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Noi abbiamo avuto modo di provare la console in anteprima e, sebbene sia troppo presto per poter dare un parere informato che possa essere considerato come una vera e propria recensione di PlayStation 5 Pro, oggi vogliamo fare quattro chiacchiere insieme a voi per raccontarvi le nostre prime impressioni su quella che è, con sorpresa di nessuno, una macchina estremamente controversa da trattare. Ci togliamo subito il dente e, come immaginerete, le controversie orbitano tutte attorno al tema del prezzo. PlayStation 5 Pro è sicuramente una macchina che è in grado di rappresentare un upgrade sostanziale da PlayStation 5 in diversi ambiti (su alcuni meno di altri), ma le sue qualità oggettive devono comunque essere rapportate ad un prezzo di listino davvero importante e quasi senza precedenti. Andiamo quindi a vedere se, in questa prima fase, ha senso considerare l'ammiraglia di casa Sony o meno. * COSA CAMBIA DA PLAYSTATION 5 * PLAYSTATION 5 PRO - SCHEDA TECNICA * CONTENUTO DELLA CONFEZIONE: COSA MANCA * MIDGEN A CONFRONTO: PS4 PRO VS PS5 PRO * COME MIGLIORA L'ESPERIENZA DI GIOCO * GIOCHI COMPATIBILI CON PLAYSTATION 5 PRO AL LANCIO * LO SPETTRO DI PLAYSTATION 6 * A CHI CONSIGLIARE PLAYSTATION 5 PRO COSA CAMBIA DA PLAYSTATION 5 Partiamo subito dai dati oggettivi: in che modo PlayStation 5 Pro migliora la formula di PlayStation 5? Con la sua console midgen, Sony ha scelto di puntare su tre pilastri fondamentali: un incremento delle prestazioni della GPU, che passa da 10,2 a 16,7 TFLOPS, l'introduzione di un nuovo hardware dedicato al ray tracing (basato su elementi di RDNA4 in arrivo sulle GPU di prossima generazione di AMD) che offre da 2 a 4 volte le prestazioni RT di PS5 base, e sull'implementazione della tecnologia PlayStation Spectral Super Resolution, un sistema di upscale basato sull'AI che sfrutta delle porzioni della GPU per offrire un qualcosa di tencologicamente simile al DLLS di Nvidia, quindi un sistema che non deve essere allenato gioco per gioco, ma che può essere implementato rapidamente da tutti gli sviluppatori. Oltre a questi tre pilastri, PlayStation 5 Pro migliora il suo hardware andando ad integrare un modulo di rete Wi-Fi 7, un SSD da ben 2 TB, 2 GB di memoria DDR5 aggiuntivi, utilizzati per la gestione del sistema operativo e che permettono di recuperare sino a 1,3 GB di memoria dai 16 GB GDDR6 a disposizione degli sviluppatori (che arrivano a 560 GB/s rispetto ai 440 GB/s di PS5) e, per finire, cambia anche la disposizione delle porte sulla parte frontale, visto che sparisce il connettore USB-A in favore di una doppia USB-C. Sul fronte del design ci troviamo davanti ad una console che riprende le linee di PlayStation 5 Slim e le aggiorna con una banda diagonale a tre strati che allunga la console rispetto ai modelli Slim, portandola quasi in pari rispetto al modello fat del 2020. Per il resto non troviamo altre differenze particolari, visto che la CPU resta sempre la classica unità 8 core/16 thread Zen 2 (ma passa da 3,5 GHz a 3,85 GHz) e anche in questo caso troviamo lo slot di espansione per un SSD M2 aggiuntivo e il connettore per utilizzare il lettore ottico distribuito già con PlayStation 5 Slim. Dalla scorsa revisione di PS5, PlayStation 5 Pro prende anche il meccanismo di scocche rimovibili composto da 4 unità, anche se in questo caso non si tratta di scocche perfettamente retrocompatibili con quelle del modello Slim. Delle 4, infatti, solo le 2 inferiori possono essere scambiate con quelle delle altre console, mentre le 2 superiori hanno un sistema di aggancio leggermente diverso che impedisce di montare quelle pensate per la Slim. Si tratta di una scelta incomprensibile che, di fatto, rende ancora più complicato e dispendioso cambiare le scocche della console. PLAYSTATION 5 PRO - SCHEDA TECNICA * CPU - x86-64-AMD Ryzen Zen 2 8 core/16 thread a 3,85 GHz * GPU - AMD Radeon RDNA con 60 CU a 16,7 TFLOPS, supporto a PSSR (PlayStation Spectral Super Resolution), nuovo hardware RT basato su RDNA4 (prestazioni sino a 4x