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Salviamo l'Amazzonia
 * L’Amazzonia brucia
 * Deforestazione
 * COSPE in Amazzonia
 * * L’Amazzonia brucia
   * Deforestazione
   * COSPE in Amazzonia

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SALVIAMO L'AMAZZONIA


CI FACCIAMO IN QUATTRO PER L'AMAZZONIA

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L’AMAZZONIA BRUCIA, E NON DA OGGI.





DA CHICO MENDES A RIO

La lotta di Chico Mendes e dei seringueiros, che commosse il mondo trent’anni
fa, è stata presto dimenticata, gli impegni solenni sottoscritti dai governi al
Summit della Terra di Rio 92 largamente disattesi. Così, negli ultimi decenni,
la deforestazione non si è mai fermata.



Chico Mendes, ex raccoglitore di caucciù, è stato sindacalista, politico e
ambientalista. È stato ucciso il 22 dicembre 1988 da due proprietari terrieri.
Ha sempre lottato per i diritti del "popolo della foresta" e per la salvaguardia
dell'Amazzonia.




"ALL'INIZIO PENSAI CHE STAVO COMBATTENDO PER SALVARE GLI ALBERI DELLA GOMMA, POI
HO PENSATO CHE STAVO COMBATTENDO PER SALVARE LA FORESTA PLUVIALE DELL'AMAZZONIA.
ORA CAPISCO CHE STO LOTTANDO PER L'UMANITÀ."

Chico Mendes






SFRUTTAMENTO E DEFORESTAZIONE

L’Amazzonia, riserva verde di tutto il pianeta è dunque da tempo sfruttata,
bistrattata, distrutta. Il motivo principale è l’avanzare incessante di
un’economia predatoria che abbatte gli alberi per farne legname pregiato, che li
distrugge col fuoco per fare posto ai pascoli e alle piantagioni destinate
all’alimentazione animale.

Per soddisfare i nostri consumi di carne a basso costo in continuo aumento si
distrugge così un patrimonio di biodiversità unico nel nostro pianeta,
trascinando in quest’opera di distruzione le storie, le culture, i diritti alla
terra e alla vita di centinaia di popoli indigeni.

Perché il loro destino è unito a quello della grande foresta: se la foresta
muore, se ne vanno anche loro.


INCENDIARI AL GOVERNO: TRUMP E BOLSONARO 

Oggi, negli anni delle sconsiderate politiche capitaliste e negazioniste di
Trump e di Bolsonaro, l’Amazzonia brucia più di ieri e il processo aumenta in
velocità ed estensione. Agli effetti devastanti sulla biodiversità si somma
sempre di più l’impatto sul clima. Arrestare questo crimine è diventato un
imperativo che riguarda tutte le persone di questo pianeta, e i tempi sono
diventati strettissimi.



"IL CAMBIAMENTO CLIMATICO È UNA BUFALA INVENTATA DALLA CINA."

Donald Trump




“L’AMBIENTE INTERESSA SOLO AI VEGANI CHE MANGIANO SOLTANTO VERDURE”.

Jair Bolsonaro






L'AMAZZONIA IN QUATTRO MAPPE



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AREE PROTETTE

Sono 390 i milioni di ettari dedicati alla conservazione ambientali e ai
territori indigeni su un totale di 847 milioni di ettari

Il 68% delle aree protette è minacciato da: 

 - opere di infrastrutture di trasporto;

- centrali idroelettriche;

- estrazione mineraria e di petrolio;

- incendi;

- deforestazione.




TERRITORI INDIGENI IN AMAZZONIA

Sono circa 400 le popolazioni indigene che vivono nel territorio amazzonico per
un totale di 1 milione di persone




FUOCHI ATTIVI NELLE ULTIME 48 ORE

Rilevazione NASA




TREE COVER LOSS

Global Forest Watch






IN BOLIVIA PER I DIRITTI DELLE POPOLAZIONI INDIGENE








COSPE IN AMAZZONIA A FIANCO DELLE POPOLAZIONI INDIGENE 


COSPE è presente con i suoi progetti in tre paesi amazzonici: Bolivia, Ecuador,
Colombia per sostenere la lotta delle comunità locali e dei popoli indigeni
contro la deforestazione che li priva delle loro terre e per promuovere
un’economia rigenerativa che cerca alternative nel solco della tradizione.

