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Skip to content Search for: * Home NON VIVIAMO TEMPI ORDINARI 19 Aprile 202120 Aprile 2021ilfaroblog Se nell’ultimo anno, quando seguivate le news sui consueti mezzi di comunicazione, vi è parso di rilevare strane incongruenze e molta confusione nella loro narrazione, beh… non siete soli. Read more → Costume 2 Comments I “NON-VACCINATI” SARANNO LA NUOVA CLASSE DISCRIMINATA….. 31 Luglio 2021Megas Alexandros di Megas Alexandros alias Fabio Bonciani Il tempo passa e gli anni corrono, ma dalla storia non vogliamo imparare niente. Ci affanniamo a fare lotte e leggi contro ogni nuova categoria di discriminati e contemporaneamente sembra che il bisogno di discriminare si auto-alimenti, quasi come fosse un bisogno naturale dell’uomo o forse le cose non stanno proprio cosi??!! L’uomo, come non nasce ladro e corrotto, non nasce nemmeno razzista e discriminante; quindi è la società in cui vive e naturalmente la propensione del suo carattere a farlo diventare tale. Certo in tutto questo un ruolo fondamentale lo giocano la politica e chi ne detiene il potere di indirizzarla. Se Hitler non fosse andato a capo della Germania con la complicità di chi aveva il potere di imporlo al popolo, quasi certamente il fenomeno del “nazismo” non avrebbe visto la luce, risparmiando all’umanità tutte le immani atrocità che questa ideologia ha consumato. E’ chiaro che quando si parla di “nazismo” – forma abbreviata per nazionalsocialismo, lo facciamo in riferimento al regime dittatoriale instaurato in Germania da A. Hitler e operante dal 1933 al 1945. Come risulta altrettanto chiaro, che di fronte a persone che presentano atteggiamenti deliberatamente intolleranti, violenti, crudeli e discriminatori, siamo in presenza di soggetti che di fatto e/o potenzialmente possono diventare la linfa di un nuovo regime dittatoriale, covato nella mente dei potenti, i quali potrebbero avere tutto l’interesse a riproporre. Dico tutto questo, perché oggi avverto forte la sensazione e sono altrettanto forti i segnali, che potremmo essere agli inizi di un fenomeno simile. Non voglio esagerare ma nell’ottica di prevenire, è sempre consigliabile parlarne e confrontarsi prima. La questione dei vaccini e del green-pass, sta assumendo toni tali che devono assolutamente preoccuparci. Naturalmente la nostra classe politica, i responsabili di governo e l’informazione main-stream contribuiscono in maniera determinante a rendere questo fuoco iniziale, incandescente. In un popolo già stremato e psicologicamente a terra da un anno e mezzo di “lockdown” e restrizioni varie della propria libertà, per non parlare della conseguente drammatica crisi economica che famiglie ed imprese stanno vivendo. Dico, in un popolo avvolto dalla paura per gli effetti della pandemia e già diviso al suo interno in due squadre (vaccinati e non-vaccinati), le parole del nostro premier Mario Draghi pronunciate pochi giorni fa in conferenza stampa, hanno avuto l’effetto di far letteralmente esplodere le piazze. > DRAGHI: “NON VACCINARSI SIGNIFICA AMMALARSI E MORIRE”. Draghi specifica: “Due cose: l’appello a non vaccinarsi è un appello a morire, sostanzialmente. Non ti vaccini, ti ammali, muori. Oppure fai morire. Secondo: senza vaccinazione si deve chiudere tutto, di nuovo”. (1) Sinceramente il nostro premier poteva anche, in “gergo”, come si “suol dire”, “toccarla più piano”. Le sue parole eccessivamente imbarazzanti, potrebbero diventare di una gravità estrema qualora non trovassero conferma nella scienza medica; che è bene ricordare presenta opinioni e pareri alquanto contrastanti sull’effettiva necessità di una vaccinazione della totalità della popolazione mondiale. Ma su questo torneremo più avanti. Ora, vorrei concentrarmi e far porre la vostra attenzione su un aspetto molto importante che emerge come spunto di riflessione proprio dalle parole pronunciate da Draghi. Per fare questo vorrei partire dal rileggere insieme l’articolo 32 della nostra amata e benedetta Costituzione: > ARTICOLO 32 > La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e > interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti. > > Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per > disposizione di legge. La legge non può in nessun caso violare i limiti > imposti dal rispetto della persona umana. Le parole di Draghi e l’agire del suo governo come andremo ad analizzare non risultano in perfetta sintonia con principi e gli intenti sperati dai padri-fondatori che ebbero il compito di redigere la nostra Costituzione. E’ pur vero che esiste un tentativo del governo attuale, di tutelare la salute come diritto fondamentale dell’individuo all’interno dell’interesse della collettività, garantendo la “gratuità” del vaccino. Ma il tutto all’interno di un concetto (“se non ti vaccini muori e/o fai morire”), che come vedremo non ha base scientifica. Infatti, qualora ci fosse una base scientifica a conforto delle sue parole, Draghi ed il suo governo (come del resto il precedente), starebbero violando in modo palese quanto espresso nel secondo capoverso dell’articolo (“Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge”). Come vedete la nostra Costituzione, ti consente, in considerazione dei principi espressi nel primo capoverso, di poter rendere obbligatoria per legge la vaccinazione, cioè in poche parole e di fronte ad uno o più pareri scientifici comprovati, il governo potrebbe facilmente emettere un decreto per rendere obbligatoria la vaccinazione. Ma, nonostante la Costituzione lo contempli, non lo fanno!!!