rispetto a PS5) * RAM - GDDR6 16 GB + DDR5 2 GB * Spazio d'archiviazione - 2TB SSD * Connettività: * 2x Porta USB Type-A (SuperSpeed USB - 10Gbps) * 1x Porta USB Type-C (Hi-Speed USB) * 1x Porta USB Type-C (SuperSpeed USB - 10 Gbps) * Connettore di espansione per SSD M.2 * Porta dell'unità disco (venduta separatamente) * Alimentatore - 390W * Dimensioni: 388 x 89 x 216 mm * Peso: 3,1 Kg * Temperatura di esercizio: dai 5 ai 35 gradi CONTENUTO DELLA CONFEZIONE: COSA MANCA Come nel caso di PlayStation 5 Slim, anche la confezione di PlayStation 5 Pro offre un quantitativo di accessori inferiore rispetto al day one. Nella scatola troviamo infatti un controller Dualsense, il nuovo cavo di ricarica con doppia uscita USB-C, il cavo HDMI in formato 2.1 e 2 piedini in plastica trasparente necessari a tenere la console posizionata in orizzontale. Sparisce quindi la basetta per posizionare la console in verticale, che deve essere acquistata a parte al costo di 29,99 euro, così come sparisce anche il lettore ottico di serie, visto che non esistono bundle di PlayStation 5 Pro che lo includano, a differenza di quanto accade con PlayStation 5 Slim. Lo slot dedicato al lettore ottico esterno Ciò significa che, qualora abbiate un catalogo di giochi PlayStation 4 e PlayStation 5 in formato fisico, dovete aggiungere altri 119,99 euro al costo di PlayStation 5 Pro e questo a patto che riusciate a trovarne uno disponibile a prezzo di listino. Non è chiaro infatti il motivo per cui le scorte del lettore siano andate esaurite in pochissimo tempo, lasciando che un accessorio così importante sia finito nelle mani degli scalper che lo propongono a prezzi più che doppi rispetto a quello di listino. Se quindi il vostro catalogo di giochi fisici è fondamentale, la prima cosa che vi consigliamo di cercare è il lettore ottico esterno, dal momento che sarà più difficile mettere le mani su questa unità che sulla console stessa. Il costo finale di PlayStation 5 Pro varia molto in base al vostro utilizzo, dal momento che potreste accontentarvi della console e basta nel caso in cui la vostra libreria sia solo digitale (spesa totale: 799,99 euro), oppure potreste voler acquistare lo stand verticale per restare maggiormente al sicuro nel caso in cui vogliate tenerla in questa posizione (spesa totale: 829,98 euro). Se invece volete accedere ai vostri giochi fisici, invece, si arriva a cifre ben più importanti: 919,98 euro per PS5 Pro senza stand e ben 949,97 euro per PS5 Pro con lettore e basetta. MIDGEN A CONFRONTO: PS4 PRO VS PS5 PRO Prima di addentrarci nel dettaglio del come PS5 Pro migliora l'attuale catalogo di PlayStation 5, è bene fare un raffronto con ciò che accadde con il lancio di PlayStation 4 Pro nel novembre del 2016, esattamente 8 anni fa. Al tempo la midgen di Sony poteva contare su alcune parole chiave fondamentali come 4K, HDR, supporto ai 60 fps, e il suo lancio avvenne in un periodo storico in cui si cominciava a considerare l'hardware di PS4 come troppo arretrato per le sfide che le si paravano davanti (come il debutto della VR su console e il tema nascente del 4K), quindi l'avvento di PlayStation 4 Pro venne visto come particolarmente interessante, sebbene la piattaforma non si affermò mai al punto da diventare determinante, dal momento che si trattava di una console midgen che non poteva avere esclusive rispetto alla versione base. Tuttavia ciò avvenne in un contesto in cui PlayStation 4 Pro si proponeva al mercato mantenendo lo stesso prezzo di PS4 al lancio (399 euro in Europa, 409 euro in Italia per PS4 Pro) e, contemporaneamente, questo portava con sé un abbassamento del prezzo di PS4 Slim che si posizionò sulla fascia dei 299 euro. Considerando i miglioramenti di PS4 Pro e la spesa tutto sommato contenuta per fare l'aggiornamento, si può dire che il passaggio alla midgen poteva essere fatto senza troppi pensieri. Con PlayStation 5 Pro ci troviamo in uno scenario diverso, in cui mancano le parole chiave per spingere realmente l'aggiornamento. Il 4K e i 60 fps sono temi già spesi da Sony con il lancio di