINA"

By Nico Scarscelli on 23.01.15 17:14 | 0 Commenti|
"Anni di impegni non mantenuti da parte di enti locali, regionali e statali.
Adesso occorre che la Regione si faccia carico del problema e dica cosa intende
fare"



"Il bacino del Rio Grande di Amelia necessita di interventi urgenti e risolutivi
e va restituito al più presto alla comunità amerina come un bene di cui poter
usufruire a fini turistici ed ambientali". Con queste parole Oliviero Dottorini,
consigliere regionale e Presidente dell'associazione Per Un'Umbria Migliore,
annuncia di aver presentato una interrogazione urgente in cui chiede alla Giunta
regionale se e come intende farsi carico delle dighe Para e Ponte Grande
attraverso opere e disposizioni che ne garantiscano un effettivo e completo
recupero, evitando così che le due antiche strutture vengano dismesse e che il
bacino del Rio Grande venga condannato a inesorabile degrado.
"Sono anni ormai - prosegue Dottorini - che si susseguono impegni da parte degli
enti locali per la rivalutazione dell'area, ma ad oggi il bacino è quasi
completamente interrato a causa dei grossi quantitativi di fango che vi si sono
depositati nei lunghi e ripetuti periodi di abbandono. Per questo è necessario
che la Regione faccia sapere se è intenzionata a farsi carico di un intervento o
se tutto verrà lasciato in abbandono. Già a gennaio 2014 un'ordinanza della
Protezione Civile ha chiesto alla Regione Umbria di manifestare il suo interesse
per la gestione della diga sul Rio Grande dichiarando altrimenti l'intenzione di
provvedere in breve tempo alla dismissione dello sbarramento. Ma non ci risulta
un'autentica presa di coscienza dei rischi che il bacino sta correndo. Per
questo occorre un rapido pronunciamento del governo regionale, anche per dare
seguito a quanto promosso dalle principali associazioni ambientaliste che hanno
raccolto più di tremila firme su una petizione attraverso la quale i cittadini
chiedevano a enti locali e Regione impegni precisi e puntuali per giungere ad
una soluzione definitiva del problema".
"L'area del Rio Grande - conclude il Presidente della commissione Bilancio e
Affari istituzionali - potrebbe rappresentare una grande risorsa per l'Amerino e
per l'intera regione in termini turistici ed ambientali. La Regione deve farsi
carico una volta per tutte del problema e tentare soluzioni efficaci e
tempestive per restituire questo bene al territorio e ai suoi abitanti".

Perugia, 23 gennaio 2015

Scarica l'interrogazione




BOLLO AUTO. INCONTRO TRA L'ASSESSORE BRACCO E UNA DELEGAZIONE COMPOSTA DA
OLIVIERO DOTTORINI, CARLO CALVIERI E DARIO DI BELLO

By Nico Scarscelli on 16.01.15 17:38 | 0 Commenti|
"Abbiamo chiesto all'assessore di affrontare il problema per tentare di salvare
dalla scure del 'bollo pieno' i veicoli ultraventennali"







"Dall'incontro di questa mattina pare emergere la volontà di affrontare il
problema in maniera seria. Per quanto ci riguarda abbiamo posto all'assessore la
necessità di individuare risposte in grado di salvare dalla scure del 'bollo
pieno' i proprietari di veicoli ventennali degni di essere ritenuti storici,
sulla scorta di quanto sta avvenendo anche in altre regioni". Il consigliere
regionale Oliviero Dottorini (Umbria migliore) commenta così gli esiti
dell'incontro che si è tenuto questa mattina tra l'assessore alle Finanze della
Regione Umbria, Fabrizio Bracco, e una delegazione formata dallo stesso
Dottorini, dal professore Carlo Calvieri e dall'ingegnere Dario Di Bello.
"Abbiamo ricordato all'assessore la necessità di intervenire nelle forme che si
riterranno più opportune per rimediare all'intervento del Governo che attraverso
la legge di Stabilità ha cancellato in modo indiscriminato i benefici fiscali
per i veicoli ventennali. Abbiamo colto nella risposta dell'assessore la
positiva volontà di mettere ordine nel settore e verificare le modalità per
esaminare la problematica in modo costruttivo". 


Perugia, 16 gennaio 2015




GUALDO CATTANEO. DOTTORINI: RICONVERTIRE CENTRALE ESCLUDENDO OGNI IPOTESI DI
COMBUSTIONE. REGIONE E COMUNE EVITINO POSIZIONI AMBIGUE

By Nico Scarscelli on 15.01.15 11:43 | 0 Commenti|
"Il Consiglio regionale si è già espresso su questa materia respingendo ogni
possibilità di utilizzo di biomasse, rifiuti o altro materiale inquinante"




"Occorre riconvertire la centrale di Gualdo Cattaneo escludendo ogni ipotesi di
combustione. Il Consiglio regionale si è già espresso su questa vicenda
prevedendo in maniera esplicita l'esclusione di ogni possibilità di utilizzo di
biomasse, rifiuti o altro materiale inquinante. Da lì occorre ripartire per
individuare proposte sostenibili che siano davvero in grado di coniugare la
necessità di mantenere i posti di lavoro, con progetti di green economy e di
promozione di un territorio vocato al turismo e all'eccellenza agroalimentare".
Con queste parole Oliviero Dottorini, consigliere regionale e presidente
dell'associazione Per un'Umbria Migliore, commenta gli esiti del Tavolo tecnico
finalizzato alla riconversione dei siti produttivi Enel in Umbria che si è
riunito il 13 gennaio scorso.
"E' fondamentale - ha aggiunto il presidente della commissione Bilancio del
Consiglio regionale - che le istituzioni facciano sentire la propria voce in
maniera chiara e senza ambiguità dando ad Enel un'indicazione decisa per il
superamento di ogni ipotesi di combustione. E' necessario individuare proposte
sostenibili che non penalizzino le imprese locali e chi in quel territorio vive
e lavora. Per questo è fondamentale che qualunque scelta venga condivisa con i
cittadini che per troppi anni hanno visto completamente sottovalutate le proprie
opinioni ed è fondamentale che Comune e Regione non rimangano passivi ad
attendere le decisioni di Enel, ma svolgano un ruolo attivo, fissando paletti
ben precisi che escludano tassativamente qualsiasi forma di combustione. Le
istituzioni devono far sentire ad Enel la propria voce e battersi a fianco dei
cittadini perché la centrale di Bastardo diventi il fiore all'occhiello per la
nostra regione, l'esempio di un modo nuovo di produzioni in armonia con il
territorio".


Perugia, 15 gennaio 2015




AUTO STORICHE. DOTTORINI: "UMBRIA REINTRODUCE BOLLO PER VEICOLI ULTRAVENTENNALI.
DA REGIONE SCHIAFFO A CITTADINI E COLLEZIONISTI"

By Nico Scarscelli on 22.12.14 13:12 | 0 Commenti|
"Con il voto di oggi gli umbri diventano cittadini di serie B e, al contrario
dei residenti in altre regioni, dovranno pagare il bollo pieno anche sui veicoli
di particolare interesse storico"




"Con il voto di oggi in Consiglio regionale l'Umbria da uno schiaffo ai propri
cittadini e agli appassionati di auto e moto storiche. Da oggi non esiste più
l'esenzione del bollo per i veicoli di particolare interesse storico che quindi
torneranno a pagare il bollo pieno, dal costo più che triplo rispetto
all'attuale. Se prima i cittadini erano in difficoltà per la pesante crisi
economica, da oggi grazie all'emendamento proposto dall'assessore Bracco sono
ancora più tartassati dalla fiscalità regionale". Con queste parole Oliviero
Dottorini, presidente di Umbria migliore e consigliere regionale, commenta
l'approvazione da parte del Consiglio regionale (favorevoli Pd e Psi)
dell'emendamento della Giunta che reintroduce il bollo pieno per le auto e le
moto di particolare interesse storico, che vanno dai 20 ai 29 anni.
"È bene ricordare - continua il presidente della commissione Bilancio - che
grazie ad una nostra modifica l'atto uscito dalla Commissione aveva preservato
il bollo ridotto per le auto e le moto di particolare interesse storico che
presentano i requisiti previsti dalla legge e che sono certificate dai centri
specializzati della Regione, ma la Giunta ha voluto dare uno schiaffo ai
cittadini umbri e annullare questa possibilità. In questo modo diventerà a breve
operativa la scure del governo Renzi che prevede di tagliare tutte le
agevolazioni per i veicoli ultraventennali. Questo atto, oltre a generare un
danno economico per migliaia di cittadini che nella nostra regione si troveranno
di colpo a dover pagare centinaia di euro a fronte dei 25,82 che pagavano fino
ad oggi, di fatto crea una disparità di trattamento tra i cittadini umbri e
quelli di altre regioni come Piemonte, Lombardia, Veneto, Emilia Romagna,
Toscana, Puglia e provincia autonoma di Trento e Bolzano che invece hanno
preferito andare incontro ai propri cittadini e mantenere il beneficio del bollo
ridotto per le auto e le moto storiche. Così, mentre in altre regioni si cerca
di tutelare un grande patrimonio storico e culturale - continua Dottorini - in
Umbria si preferisce infierire e andare a fare cassa proprio nelle tasche di
quegli appassionati e collezionisti che possiedono auto e moto e vespe ultra
ventennali".
"Già fu una dura battaglia quella che portò nel 2007 a introdurre
l'autocertificazione per il veicoli storici, ma oggi si manifesta in pieno la
pesantezza di un apparato burocratico regionale che è sempre stato ostile verso
questo mondo e che oggi pare prendersi la rivincita su un settore che non merita
questo trattamento. Adesso - conclude Dottorini - sarà opportuno andare a
spiegare ai cittadini come questo è potuto avvenire e chi ha preferito
reintrodurre il bollo per le auto storiche, relegando gli umbri a cittadini di
serie B".


Perugia, 22 dicembre 2014






GUALDO CATTANEO. DOTTORINI: SUPERARE OGNI IPOTESI DI COMBUSTIONE, MOZIONE
REGIONALE DEL 2007 ESCLUDEVA BIOMASSE

By Nico Scarscelli on 19.12.14 11:07 | 0 Commenti|
"Comune e Regione fissino paletti che escludano tassativamente qualsiasi forma
di combustione. Avanti con green economy ed eccellenze agroalimentari"


Alcuni momenti dell'assemblea che si è svolta a Gualdo Cattaneo il 15 dicembre
2014


"E' fondamentale che le istituzioni facciano sentire la propria voce sul futuro
della centrale di Gualdo Cattaneo dando ad Enel un'indicazione chiara e decisa:
occorre garantire il superamento di ogni ipotesi di combustione". Con queste
parole Oliviero Dottorini, consigliere regionale e presidente dell'associazione
Per un'Umbria Migliore, commenta le vicende che riguardano il futuro della
centrale di Gualdo Cattaneo, oggetto di una partecipata assemblea che si è
svolta a Ponte di Ferro e che ha visto la partecipazione del Sindaco,
dell'assessore comunale all'ambiente e di numerosi cittadini.
"Dopo le tante e fantasiose ipotesi sul futuro della centrale di Gualdo Cattaneo
che si sono susseguite negli anni - spiega Dottorini - è necessario iniziare a
ragionare su proposte sostenibili che siano davvero in grado di coniugare la
necessità di mantenere i posti di lavoro, con progetti di green economy e di
promozione di un territorio vocato all'eccellenza agroalimentare. Si dice che
Enel entro febbraio metterà in campo il progetto di rilancio dell'area. E'
fondamentale che qualunque scelta venga condivisa con i cittadini che per troppi
anni hanno visto completamente sottovalutate le proprie opinioni ed è
fondamentale che Comune e Regione non rimangano passivi ad attendere le
decisioni di Enel, ma svolgano un ruolo attivo, fissando paletti ben precisi che
escludano tassativamente qualsiasi forma di combustione".
"Quello di Gualdo Cattaneo - prosegue il presidente della commissione Bilancio -
è un territorio che ha già dato troppo in termini di inquinamento, disagi e
forse anche in termini sanitari. Non va inoltre dimenticato che l'area della
centrale è lontana dalle principali vie di comunicazione, che l'impianto attuale
è vecchio ed obsoleto e rappresenta ormai un pezzo di archeologia industriale
che necessita di una riconversione verso attività più coerenti con la vocazione
turistica e agroalimentare del territorio. Il Consiglio regionale nel 2007
approvò una mozione, che mi vede come proponente, in cui è previsto in maniera
esplicita che non si possa riconvertire la centrale di Bastardo a biomasse e
inoltre che non vi si possano bruciare rifiuti o altro materiale inquinante
ulteriore rispetto a quello già in uso. Da lì si riparte. Le istituzioni devono
far sentire ad Enel la propria voce e battersi a fianco dei cittadini perché la
centrale di Gualdo Cattaneo diventi il fiore all'occhiello per la nostra
regione, l'esempio di un modo nuovo di produzioni in armonia con il territorio".