….. ci vogliamo chiedere il perché??? La risposta si ritrova nel modulo di manleva che viene fatto firmare a chiunque si sottoponga al vaccino (2). Basta leggere al punto 10 del modulo (riportato in calce alla nota 2), dove viene palesemente riportata la seguente frase: “Non è possibile al momento prevedere danni a lunga distanza”. > Secondo illustri ricercatori il confezionamento di un vaccino sicuro necessità > di anni di sperimentazione. Ecco cosa afferma il professor Alberto Mantovani, > Direttore scientifico di Humanitas: “Normalmente, il tempo impiegato a > sviluppare un vaccino è molto lungo e prevede un alto tasso di insuccessi. > Il periodo di ricerca preliminare, infatti, può andare dai due ai cinque anni > e, per arrivare allo sviluppo completo del prodotto, possono passare > anche dieci anni. Questo perché la messa in commercio di un vaccino implica > che vi sia totale sicurezza sulla sua efficacia e sulla sua sicurezza”. Quindi per tornare alla nostra risposta, non lo rendono obbligatorio per un semplice fatto di responsabilità, civili e penali. L’eventualità che in futuro Case farmaceutiche e Stati possano essere chiamati a ingenti risarcimenti danni e pesanti conseguenze penali, potrebbero essere legalmente concrete qualora la responsabilità non fosse assunta direttamente da chi si sottopone al vaccino firmando la manleva. Ovvero, per una maggiore precisione, le Case farmaceutiche si sono già ampiamente protette a livello civile, con apposite clausole presenti nei contratti di fornitura che hanno già firmato con i Ministeri dei vari Stati (3). Ed il documento in questione serve di fatto, soltanto a manlevare lo Stato italiano ed il nostro sistema sanitario. In questo contesto il Green Pass opera come una coazione pubblica senza assunzione pubblica di responsabilità, e che trattasi di “coazione” è chiaro nel momento in cui si vede che il Green Pass è richiesto per ogni sorta di eventi, non solo bar, ristoranti o discoteche, ma per ogni attività pubblica al chiuso (si pensi alle attività extrascolastiche dei ragazzi, come lo sport, un corso di lingua, ecc.). Inoltre si parla di estendere l’obbligo anche al trasporto pubblico. E’ altrettanto chiaro e manifesto l’intento di COSTRINGERE la popolazione refrattaria – a prescindere dall’età – a vaccinarsi, pena la morte sociale, l’impossibilità di fare alcunché condannandosi ad una sorta di lockdown personale perenne. Ma, trattasi di una costrizione chiaramente in malafede. Se ci fossero univoche motivazioni scientifiche e pragmatiche per poter operare serenamente, l’obbligo sarebbe già cosa fatta. Solo che un obbligo di legge, come ho già sottolineato, è qualcosa che eliminerebbe lo scarico di responsabilità consentito tramite l’accettazione dei rischi (disclaimer) da chi si sottopone volontariamente alla vaccinazione. Allora, mi chiedo e vi chiedo: di fronte ad uno governo che non si assume la responsabilità di quello che esige da noi cittadini, non vi sembra giusto che debba esserci anche la tutela del diritto alla libertà di scelta di chi non vuole vaccinarsi!!! come del resto le ultime righe dell’articolo 32 della costituzione evidenziano (“La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana). Tanto più quando le evidenze sono che il Covid, per chi è sano e proporzionalmente all’età, ha un tasso di mortalità bassissima. Altre evidenze ci confermano con estrema chiarezza che un vaccinato può ugualmente contrarre il Covid (anche in forma leggera) e risultare lui stesso contagioso. Un soggetto vaccinato con tanto di “green-pass”, può essere infettato in forma leggera e senza saperlo può liberamente salire su un aeroplano e contagiare gli altri. In questo caso, come è del tutto evidente, non è certamente il vaccino o l’essere dotato del green-pass l’elemento essenziale per garantire la sicurezza degli altri, ma bensì sarebbe più indicato il tampone, come di fatto avviene. Sempre parlando in merito alla non assunzione di responsabilità da parte del nostro governo contrapposta ai diritti di noi cittadini non vaccinati, vorrei farvi notare che ci sono situazioni reali nella nostra quotidianità che meritano attenzione e rispetto, e questo verrei dirlo a tutti coloro che caratterialmente più prepotenti si arrogano il diritto di fare la voce grossa nei confronti di chi non si vaccina. Provate a mettervi un attimo nei panni di una mia amica, che dopo la prima dose di vaccino è stata colta da “shock anafilattico”, il quale le ha provocato una paresi facciale per diversi giorni. Adesso, si trova nella drammatica situazione di doversi presentare per la seconda dose. Naturalmente, vista la gravità della situazione, le è stata imposta l’ospedalizzazione. E’ una madre con una figlia piccola con la paura di quello che potrebbe succederle e la testa sulle spalle di non voler caricare su se stessa e sul futuro della figlia la responsabilità di quell’imponderabile che tutti noi speriamo non accada. Si presenterà in ospedale con l’Avvocato perché non vuole firmare. Chi può biasimarla!!! Di casi ne possiamo trovare quanti ne vogliamo e tutti sono meritevoli dei diritti che la nostra Costituzione ci attribuisce, questo devono metterselo bene in testa sia i nostri governanti che coloro che sbraitano sui socials, in TV e nei bar. Altrimenti se continuiamo su questa strada, il percorso che ci condurrà