PS5, mentre quello dell'8K non fa alcuna presa visto che il formato non si è ancora diffuso a sufficienza. Mancano quindi le ragioni per spingere il salto verso la midgen, così come manca anche una situazione economica favorevole che possa rendere l'aggiornamento comunque interessante anche per chi vuole solo una console con 2 TB di memoria, Wi-Fi 7 e un salto discreto sul fronte della potenza hardware. Se nel 2016 questo passaggio poteva essere concretizzato con una spesa di circa 200 euro - considerando la rivendita della propria PS4 -, oggi possiamo ipotizzare che il prezzo di rivendita di una PS5 digital usata non possa andare troppo oltre i 300 euro e quello di una con lettore non possa superare i 350-380 euro. Al netto di questi due scenari, è chiaro che l'utente interessato ad aggiornare la propria PlayStation 5 abbia davanti a sé la necessità di aggiungere tra i 450 e i 570 euro per effettuare il passaggio verso PS5 Pro, ovvero spendere una cifra equivalente all'acquisto di un'altra console base, dopo aver rivenduto la sua (in base alla configurazione scelta). Difficilmente un delta così elevato potrà essere ammorbidito dai cali di prezzo, quindi ci troviamo in uno scenario del tutto diverso rispetto al passato. COME MIGLIORA L'ESPERIENZA DI GIOCO Ok, il prezzo è un fattore in grado di scoraggiare più di un potenziale acquirente, ma mettiamolo da parte per un momento. PlayStation 5 Pro è nelle nostre mani e abbiamo avuto modo di giocarci diverse ore prima di buttare giù queste prime impressioni: come si è comportata la console midgen di Sony? Prima di tutto ci teniamo a segnalare che PS5 Pro offre miglioramenti anche per quei giochi PS4 che non hanno avuto patch dedicate a PS5, andando ad introdurre una nuova voce nel menù Impostazioni > Schermo e Video > Miglioramento della qualità d'immagine dei giochi PS4. Questa funzione permette di sfruttare le potenzialità di PSSR per migliorare la resa in 4K dei titoli PS4, andando quindi ad offrire una sorta di incremento della qualità della retrocompatibilità che dovrebbe sfruttare (ma attendiamo maggiori dettagli) anche il boost della frequenza della CPU. Per quanto riguarda i giochi PS5, invece, anche in questo caso è necessario che i titoli abbiano la certificazione PS5 Pro Enhanched, che è possibile notare anche nella pagina del PlayStation Store dove è riportata la nuova etichetta "Ottimizzato per PS5 Pro". Al momento del lancio saranno ben 55 i titoli ad offrire tale possibilità - più in basso trovate la lista completa - e molti altri si aggiungeranno nel corso dei prossimi giorni e settimane, anche considerando che tutti i giochi che usciranno in futuro supporteranno PlayStation 5 Pro dal day one. Noi abbiamo avuto modo di provare circa 8 titoli, tra cui Resident Evil Village, Ratchet & Clank: Rift Apart, Horizon Forbidden West, The First Descendant, Marvel's Spiderman: Miles Morales, The Last of Us Part I Remastered, Demon's Souls e God of War Ragnarök, i quali hanno già ricevuto delle patch che abilitano il supporto a PlayStation 5 Pro. Senza addentrarci troppo nella disamina titolo per titolo, aspetto che magari affronteremo con più precisione nel corso della recensione completa della console (vi ricordiamo sempre che queste sono prime impressioni), quello che possiamo dirvi è che la situazione è al momento un po' confusionaria perché sembra che PlayStation 5 Pro abbia aggiunto un ulteriore livello di complessità ad un qualcosa che stava già assumendo troppe sfumature con PS5, ovvero la quantità elevata di settaggi grafici differenti. L'indicazione Ottimizzato per PS5 Pro è visibile nello Store Il primo elemento che emerge è che ogni sviluppatore ha un modo diverso di interpretare il modo in cui sfruttare PlayStation Pro, quindi troviamo il caso di Forbidden West in cui ci vengono proposte due modalità, Risoluzione Pro (30 fps con la massima fedeltà) e Prestazioni Pro (60 fps con la qualità della modalità Risoluzione di PS5 base), ovvero lo stesso scenario di PlayStation 5 ma con l'asticella del livello qualitativo ulteriormente alzata. Ha