Perugia, 19 dicembre 2014




SANITÀ. PAGA LA ASL? COSTA IL TRIPLO. APPROVATA MOZIONE DOTTORINI: "REGIONE DIA
UNO STOP AI FURBETTI E FISSI TETTI MASSIMI"

By Nico Scarscelli on 16.12.14 13:36 | 0 Commenti|
Aggiornamento del nomenclatore nazionale, indagini conoscitive su Asl e Aziende
ospedaliere e tariffe regionali gli impegni imposti alla Giunta: "Altrimenti
paga sempre Pantalone"



Nella foto a destra Oliviero Dottorini con Fabio Lalli, il cittadino che ha
denunciato la differenza di costo delle protesi sanitarie


"Quella di oggi è senz'altro una risposta concreta a un problema che ci portiamo
dietro da troppo tempo e che rischia di causare seri problemi economici al
sistema sanitario regionale. L'atto che abbiamo approvato questa mattina impegna
la Regione a farsi parte attiva verso il Governo per aggiornare al ribasso le
tariffe delle protesi sanitarie e dice basta ai furbetti che commercializzano
gli stessi identici dispositivi protesici con costi diversi a secondo
dell'acquirente". Con queste parole Oliviero Dottorini, presidente di Umbria
migliore e consigliere regionale, commenta l'approvazione da parte
dell'Assemblea legislativa della sua mozione relativa allo "scandalo" emerso da
un'inchiesta giornalistica del programma Le Iene e che riguarda l'elevata
differenza di costo delle protesi sanitarie se ad acquistarle è un privato
cittadino o sono le Aziende sanitarie locali.
"La vicenda è nota ed emersa a seguito di un'inchiesta delle Iene - ricorda
Dottorini -. e prende spunto dal senso civico di un cittadino che si è visto
applicare prezzi differenti per  gli stessi plantari, a secondo che a pagare
fosse lui o la Asl1. Dall'inchiesta è emerso che lo stesso paio di plantari se
acquistato da un privato cittadino hanno un costo pari a 69,12 euro, mentre se
acquistati tramite l'Azienda sanitaria locale hanno un costo pari a 172,95 euro,
quasi il triplo del prezzo praticato al privato. Questo incredibile divario di
costo purtroppo risulta causato dal mancato aggiornamento del nomenclatore
tariffario nazionale che contiene i costi standard per ogni singolo prodotto
protesico, attualmente fermo al 1999. Con la nostra mozione approvata oggi -
aggiunge Dottorini - impegniamo la Giunta a intervenire nei confronti del
Governo nazionale per sollecitarlo ad aggiornare al ribasso le tariffe del
nomenclatore nazionale e ad adoperarsi affinché vengano previste tariffe
regionali relative ai dispositivi protesici, fissando il livello massimo delle
tariffe da corrispondere nel proprio territorio ai soggetti erogatori. In questo
modo cerchiamo di porre un freno e di rendere la vita più difficile a quei
soggetti e negozianti che, approfittando del mancato aggiornamento del
nomenclatore, possono praticare prezzi enormemente più alti rispetto al valore
di mercato".
"Riteniamo - conclude Dottorini - che con questo provvedimento la Regione dia
una risposta seria e concreta a un problema causato dal Governo e in particolare
dal Ministero della Sanità e tuteli i propri cittadini da un dispendio di
risorse pubbliche non più tollerabile. Proprio per questo la nostra mozione dà
mandato alla Direzione regionale salute e coesione sociale di avviare
un'indagine conoscitiva per verificare se sono presenti casi analoghi di
differenza di prezzo delle protesi nelle Aziende sanitarie ed ospedaliere
dell'Umbria. Dobbia
o muoverci celermente e riparare a questo inutile dispendio di risorse
pubbliche. Altrimenti tutti gli sforzi messi in atto per ridurre gli sprechi
nella pubblica amministrazione rischiano di rivelarsi un bluff e di infrangersi
su casi come questo, dove a pagare è sempre Pantalone e dove su una semplice
coppia di plantari ortopedici esiste un margine di possibili risparmi
incredibilmente elevato e incomprensibilmente ignorato".


Perugia, 16 dicembre 2014


 * Scarica la mozione approvata
 * Leggi l'intervento di Oliviero Dottorini
 * Guarda il servizio delle Iene





TORNANO I REFERENDUM IN UMBRIA

By Nico Scarscelli on 04.12.14 13:25 | 0 Commenti|

> 


> Oggi abbiamo rimediato a un vero e proprio furto di democrazia. Con la
> modifica della legge sugli istituti di partecipazione, da me proposta e
> approvata questa mattina dal Consiglio regionale, è finalmente possibile
> svolgere i referendum in Umbria, restituendo ai cittadini la possibilità reale
> di partecipare alla vita democratica e politica della nostra Regione. Fino ad
> oggi infatti la legge, rendendo incompatibile lo svolgimento del referendum
> con altre elezioni (fossero esse politiche, regionali o amministrative), di
> fatto se ne rendeva impossibile la celebrazione.
> 
> 
> Qui è possibile scaricare il mio intervento in aula





OLTRE 7MILA NO CONTRO LA E45 AUTOSTRADA

By Nico Scarscelli on 02.12.14 09:07 | 0 Commenti|



> Un primo risultato importante per l'Umbria e per tutti i cittadini che in
> questi mesi hanno sostenuto la nostra battaglia contro un'opera inutile e
> devastante. Oltre 7mila le firme già raccolte che entro la fine dell'anno
> verranno ufficialmente consegnate al Presidente del Consiglio regionale. Sono
> la voce di tanti lavoratori e famiglie che si oppongono alla realizzazione di
> un'opera dal forte impatto ambientale che, a causa del salatissimo pedaggio
> previsto, avrà conseguenze insostenibili sui bilanci familiari e sulle piccole
> e medie imprese locali. 




> Calcola il tuo pedaggio e firma anche tu la petizione

> 

> Guarda tutte le foto

> 

> 

> 





UNIVERSITÀ. DOTTORINI: "A CHE GIOCO STA GIOCANDO LA STRANIERI? CON
ALLONTANAMENTO STUDENTI A RISCHIO IL FUTURO DI PERUGIA"

By Nico Scarscelli on 26.11.14 10:20 | 0 Commenti|
"Il modello di pre-iscrizione per le sedi di Firenze, Roma, Assisi, Torino e
Milano conferma la strategia di delocalizzazione. Non vanificare tentativi di
rilancio con scelte verticistiche"




"Dobbiamo capire a che gioco sta giocando la Stranieri e in che modo la Regione
intende intervenire per evitare il peggio. Infatti mentre si sta dibattendo
sulle azioni per riportare gli studenti a Perugia, sono già on-line i modelli di
domanda per la pre-iscrizione dell'Università per Stranieri di Perugia con sede
anche a Roma, Assisi, Firenze, Torino e Milano, confermando di fatto la
delocalizzazione dei corsi di studio. A questo punto, qualcuno deve spiegare e
rendere conto delle proprie scelte". Con queste parole Oliviero Dottorini,
consigliere regionale e presidente dell'Associazione Umbria migliore, commenta
la presenza nel sito web dell'Università per Stranieri di Perugia dei moduli per
la pre-iscrizione ai corsi 2014-2015 con particolare riferimento ai programmi
"Marco Polo" e "Turandot".
"Purtroppo quello che avevamo denunciato sembra si stia puntualmente
realizzando. La fuga in avanti dei vertici dell'ateneo appare grave e indicativa
di una malcelata volontà di delocalizzazione degli studenti in altre sedi.
Eppure a quanto ci risulta il numero di iscrizioni degli studenti cinesi è
ritornato al livello degli anni passati, ma resta alto il rischio che vengano
dirottati fuori Perugia. In effetti gli studenti, pur essendo iscritti alla
Stranieri, potrebbero frequentare nelle città in cui si trovano le scuole
private convenzionate con Perugia. E questa possibilità viene offerta agli
studenti fin dalla compilazione del modulo di preiscrizione elaborato
dall'Università per Stranieri di Perugia e presente nel sito. Sarebbe
interessante tra l'altro conoscere quali sono i criteri di scelta delle sedi
esterne e da quale organo istituzionale sono state approvate le convenzioni. E
inoltre in quale modo viene garantita la supervisione della didattica da parte
della Stranieri? Dobbiamo evitare in ogni modo che i tentativi di rilancio
vengano vanificati da scelte verticistiche che possano mettere in discussione il
prestigio e il ruolo di una delle più antiche istituzioni italiane nell'attività
di ricerca sull'apprendimento e sull'insegnamento della lingua italiana. Gli
studenti sono ambasciatori della cultura italiana e dell'Umbria nel mondo ed è
importante che la qualità e il valore di questa esperienza possano contare
sull'esperienza e l'alta professionalità dei nostri docenti. Tra l'altro le
strutture individuate in giro per l'Italia raramente paiono godere del prestigio
della sede perugina. E' il caso dell'associazione China Form che risulta essere
una scuola professionale, che finora si è occupata di corsi on-line per
parrucchieri, corsi Rec svolti in soli 3 giorni e corsi di lingua italiana che
rilasciano attestati di conoscenza linguistica in una settimana. Le informazioni
al proposito sono piuttosto ambigue, dato che dal sito della Stranieri pare che
gli studenti debbano fare il test di ingresso a Perugia e poi andare nelle altre
sedi, mentre addirittura nel sito di China Form sembra possano fare l'iscrizione
direttamente a Torino e Milano. C'è inoltre da comprendere se esistano o meno
conflitti di interesse tra chi riveste ruoli dirigenziali alla Stranieri e chi
li riveste presso la Comunità di Sant'Egidio, tra le sedi destinatarie degli
studenti delocalizzati".
"Grazie a una gestione prolungatamente inadeguata l'Ateneo di Palazzo Gallenga -
continua Dottorini - risulta essere in uno stato economico-finanziario a dir
poco precario, con una perdita netta di esercizio di oltre 510mila euro e un
calo drastico dei trasferimenti da parte del Ministero dovuti in larga parte
alla non appetibile offerta formativa e alla scarsa efficacia dell'attività di
promozione dell'Ateneo. L'incomprensibile calo di iniziativa e di risultati
progettuali, affiancati alla riduzione dei proventi derivanti dalla ricerca
rischiano di comprometterne in maniera definitiva il prestigio e le
potenzialità. Chiediamo un intervento immediato da parte della Giunta regionale
- conclude Dottorini - in grado di mettere un freno alle pericolose fughe in
avanti dei vertici della Stranieri per scongiurare la fine di un modello
didattico e di un'esperienza accademica fondamentale per il prestigio culturale
e l'indotto anche economico che genera nel capoluogo e nell'intera Regione".


Perugia, 26 novembre 2014






COOPERAZIONE. DOTTORINI: "OK DALL'AULA A NOSTRO EMENDAMENTO: ADESSO COMUNI
OBBLIGATI AD AFFIDARE SERVIZI ANCHE A COOPERATIVE SOCIALI"

By Nico Scarscelli on 18.11.14 15:02 | 0 Commenti|
"Finalmente si impone l'affidamento del 5 per cento dei servizi esternalizzati
alle cooperative sociali di tipo B. Importante riconoscimento alle imprese
sociali che impiegano invalidi, ex degenti di istituti psichiatrici e altri
soggetti svantaggiati."




"Da oggi la clausola sociale a favore delle cooperative di tipo B non sarà più
un optional. Con l'approvazione del nostro emendamento si dà concreta
applicazione alla norma che impone ai Comuni l'affidamento a queste cooperative
sociali di almeno il 5 per cento dei servizi. E' un importante segnale di
apertura verso chi, impiegando soggetti svantaggiati o disabili, si preoccupa di
mantenere saldo il tessuto connettivo della nostra società attraverso la
cooperazione sociale. Per noi è il risultato degli sforzi compiuti in questi
mesi e siamo molto soddisfatti". Con queste parole il consigliere regionale
Oliviero Dottorini (Umbria migliore) commenta il voto favorevole dell'Aula di
Palazzo Cesaroni sull'emendamento all'atto sulle ex Ipab che riserva una quota
del mercato dei servizi locali alle cooperative che impiegano soggetti
 svantaggiati o disabili.
"Premiare i comuni virtuosi che decidono di stare dalla parte dei più deboli -
spiega Dottorini - significa correggere in modo efficace le spietate regole di
mercato e rappresenta un segnale di grande apertura verso la cooperazione
sociale e verso chi si preoccupa di mantenere saldo il tessuto connettivo della
nostra società regionale. Grazie alle modifiche apportate all'art. 33 della
legge regionale 26 del 2009, la  Regione avrà a disposizione un importante
strumento per incidere sull'applicazione della cosiddetta clausola sociale.
Infatti è previsto che una quota del Fondo sociale, ripartito annualmente dalla
Regione tra gli enti locali, vada ad incentivare i Comuni i quali sono chiamati
ad assegnare almeno il 5 per cento degli affidamenti di beni e servizi alle
imprese sociali che impiegano invalidi fisici e psichici, ex degenti di istituti
psichiatrici e persone condannate ammesse alle misure alternative alla
detenzione. Prima del nostro intervento l'obbligo dell'assegnazione di tale
quota era rimasta lettera morta, senza nessun controllo e senza alcun incentivo
nei confronti degli enti locali. Una situazione di questo genere  non era più
sostenibile - prosegue Dottorini - sia perchè umiliava la normativa nazionale
sulla cooperazione del 1991, pensata per creare opportunità lavorative per le
fasce deboli del mercato del lavoro disegnando un modello virtuoso di
partecipazione pubblico-privato, sia perchè non riconosceva il fondamentale
ruolo sociale svolto dal settore della cooperazione". 
"E' stata sicuramente importante la disponibilità della Giunta che con la
vicepresidente Casciari ha condiviso questa battaglia. Auspichiamo quindi che da
subito la Giunta inizi l'attività di monitoraggio nei confronti delle
amministrazioni locali attraverso i dati che queste metteranno a disposizione
dell'Osservatorio dei contratti pubblici affinchè, a partire dal 2016, i Comuni
che risulteranno virtuosi possano beneficiare degli incentivi rappresentati da
una percentuale del Fondo sociale regionale. L'aula con il voto di oggi -
conclude Dottorini - ha dato applicazione ad un obbligo di legge per troppo
tempo rimasto inapplicato e ha riconosciuto finalmente alle cooperative di tipo
B l'alto valore sociale della funzione che esse svolgono quotidianamente". 