ai drammatici momenti storici già vissuti, quelli che ci tornano alla mente solo nelle ricorrenze, sarà brevissimo. E’ un fatto, come afferma Andrea Zhok (post-Facebook del 23 Luglio 2021 ore 18:34) , professore di Filosofia morale presso il Dipartimento di Filosofia dell’Università degli Studi di Milano, che sono stati identificati alcuni problemi specifici per alcuni preparati, problemi non emersi nella fase sperimentale che aveva portato alla loro commercializzazione. Per il vaccino Astrazeneca si sono riscontrate trombosi aspecifiche in un numero significativo di soggetti, per il vaccino Janssen è stato aggiornato proprio ieri il foglio illustrativo degli effetti collaterali includendovi, come effetto collaterale raro, la sindrome di Guillian-Barrè (malattia autoimmune che può condurre a paralisi progressiva). Quindi il problema della sicurezza dei vaccini non è un problema di poco conto ed i dubbi che attanagliano chi ancora deve vaccinarsi oppure i milioni di mamme e di papà italiani che stanno vivendo momenti di incertezza e di tensione legati all’argomento vaccino sì vaccino no per i propri figli minorenni, devono assolutamente essere compresi e condivisi. Tutta questa diversità di opinioni in campo medico e tutta questa incertezza ci dicono una cosa semplice, ovvero che chiunque si sbracci, giurando a reti unificate, sul proprio onore e nel nome della Scienza, l’Assoluta Sicurezza dei Vaccini o è un mentitore o è uno sciocco. Attenzione anche alle vie di mezzo, come quella rappresentata da una certa parte di coloro che operano nel campo medico-scientifico, i quali per non esporsi in maniera netta, dando “un colpo al cerchio ed uno alla botte”, al fine di una azione di valutazione, introducono il più che controverso per non dire senza significato, parametro dei “costi-benefici”. In sostanza il loro assunto si articola sulla seguente formula: “i vaccini anti-Covid presentano un profilo costi-benefici che, allo stato attuale delle conoscenze, è positivo per i gruppi in cui il Covid rappresenta una minaccia grave. Ma i vaccini in generale sono farmaci e non acqua fresca, che questi vaccini nello specifico presentano aree di nescienza più elevata rispetto a vaccini testati su tempi più lunghi, e che in generale sappiamo sin d’ora che in una minoranza di casi potremo avere effetti collaterali molto seri”. Come potete ben capire usando la logica, davanti alle evidenze sempre più concrete che il Covid si cura ad a fronte di una chiara e netta affermazione delle case farmaceutiche, le quali non garantiscono sugli effetti a lunga scadenza dei vaccini – beh, più che gli incerti benefici derivanti dai vaccini, dovremmo seriamente prenderne in considerazione gli incalcolabili costi. A tal proposito, in merito alla circostanza che il Covid può essere tranquillamente curato con una terapia domiciliare fatta bene, in modo da impedire che le persone arrivino in terapia intensiva in ospedale, non possiamo far a meno di apprezzare le recenti parole di Giorgia Meloni. Parole, che la leader di Fratelli d’Italia ha postato sul proprio profilo facebook lo stesso giorno della sua partecipazione alla pacifica manifestazione che si è svolta il 27 luglio scorso davanti al Ministero della Salute, alla presenza di molti medici e professionalità nel campo specifico della medicina (vedi sotto): La principale argomentazione che viene usata per indurre alla vaccinazione l’intera popolazione adulta (coatta de facto, seppure non de jure), per mezzo di strumenti come il green pass, mi pare essere quella per cui i non vaccinati metterebbero a rischio i vaccinati (o meglio le categorie vaccinate a rischio). Questo perché la presenza di non vaccinati faciliterebbe la circolazione del virus, permettendo così – si dice – al virus di mutare, rendendo di conseguenza più probabile l’insorgenza di una variante resistente al vaccino. Per questo, coloro che sostengono tale tesi, affermano con forza che bisognerebbe arrivare idealmente a un tasso di vaccinazione del 100%. Per mettere in dubbio tale argomentazione e toccare con mano che non siamo in presenza di un consenso assoluto in campo medico sulla vicenda, basterebbe leggere un recente articolo che prende in esame una vastissima letteratura sulla vaccinologia, pubblicato sulla prestigiosa rivista “Nature”. (5) Leggendolo (purtroppo è in inglese), si prende conoscenza che: «tassi di vaccinazione molto elevati (superiori all’80%) potrebbero avere conseguenze negative, poiché l’assenza di trasmissione di agenti patogeni in tal caso impedirà il potenziamento delle difese naturali negli individui vaccinati e potrebbe portare a una diminuzione dell’immunità se non vengono impiegate dosi di richiamo del vaccino» Insomma, di fatto ribaltando la tesi a sostegno della vaccinazione totale, si sta dicendo – se ho ben compreso – che i vaccinati ed in particolare le categorie a rischio, piuttosto che essere minacciati da una certo grado di circolazione del virus tra le categorie non a rischio, al contrario ne beneficerebbero. In conclusione dell’articolo torniamo a fare due parole su i due aspetti che più ci preoccupano della questione e che sono emersi dalla conferenza del premier Draghi. Il primo è certamente la presa di coscienza della caduta del mito del Premier “Super Competente” e del governo di unità nazionale. Certamente, come abbiamo visto, non si può dire che Draghi con le sue parole abbia dimostrato di conoscere alla perfezione il dossier