senso riproporre una modalità a 30 fps anche in questo caso? Probabilmente no, almeno secondo il nostro punto di vista. Certo, Forbidden West ottiene anche altri miglioramenti, come un miglioramento del rendering delle nuvole, qualità migliore per quanto riguarda i toni della pelle e dei capelli, migliore gestione delle luci volumetriche e così via, ma trovare nuovamente due modalità grafiche non è il massimo. La situazione è ancora più complessa nel caso dei titoli Insomniac (gli Spider-Man e Ratchet & Clank), dove le modalità grafiche per PlayStation 5 Pro sono due ma ognuna è accompagnata da ottimizzazioni legate al ray tracing. Abbiamo quindi Fedeltà Pro (30 fps o 40 fps con VRR e RT attivo) e Prestazioni Pro (qualità della modalità Fedeltà, ma risoluzione target raggiunta con il PSSR e RT attivo, per un target di 60 fps) alle quali si aggiungono le opzioni Occlusione Ambientale in Ray Tracing (solo con la modalità Fedeltà Pro, si può scegliere tra no, media e alta) e Riflessi in Ray Tracing (media o alta, anche qui solo in modalità Fedeltà Pro). Su The Last of Us Parte I Remastered, invece, troviamo una sola modalità Pro che combina le modalità Prestazioni e Fedeltà del titolo originale in una sola, andando a semplificare effettivamente la scelta e offrendo una modalità definitiva che punta al 4K a 60 fps tramite PSSR (rendering interno a 1440p) e utilizza una qualità più elevata grazie all'hardware di PlayStation 5 Pro. Ci sono poi dei titoli che non abbiamo potuto provare, ma che meritano una menzione in quanto i cambiamenti sono singificativi. Parliamo di Alan Wake 2, EA Sports F1 2024 e Final Fantasy VII Rebirth. Alan Wake 2 introduce sia una modalità a 60 fps che offre la stessa qualità del profilo Quality su PS5, ma la vera differenza è la nuova modalità a 30 fps che porta con sè il supporto al ray tracing, andando a migliorare nettamente la resa del gioco. Il titolo di corse di Codemasters, invece, introduce una vasta gamma di miglioramenti, dalla modalità qualità con il ray tracing attivo nei tracciati, alla modalità 4K a 120 e persino un'inedita opzione per l'8K a 60 che sfrutta il PSSR per raggiungere questo risultato ambizioso, anche se sacrifica parte della qualità grafica per puntare al massimo della risoluzione. Final Fantasy VII Rebirth, invece, porta la Versatility Mode su PS5 Pro, andando a sfruttare il PSSR per migliorare la risoluzione della modalità a 60 fps, che ora offre un livello qualitativo pari (in alcuni casi anche superiore) rispetto alla modalità qualità originale del titolo. Il miglioramento qui è importante perché la modalità a 60 fps su PS5 soffre di un netto calo qualitativo dell'immagine, quindi l'aggiornamento per PS5 Pro porta con sé un nuovo modo di godersi l'esperienza di gioco. Pad alla mano, queste novità sono aprezzabili in ogni contesto - basti pensare a Demon's Souls, ora in grado di offrire i 60 fps stabili anche al massimo della qualità - e il miglioramento tecnico è evidente anche se si dispone di un tradizionale display 4K senza il supporto a tecnologie avanzate come VRR o HDMI 2.1. La nostra esperienza di gioco ci ha lasciato piacevolmente colpiti per quanto alcuni titoli riescano a guadagnare nuova linfa vitale grazie alle prestazioni della macchina, al punto da considerare questo come il vero e proprio salto next gen che sino ad ora faticava ad essere percepito. Sul fronte di rumorosità e temperature, non ci sono sembrate essere particolari differenze rispetto al modello fat di lancio. Abbiamo apprezzato di meno il fatto che non sia stata risolta la complessità delle modalità grafiche - se non in alcuni esempi virtuosi -, che ci porta a dover fare i conti con l'impossibilità di cancellare la differenza tra modalità qualità e performance e che quindi continuerà ad esistere, solo che ora l'asticella della modalità performance è stata alzata notevolmente e ci sono davvero pochi motivi per andare a scegliere una modalità a 30 fps. Ovviamente le considerazioni positive vengono fatte sulla base delle qualità oggettive di PlayStation 5 Pro, ma la