Perugia, 18 Novembre 2014




OMOFOBIA. DOTTORINI INTERROGA LA GIUNTA: "VIOLENZA E INSULTI A SCUOLA. SE
CONFERMATO, EPISODIO GRAVISSIMO"

By Nico Scarscelli on 17.11.14 14:34 | 0 Commenti|
"Clima culturale da condannare senza ambiguità: auspichiamo politiche
dell'accoglienza, del pluralismo e dell'inclusione, a partire dalle scuole"




"Se i fatti fossero confermati, sarebbe gravissimo. Non può essere consentito a
un docente di ostentare un atteggiamento di intolleranza, giungendo persino
all'aggressività verbale e fisica e tradendo quindi quella che dovrebbe essere
la sua funzione di educatore: condannare la violenza e insegnare ai suoi alunni
il pluralismo e l'apertura verso l'altro, qualsiasi sia il suo orientamento
sessuale, il suo credo, la sua nazionalità". Il consigliere regionale Oliviero
Dottorini, presidente dell'associazione Umbria Migliore, annuncia con queste
parole la presentazione di un'interrogazione alla Giunta regionale per chiedere
"se rispondono al vero i fatti riportati dalla stampa riguardo a un presunto
caso di omofobia accaduto in un istituto superiore della provincia di Perugia,
come intende affrontare l'episodio in questione e soprattutto quali azioni
intende mettere in campo per contrastare il clima culturale di cui tale episodio
è figlio, favorendo di contro una cultura dell'accoglienza, del pluralismo e
dell'inclusione".
"Episodi di questo genere - aggiunge Dottorini - sono sintomatici di un clima
culturale sempre più diffuso che porta alla stigmatizzazione e alla
discriminazione di chi è considerato diverso, perché di fatto non corrisponde ai
canoni di normalità stabiliti dalla mentalità comune. Questo è quanto avviene
soprattutto in tema di sessualità, con una forte opposizione verso chi manifesta
tendenze differenti da quelle considerate "naturali", ma accade spesso anche per
motivi religiosi o etnici. Credo che la comunità regionale debba prendere le
distanze in maniera inequivocabile da certi episodi e mostrare la propria
vicinanza a chi ne è vittima. Forse sarà anche l'ora di portare il tema
all'attenzione del Consiglio regionale. C'è un testo già depositato da alcuni
colleghi del Pd contro le discriminazioni e e le violenze determinate
dall'orientamento sessuale. Credo possa essere una buona base di partenza per
consentire alla nostra legislazione di adottare norme chiare che rendano
esplicito il riconoscimento della libertà di orientamento sessuale e identità di
genere. Questo triste episodio ci dimostra che è urgente dotarsi di strumenti
anche legislativi per bloccare il clima di intolleranza crescente e per
promuovere una società del pluralismo e dell'inclusione".


Perugia, 17 novembre




GIOCO D'AZZARDO. DOTTORINI: NOSTRA PROPOSTA E' LEGGE, BEL SEGNALE DAL CONSIGLIO
REGIONALE. UMBRIA CONTRASTA DIPENDENZA E CRIMINALITA'

By Nico Scarscelli on 15.11.14 00:32 | 0 Commenti|
"Agevolazioni fiscali per locali No slot, numero verde e assistenza sanitaria.
Incomprensibile la goffa opposizione di Forza Italia e Ncd"




"Il voto di oggi porta anche l'Umbria nel novero delle regioni che tentano di
prevenire e contrastare il gioco d'azzardo e gli affari più o meno leciti che ad
esso si collegano. La ludopatia si sta trasformando in una vera emergenza
sociale, per questo è urgente intervenire con tutti gli strumenti a nostra
disposizione per promuovere iniziative di contrasto al rischio di dipendenza.
Non possiamo più assistere inermi a una pratica che apre le porte alla
criminalità organizzata e trascina molte persone in un circolo vizioso con gravi
conseguenze familiari, economiche e sociali". Con queste parole il consigliere
regionale Oliviero Dottorini, presidente di Umbria Migliore e firmatario di una
delle proposte di legge per il contrasto della ludopatia, esprime la propria
soddisfazione per l'approvazione del testo di legge riguardante le "Norme per la
prevenzione, il contrasto e la riduzione del rischio della dipendenza da gioco
d'azzardo patologico". 
"Si stima che la ludopatia rappresenti la seconda causa di indebitamento delle
famiglie italiane e l'espansione del gioco d'azzardo legale non contiene, ma
alimenta il gioco illegale e i fenomeni mafiosi e criminali che lo sfruttano. Lo
Stato da un lato si ritaglia un ruolo che assomiglia molto a quello di un
biscazziere, dall'altro tenta di arginare le devianze patologiche dell'azzardo
con interventi inefficaci quanto ipocriti. Con questa legge gli esercenti che
decideranno di rinunciare agli elevatissimi incassi derivanti dalle slot
potranno contare su significativi sconti fiscali ed è singolare che Forza Italia
e una parte di Ncd si siano opposti con un vigore sospetto proprio a questa
scelta di civiltà. Il testo approvato ha il pregio di coniugare, assommando
molte delle proposte che avanzammo circa un anno fa, l'aspetto socio-sanitario
della ludopatia ad efficaci misure economiche. Crediamo che si attui così una
concreta forma di supplenza nei confronti di uno Stato che ha preferito
limitarsi ad incassare i  miliardi di euro che ogni anno derivano dal mercato
del gioco d'azzardo senza avere quasi alcuna considerazione dei risvolti umani,
socio-sanitari e culturali di questo triste fenomeno".
"La crisi economica e il comportamento ambiguo dello Stato - spiega Dottorini -
hanno contribuito non poco al dilagare di quella che oggi potremmo definire una
vera e propria piaga sociale. L'Umbria, con i suoi 2 milioni di euro spesi al
giorno negli oltre 4mila apparecchi installati, non è esente dal fenomeno. Per
questo riteniamo importante lo sviluppo sia di una serie di iniziative atte a
prevenire la malattia come la creazione di gruppi di auto-aiuto e l'attivazione
di un numero verde regionale, sia di azioni che vanno a contrastare
concretamente il fenomeno come il divieto di disporre di slot-machine per i
locali che si trovano a meno di 500 metri dalle scuole, e la previsione di un
marchio etico "no- slot" per i  locali pubblici che rinunciano alla istallazione
di apparecchi da gioco. Ma è certamente la previsione di agevolazioni fiscali
sulla quota Irap regionale per gli esercizi che rinunciano agli incassi delle
slot-machine il perno che dà concretezza alla legge. Resta da comprendere
l'opposizione di parte del centrodestra che inizialmente aveva avanzato
proposte, ma in aula ha messo in atto un goffo tentativo di boicottaggio
dell'impianto normativo".


Perugia, 14 Novembre 2014


 * Leggi l'intervento in aula







E45 AUTOSTRADA. DOTTORINI: VIA LIBERA DEL CIPE PESSIMA NOTIZIA PER GLI UMBRI.
SARA' UN SALASSO PESANTISSIMO PER RESIDENTI E PENDOLARI

By Nico Scarscelli on 13.11.14 14:53 | 0 Commenti|
"Tariffazione esorbitante, con ripercussioni sulla viabilità secondaria e sulle
potenzialità di sviluppo dell'Umbria. Eppure Renzi si era detto contrario alle
grandi opere..."




"Il via libera del Cipe alla E45 autostrada è sicuramente una pessima notizia
per gli umbri. Al devastante impatto ambientale farà riscontro un pedaggio
pesante a carico di cittadini e pendolari, con pesanti ripercussioni sul tessuto
economico e imprenditoriale della regione". Con queste parole Oliviero
Dottorini, consigliere regionale e presidente di Umbria migliore, commenta
l'esito della riunione del Comitato interministeriale per la programmazione
economica (Cipe) che si è svolta lunedì, presieduta dal Presidente del Consiglio
Matteo Renzi.
"C'è da chiedersi se il Matteo Renzi che ha dato l'ok a questa assurda opera sia
lo stesso che appena due anni fa affermava la necessità di passare dalle grandi
opere alle opere utili, rimarcando come fossero le piccole e medie opere a
creare sviluppo e occupazione e non le grandi. Purtroppo non è bastata nemmeno
la bocciatura del progetto da parte della Corte dei Conti a scalfire le certezze
di chi da destra a sinistra continua a lavorare per la realizzazione di
quest'opera così lontana dai bisogni dei cittadini e dei territori. A parte la
defiscalizzazione, infatti, i 10 miliardi di euro previsti per l'autostrada -
prosegue Dottorini - saranno tutti a carico dei cittadini attraverso il
pagamento del pedaggio ed i promotori del project-financing hanno previsto una
tariffazione esorbitante, con sicure ripercussioni sulle economie familiari, sul
traffico delle arterie secondarie e sulle piccole e medie imprese. Se la Regione
ha davvero intenzione di far sentire la propria voce e di chiedere agevolazioni
sul pedaggio per i residenti umbri, è necessario e urgente che lo faccia
tempestivamente perché i tempi stringono e al momento l'unica certezza è che nel
Piano economico finanziario non è assolutamente prevista alcuna agevolazione
sulle tariffe".
"Secondo tale Piano - spiega il presidente di Umbria Migliore - il promotore del
progetto per procedere all'attuazione del programma di investimenti ritiene
congrua l'applicazione di una tariffa pari a 0,15225 euro al chilometro per i
veicoli leggeri e pari a 0,29757 per quelli pesanti. Applicando un semplice
calcolo matematico si scopre che per coprire i circa 50 chilometri che separano
Perugia da Città di Castello occorreranno circa 7,60 euro, mentre da Terni a
Perugia saremmo attorno ai 12 euro. Ovviamente la stangata sarà quasi doppia per
i mezzi pesanti, ma anche per i mezzi di trasporto dei piccoli imprenditori
locali. Un autentico salasso per tutti i cittadini umbri che di fatto non hanno
alternative alla E45 per spostarsi da una città all'altra all'interno della
regione".
"Sono tanti i cittadini - conclude Dottorini - che continuano a firmare la
petizione popolare in cui si chiede alla Regione di fare un passo indietro
sull'appoggio a quest'opera che, non lascerà soltanto una ferita insanabile per
il nostro territorio e per il nostro tessuto produttivo, ma assesterà un colpo
insostenibile alle nostre economie familiari e imprenditoriali. E' assolutamente
urgente che la Regione rompa gli indugi e si schieri convintamente al loro
fianco".


Perugia, 13 novembre 2014




BANCO DELLA TERRA. DOTTORINI: "GIUNTA BATTA UN COLPO E DICA SE VUOLE BOICOTTARE
LA LEGGE. NOI PRONTI AD AZIONI ECLATANTI"

By Nico Scarscelli on 06.11.14 14:28 | 0 Commenti|
"Nonostante le tante richieste, la legge resta ferma al palo. Non lasceremo
nelle mani di apparati burocratici lenti e inefficienti il destino di un
provvedimento dall'alto valore etico ed economico"




"E' inconcepibile che a 7 mesi dall'approvazione della legge sul Banco della
Terra non si sia ancora riusciti a renderla operativa. La legge parlava di
novanta giorni per l'emanazione del regolamento, ma ad oggi ancora non c'è
traccia di questo atto indispensabile per rendere operativo il provvedimento. E'
vergognoso che in un momento di grave crisi economica come quello che stiamo
attraversando, si riesca a tergiversare ancora nel dare le gambe ad una legge
che potrebbe essere un importante strumento a favore dell'occupazione e dello
sviluppo del settore agricolo". Con queste parole il consigliere regionale
Oliviero Dottorini, primo firmatario della legge concernente le "Disposizioni
per favorire l'accesso dei giovani all'agricoltura e contenere il consumo di
suoli agricoli" emanato il 5 Aprile scorso, denuncia la mancata predisposizione
del regolamento attuativo in grado di rendere operativa la legge.
"L'atto - spiega Dottorini - è stato preadottato dalla Giunta a fine luglio ed è
poi passato all'approvazione del Cal, ma da allora se ne sono perse le tracce.
Sembra che il testo sia attualmente incagliato presso l'ufficio legislativo
della Giunta. A questo punto è utile capire se c'è realmente la volontà di dare
gambe a questa legge che potrebbe consentire di valorizzare terreni e beni
inutilizzati o abbandonati e che in tanti attendono come possibilità di
costruirsi una prospettiva occupazionale, o se al contrario c'è la volontà di
boicottarla. Una cosa è certa: non lasceremo nelle mani di apparati burocratici
lenti e inefficienti il destino di un provvedimento dall'alto valore etico ed
economico. Se alle difficoltà oggettive di elaborare un regolamento su una
materia complessa, si aggiunge una evidente trascuratezza nel cogliere
l'importanza di questo provvedimento, diventa chiaro il perché ci sono regioni
partite più tardi rispetto all'Umbria, in cui si è già provveduto
all'assegnazione dei terreni, mentre qui stiamo ancora fermi al palo e con una
proposta incompleta e in parte da rivedere".
"Quella sulla terra ai giovani agricoltori - precisa il primo firmatario
Dottorini - è una legge all'avanguardia a livello nazionale, che valorizza le
risorse abbandonate e contribuisce a garantire occupazione alle fasce più deboli
del nostro tessuto sociale. Si tratta di un provvedimento che è nato con
l'obiettivo di incrociare l'esigenza di salvaguardia e recupero dei numerosi
terreni e immobili agricoli, sia pubblici che privati, che attualmente non sono
utilizzati o abbandonati, con quella di offrire opportunità lavorative e
imprenditoriali al grande numero di giovani agricoltori che incontrano
difficoltà spesso insormontabili nell'avviare la propria attività. E' necessario
che la Giunta chiarisca una volta per tutte le proprie intenzioni. Questa legge
ha giustamente suscitato grandi aspettative da parte di cittadini che continuano
ad attendere l'emanazione dei primi bandi per l'assegnazione dei terreni. Noi
siamo al loro fianco e continueremo a farci sentire, pronti anche ad azioni
eclatanti".