in questione. Personalmente, non mi sono mai fatto incantare dalla retorica della “competenza”, dall’adulazione della figura di Mario Draghi, dalla celebrazione preventiva delle sue gesta salvifiche come premier, pur riconoscendone le indubbie qualità. È un fatto però che Draghi e i suoi ministri sono stati unanimemente salutati ed a noi rivenduti da commentatori e media mainstream come il premier ed il governo Super Competenti. Certamente, il rendersi conto che il premier Super Competente ignora la principale questione tecnico-scientifica alla base della decisione di ieri sul Green Pass non è affatto tranquillizzante, per nulla. In che mani siamo? L’altro aspetto riguarda come già sottolineato, il crescente clima di divisione e di odio che, attualmente sta caratterizzando le nostre vite. Accanite discussioni lacerano famiglie ed amicizie. Una coazione, apparentemente “soft” ma che in pratica obbliga i giovani e gli adolescenti non vaccinati ad estinguersi socialmente, non istruirsi e non praticare sport. Sono tutti elementi che devono farci preoccupare, riflettere e nel breve valutare bene quello che potrebbe essere il drammatico punto di approdo di tutte queste divisioni che si stanno volutamente creando. Lo dobbiamo fare ognuno di noi certamente, ma a maggior ragione sono tenuti a farlo coloro che hanno su di sé, le responsabilità di prendere decisioni per conto degli altri. Mi riferisco a chi ci governa ed a chi ha la professionalità di certificare le verità tecnico-scientifiche, ma anche a coloro che hanno la visibilità di influenzare le masse. Attenzione (e mi rivolgo a questi soggetti) a quello che dite e fate, alle parole con cui vi esprimete, alla luce del clima attuale, dovete avere ben presente nelle vostre menti, che le vostre azioni sono caratterizzate da un potenziale moltiplicatore, che potrebbe renderle devastanti per la tenuta sociale del nostro paese. (1) Draghi replica a Salvini: “L’appello a non vaccinarsi è appello a morire” – YouTube (2) Vaccinazione AntiCOVID – Modulo di Consenso (1).pdf (quifinanza.it) (3) Vaccino Covid, in caso di effetti collaterali chi paga? Tutti i dubbi sui contratti con la Ue | QuiFinanza (4) (1) Andrea Zhok | Facebook (5) A guide to vaccinology: from basic principles to new developments | Nature Reviews Immunology Senza categoria IL “SISTEMA” SI STA RENDENDO REO-CONFESSO, NON PER CAMBIARE, MA PER RESTARE IN PIEDI COSI’ COM’E’….. 27 Luglio 2021Megas Alexandros di Megas Alexandros (alias Fabio Bonciani) DOPO LA PIENA CONFESSIONE DI PALAMARA NEL SUO LIBRO, ARRIVA QUELLA DI RENZI, CHE POCHE SERE FA A “QUARTA REPUBBLICA”, PRONUNCIA PAROLE CHE NON LASCIANO ALIBI ALLE INTERPRETAZIONI. LA GIUSTIZIA È COMANDATA E GESTITA DA UN “SISTEMA” BEN OLIATO, CHE VEDE POLITICI (ANCHE QUELLI INDAGATI E RINVIATI A GIUDIZIO), INSIEME A MAGISTRATI CONSENZIENTI, DECIDERE NOMINE E DI CONSEGUENZA I PROCESSI. Luca Palamara, il “Buscietta” dei magistrati appartenenti al “Sistema”, pareva essere l’unico reo-confesso, quando all’improvviso, prima nel suo libro fresco di stampa (“Controcorrente”) e poi in prima serata in viva voce da Porro a “Quarta Repubblica”, si è aggiunto il Senatore leader di Italia Viva Matteo Renzi, con parole che in una qualsiasi democrazia occidentale, avrebbero fatto venir giù tutti gli organi e le istituzioni che sono a fondamento di uno Stato diritto, democratico. > “OH, IO LO SO CHE QUELLE CENE, SONO STATE L’UNICO ELEMENTO PER CUI DAVIDE > ERMINI È STATO NOMINATO VICE-PRESIDENTE DEL CSM” (1) Ricordando Pier Paolo Pasolini ed una lettrice che magistralmente lo ha evidenziato nei commenti del mio articolo precedente sulla giustizia, Vi invito ad indignarvi e scandalizzarvi (avendone tutti i diritti), dopo aver ascoltato le parole di Matteo Renzi, direttamente dal link del video riportato in fondo all’articolo. (1) Ora dopo averle ascoltate, riprendiamoci, asciughiamoci la fronte gelata dai brividi e proviamo a prendere coscienza del paese in cui viviamo. Noi, popolo italiano, viviamo in un paese, dove la nomina della seconda e più importante carica operativa della magistratura (visto che il Presidente della Repubblica non se ne occupa direttamente), ovvero il vice Presidente del Consiglio Superiore della Magistratura, è stata decisa in una delle famose cene tra Palamara, Lotti, Ferri ed i loro commensali. Decisa non in base al curriculum del candidato o in base alle sue competenze, alla sua storia, alla sua moralità, ai risultati ottenuti in magistratura, ma decisa esclusivamente per un “gioco di potere”, fatto di appartenenza, fratellanza, amicizia con il politico di turno (Renzi in questo caso), contiguità, garanzia di asservimento e chissà quant’altro. Ora, cari amici lettori, parliamoci chiaro il non rinunciabile ed a tutti noi noto principio della separazione dei poteri, su cui si fondano tutte le costituzioni delle democrazie che vogliono ritenersi tali, fu introdotto proprio per fare in modo che situazioni come il “Sistema Palamara” non diventassero realtà. E’ estremamente chiaro, senza ricorrere al narcisismo del “fare il professore“, che una concentrazione dei tre poteri dello stato (legislativo – esecutivo – giudiziario), nelle mani di alcuni soggetti che formano un “Sistema”, fanno saltare la barricata ponendo un paese al di fuori della “democrazia” e spingendolo velocemente verso l’infinito, dove la “tirannia” potrebbe essere il punto terminale e tragico di approdo. Renzi ci conferma pure, che non