loro interpretazione varia pesantemente se esposte al già citato discorso del prezzo, il quale mette questi miglioramenti in prospettiva e ci lascia con una domanda: il salto c'è ed è innegabile, ma vale il prezzo che viene chiesto? GIOCHI COMPATIBILI CON PLAYSTATION 5 PRO AL LANCIO 1. Alan Wake 2 2. Albatroz 3. Apex Legends 4. Arma Reforger 5. Assassin’s Creed Mirage 6. Baldur’s Gate 3 7. Call of Duty: Black Ops 6 8. EA Sports College Football 25 9. Dead Island 2 10. Demon’s Souls 11. Diablo IV 12. Dragon Age: The Veilguard 13. Dragon’s Dogma 2 14. Dying Light 2 Reloaded Edition 15. EA Sports FC 25 16. Enlisted 17. F1 24 18. Final Fantasy VII Rebirth 19. Fortnite 20. God of War Ragnarök 21. Hogwarts Legacy 22. Horizon Forbidden West 23. Horizon Zero Dawn Remastered 24. Kayak VR: Mirage 25. Lies of P 26. Madden NFL 25 27. Marvel’s Spider-Man Remastered 28. Marvel’s Spider-Man: Miles Morales 29. Marvel’s Spider-Man 2 30. Naraka: Bladepoint 31. NBA2K 25 32. No Man’s Sky 33. Palworld 34. Paladin’s Passage 35. Planet Coaster 2 36. Professional Spirits Baseball 2024-2025 37. Ratchet & Clank: Rift Apart 38. Resident Evil 4 39. Resident Evil Village 40. Rise of the Ronin 41. Rogue Flight 42. Star Wars: Jedi Survivor 43. Star Wars: Outlaws 44. Stellar Blade 45. Test Drive Unlimited: Solar Crown 46. The Callisto Protocol 47. The Crew Motorfest 48. The Finals 49. The First Descendant 50. The Last of Us Part I 51. The Last of Us Part II Remastered 52. Until Dawn 53. War Thunder 54. Warframe 55. World of Warships: Legends LO SPETTRO DI PLAYSTATION 6 Sembra prematuro parlare di PlayStation 6 con la generazione attuale che è appena entrata nella seconda parte del suo ciclo vitale, ma seguiteci nel ragionamento perché è fondamentale per capire meglio come si posiziona PlayStation 5 Pro in una prospettiva di medio periodo. Sappiamo che il ciclo vitale di una console è di circa 7 anni, quindi il 2027 dovrebbe essere l'anno in cui, indicativamente, Sony potrebbe lanciare la sua console di nuova generazione, dato confermato anche da alcune informazioni trapelate nel corso delle cause legali relative all'acquisizione di ABK da parte di Microsoft. Questo significa che, se le cose non cambieranno, PlayStation 5 Pro ha davanti a sé 3 anni di dominio incontrastato sul fronte della potenza, mentre nel caso di PlayStation 4 Pro ci sono stati 4 anni (2016-2020) in cui la piattaforma è stata il punto di riferimento delle massime prestazioni in casa Sony, quindi PS5 Pro si preannuncia già da ora come meno longeva rispetto alla scorsa console Pro. A questo bisogna aggiungere un fattore importantissimo: quanto costerà PlayStation 6? Ovviamente non possiamo predire questo dato, ma possiamo ipotizzare che, ragionevolmente, la console non potrà costare quanto PlayStation 5 Pro, dal momento che in quel caso si tratterà della console di punta da dover commercializzare in massa per creare la base installata di nuova generazione. Allo stesso modo possiamo ipotizzare che il trend dei prezzi in salita continuerà anche per la prossima generazione, quindi non è assurdo immaginarsi una PlayStation 6 proposta tra i 599 e i 649 euro al lancio, una cifra certamente superiore a quella di PS5, ma che comunque è ben lontana da quella attuale di PlayStation 5 Pro, il tutto per una macchina più moderna e performante. Date queste premesse, e considerando il costo da sostenere per portarsi a casa una PS5 Pro (anche restando solo sul modello digital, quindi senza spendere altri 120 euro per il lettore), appare chiaro sin da ora come l'acquisto di PS5 Pro non sia un buon investimento anche in ottica futura, specialmente per tutti coloro i quali sono soliti vendere o versare la propria console per effettuare il salto verso quella successiva. Difficilmente, infatti, ci si potrà trovare davanti ad una valutazione di PS5 Pro che vada a preservare gran parte del valore investito, quindi il rischio è quello di fare un aggiornamento in cui si sa già da ora che la perdita sarà - in proporzione - maggiore di quella sostenuta acquistando una PS5 Slim (parliamoci