Perugia, 6 Novembre 2014




UNIVERSITÀ. DOTTORINI: "NECESSARIO SFORZO COMUNE, INCOMPRENSIBILE DIROTTARE
STUDENTI SU ALTRE SEDI"

By Nico Scarscelli on 05.11.14 15:10 | 0 Commenti|
"Rettore Paciullo in Cina per promuovere Umbria Academy, mentre a Perugia si sta
pensando allo smantellamento dei corsi per cinesi. Necessario ravvedimento"




"Dalla Stranieri pare giungano segnali di ravvedimento riguardo all'ipotesi di
delocalizzazione dei corsi di italiano per studenti cinesi. Se confermati,
sarebbero da accogliere come una buona notizia e come l'occasione per togliere
l'intera regione da una situazione imbarazzante e insostenibile agli occhi della
pubblica opinione". Con queste parole il consigliere regionale Oliviero
Dottorini (Umbria Migliore) commenta l'incontro che si è svolto a Palazzo
Gallenga per fare il punto della situazione riguardo alla decisione di di
trasferire dal 2015 parte dei corsi del progetto "Marco Polo e Turandot" presso
strutture convenzionate di altre città italiane.
"E' appena rientrata dalla Cina la delegazione della Regione Umbria e ci risulta
che il progetto 'Umbria Academy', che ha l'obiettivo di promuovere offerte
formative altamente specializzate rivolte agli studenti cinesi, abbia avuto
riscontri molto positivi. Della delegazione faceva parte anche il Rettore
Paciullo, che ha partecipato anche alla conferenza stampa di presentazione del
progetto. Appare pertanto assai singolare - precisa Dottorini, promotore di
un'interrogazione urgente alla Giunta - che mentre la Regione si prodigava a
promuovere e costruire contatti istituzionali con le università cinesi, qualcuno
stesse nel frattempo immaginando di delocalizzare i corsi della Stranieri di
Perugia. Sarebbe incomprensibile se si decidesse, in nome della spending review,
di vanificare gli importanti contatti istituzionali con le università cinesi che
si sono sviluppati".
"Il progetto coordinato dalla Regione Umbria - spiega il consigliere che questa
mattina ha incontrato l'assessore Carla Casciari per fare il punto della
situazione - è in grado di offrire agli studenti cinesi proposte concrete e
competitive che vanno dall'accoglienza alla possibilità di proseguire gli studi
presso gli altri enti accreditati. La Regione Umbria ha sempre investito molto
in accoglienza e diritto allo studio ed ha dimostrato, con gli incontri che si
sono svolti in Cina, di poter essere molto competitiva dal punto dell'offerta.
Non si capisce allora a quale logica risponda la scelta della Stranieri di
dirottare verso altri atenei gli studenti cinesi. Non vorremmo - conclude il
presidente di Umbria Migliore - che dietro la scelta di delocalizzare i corsi di
lingua si celi un disegno che punta a smantellare progressivamente l'Università
per Stranieri di Perugia, magari per avvantaggiare altre sedi, come Siena. E'
una ipotesi che risulterebbe incomprensibile, almeno se valutata con le
categorie del buon senso e dell'interesse regionale, soprattutto se a
caldeggiarla fosse chi dovrebbe tutelare le potenzialità della Stranieri e, in
particolare, chi della Stranieri è in quota parte responsabile dell'attuale
situazione, come il Ministro Giannini. In tutto questo è singolare infatti che
alla base di questa situazione ci siano normative che portano la firma del
Ministro Giannini che in questo modo si ritaglia un ruolo di doppia
protagonista: da un lato è sicuramente tra le responsabili del declino della
Stranieri di Perugia, essendone stata rettore fino a pochi mesi fa, dall'altro è
la promotrice, in qualità di Ministro, delle normative che inducono le
università scadenti e con pochi iscritti a fondersi. Un autentico capolavoro che
non vorremmo avesse come esito finale proprio quello di avvantaggiare alcune
sedi a discapito di altre".
"Vogliamo ricordare che la Stranieri è uno dei perni sul quale negli anni si è
costruito lo spessore e il prestigio culturale e formativo dell'intera Regione.
Prima di prendere decisioni è bene che da Palazzo Gallenga si avviino percorsi
di coinvolgimento con tutti i soggetti interessati per scongiurare il rischio
che si smantelli un'intera filiera virtuosa assieme alla dignità di insegnanti
precari che vanno tutelati attraverso uno sforzo comune".


Perugia, 5 novembre 2014




AGRICOLTURA. DOTTORINI: "MOSCA OLEARIA FALCIDIA PRODUZIONI, SOSTENERE CON MISURE
STRAORDINARIE OLIVICOLTORI UMBRI"

By Nico Scarscelli on 03.11.14 12:29 | 0 Commenti|
"A settembre livelli di infestazione fino ad oltre il 40 per cento, con una
produzione di olive bassissima. Tutelare con tutti i mezzi il nostro oro ed i
produttori umbri"




"Per l'olio umbro si prospetta un'annata da dimenticare a causa degli attacchi
della mosca olearia che hanno compromesso irreparabilmente la produzione del
2014. E' urgente che la Regione dichiari lo stato di calamità e preveda misure
di sostegno alle imprese del settore che dovranno sopportare danni economici
ingentissimi". Con queste parole Oliviero Dottorini, consigliere regionale e
presidente dell'associazione "Per un'Umbria Migliore", sollecita la Giunta
regionale ad adottare misure straordinarie per sostenere un settore che rischia
di rimanere in ginocchio.
"Il clima dei mesi scorsi, caratterizzato da abbondanti piogge nel periodo
estivo e temperature al disopra della norma nei mesi di settembre ed ottobre, ha
favorito il massimo sviluppo della mosca olearia, che oltre a falcidiare le
produzioni, abbassa notevolmente la qualità dell'olio ottenuto azzerando
completamente gli standard qualitativi che caratterizzano l'olio umbro. Nel
bollettino fitosanitario numero 6 del 20 settembre 2014 - spiega Dottorini - si
constatava la presenza di attacchi di mosca olearia in tutte le aree olivicole
umbre, con livelli di infestazione fino ad oltre il 40 per cento ed una
produzione di olive bassissima, circa 6-7 kg a pianta nei casi migliori. Sono
dati impietosi che testimoniano la gravità della situazione, di sicuro
peggiorata nel mese di ottobre. Va inoltre ricordato che ad oggi l'unica
soluzione per essere rimborsati, anche se solo in parte, dai danni delle
avversità atmosferiche o dalle fitopatologie sono le assicurazioni agevolate da
fare attraverso la domanda unica Pac. Tuttavia, nel Piano assicurato agricolo
che il Ministero dirama ogni anno, la mosca dell'olivo non è presente. Perciò
contro i danni da essa provocati non è neanche possibile assicurarsi".
"L'olio è il prodotto di maggior prestigio che le nostre terre ci regalano ed è
il simbolo del nostro territorio e della nostra cultura, per questo - conclude
il presidente di Umbria migliore - è indispensabile che la Regione si attivi
immediatamente per tutelare con tutti i mezzi il nostro oro ed i produttori
umbri da quella che è sicuramente una delle peggiori stagioni a memoria d'uomo".


Perugia, 3 Novembre 2014




UNIVERSITÀ. DOTTORINI: STUDENTI STRANIERI RISORSA CULTURALE ED ECONOMICA,
SBAGLIATO ALLONTANARLI DA PERUGIA

By Nico Scarscelli on 01.11.14 10:32 | 0 Commenti|
Presentata interrogazione alla Giunta regionale: "In gioco c'è il prestigio
dell'intera Regione e l'impoverimento culturale, sociale ed economico del suo
capoluogo"




"La notizia secondo cui l'Università per Stranieri di Perugia avrebbe appaltato
ad altri i suoi corsi destinati agli studenti cinesi non può passare sotto
silenzio. Tutti i potenziali attori, dalla Regione al Comune di Perugia, dal
Rettore all'intero corpo docenti e al complesso tessuto sociale cittadino devono
prendere atto di una situazione tutt'altro che semplice per tentare di trovare
una soluzione praticabile. In gioco c'è il prestigio dell'intera Regione e
l'impoverimento culturale, sociale ed economico del suo capoluogo". Con queste
parole Oliviero Dottorini, consigliere regionale e presidente dell'associazione
Umbria migliore, annuncia di aver presentato un'interrogazione urgente alla
Giunta regionale riguardo alla decisione di palazzo Gallenga di trasferire dal
2015 parte dei corsi del progetto "Marco Polo e Turandot" presso strutture
convenzionate di altre città italiane.
"Condivido l'appello lanciato dalla Società Generale di Mutuo Soccorso
finalizzato a scongiurare il ridimensionamento dell'Università per Stranieri. In
effetti il forte calo delle iscrizioni unito al taglio dei fondi da parte del
Ministero rende la situazione preoccupante. Si pensi che l'Alta scuola di Lingua
e Cultura italiana è passata da 7400 iscrizioni nel 2011 a 6100 nel 2013 e anche
il dipartimento di scienze umane e sociali ha perso iscritti. A questo si è
aggiunto il taglio di circa 450mila euro da parte del Miur in seguito allo
scarso punteggio ottenuto nella classifica Anvur. Anche le iscrizioni dei
ragazzi cinesi sono diminuite. Non crediamo però che la risposta a questi dati
allarmanti sia liberarsi dei corsi e degli studenti, in vista di diminuire le
spese. La scelta di dislocare alcuni corsi porta sicuramente ad un calo delle
spese, ma causa dall'altra parte una perdita enorme per la Stranieri e per la
città di Perugia. Di prestigio innanzitutto, ma non solo: gli studenti stranieri
sono una risorsa culturale e sociale, ma anche economica, che rischiamo di
perdere, cedendola ad altre città italiane dove tali studenti si trasferiranno.
Della Stranieri infatti potrebbe non rimanere altro che il marchio, perché i
ragazzi iscritti formalmente a Perugia di fatto frequenteranno i corsi nelle
sedi partner. Inoltre a tenere i corsi saranno, ovviamente, i docenti delle
strutture convenzionate ed è verosimile che questo comporti anche tagli nel
personale di Palazzo Gallenga, mettendo a rischio il lavoro degli insegnanti con
anni e anni di precariato alle spalle, ovvero di tutti quei collaboratori ed
esperti linguistici che da anni seguono gli studenti stranieri".
"In tutto questo - aggiunge Dottorini - è singolare che alla base di questa
situazione ci siano normative che portano la firma del Ministro Giannini che in
questo modo si ritaglia un ruolo di doppia protagonista: da un lato è
sicuramente tra le responsabili del declino della Stranieri di Perugia,
essendone stata rettore fino a pochi mesi fa, dall'altro è la promotrice, in
qualità di Ministro, delle normative che inducono le università scadenti e con
pochi iscritti a fondersi. Un autentico capolavoro che non vorremmo avesse come
esito finale quello della privatizzazione. Di questo mi riprometto di parlare
anche con l'assessore Casciari, anche per comprendere se il suo recente viaggio
in Cina abbia qualche collegamento con le scelte della Stranieri sui corsi per
gli studenti del Sol Levante. La storia di Perugia è una storia di cultura e
l'Università per Stranieri è uno dei perni sul quale negli anni si è costruito
lo spessore e il prestigio della città. Questa vicenda non è che l'ennesima
dimostrazione della posizione assunta dal nostro paese verso l'università e
l'istruzione in generale: sulla cultura non si investe, con la cultura non si
mangia e la cosa più importante è far quadrare i bilanci. Siamo fermamente
convinti - conclude Dottorini - che il primo passo per uscire dalla crisi sia
invece investire sulla cultura, incentivare i giovani (italiani e stranieri) a
studiare nelle nostre università, le quali, se ben gestite e valorizzate,
possono essere probabilmente la più grande fonte di prestigio e ricchezza per le
nostre città".