solo l’ultimo Vice-Presidente del CSM è opera sua, ma anche il penultimo; ovvero il già Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei ministri del governo Letta dal 2013 al 2014 e Sottosegretario di Stato del Ministero dell’economia e delle finanze nel governo Renzi nel 2014, Giovanni Legnini. Lo confessa davanti agli italiani, con lo stesso atteggiamento di normalità che lo ha caratterizzato nel compiere tali atti, addirittura quasi per rendersi più umano, apparentemente se ne duole, della sua scelta. La ritiene sciagurata e sbagliata – Poi, la domanda che tutti noi dovremmo porci se il suo ripensamento è dettato dal fatto che Ermini non abbia fatto un buon servizio agli italiani oppure a lui stesso medesimo, questo ai più, rimane circoscritto nella sfera del “dettaglio” e solo lui ed il “Sistema” a cui appartiene hanno la risposta. Addirittura, stante il “modus operandi” del “Sistema”, falso, doppiogiochista e sprezzante del destino dell’uomo…. verrebbe facile anche pensare, che il prendere le distanze da Ermini, che non scordiamocelo è ancora in carica, potrebbe (ed uso il condizionale) benissimo, essere una semplice strategia per coprirsi le spalle e la faccia davanti agli italiani onesti, per le malefatte presenti e future. Dice Renzi: “Davide è un ragazzo che era stato bocciato alle elezioni regionali del 2004, io ero il candidato presidente alla Provincia, lo recuperai io, facendo una giunta per lui. Poi l’ho candidato nel 2009 alla presidenza del Consiglio Provinciale, nel 2013 in Parlamento, nel 2018 è stato salvato proprio da Luca Lotti”. E poi, aggiungo io dopo una vita a ruota di Renzi, che gli procura incarichi e stipendi, Renzi lo piazza sul trono più alto, dove da lì può gestire tutto il mondo della magistratura. E siccome il compito dei magistrati è di indagare e fare i processi, pensare che politici che effettivamente qualche problemino con la giustizia ce l’hanno…… insomma a pensar male spesso ci si azzecca diceva un famoso politico, tanto per rimanere in tema. La domanda che ci facciamo e che dovrebbe farsi anche un PM, ma ancor di più il Presidente della Repubblica Mattarella: come si può tollerare, che dopo le sopra riportate affermazioni di Renzi in relazione alle modalità in cui è avvenuta la nomina dell’appartenente al “Giglio Magico” Davide Ermini (amico stesso di Renzi), il quale confessa ed aggiunge con una deposizione fiume, di fronte ad un indignato Porro ed un Piero Sansonetti che stranamente in questa occasione, perde la parola: “l’attuale Vice-Presidente del CSM è stato selezionato in una di quelle cene” – dico, come si può tollerare che Davide Ermini sia ancora seduto su quella poltrona. La risposta a questa domanda, non può che trovarsi nel “Sistema” stesso e nella sua capacità di resistere nel rimanere in piedi e ben saldo al comando. Si ritrova nella regia, che dietro le quinte dirige le scene e gli attori interpreti dei vari ruoli. I ruoli dei “de-potenziatori minacciosi” interpretati da Palamara e Renzi, quelli del “lo facevano tutti” e del “se non mi salvate racconto ancora di più”, hanno il compito di rendere plausibile alla gente, tutto l’inimmaginabile possibile; oltre a mettere in guarda chi li ha pilotati e se ne è servito, sul fatto che loro sanno molto di più e potrebbero parlare. Quindi il Renzi di turno, che nei panni di Tancredi, il nipote del principe di Salina, ne “Il Gattopardo” di Giuseppe Tomasi di Lampedusa, pronuncia la frase: “Bisogna cambiare tutto” con l’intento di non cambiare nulla, sta solo recitando di fronte al popolo italiano per salvare il “Sistema” e poterne rimanere dentro, beneficiandone ancora come ha confessato di averne già beneficiato in passato. La procura di Napoli considera un reato l’azione di lobbying “diretta a interferire sulle funzioni di organi costituzionali, amministrazioni pubbliche, enti pubblici”. L’avvocato Valter Biscotti, noto penalista, definisce le intercettazioni di Luca Palamara, ex membro del Consiglio superiore della magistratura: «Un fatto gravissimo», anzi di più: «un attentato agli organi costituzionali». (2) L’avvocato non usa mezzi termini: «In altri casi, per molto meno, si sono aperte inchieste straordinarie di grande rilevanza mediatica. Ricordo solo quando in quelle due parole di molti anni fa Pacini Battaglia disse: Quei due mi hanno sbancato. Solo da quella frase sono nate decine di migliaia di pagine. Poi si è accertato che diceva sbiancato. Anche da poche parole si possono intravedere principi di condotte illecite. In questo caso le parole sono gravissime». «Se esiste un concerto di più persone volto a impedire l’esercizio sulle funzioni di organi costituzionali è un reato gravissimo punito con la legge Anselmi che è contro le associazioni segrete, nata sull’onda dello scandalo della P2 – tiene a dire Biscotti – Non è una notizia di poco conto, ma un’emersione di un fatto gravissimo di un attentato alla funzione degli organi costituzionali». Ciò che ha ispirato cotante frasi al penalista Biscotti, sono le confessioni di Palamara (riportate nel suo libro) sull’attacco della magistratura a Salvini per il caso delle navi che trasportavano migranti. Ma le stesse valutazioni a livello penale potrebbero essere fatte anche per le frasi pronunciate da Renzi, le quali come minimo e tanto per cominciare dovrebbero portare all’apertura di un fascicolo ed a sentire il senatore fiorentino come persona informata dei fatti. Insomma, a niente vale fare