chiaro: difficilmente una PS5 Pro potrà essere valutata più di 450 euro nel momento in cui si passerà alla nuova generazione). A CHI CONSIGLIARE PLAYSTATION 5 PRO Ed eccoci al punto finale di queste nostre prime impressioni su PlayStation 5 Pro. Se ci avete seguito sino a qui è abbastanza chiaro quali sono le nostre conclusioni. PS5 Pro è una console che ha dei meriti oggettivi e offre quella che, ad oggi, è la miglior piattaforma non PC su cui giocare; questo è indiscutibile. Il miglioramento prestazionale varia molto da titolo a titolo in base alle scelte degli sviluppatori, ma ci sono casi in cui le prestazioni aggiuntive di PlayStation 5 Pro possono rappresentare un salto trasformativo nell'esperienza di gioco, come ad esempio nel caso di Demon's Souls, in cui la modalità a 60 fps ad alta qualità è un vero e proprio sogno per i fan della serie, o come nel caso di Final Fantasy VII Rebirth, dove finalmente non si deve scegliere tra un'esperienza fluida ma graficamente sotto tono e una più appagante per l'occhio, ma peggiore da giocare. Anche le migliorie lato ray tracing ci fanno intravedere quelle che sono le reali potenzialità di questa tecnologia, specialmente se avete la possibilità di testarle su EA Sports F1 2024, Hogwarts Legacy e Alan Wake 2. Su tutti questi titoli possiamo finalmente apprezzare le vere potenzialità del ray tracing, come PS5 non era in grado di offrire, ma Alan Wake 2 ci conferma che i 30 fps sono ancora una solida realtà se si vuole dedicare la potenza della console al miglioramento della qualità a tutti i costi. PlayStation 5 Pro non può quindi risolvere del tutto il problema che si poneva di eradicare sin dalla presentazione, ovvero portare i 60 fps su ogni titolo, tuttavia è comunque in grado di permetterci di giocare a 60 fps (o 120 fps sui titoli che già raggiungevano questo target) con un livello qualitativo che prima era semplicemente impossibile da ottenere con PS5 a parità di frame rate. C'è poi la carta del PSSR che potrebbe rivelarsi decisiva per il futuro di PlayStation in generale, dal momento che siamo sicuri che questa tecnologia rappresenterà il cuore anche della prossima generazione, considerando i già ottimi risultati raggiunti con questa sua prima iterazione. Al netto di tutti gli aspetti positivi di PlayStation 5 Pro, ci risulta però difficile tracciare l'identikit dell'utente ideale per questa macchina. Si tratta infatti di un utente che non vuole badare a spese per avere il meglio, ma che allo stesso tempo non vuole spendere le cifre necessarie ad assemblare un PC più performante di PS5 Pro e che non vuole proprio affacciarsi verso il mondo PC, magari perché interessato alle esclusive Sony e non intenzionato ad attendere i 2 anni che solitamente intercorrono tra la pubblicazione dei titoli su PlayStation e il loro lancio su PC. Si tratta quindi di una nicchia davvero ristretta, nella quale c'è il rischio che ricada un quantitativo di giocatori ancora inferiore rispetto a quel 12-13% di utenti che, durante la scorsa generazione, scelsero PlayStation 4 Pro. Non ci sentiamo neanche di sperare in un possibile calo di prezzo, dal momento che questa generazione ha stravolto le carte in tavola in questo senso, quindi è difficile ipotizzare che PlayStation 5 Pro possa subire importanti tagli nel corso del suo ciclo vitale, se non per merito dei classici sistemi di offerte (no IVA, sconti tramite coupon e così via). Ovviamente ci aspettiamo che Sony punti a convincere gli utenti al passaggio verso la Pro grazie ad un corposo supporto alla macchina, andando a proporre esperienze in grado di sfruttare l'hardware in maniera significativa, ma per avere un quadro più completo di PlayStation 5 Pro bisognerà aspettare i prossimi mesi. PlayStation 5 Pro Amazon da €799 Vedi offerta VIDEO Lo smartphone per tutti? Motorola Moto G84 è in offerta oggi su a 189 euro. 449 condivisioni Newsletter Gabriele Congiu Acquisti da link affiliati generano commissioni per HDB. I prezzi possono variare post pubblicazione. 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