Perugia, 1 novembre 2014




SANITÀ. DOTTORINI: "INVECE DI SEMPLIFICARE, LA ASL1 RADDOPPIA. SU CREAZIONE
NUOVO DIRIGENTE INTERVENGA LA GIUNTA"

By Nico Scarscelli on 31.10.14 09:42 | 0 Commenti|
Interrogazione: "Al posto di eliminare duplicazioni e rendite di posizione, si
creano nuovi ruoli dirigenziali quando mancano infermieri e medici. A chi è
destinato quel posto? Scelta tecnica o 'politica'?"




"In questo modo si tradisce lo spirito della riforma sanitaria. Invece di
tagliare si raddoppia, al posto di razionalizzare la struttura la si
appesantisce di figure incoerenti con una visione moderna e al servizio
dell'utenza. Spero che la Giunta regionale sappia valutare attentamente quanto
sta avvenendo presso la Asl1 in relazione allo stratificarsi di duplicazioni
dirigenziali quanto meno inopportune". Con queste parole il consigliere
regionale Oliviero Dottorini (Umbria migliore) annuncia di aver presentato
un'interrogazione per conoscere dalla Giunta regionale le motivazioni che hanno
indotto la Asl 1 a bandire un ulteriore posto a tempo indeterminato di Dirigente
delle Professioni sanitarie infermieristiche per l'area Nord dell'Azienda Usl1
che andrebbe a sovrapporsi all'attuale dirigente del servizio Sitro già presente
nella stessa Azienda sanitaria. L'interrogazione trae ispirazione dal servizio
giornalistico ("Asl accorpate, ma gli incarichi raddoppiano") pubblicato dal
quotidiano "Il Messaggero - Umbria" il 22 ottobre scorso.
"Abbiamo sempre detto che sarebbe stato sulla capacità di eliminare
duplicazioni, rendite di posizione e centri di potere consolidati che si sarebbe
misurata la volontà di una reale svolta. Lo spirito che ha contraddistinto la
riforma del servizio sanitario - spiega Dottorini - era quello di avviare un
processo di razionalizzazione, garantendo servizi efficienti e risparmi per i
cittadini. Non comprendiamo pertanto, almeno con la categoria del buon senso, la
scelta di creare un ulteriore dirigente che si configura a tutti gli effetti
come un doppione. Tra l'altro sarebbe opportuno - aggiunge Dottorini - che prima
di passare alla nomina di un dirigente a tempo indeterminato si provvedesse alla
necessaria copertura delle carenze attualmente presenti nelle Aziende sanitarie
e alla compiuta applicazione della legge 251 del 2000 che prevedere la formale
rappresentanza delle aree professionali del comparto sanitario al fine di
migliorare l'assistenza ai cittadini. La riforma che abbiamo approvato due anni
fa prevedeva, oltre all'accorpamento 'materiale' delle Aziende presenti nella
provincia di Perugia, anche la razionalizzazione in termini di postazioni
dirigenziali con conseguenti risparmi per cittadini ed enti locali. Per questo
crediamo che quanto deciso dalla Usl 1 non sia pienamente aderente allo spirito
della riforma e chiediamo che la Giunta si faccia carico di valutare
l'opportunità delle scelte effettuate dai manager dell'Azienda e intervenga
invece in merito alle reali carenze che contraddistinguono il sistema sanitario
locale, che sono la mancanza di infermieri e personale medico, non certo la
carenza in ambito dirigenziale. Ovviamente a dipanare le ombre di questa scelta
non aiutano le voci che si raccolgono nei corridoi della Usl 1 e che vorrebbero
il posto da dirigente a tempo indeterminato legato a uno stretto parente di un
noto politico locale. Non ci è dato di sapere se queste interpretazioni
corrispondano al vero, ma resta incomprensibile una scelta di questo genere".
"La creazione - conclude Dottorini - di una ulteriore postazione dirigenziale
per un servizio che ne è già dotato oltre a essere fuori da ogni logica di
risparmio potrebbe anche prefigurare ipotesi di danno erariale per le casse
regionali. Da parte nostra possiamo assicurare che non abbasseremo il livello di
attenzione e che continueremo a vigilare sulla piena applicazione della riforma
sanitaria, sulla razionalizzazione dei costi a carico dei cittadini e
sull'efficientamento del sistema sanitario locale".


Perugia, 31 ottobre 2014


 * Leggi l'articolo del Messaggero "Asl accorpate, ma gli incarichi raddoppiano"
   
   
 * Scarica l'interrogazione





LASCITO FRANCHETTI. APPROVATA RISOLUZIONE DOTTORINI SU RITORNO A CASTELLO:
"ADESSO IL COMUNE SI ATTIVI PER LA RESTITUZIONE"

By Nico Scarscelli on 29.10.14 08:57 | 0 Commenti|
Il presidente della commissione Bilancio scrive al Comune: "Occasione da non
farsi sfuggire per riportare un patrimonio dall'immenso valore storico e
culturale a Città di Castello"




"Con l'approvazione definitiva del Programma di politica patrimoniale della
Regione e grazie alla risoluzione de me proposta da oggi sarà possibile attivare
tutte le procedure per il trasferimento a Città di Castello dei beni riguardanti
il patrimonio dei baroni Franchetti attualmente custoditi presso
l'archivio-deposito regionale di Solomeo". Con queste parole Oliviero Dottorini,
presidente della commissione Bilancio e Affari istituzionali del Consiglio
regionale, esprime la propria soddisfazione per l'approvazione in aula
dell'ordine del giorno proposto dallo stesso Dottorini che impegna la Regione a
trasferire i beni attualmente custoditi a Solomeo, come il lascito Franchetti,
ai Comuni che manifestino interesse e disponibilità alla valorizzazione e
annuncia di aver scritto una lettera al Comune per richiedere l'immediata
attivazione delle procedure per la restituzione dei beni.
"Abbiamo subito scritto a Sindaco e Vice Sindaco - continua Dottorini - per
informarli di questa importante possibilità per il nostro territorio. Si tratta
a nostro avviso di un'occasione da non farsi sfuggire per riportare nella
legittima collocazione un pezzo importante della nostra memoria storica e del
nostro patrimonio culturale e identitario. L'archivio consiste in una mole
consistente di reperti di grande valore documentario, relativi in modo
particolare, ma non solo, all'esperienza educativa e sociale delle scuole rurali
di Montesca e Rovigliano. Molti documenti riguardano le figure dei baroni
Franchetti, ma anche la gestione delle scuole, i registri scolastici, i
programmi svolti, gli elaborati degli alunni e materiali didattici di varia
natura. Una ricchezza di cui il nostro tessuto cittadino deve riappropriarsi non
solo fisicamente, ma come patrimonio culturale da mettere a disposizione di
tutti. Ci sarà da tener conto del fatto che, a fronte di manoscritti e documenti
ben conservati, il deposito di Solomeo conserva anche alcuni manufatti lignei in
cattivo stato di conservazione che necessitano di accurati restauri e
manutenzione". 
"Adesso - conclude Dottorini - ci aspettiamo che l'Amministrazione comunale si
attivi rapidamente e manifesti agli uffici competenti il proprio e legittimo
interesse per un pezzo di cultura e storia tifernate che deve essere restituita
alla città e messa a disposizione dei cittadini".


Perugia, 28 ottobre 2014




DISCIPLINE BIONATURALI. DOTTORINI: "APPROVATA ALL'UNANIMITÀ NOSTRA LEGGE SU
BENESSERE E CURE ALTERNATIVE. GRANDE SODDISFAZIONE"

By Nico Scarscelli on 28.10.14 15:30 | 0 Commenti|
"Umbria all'avanguardia in un settore che fa del rispetto dell'ambiente e
dell'educazione a stili di vita salubri i propri cardini. Tutelare la qualità
delle prestazioni in campo olistico"




"L'approvazione all'unanimità della nostra proposta di legge sulla
valorizzazione e promozione delle discipline bionaturali è un'ottima notizia per
un settore che da anni aspettava un riconoscimento della propria funzione
sociale, di promozione del benessere e di prevenzione. In tanti in questi anni
hanno sperimentato gli effetti positivi di un approccio globale alla salute,
anche attraverso pratiche che devono intendersi come complementari rispetto a
quelle mediche. Oggi si avvia un percorso che consentirà di tutelare la qualità
delle prestazioni e le professionalità degli operatori, garantendo agli utenti
la possibilità di orientarsi in una giungla di proposte non sempre adeguate. In
questo modo l'Umbria si pone all'avanguardia in un settore che fa del rispetto
dell'ambiente e dell'educazione a stili di vita salubri i propri cardini". Con
queste parole il consigliere regionale Oliviero Dottorini, presidente
dell'associazione per un'Umbria migliore e promotore della legge sulle
discipline bionaturali esprime la propria soddisfazione per l'approvazione
all'unanimità della proposta di legge n. 1497/BIS che ha ad oggetto le
"Disposizioni in materia di valorizzazione e promozione delle discipline
bionaturali".
"Quando si parla di discipline del benessere - spiega il promotore della legge -
si fa riferimento a una grande eterogeneità di proposte che condividono il
cosiddetto approccio olistico alla persona che si esplica nel considerare
fondamentale l'equilibrio fra le componenti somatiche, mentali e spirituali
dell'individuo con quelle fisiche. Queste pratiche ritengono strettamente legati
tali aspetti al fine non solo di prevenire stati patologici, ma anche di
ripristinare migliori condizioni di salute e rimuovere stati di disagio,
producendo benefici sul piano dell'ottimizzazione delle risorse personali e
sociali e ponendo al centro l'unicità e la globalità della persona. In questi
anni il settore è stato oggetto di grandi fraintendimenti e anche gli utenti non
sempre sono stati messi nelle condizioni di comprendere la differenza tra chi
opera in maniera seria e competente dai finti-guru o dagli pseudo-terapeuti che
riempiono le cronache dei nostri programmi di intrattenimento. La nostra legge,
oltre a tutelare la qualità delle prestazioni e la professionalità degli
operatori, si pone proprio l'obiettivo di introdurre nella legislazione
regionale strumenti che puntano a orientare i potenziali utenti delle discipline
bionaturali e del benessere, consentendo loro di distinguere chiaramente il
campo delle discipline riconosciute ufficialmente da quello dei guaritori o
della magia in senso lato".
"La legge dà il giusto riconoscimento a coloro che offrono formazione nel
settore attraverso l'istituzione di un elenco regionale che possa garantire gli
standard adeguati di insegnamento. Abbiamo previsto che queste regole siano
individuate da un comitato tecnico composto, fra gli altri, da rappresentanti
delle associazioni dei consumatori, da dirigenti regionali in materia di welfare
e formazione professionale e che svolgerà anche una funzione di coordinamento
fra gli operatori nelle discipline bionaturali. Inoltre il nostro testo -
prosegue Dottorini - riprendendo la ratio che ha ispirato il legislatore
nazionale nella recente normativa sulle professioni non organizzate, impone alla
Regione di promuovere la costituzione di "Reti del benessere" attraverso le
quali gli stessi operatori possono dotarsi di un marchio di qualità che
garantisca all'utente standard qualitativi e regole comportamentali certe".