una distinzione, sia che da un lato ci sia la volontà di una parte della magistratura di fare politica attraverso le inchieste giudiziarie che dall’altro ci sia il politico che tenta, con ogni mezzo, di intrufolarsi nella magistratura per conquistarsi l’impunità, beh, in entrambi i casi siamo di fronte ai reati gravissimi che l’avvocato Biscotti ci evidenzia con forza. Luigi De Magistris, ex magistrato ed oggi primo cittadino di Napoli, è saltato sulla sedia, dopo aver letto il libro intervista di Palamara scritto da Alessandro Sallusti, su tutta la vicenda che ha portato alla radiazione dall’albo dei magistrati l’ex presidente dell’Anm Luca Palamara. «Confermo tutto, – spiega De Magistris al Giornale – le correnti unite contro di me, riunite dall’allora Guardasigilli Clemente Mastella, il ruolo di Cascini… Un indagine in cui è indagato il premier e in cui il suo ministro della Giustizia è consapevole che ci sono intercettazioni che lo riguardano che chiede il trasferimento del pm che lo indaga… Un Csm che mi trasferisce pur sapendo dai pm di Salerno la verità, io che me ne vado e i colleghi accusati che restano al loro posto. Una cosa mai vista…». «Il vero elemento inquietante – prosegue De Magistris al Giornale – è il coinvolgimento pieno, di cui non ho mai dubitato, e l’ho detto pubblicamente, del Quirinale ai massimi livelli. Ancora più indegno perché da presidente era, sia garante della Costituzione che presidente del Csm. È stato decisivo e credo che si debba andare fino in fondo, non basta il dibattito». Nel video riportato sotto (3), in un intervento nella trasmissione “Non è l’arena” di Massimo Giletti, in merito alla questione sopra esposta, il Dott. De Magistris, senza mezzi termini afferma che l’allora capo dello Stato Giorgio Napolitano andava messo in Stato d’accusa. (3) Il reo-confesso Palamara, che preso dalla spasmodica difesa della sua persona le tenta tutte, su una cosa però ha ragione: “non era solo”; del resto è una offesa all’intelligenza del popolo sovrano far credere che Palamara da solo fosse stato in grado di fare e disfare a piacimento il “letto padronale” dove si corica la magistratura. Faremmo un torto enorme alla giustizia se tutto questo si risolvesse con un unico colpevole e molti rimanessero al loro posto. Però non è nemmeno accettabile che coloro che hanno ridotto le istituzioni al ruolo di “prostitute” al loro servizio, oggi si arroghino il diritto di riformarle sponsorizzando “improcedibilità” e “tagliole” varie, con le quali triturare i diritti in processo, delle parti lese a vantaggio di chi le istituzioni le ha violentate. Insomma, la situazione della giustizia in Italia, nonostante gli scandali e nonostante i tanti magistrati che operano con onestà e rettezza morale nel loro lavoro, è ancora ben salda nelle mani del “Sistema”. Sono proprio i magistrati ed i cittadini onesti, oltre naturalmente a chi cerca giustizia, le vere vittime del “Sistema” stesso e non è più sufficiente, come diceva il padre costituente e mio concittadino Piero Calamandrei, essere fedeli alla giustizia, contando sul fatto che quest’ultima da divinità si manifesti solo a chi ci crede. Perché oggi, nel nostro paese, di fronte ad un magistrato od un giudice appartenente al “Sistema”, è la divinità della giustizia che ha bisogno letteralmente di andare a farsi benedire. (1) Matteo Renz)i attacca il sistema della magistratura (msn.com) (2) “Attentato agli organi costituzionali” – ilGiornale.it (3) Watch | Facebook Senza categoria CI ARRIVA ANCHE IL MAINSTREAM, IL SARS-COV2 È UN’ARMA BIOLOGICA NATA IN LABORATORIO: LE IMPLICAZIONI. 10 Giugno 202110 Giugno 2021ilfaroblog Dopo un anno il mainstream ci arriva: il Sars-Cov2 viene dalla creazione in laboratorio con la procedura della Gain of Function, in pratica è un’arma biologica. Il virus è progettato per essere infettivo e/o pericoloso. Questo porta precise conseguenze. Read more → Covid, Fake media: nemico n.1 FAUCIGATE: LE “TEORIE DELLA COSPIRAZIONE” SONO REALTÀ. LA FALSA REALTÀ DESCRITTA DAI MEDIA È L’UNICA “COSPIRAZIONE”. 3 Giugno 20213 Giugno 2021ilfaroblog Occorre espandere lo sguardo oltre le semplici informazioni che stanno uscendo su Fauci dopo il leak delle sue email https://archive.is/j4ggj In mille frantumi, in modo che si perda la visione complessiva. Read more → Covid, Fake media: nemico n.1 L’ITALIA NON E’ PIU’ UN PAESE SICURO!!! 1 Giugno 2021Megas Alexandros di Megas Alexandros ANNI DI AUSTERITY FATTI DI TAGLI ALLA SPESA PUBBLICA E PRIVATIZZAZIONI HANNO RESO IL NOSTRO PAESE “NON SICURO” PER CHI CI VIVE E PER COLORO CHE SOGNANO DI VISITARLO Otto ponti caduti dal 2013 ad oggi nel nostro paese, per finire alla tragedia di questi giorni che ha visto morire 14 persone nel drammatico incidente avvenuto sulla funivia Stresa-Mottarone. Per chi se li fosse dimenticati, ecco ancora la macabra lista dei ponti caduti: * Ponte di Carrasco in Luguria (2013); * Ponte sulla provinciale Oliena – Dorgali in Sardegna (2013); * Ponte Ragusa-Licata in provincia di Agrigento (2014); * Ponte sulla Milano-Lecco (2016); * Ponte dell’autostrada A14 sulla Adriatica (2017); * Ponte Morandi di Genova (2018); * Ponte Torino-Savona (2019); * Ponte a Massa Carrara (2020); Ecco alcune foto, che testimoniano la drammaticita’ della situazione Siamo ancora tutti scossi ma sopratutto increduli per le cause che hanno provocato il drammatico incidente della funivia Stresa-Mottarone, un incidente che si sarebbe potuto