Siamo convinti che non solo uno sviluppo sano non solo può convivere con la
conservazione della foresta, ma ne ha assoluto bisogno. 


GUARDIANI DELLA PACHAMAMA, MADRE NATURA.  


La conservazione della foresta amazzonica è evidentemente interconnessa con la
sussistenza delle comunità tradizionali indigene e campesinas, che hanno nella
raccolta di frutta spontanea, nella produzione agroforestale e nella caccia le
principali fonti di alimento e di reddito. Sono infatti proprio le famiglie dei
produttori che dipendendo dalla conservazione dell’ecosistema, di fatto ne
diventano i suoi guardiani e difensori, organizzandosi, attraverso diverse
modalità, per prevenirne la distruzione e favorire una gestione sostenibile. Noi
lavoriamo accanto a loro.  


NEL CUORE DELLA BOLIVIA 


L’Amazzonia boliviana rappresenta la metà del territorio nazionale, è
scarsamente abitata (circa 1.600.000 abitanti, meno del 15% della popolazione
nazionale) e ha un alto tasso di conservazione della foresta, se comparata ad
altri paesi amazzonici, come il Brasile.

Preservare la biodiversità conservata in questa regione vuol dire salvare un
patrimonio inestimabile per l’intero pianeta

Il fulcro di questo lavoro di conservazione sono le comunità indigene e quelle
campesinas. Per questo noi lavoriamo con loro con due progetti, nei Dipartimenti
di Pando e Beni.

Nello specifico in due dei municipi maggiormente colpiti dagli incendi boschivi
durante il 2019, San Ignacio e Riberalta e con alti indici di povertà.

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BOLIVIA DI MIELE E NOCI

Il progetto ha lo scopo sostenere le attività produttive di queste comunità e
diversificarle. Tra le principali attività c’è è la raccolta di prodotti non
legnosi dalla foresta, tra cui la noce del Brasile (Bertholletia excelsa). Un
frutto pregiato che dà una buona risposta economica e che preserva l’ambiente.

In questo periodo, però, la produttività della noce del Brasile sta avendo delle
oscillazioni, proprio a causa dei cambiamenti climatici e delle politiche di
deforestazione. Questo porta i raccoglitori a dover sopperire ai mancati
guadagni degli anni di scarsa produzione vendendo legname di pregio o aprendo
nuove aree da dedicare alla produzione agricola, intaccando il patrimonio
forestale.

Il progetto sostiene il lavoro di raccolta e commercializzazione di questo
prodotto. 


IL PROGETTO "MIELE"

A Riberalta, tra i beneficiari del nostro progetto, esiste un gruppo di giovani
e giovanissimi organizzati nell’associazione Asociación de Jovenes
Reflorestadores en Acción – AJORA.

I soci di AJORA sono ragazzi e ragazze, agricoltori o figli di agricoltori, di
etá compresa tra i 12 ed i 30 anni. Fanno parte di comunità che negli ultimi
anni sono state colpite da una serie di eventi climatici catastrofici, tra cui
l’alternarsi di incendi e inondazioni che hanno seriamente ridotto la copertura
boschiva della regione.

I giovani di AJORA hanno quindi intrapreso una serie di azioni di rimboschimento
di aree degradate, con l’obiettivo di restaurarne la fertilità e di recuperare
la biodiversità. Il mantenimento ed il recupero della biodoversità hanno
particolare importanza per il successo di quella che la più importante attività
realizzata dai giovani riforestatori, l’apicultura.

Oltre a garantire un importante fonte di reddito per i giovani, le api
garantiscono l’impollinazione, accelerando il processo di ricostituzione della
foresta.

Con il progetto finanziamo un corso in apicoltura a favore dei giovani soci di
Ajora ed equipaggiamo gli apicoltori con arnie e attrezzature per l’estrazione e
la lavorazione del miele.

In particolare, il COSPE sta promuovendo la diffusione di arnie per api native
mellipone (senza pungiglione), il cui miele è molto pregiato e valorizzato sul
mercato locale. 



Visita il nostro sito e scopri come donare sostieni.cospe.org



 * Foto Chico Mendes
   albengacorsara.it






 
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