Perugia, 28 ottobre 2014




PIANO PATRIMONIALE. DOTTORINI: BENE PROGRAMMA 2014/2016. COMUNI E ASSOCIAZIONI
USINO BENI EX ANAS PER PROGETTI DI TURISMO SOCIALE

By Nico Scarscelli on 28.10.14 12:30 | 0 Commenti|
"Le ex case cantoniere attualmente inutilizzate potranno essere usate da Comuni
e associazioni per progetti turistici e sociali, mentre gli archivi e i beni di
Solomeo torneranno ai Comuni interessati. Ancora ritardi su Banco della Terra"
 


"Con l'approvazione definitiva del Programma di politica patrimoniale 2014/2016,
arricchito da due ordini del giorno da noi proposti, l'Umbria fa un passo in
avanti nella programmazione regionale e inserisce importanti novità sulla
valorizzazione e messa in uso di beni e immobili altrimenti destinati a
inutilizzo e degrado. Con la possibilità di destinare parte dei beni e degli
immobili ex Anas facenti parte del patrimonio regionale ai comuni e alle
associazioni che ne facciano richiesta si aprono possibilità e opportunità per
lo sviluppo di settori fondamentali come il turismo e il sociale". E' quanto ha
dichiarato il consigliere regionale Oliviero Dottorini (Umbria migliore),
relatore di maggioranza del Programma di politica patrimoniale 2014/2016 e
firmatario dei due ordini del giorno sulla cessione delle ex case cantoniere a
comuni e associazioni e sul trasferimento dei beni del deposito di Solomeo ai
comuni interessati.
"Nello specifico - spiega Dottorini - il primo ordine del giorno approvato
impegna la Regione a rendere possibile il trasferimento del patrimonio presente
nei depositi e negli archivi della Regione ai Comuni interessati. In questo modo
alcune opere importanti per i territori e per la cultura locale, come ad esempio
il lascito Franchetti, potranno essere esposti, conservati e resi fruibili ai
cittadini nel Comune di appartenenza, com'è giusto che sia. Riteniamo che si
tratti di un atto importante per la valorizzazione e la diffusione del
patrimonio storico e culturale della nostra regione in collaborazione con le
amministrazioni locali". 
"Il secondo ordine del giorno approvato - continua Dottorini - facilita e
incentiva la possibilità di Comuni, associazioni e cooperative di sviluppare
progetti di turismo sociale e sostenibile mettendo loro a disposizione in uso
gratuito le ex case cantoniere di proprietà della Regione per la realizzazione
di strutture per l'accoglienza turistica che potranno rappresentare porte
d'ingresso per la conoscenza del nostro territorio. Questa modalità di
affidamento si affianca a quanto è già possibile fare in altre regioni come il
Lazio e si basa sulla legge nazionale 106 del 29 luglio scorso che ha sancito il
principio e la volontà di favorire la realizzazione di circuiti nazionali di
eccellenza a sostegno dell'offerta turistica attraverso la realizzazione di
percorsi pedonali, ciclabili, equestri, mototuristici, fluviali e ferroviari,
prevedendo la concessione in uso gratuito di case cantoniere, caselli, stazioni
ferroviarie e altri beni pubblici in disuso a imprese, cooperative e
associazioni. Attualmente sono più di venti le case cantoniere ex Anas di
proprietà della Regione che risultano inutilizzate e proprio su questi beni
vogliamo intervenire con la nostra proposta che mira a recuperare un vasto
patrimonio che altrimenti sarebbe lasciato al degrado e all'abbandono,
utilizzandolo per creare sviluppo e offerta turistica sostenibile e di qualità
adeguata alle caratteristiche del nostro territorio. In futuro, valutata anche
l'efficacia della norma, potremmo pensare di estendere la proposta anche ad
altri beni attualmente inutilizzati come le ex stazioni e ex caselli della
Ferrovia centrale umbra. La nostra Regione da anni punta sulla filiera turismo,
ambiente e cultura per cercare di arginare una crisi economica devastante e
crediamo che dare la possibilità alle amministrazioni locali e in seconda
battuta ad associazioni e cooperative di immaginare e creare strutture per
l'accoglienza e la promozione turistica possa rappresentare una piccola risposta
in grado di arginare il declino economico, sociale e produttivo dell'Umbria".
"Avremmo preferito - conclude Dottorini - che all'interno del Piano patrimoniale
fosse inserito un crono programma di massima circa l'operatività della legge
sulle terre ai giovani, con l'approvazione definitiva del regolamento sul Banco
della Terra. Ad oggi sono centinaia i cittadini che si sono mostrati interessati
a questa opportunità di sviluppo economico sociale e sostenibile e purtroppo i
ritardi della Giunta non contribuiscono di certo a favorire le opportunità che
la legge mette a disposizione".


Perugia, 28 ottobre 2014




AMBIENTE. DOTTORINI: "POLVESE APPARTIENE AGLI UMBRI. PROVINCIA CESSI GIOCO TRE
CARTE E FACCIA CHIAREZZA"

By Nico Scarscelli on 24.10.14 14:40 | 0 Commenti|
"Inaccettabile che a decidere del destino di un bene così prezioso sia il
presidente uscente di un ente che avrebbe dovuto essere soppresso e che invece
le riforme di Renzi hanno resuscitato"




E' tempo che finisca il gioco delle tre carte, che la Provincia esca allo
scoperto e faccia chiarezza su questa vicenda dai contorni preoccupanti ed
ambigui. E' inaccettabile che a decidere del destino di una parte così
importante del nostro territorio regionale siano il presidente e l'esecutivo
uscente di un ente che avrebbe dovuto essere soppresso e che invece le riforme
di Renzi hanno resuscitato. Siamo convinti che l'Umbria si mobiliterà contro la
privatizzazione e la cementificazione di un bene prezioso come l'Isola Polvese".
Con queste parole Oliviero Dottorini, presidente dell'associazione per un'Umbria
Migliore, commenta la previsione dell'alienazione dell'Isola Polvese contenuta
nel Piano delle alienazioni 2014-2016 della Provincia di Perugia.
"Ci sono beni pubblici e beni privati. E poi esiste una categoria di beni che
sfugge a questi due tipi di appartenenza andandosi a collocare su un piano
privilegiato, non suscettibile di valutazione economica e di manovre di
esclusione, in quanto volti all'esercizio dei nostri diritti fondamentali. Il
paesaggio è uno di questi e sarebbe bene che la Provincia di Perugia se ne
rammenti. Già nel marzo scorso, quando l'ente provinciale aveva deliberato
l'affidamento del servizio di gestione della Polvese ad un soggetto privato per
ventun anni, avevamo espresso forti perplessità nei confronti di un'operazione
che, se da una parte presentava una dubbia convenienza economica, dall'altra
prevedeva sicure ripercussioni negative dal punto di vista ambientale, culturale
e di sostenibilità. Quella delibera, che poi fu ritirata - spiega Dottorini -
oggi invece rispunta fuori con la previsione nel bilancio provinciale di
un'entrata di 30 milioni di euro ricavati dalla vendita dell'isola più grande
del Lago Trasimeno. Tutte le rassicurazioni date e gli impegni presi sembrano
quindi carta straccia. Riteniamo grave che si decida di fare un passo indietro e
ancora più grave che questa scelta sia motivata dalle difficoltà finanziarie in
cui versa l'ente. Ancora una volta nessun coinvolgimento di cittadini,
associazioni e soprattutto delle amministrazioni direttamente interessate
rispetto a un'area ricadente nel loro territorio comunale. Torniamo a ribadire -
prosegue Dottorini - che sarebbe intollerabile osservare un luogo incantevole
come l'Isola Polvese, un pezzo della nostra storia e della nostra geografia,
essere trasformato in un centro sportivo con tanto di piscina, campo da tennis e
da golf. Inoltre è prioritario che si ponga l'accento sulla fruibilità che gli
umbri avranno di questo gioiello della natura che appartiene a loro da sempre e
che, negli anni, è divenuto oltre che meta turistica anche un importante centro
di educazione ambientale". 


Perugia, 24 ottobre 2014




BOLLO AUTO. DOTTORINI E DI BELLO: "RISCHIO SALASSO PER PIÙ DI 3MILA UMBRI,
POSSIBILI AUMENTI MEDI DEL 500 PER CENTO PER VEICOLI STORICI"

By Nico Scarscelli on 22.10.14 09:48 | 0 Commenti|
"ll Governo pensa di eliminare bollo ridotto per auto e moto storiche da
collezione. Già allo studio nostra proposta regionale per salvaguardare almeno
diritti acquisiti"




"Si tratta di un vero e proprio 'scippo' ai danni dei cittadini e dei semplici
collezionisti che si vedranno di fatto togliere un diritto acquisito oramai da
anni. Se le modifiche riguardanti il regime fiscale agevolato per i veicoli
storici dovessero essere confermate sulla legge di stabilità, dovremo trovare
gli strumenti più adeguati per far fa valere le ragioni dei tanti appassionati
che rischiano di subire un altro pesante balzello a esclusivo tornaconto
d'immagine di un governo a corto d'idee". Con queste parole il consigliere
regionale Oliviero Dottorini, presidente di Umbria migliore e promotore del
provvedimento  per l'autocertificazione delle auto storiche, e l'ingegnere Dario
Di Bello, responsabile consumatori della medesima associazione e maggiore
esperto italiano in tema di legislazione di auto e moto storiche, intervengono
sull'ipotesi contenuta nella bozza del testo di legge di stabilità elaborato dal
Governo Renzi che prevede la cancellazione del regime fiscale agevolato per i
veicoli (auto e moto) ventennali di particolare interesse storico e
collezionistico.
"Se la proposta del Governo dovesse trovare consenso - continuano Dottorini e Di
Bello - ci troveremmo di fronte ad un aumento medio del 500 per cento ai danni
di oltre 3mila cittadini umbri che si ritroveranno a dover pagare il bollo pieno
e non ridotto sui veicoli storici e da collezione. Stiamo parlando, nella
stragrande maggioranza dei casi, di semplici appassionati e collezionisti che
usano in maniera sporadica e amatoriale le auto e le moto beneficiarie del
regime fiscale agevolato e che da un giorno all'altro vedranno aumentare
vertiginosamente il costo del bollo di circolazione. Avremmo preferito che il
Governo intervenisse sul club privato Asi, con bilanci che superano i 20 milioni
di euro, obbligandolo a pubblicare l'elenco dei veicoli storici o che
anticipasse la storicità a 25 anni senza il balzello dell'iscrizione, invece di
rivalersi indistintamente su tutti gli appassionati e semplici collezionisti".
"Per quanto ci riguarda - concludono Di Bello e Dottorini - stiamo già
verificando con gli uffici legislativi la possibilità di intervenire con un
provvedimento a livello di legislazione regionale affinché siano salvaguardati i
diritti acquisiti da quei 3mila collezionisti umbri che hanno ottenuto negli
scorsi anni la certificazione di storicità per il proprio veicolo
ultraventennale, ed evitare che gli stessi siano costretti a pagare la tassa di
possesso con un aumento medio del 500 per cento".
Dottorini e Di Bello invitano gli interessati a restare aggiornati collegandosi
all'indirizzo http://dottorini.com/auto-e-moto-storiche/ oppure scrivendo a ".


Perugia, 22 ottobre 2014




GIOCO D'AZZARDO. DOTTORINI: "DOMANI VOTO FINALE PER CONTRASTO A LUDOPATIA, DA
UMBRIA IMPORTANTE RISPOSTA A VERA EMERGENZA SOCIALE"

By Nico Scarscelli on 20.10.14 15:26 | 0 Commenti|
"Centinaia di migliaia di persone dentro il vortice della dipendenza e 2 milioni
al giorno spesi in Umbria. Bene marchio no-slot, agevolazioni fiscali e
prevenzione"




"Il voto di domani segna la tappa finale di un percorso che porta anche l'Umbria
nel novero delle regioni che tentano di prevenire e contrastare il gioco
d'azzardo e gli affari più o meno leciti che ad esso si collegano. La ludopatia
si sta trasformando in una vera emergenza sociale, per questo è urgente
intervenire con tutti gli strumenti a nostra disposizione per promuovere
iniziative di contrasto al rischio di dipendenza. Non possiamo più assistere
inermi a una pratica che apre le porte alla criminalità organizzata e trascina
molte persone in un circolo vizioso con gravi conseguenze familiari, economiche
e sociali". Con queste parole il consigliere regionale Oliviero Dottorini,
presidente di Umbria Migliore e firmatario di una delle tre proposte di legge
per il contrasto della ludopatia, si esprime sulla votazione che coinvolgerà
domani il Consiglio regionale sul testo di legge riguardante le "Norme per la
prevenzione, il contrasto e la riduzione del rischio della dipendenza da gioco
d'azzardo patologico". 
"L'Italia è uno dei tre paesi al mondo dove si gioca di più e l'Umbria, con i
suoi 2 milioni di euro spesi al giorno negli oltre 4mila apparecchi installati,
non è esente dal fenomeno. La crisi economica  - spiega Dottorini - ha
contribuito non poco al dilagare di quella che oggi potremmo definire una vera e
propria emergenza sociale, assecondata dalla politica scellerata e ipocrita di
uno Stato che da un lato lucra sull'azzardo, dall'altro è chiamato a riparare ai
danni sociali e sanitari che esso provoca. I dati ci dicono che da 800mila a 1,5
milioni di italiani rischiano di diventare, o già lo sono, dipendenti dal gioco
d'azzardo. Per questo riteniamo importante lo sviluppo sia di una serie di
iniziative atte a prevenire la malattia come la creazione di gruppi di
auto-aiuto e l'attivazione di un numero verde regionale, sia di azioni che vanno
a contrastare concretamente il fenomeno come il divieto di disporre di
slot-machine per i locali che si trovano a meno di 500 metri dalle scuole, e la
previsione di un marchio etico "no- slot" per i  locali pubblici che rinunciano
alla istallazione di apparecchi da gioco. In particolare - prosegue il
presidente dell'associazione Umbria Migliore - giudichiamo lungimirante la
previsione di agevolazioni fiscali sulla quota Irap regionale per gli esercizi
che, per una scelta di coscienza, rinunciano agli incassi delle slot-machine
preferendo non essere complici di un sistema che trascina centinaia di migliaia
di persone dentro il vortice della dipendenza".