evitare, un incidente mortale voluto e provocato dalla ricerca del profitto a discapito della sicurezza. Ci sono settori strategici dello Stato che dovrebbero essere attenzionati e gestiti in modo esemplare, tutelati e preservati come un bene comune; parlo dei trasporti, della scuola, del settore militare per finire alla sanita’. Commettere errori in questi settori equivale spesso a provocare la morte di qualcuno e niente e’ piu’ prezioso della vita umana. Quante volte negli ultimi anni avete sentito in TV o sui giornali le seguenti parole: “dobbiamo privatizzare” – “il privato gestisce meglio del pubblico”. L’Italia, uno Stato ormai ridotto in mutande e privato della sua sovranita’ in materia monetaria e’ stato costretto a cedere un settore strategico come le autostrade alla famiglia Benetton e tutti noi abbiamo visto i risultati. Uno Stato privo della capacita’ di spendere con moneta creata dal nulla, oggi lascia circolare i propri cittadini su strade fatiscenti e non sicure; perche’, e’ bene essere chiari fin da subito, una morte per una caduta con la moto nel centro di Roma, provocata da una buca, vale quanto la morte di chi e’ volato giu’ dal Ponte Morandi. Mai ti aspetteresti di veder crollare un ponte nella normale circolazione in un paese appartenente allo sviluppatissimo mondo occidentale, ma purtroppo per noi l’Italia oggi non e’ piu’ quel paese all’avanguardia con la qualita’ di vita e di benessere che tutti ci invidiavano nel recente passato. L’aver messo in mano a privati la “gallina dalle uova d’Oro”, ossia le autostrade, analizzata a posteriori, non e’ stato certo un favore che i nostri governi hanno fatto ai cittadini, non e’ stata di sicuro una decisione che ha contribuito a migliorare un servizio essenziale per gli utenti. Anzi a vedere i numeri qui sotto a fare i salti di gioia sono stati i privati che le hanno avute in concessione. Tra il 2009 e 2018, mentre vedeva i ricavi salire da 2,9 a 3,6 miliardi, Aspi ha dimezzato i propri investimenti sulla rete, passati da 1,1 miliardi a poco più di 500 milioni. Nel frattempo anche le spese per la manutenzione e la sicurezza di strade, ponti e viadotti declinavano, seppure di poco: da 464 a 363 milioni. Ad aumentare – e di molto – in quel decennio sono stati invece i dividendi versati agli azionisti della società. A mettere in fila i numeri è stata l’area Ricerche di Mediobanca per Il Sole 24 Ore. Facendo le somme, si scopre che nei dieci anni precedenti il crollo del ponte Morandi i soci di Aspi – a partire dalla controllante Atlantia di cui la famiglia Benetton attraverso la holding Edizione è primo socio – hanno incassato più di 6 miliardi di dividendi (la stragrande maggioranza degli utili realizzati). Dai 485 milioni del 2009 le cedole sono salite a oltre 740 milioni nel 2017, quando sono anche stati distribuiti 1,1 miliardi di riserve. Per il 2018, l’anno del crollo viadotto Polcevera, è invece stato staccato un assegno di 518 milioni: comunque più di quanto speso per riparare e tenere in sicurezza le infrastrutture affidate. Nel frattempo a manutenzione e sicurezza sono stati dedicati circa 4 miliardi: in media 400 milioni l’anno. Cifra, questa, che risulta perfettamente in linea con il minimo previsto dalla convenzione con lo Stato, che però ricorda Il Sole, richiede anche che il concessionario mantenga la funzionalità delle infrastrutture “attraverso la manutenzione e la riparazione tempestiva“. Stando ai crolli e ai problemi di sicurezza emersi nell’ultimo anno e mezzo , appare evidente che non tutto il necessario è stato fatto. Peraltro se si allarga lo sguardo al periodo 2000-2017 la spesa media annua cala ulteriormente, a circa 270 milioni. Anche l’ultima tragedia, quella della funivia Stresa-Mottarone, e’ figlia dello stesso “modello di business” di Autostrade: utili garantiti grazie a ricavi altrettanto garantiti dalla posizione di monopolio in cui operano tali attivita. I ricavi garanti abbinati alla ricerca maniacale del contenimento dei costi, fanno di una piccola srl di proprietà di Luigi Nerini che gestisce l’impianto funicolare collassato, un piccolo esempio di grande profittabilità. Nell’ultimo bilancio quello del 2019 pre-pandemia, la srl ha prodotto 439 mila euro di utili netti su 2 milioni di ricavi. Ogni 100 euro incassati dai biglietti venduti, più di 20 euro diventano profitti per la piccola srl. Una redditività molto buona sul modello di un tipico business da monopolio delle infrastrutture. Fare utili con la funicolare non era poi così difficile. Con circa 100 mila turisti trasportati ogni anno a poco meno di 20 euro a biglietto cui si aggiungono ogni anno i contributi del Comune di Stresa per circa 130 mila euro ecco il fatturato che veleggiava sui 2 milioni. Basta tenere sotto controllo i costi e gli utili sono assicurati. Già i costi. Nel 2019, ma andava più o meno così tutti gli anni precedenti, per beni di consumo e materiali sono stati spesi solo 18 mila euro. Naturalmente l’arrivo della pandemia, i mancati introiti conseguenti ai “lockdown” e la voglia di ripartire ad incassare a discapito della sicurezza ha fatto in modo che la tragedia si materializzasse. Quante altre funivie, quanti altri ponti nel nostro paese mettono a richio le nostre vite? questo e’ l’interrogativo che ognuno di noi ed i turisti che progettano di visitare il nostro paese, oggi ci poniamo; ben consapevoli di non avere la risposta. Non avere la risposta, significa una sola cosa: “stiamo rischiando!!!”