Perugia, 20 Ottobre 2014




ASL 1. DOTTORINI INTERROGA LA GIUNTA SU SERVIZIO "LE IENE": "ACCERTARE
RESPONSABILITA' E PRETENDERE DA GOVERNO REVISIONE TARIFFARI"

By Nico Scarscelli on 17.10.14 13:58 | 0 Commenti|
"Tutte le belle parole su spending review, costi standard, sprechi pubblici si
infrangono su casi come questo, dove a pagare è sempre Pantalone" 




"Occorre che l'assessorato alla Sanità avvii un'indagine interna per verificare
se rispondono al vero le notizie emerse da una recente inchiesta giornalistica
in base alla quale risulta un acquisto da parte della Asl n.1 di prodotti
sanitari con costi più che doppi rispetto al prezzo praticato ai soggetti
privati. Questa notizia mette a nudo quella che appare come la punta di un
grande iceberg fatto di sprechi e malagestione di cui, a quanto pare, deve
rispondere soprattutto il governo nazionale, ma che interpella anche il Servizio
sanitario regionale". Con queste parole Oliviero Dottorini, consigliere
regionale e Presidente di Umbria migliore, annuncia la presentazione di
un'interrogazione urgente alla Giunta regionale in merito a quanto emerso
dall'inchiesta della trasmissione "Le Iene" dal titolo "Paga la Asl? Costa il
triplo" andata in onda nei giorni scorsi da cui emerge "una disparità
inammissibile tra quanto richiesto al privato rispetto al pubblico per
l'acquisto di presidi sanitari praticamente identici".
"Risulta paradossale - continua Dottorini - che possa esistere una doppia
tariffazione su prodotti identici e che nessuno fino ad oggi si sia reso conto
di questa situazione. Se solo provassimo ad immaginare cosa potrebbe essersi
verificato in casi analoghi o per altri materiali sanitari, ci troveremmo di
fronte a uno sperpero di risorse di dimensioni eclatanti. Ovviamente noi non
siamo nelle condizioni di poter affermare nulla in proposito, ma chiediamo alla
Giunta regionale di dirci se è a conoscenza di altre situazioni simili o se può
escludere che casi come quello denunciato si verifichino anche per altre
categorie di forniture sanitarie. Inoltre è opportuno conoscere se e da quanto
tempo si protraggono queste circostanze. E' necessario insomma fare al più
presto chiarezza e soprattutto chiedere al Governo nazionale di rivedere il
cosiddetto nomenclatore tariffario, dotando anche le Regioni di un potere di
controllo che, a quanto pare, a tutt'oggi non hanno. Tutte le belle parole sulla
spending review, sui costi standard, sugli sprechi nella pubblica
amministrazione si infrangono su casi come questo, dove a pagare è sempre
Pantalone e dove su una semplice coppia di plantari ortopedici esiste un margine
di possibili risparmi incredibilmente elevato e incomprensibilmente ignorato".


Perugia, 16 ottobre 2014


Guarda il video dell'inchiesta de "Le Iene"


Scarica l'interrogazione






LEGGE STABILITÀ. DOTTORINI: "BENE PAROLE PRESIDENTE MARINI, DA MANOVRA RENZI
RISCHIO NUOVE TASSE O TAGLI SU SANITA' E TRASPORTI"

By Nico Scarscelli on 17.10.14 12:57 | 0 Commenti|
"Troppo facile fare gli splendidi con le tasse degli altri. Solo un lifting
mediatico a danno dei cittadini e delle famiglie colpite dalla crisi economica e
sociale"




"Apprezziamo le parole della Presidente Marini a difesa dell'autonomia
tributaria e amministrativa della nostra Regione. Il governo Renzi fa propaganda
sulla pelle dei cittadini riversando il carico delle sue trovate pubblicitarie
su chi vedrà inevitabilmente tagliarsi le prestazioni del servizio sanitario e
il trasporto pubblico. E' troppo facile fare gli splendidi con le tasse degli
altri". Con queste parole Oliviero Dottorini, consigliere regionale e presidente
di Umbria migliore, commenta quanto annunciato dal Governo nazionale e invita la
Presidente Marini a non subire l'arroganza di scelte dettate più dalla
convenienza mediatica che dalla reale necessità del bene comune.
"Il taglio delle tasse annunciato con la legge di stabilità, attraverso la
diminuzione dello stanziamento dei fondi relativi alla sanità e al trasporto
pubblico locale alle regioni, indurrà inevitabilmente o a tagli drastici dei
servizi o ad aumentare le tasse per garantire ai cittadini i servizi minimi
indispensabili come una sanità a portata di tutti e garanzie per le famiglie
colpite da una crisi economica e sociale di proporzioni gigantesche. Per questo
ha fatto bene la Presidente - continua Dottorini - a dire fin da subito che non
aumenterà le tasse per conto terzi, in particolare quando questi terzi altri non
è che il Governo nazionale che per farsi bello nei confronti dei cittadini
promette un taglio delle tasse al quale però dovranno fare fronte le Regioni,
che si vedranno diminuire gli stanziamenti per sanità e trasporto pubblico
locale, tecnica questa degna dei peggiori demagoghi che invece di assumersi la
responsabilità di scelte drammatiche le lasciano fare ad altri, vantandosi nel
frattempo di essere dalla parte dei cittadini. Purtroppo si tratta di una
pantomima già vista durante i governi Berlusconi e alla quale oramai i cittadini
non si assoggettano facilmente, sapendo riconoscere benissimo il fatto che ad
annunci mirabolanti e privi della necessaria copertura economica corrispondano
tagli inevitabili da parte degli Enti locali. Saremo al fianco della Presidente
Marini se vorrà andare fino in fondo nel contrastare la maldestra azione di
lifting mediatico che il Governo sta attuando sulla pelle degli enti locali e
dei cittadini".


Perugia, 17 ottobre 2014




MARCIA PACE. DOTTORINI: "IN CAMMINO PER UNA POLITICA CHE METTA AL CENTRO
SOLIDARIETA', FRATERNITA' E GIUSTIZIA SOCIALE"

By Nico Scarscelli on 17.10.14 10:28 | 0 Commenti|
"Saremo al fianco di associazioni umanitarie, commercio equo e ong. Sono queste
le realtà che ridisegnano un volto solidale per la nostra società" 




"I conflitti cruenti che giorno dopo giorno vediamo nascere in diverse parti del
mondo, le sempre più preoccupanti contrapposizioni di matrice etnica e religiosa
e la grave situazione politica, economica e sociale in cui versa la nostra
società ci spingono ancora una volta ad aderire con convinzione alla Marcia
della Pace da Perugia ad Assisi. Crediamo infatti che i chilometri da percorrere
insieme non rappresentino solo una memoria storica, ma siano una testimonianza
fondamentale per ribadire che il dialogo è l'unica vera strada verso la
costruzione un mondo migliore e più giusto". Con queste parole il consigliere
regionale Oliviero Dottorini annuncia la sua partecipazione alla ventesima
edizione della marcia Perugia-Assisi che si terrà domenica 19 ottobre.
"La pace non è un valore astratto, ma qualcosa che richiede di essere costruito
concretamente, che chiama ogni singolo e in particolare le istituzioni politiche
ad una presa di coscienza forte, ad una quotidiana scelta di impegno e
responsabilità. Gli effetti funesti del nostro sistema iper-liberista - spiega
Dottorini - sono ormai sotto gli occhi di tutti: con l'amplificarsi delle
diseguaglianze anche nei paesi considerati ricchi, la povertà non è più una
questione riguardante solo il cosiddetto terzo mondo. Le politiche delle grandi
istituzioni economico-finanziarie recepite dai governi nazionali, invece di
risolvere i problemi, affamano sempre di più le popolazioni e di fatto sono
causa e sintomo di una società guidata dalla logica del profitto e dal mito del
mercato, piuttosto che dagli ideali di solidarietà, pace tra i popoli e
fraternità. Riteniamo invece che riappropriarci di questi valori, ponendoli al
centro delle nostre politiche, sia la sola via praticabile per scrivere una
storia diversa, dove giustizia sociale ed equità possano scardinare le logiche
malate che consegnano il nostro futuro ai potenti della finanza e ai signori
della guerra e garantire ad ogni essere umano i suoi diritti e la sua dignità".
"È per questo - conclude il presidente dell'associazione Umbria Migliore - che
domenica cammineremo a fianco delle associazioni e dei movimenti che
quotidianamente si impegnano dal basso per costruire un altro mondo possibile.
Dalle Ong alle botteghe del commercio equo, dalle associazioni giovanili alle
missioni umanitarie, sono queste le realtà in grado di ridisegnare concretamente
il volto della nostra società: un volto fatto di buone pratiche, responsabilità
e fraternità".


Perugia, 17 ottobre 2014




ALTROCIOCCOLATO. DOTTORINI: EDIZIONE ECCEZIONALE, GRANDE SUCCESSO PER
UN'INIZIATIVA DALL'ALTO VALORE ETICO E CULTURALE

By Nico Scarscelli on 13.10.14 11:24 | 0 Commenti|
"Un ringraziamento va agli organizzatori, ai tanti giovani e volontari che ci
hanno regalato un Altrocioccolato memorabile per qualità e varietà degli eventi
proposti. Giovani, famiglie, espositori e artisti hanno dato vita a un grande
evento di respiro nazionale" 




"Erano anni che Città di Castello non viveva un'esperienza di così alto profilo
etico e culturale, con una partecipazione tanto articolata e numerosa. Giovani,
famiglie, espositori e artisti hanno dato vita a un grande evento di respiro
nazionale che ha saputo coniugare la lotta per la giustizia e l'equità a
un'occasione di festa attorno a un prodotto da tutti amato come il cioccolato.
Un ringraziamento va agli organizzatori, ai tanti giovani e volontari che si
sono rimboccati le maniche e ci hanno regalato un Altrocioccolato memorabile per
la qualità e la varietà degli eventi proposti. Questa è l'Umbria che ci piace,
questa è la città che merita di essere valorizzata". Così il consigliere
regionale Oliviero Dottorini, promotore della legge regionale 3 del 2007 per la
valorizzazione del commercio equo e solidale, commenta il grande successo di
Altrocioccolato nell'edizione che si è svolta a Città di Castello e che ha
coinvolto decine di migliaia di visitatori.
"E' stata un'edizione eccezionale che ha messo in evidenza la grande capacità
organizzativa e attrattiva delle organizzazioni del commercio equo e solidale.
La città ha risposto al meglio, dando vita a una sinergia che ha coinvolto
associazioni, piccoli produttori, commercianti e soprattutto tanti giovani e
famiglie. Oggi si raccolgono i frutti dell'impegno di tanti volontari che da
anni lavorano sul campo per un altro mondo possibile. La nostra - aggiunge il
presidente della commissione Bilancio e Affari istituzionali - è stata la prima
regione in Italia a dotarsi di una legge finanziata annualmente con risorse
significative. La continuità nel tempo di Altrocioccolato e delle iniziative
nelle scuole ha creato sicuramente un terreno fertile alla riuscita di questo
grande evento. Ora credo sia interesse di tutti continuare a valorizzare
un'iniziativa che, oltre a rivitalizzare il centro storico di una città in seria
difficoltà, si propone di promuovere un modello alternativo di economia, di
agricoltura e di produzioni basate sulla giustizia e sul rispetto per la dignità
del lavoro e per l'ambiente. E' grazie a iniziative come Altrocioccolato che i
giovani e i consumatori dell'Umbria possono conoscere proposte concrete per
immaginare vie d'uscita dall'ingiustizia che troppo spesso caratterizza le
relazioni economiche, soprattutto nei confronti dei piccoli produttori
svantaggiati del Sud del mondo, ma anche verso i piccoli produttori italiani".


Perugia, 13 ottobre 2014


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LASCITO FRANCHETTI. APPROVATO ORDINE DEL GIORNO DOTTORINI SU RITORNO A CASTELLO:
"ADESSO IL COMUNE SI ATTIVI PER LA RESTITUZIONE"

By Nico Scarscelli on 02.10.14 16:14 | 0 Commenti|
Il presidente della commissione Bilancio: "Occasione da non farsi sfuggire per
riportare un patrimonio dall'immenso valore storico e culturale a Città di
Castello"




"Grazie all'ordine del giorno  approvato dalla commissione Bilancio del
Consiglio regionale i beni e gli archivi del lascito Franchetti, attualmente
conservati nel deposito regionale di Solomeo, potranno fare ritorno a Città di
Castello, magari per essere esposti e consultati nei nuovi locali della
biblioteca comunale di Palazzo Vitelli a San Giacomo". Con queste parole
Oliviero Dottorini, presidente della commissione Bilancio e Affari istituzionali
del Consiglio regionale, esprime la propria soddisfazione per l'approvazione
dell'ordine del giorno proposto dallo stesso Dottorini che impegna la Regione a
trasferire i beni attualmente custoditi a Solomeo, come il lascito Franchetti,
ai Comuni che manifestino interesse e disponibilità alla valorizzazione.
"Per Città di Castello - continua il Presidente della commissione Bilancio e
Affari istituzionali - è un'occasione da non farsi sfuggire per riportare nella
legittima collocazione un pezzo importante della propria memoria storica e del
proprio patrimonio culturale. Si tratta di una mole consistente di reperti di
grande valore documentario, relativi in modo particolare, ma non solo,
all'esperienza educativa e sociale delle scuole rurali di Montesca e Rovigliano.
Si tratta di documenti che riguardano le figure dei baroni Franchetti, ma anche
la gestione delle scuole, i registri scolastici, i programmi svolti, gli
elaborati degli alunni e materiali didattici di varia natura. Una ricchezza di
cui il nostro tessuto cittadino deve riappropriarsi, non solo fisicamente ma
come patrimonio culturale da mettere a disposizione di tutti. Da questo punto di
vista ho apprezzato che il mio ordine del giorno sia stato votato anche dal
collega Lignani Marchesani, a testimonianza del valore di un atto che oltrepassa
i confini politici e che mira all'esclusivo interesse della città. Ci sarà da
tener conto del fatto che a fronte di manoscritti e documenti ben conservati, il
deposito di Solomeo conserva anche alcuni manufatti in cattivo stato di
conservazione che necessitano di accurati restauri e manutenzione". 
"Adesso - conclude Dottorini - c'è solo da aspettarsi che il Comune sappia
raccogliere questa opportunità che gli viene messa a disposizione e non indugi
oltre nel manifestare il legittimo interesse a voler acquisire le opere e i beni
materiali del lascito Franchetti, valorizzandone al massimo le potenzialità
turistiche, educative e culturali, coinvolgendo anche chi di quel patrimonio è
l'erede morale e culturale".


Perugia, 2 ottobre 2014




PIANO PATRIMONIALE. DOTTORINI: BENE APPROVAZIONE NOSTRI ORDINI DEL GIORNO. EX
CASE CANTONIERE A COMUNI E ASSOCIAZIONI, BENI SOLOMEO DI NUOVO FRUIBILI

By Nico Scarscelli on 02.10.14 15:36 | 0 Commenti|
"Le ex case cantoniere attualmente inutilizzate potranno essere usate da Comuni
e associazioni per progetti turistici e sociali, mentre gli archivi e i beni di
Solomeo torneranno ai Comuni interessati. Importanti rassicurazioni su Banco
della Terra"




"Il Programma di politica patrimoniale 2014/2016, arricchito da due ordini del
giorno da noi proposti, rappresenta un passo in avanti per la programmazione
regionale e per la valorizzazione e messa in uso di beni e immobili altrimenti
destinati a inutilizzo e degrado. Con la possibilità di destinare parte dei beni
e degli immobili ex Anas facenti parte del patrimonio regionale ai comuni e alle
associazioni che ne facciano richiesta si aprono possibilità e opportunità per
lo sviluppo di settori fondamentali come il turismo e il sociale". Con queste
parole Oliviero Dottorini, presidente di Umbria migliore e consigliere
regionale, interviene sulla approvazione da parte della commissione Bilancio e
Affari istituzionali del Programma di politica patrimoniale 2014/2016 e dei due
ordini del giorno proposti dallo stesso Dottorini.
"Nello specifico - spiega Dottorini - il primo ordine del giorno approvato
impegna la Regione a rendere possibile il trasferimento del patrimonio presente
nei depositi e negli archivi della Regione ai Comuni interessati. In questo modo
alcune opere importanti per i territori e per la cultura locale, come per
esempio il lascito Franchetti, potranno essere esposti, conservati e resi
fruibili ai cittadini nel Comune di appartenenza, com'è giusto che sia.
Riteniamo che si tratti di un atto importante per la valorizzazione e la
diffusione del patrimonio storico e culturale della nostra regione in
collaborazione con le amministrazioni locali".
"Il secondo ordine del giorno approvato - continua Dottorini - facilita e
incentiva la possibilità di Comuni, associazioni e cooperative di sviluppare
progetti di turismo sociale e sostenibile mettendo loro a disposizione in uso
gratuito le ex case cantoniere di proprietà della Regione per la realizzazione
di strutture per l'accoglienza turistica che potranno rappresentare porte
d'ingresso per la conoscenza del nostro territorio. Questa modalità di
affidamento si affianca a quanto è già possibile fare in altre regioni come il
Lazio e si basa sulla legge nazionale 106 del 29 luglio scorso che ha sancito il
principio e la volontà di favorire la realizzazione di circuiti nazionali di
eccellenza a sostegno dell'offerta turistica attraverso la realizzazione di
percorsi pedonali, ciclabili, equestri, mototuristici, fluviali e ferroviari
prevedendo la concessione in uso gratuito di case cantoniere, caselli, stazioni
ferroviarie e altri beni pubblici in disuso a imprese, cooperative e
associazioni. Attualmente sono più di venti le case cantoniere ex Anas di
proprietà della Regione che risultano inutilizzate e proprio su questi beni
vogliamo intervenire con la nostra proposta che mira a recuperare un vasto
patrimonio che altrimenti sarebbe lasciato al degrado e all'abbandono,
utilizzandolo per creare sviluppo e offerta turistica sostenibile e di qualità
adeguata alle caratteristiche del nostro territorio. In futuro, valutata anche
l'efficacia della norma, potremmo pensare di estendere la proposta anche ad
altri beni attualmente inutilizzati come le ex stazioni e ex caselli della
Ferrovia centrale umbra. La nostra Regione da anni punta sulla filiera turismo,
ambiente e cultura per cercare di arginare una crisi economica devastante e
crediamo che dare la possibilità alle amministrazioni locali e in seconda
battuta ad associazioni e cooperative di immaginare e creare strutture per
l'accoglienza e la promozione turistica possa rappresentare una piccola risposta
in grado di arginare il declino economico, sociale e produttivo dell'Umbria".
"Abbiamo poi preso atto delle rassicurazioni che l'assessore ha voluto fornirci
in merito agli inconcepibili ritardi relativi al regolamento sul Banco della
Terra. Vigileremo affinché gli atti di attuazione delle politiche patrimoniali
tengano conto degli immobili e dei beni inutilizzati che il regolamento affiderà
al Banco. Non faremo mancare il nostro impegno affinché l'iter di attuazione sia
rapido e i contenuti del regolamento rispondenti allo spirito della legge".


Perugia, 2 ottobre 2014






AGRICOLTURA. DOTTORINI: "INACCETTABILE RITARDO SU REGOLAMENTO PER TERRE A
GIOVANI E DISOCCUPATI, GIUNTA PROCEDA SENZA INDUGI"

By Nico Scarscelli on 01.10.14 11:55 | 0 Commenti|
"Altre regioni partite dopo già operative, noi fermi al palo con proposta
incompleta e da rivedere. Su Banco Terra evitare lungaggini e sacche di
discrezionalità"




"E' inaccettabile il fatto che a quasi sei mesi dall'approvazione della legge
che affida le terre e i beni inutilizzati ai giovani agricoltori, ai disoccupati
e ai soggetti svantaggiati non sia ancora operativo il regolamento attuativo. Le
richieste di poter accedere alla terrea aumentano di giorno in giorno. In un
momento di grave crisi economica come quello che stiamo attraversando, non si
riesce a capire come si possa tergiversare nel dare le gambe ad una legge che
potrebbe essere un importante strumento a favore dell'occupazione e dello
sviluppo del settore agricolo". Con queste parole il consigliere regionale
Oliviero Dottorini, primo firmatario della legge concernente le "Disposizioni
per favorire l'accesso dei giovani all'agricoltura e contenere il consumo di
suoli agricoli" emanato il 5 Aprile scorso, torna a denunciare la mancata
emanazione del regolamento attuativo.
"La legge - prosegue Dottorini - parlava di novanta giorni per l'emanazione del
regolamento, stiamo superando il doppio del tempo a disposizione e ancora non
c'è traccia di questo atto indispensabile per rendere operativo il
provvedimento. La Giunta regionale ha preadottato l'atto a fine luglio e da quel
momento se ne sono perse le tracce, nonostante le rassicurazioni sui tempi di
attuazione. La proposta di regolamento andrebbe inoltre discussa e condivisa,
dal momento che vi sono dei punti da chiarire e da rivedere. Resta per esempio
da definire il rapporto fra il Piano patrimoniale di prossima approvazione e il
Banco della Terra, per evitare che i due inventari si sovrappongano. Inoltre
devono essere consentiti gli strumenti di trasparenza e partecipazione, come
previsto dal testo di legge, e chiarite meglio le modalità per acquisire la
qualifica di agricoltore in caso di domanda per assegnazione dei beni agricoli.
Sembrano inoltre eccessivi i sei mesi di tempo concessi ai comuni per fare il
censimento dei beni di loro proprietà e c'è ancora da lavorare per definire i
criteri di premialità in maniera adeguata".
"Dobbiamo evitare in tutti i modi che si aprano delle sacche di discrezionalità
o che la legge si perda nei meandri burocratici degli apparati delle diverse
amministrazioni. A quanto ci risulta l'atto è fermo al Cal da fine luglio e, pur
essendo scaduti abbondantemente i tempi per rendere il parere, la Regione resta
in attesa senza battere ciglio. Questa legge ha su di sè grandi aspettative da
parte di numerosi i cittadini che continuano ad attendere l'emanazione dei primi
bandi per l'assegnazione dei terreni. Quella sulla terra ai giovani agricoltori
- spiega il primo firmatario Dottorini - è una legge all'avanguardia a livello
nazionale, che valorizza le risorse abbandonate e contribuisce a
garantireoccupazione alle fasce più deboli del nostro tessuto sociale. Riteniamo
molto grave che si continui ad accumulare ritardo su un provvedimento che è nato
con l'obiettivo di incrociare l'esigenza di salvaguardia e recupero dei numerosi
terreni e immobili agricoli, sia pubblici che privati, che attualmente non sono
utilizzati o abbandonati, con quella di offrire opportunità lavorative e
imprenditoriali al grande numero di giovani agricoltori che incontrano
difficoltà spesso insormontabili nell'avviare la propria attività. E'
inaccettabile - conclude Dottorini - il fatto che in regioni, come il Lazio,
partite più tardi rispetto all'Umbria, si sia già provveduto all'assegnazione
dei terreni, mentre qui stiamo ancora fermi al palo e con una proposta
incompleta e in parte da rivedere. E' necessario agire coerentemente e con la
massima celerità se vogliamo valorizzare il patrimonio pubblico e allo stesso
tempo rilanciare un settore, quello agricolo, di vitale importanza per la nostra
economia, ma anche per la tutela del nostro paesaggio."


Perugia, 1 ottobre 2014






METANODOTTO SNAM. DOTTORINI: "DA UMBRIA CHIARO SEGNALE CONTRARIETA', ORA
RIVEDERE TRACCIATO E CARATTERISTICHE OPERA"

By Nico Scarscelli on 30.09.14 14:57 | 0 Commenti|
"Punto fermo sulla contrarietà della Regione e sullo stop alla conferenza dei
servizi. Opera devastante che mette a rischio ambiente e aree di pregio. Governo
ci ascolti"




"L'approvazione da parte del Consiglio regionale della mozione contro la
realizzazione del gasdotto Brindisi-Minerbio rappresenta una prima nota positiva
in una vicenda che rischia di compromettere definitivamente il territorio e il
paesaggio di alcune aree di pregio e di protezione della nostra regione.
L'Umbria dà in questo modo un segnale chiaro e mette un punto fermo sulla
vicenda del gasdotto Snam Brindisi-Minerbio impegnando la Giunta a dare parere
negativo al tracciato proposto dall'azienda e a ricercare attraverso il tavolo
tecnico istituito presso il Ministero soluzioni alternative e meno impattanti,
evitando che il Governo aggiri l'ostacolo dando il via libera alla Conferenza
dei servizi". Con queste parole Oliviero Dottorini, presidente di Umbria
migliore e consigliere regionale, commenta l'approvazione da parte dell'aula di
Palazzo Cesaroni della mozione contro la realizzazione del progetto di gasdotto
Snam Brindisi-Minerbio.
"Il progetto - ricorda Dottorini - prevede l'attraversamento per 120 chilometri
dei territori di Cascia, Norcia, Preci, Sellano, Foligno, Nocera Umbra, Gualdo
Tadino, Gubbio, Pietralunga e Città di Castello, intersecando numerosi corsi
d'acqua, aree naturali protette, siti di importanza comunitaria e zone di
protezione speciale come il Parco nazionale dei Monti Sibillini, i Boschi del
bacino di Gubbio, il fiume Topino e i boschi di Pietralunga caratterizzato da un
perimetro complessivo di 3 metri e un diametro di 1,20 metri che renderebbe
necessario ricorrere ad una servitù di gasdotto sicuramente superiore ai 40
metri di larghezza. Sempre secondo gli elaborati progettuali si vede come
l'impatto socio-economico sulle aree interessate sarebbe insostenibile,
rischiando di provocare danni alla filiera turismo-ambiente-cultura e al settore
delle eccellenze, dai prodotti tipici alle importanti aree tartufigene
dell'Umbria. Settori di fondamentale importanza per l'economia della nostra
Regione e dei territori interessati".
"E' significativo - continua Dottorini - che il centrodestra non abbia
partecipato al voto, rischiando in questo modo di far saltare la mozione. Adesso
ci aspettiamo dalla Giunta atti concreti che diano seguito a quanto deciso oggi
dal Consiglio regionale, di concerto con le altre regioni interessate, e
comunichi la contrarietà dell'Umbria all'avvio della conferenza dei servizi
prevista per la definizione dell'iter autorizzativo dell'opera senza aver prima
individuato un tracciato alternativo. Da parte nostra continueremo a monitorare
la vicenda e le risultanze che tecnici e amministratori vorranno fornire nel
tavolo istituito presso il Ministero dello Sviluppo Economico al fine di
individuare soluzioni condivise e che non penalizzino le peculiarità e le
risorse ambientali, economiche e paesaggistiche dei nostri territori".


Perugia, 30 settembre 2014 




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Guarda le proposte di legge presentate da Oliviero Dottorini nel corso della IX
legislatura:


Guarda le mozioni, le interrogazioni, i question time e gli ordini del giorno
presentati da Oliviero Dottorini nel corso della IX legislatura:



























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