….. ebbene si, la nostra vita quotidiana e quella dei nostri figli e’ a rischio, viviamo in un paese dove lo Stato non e’ piu’ in grado di garantire la sicurezza dei propri cittadini. Come abbiamo detto, il modello economico di cui ci siamo dotati, ha privato il nostro Stato dei mezzi per far fronte ad ogni tipo di problema di sicurezza e le conseguenti forzate privatizzazioni hanno fatto il resto. Il modello economico voluto dall’elite che comanda il nostro paese e fondato su posizioni di monopolio che caratterizzano una molteplicita’ di modelli di business dati in concessione, ha fatto in modo che, distruggendo la classe media, si scavasse un solco enorme all’interno della scala sociale tra pochi ricchissimi e tanti poveri. L’introduzione della moneta unica e le conseguenti “folli” regole che la dominano, hanno precluso ai governi degli ultimi 30 anni di poter fare politica fiscale, costringendoli all’interno di necessari surplus, a cedere tali monopoli a lobbisti privati i quali sono stati ben lieti di accaparrarseli, sapendo che l’unico sforzo che avrebbero dovuto fare era quello di cominciare a contare i soldi. Non siamo lontano dalla verita’ se affermiamo che, coloro che hanno caldeggiato l’entrata nell’euro del nostro paese per accaparrarsi i gioielli dello Stato, sono gli stessi che oggi ci tengono ancora dentro e che tramite la stampa da loro controllata ci favoleggiano con frasi del tipo: “la Germania non vuole!!”. Apriamo gli occhi!!! oggi il tema non regge piu’, con la pandemia sono caduti tutti i muri eretti sulle falsita’ economiche che la stampa main-stream ci ha profuso in questi anni. Se ancora siamo nell’euro o se ancora non abbiamo posto in essere i necessari correttivi per far riprendere in mano ai nostri governi gli strumenti necessari per ritornare ad essere uno Stato democratico moderno, questo e’ dovuto solo e soltanto ad una “non-volonta’” politica. Ci sono anche altri settori, dove la sicurezza del cittadino dovrebbere essere al primo posto, penso in particolar modo alla sanita’, dove veramente ogni giorno si gioca la partita della vita di milioni di persone. La domanda che tutti dovremmo porci e’ la seguente: “siamo certi che un privato che gestisce un ospedale, privilegi la salute dei malati ai numeri del suo conto economico???”. Se poi aggiungiamo tutto il business che gira intorno all’industria farmaceutica “BIG PHARMA” che ha raggiunto il suo apice proprio con la pandemia che stiamo vivendo, beh… le prospettive di sentirsi al sicuro e tutelati diventano pure chimere. Le soluzioni per tornare ad un mondo piu’ sicuro ci sono, e queste non possono che passare da rimettere lo Stato al centro del sistema economico. Uno Stato che recuperi ogni sovranita’ persa, a partire da quella monetaria per poi riappropriarsi di tutte le concessioni regalate ai privati. Uno stato monopolista della moneta puo’ benissimo non preoccuparsi del “profitto” a vantaggio della qualita’ del servizio, puo’ dotarsi delle migliori tecnologie, dei migliori ingegneri, dei migliori medici. Puo’ creare strutture sempre migliori e mantenerle funzionali sempre ai massimi livelli, puo’ pagare ogni tipo di manovalanza ed ingegno che reputa necessario per ottenere “standard qualitativi” elevatissimi. Puo’, infine investire nella ricerca, assumendo e stipendiando in maniera adeguata le migliori menti in ogni campo. Del resto non sto proponendo un modello di mondo nuovo, ma qualcosa che in parte abbiamo gia’ vissuto, almeno fino all’avvento della “globalizzazione”, che ha indirizzato il mondo esclusivamente verso la finanza sfrenata, mettendo in un angolo il mondo reale dove ogni giorno abbiamo bisogno di vivere, lavorare e mangiare e dove se qualcosa va storto si puo’ anche morire in conseguenza di scelte sbagliate operate dell’uomo. Se dalla nascita di Cristo fino ai primi del 900′, per quasi duemila anni siamo arrivati ad una popolazione di quasi 2 miliardi e negli ultimi 100 anni siamo arrivati ad 8 miliardi, con un incremento esponenziale dell’aspettativa di vita media, questo e’ sicuramente dovuto all’avvento degli Stati democratici moderni, che dotati di una moneta fiat, hanno potuto spendere illimitatamente per creare occupazione e benessere, indirizzando le loro politiche verso la ricerca, le scoperte e le nuove teconologie che hanno permesso appunto in pochissimo tempo di moltiplicare la popolazione. Se guardiamo a come tutto questo sia avvenuto, nonostante la cattiva comprensione che tuttora persiste, in merito al reale funzionamento della moneta moderna fiat, dovremmo chiederci quanto avremmo potuto fare di piu’ in passato e quanto potremmo fare in futuro, qualora questa comprensione fosse nella disponibilita’ di tutti. Dobbiamo agire ed in fretta per tornare ad avere un mondo piu’ sicuro, certi che il modello attuale non e’ a vantaggio della maggioranza ma di pochi, come ho detto le soluzioni ci sono e la strada da seguire e’ quella tratteggiata qui sopra. I soldi per rendere sicure le nostre strade, le nostre, scuole, i nostri ospedali, le nostre citta’ ci sono, si possono creare dal nulla con un semplice “click” su una tastiera di un computer. Chi vuole lavorare, ognuno nel suo campo, c’e’…. basta vedere i dati della disoccupazione e chi lavora fa fatica ad arrivare a fine mese, abbiamo beni e servizi sugli scaffali e gente che se ne priva perche’ non ha un reddito sufficiente per usufruirne. Si stampano soldi per darli alle banche le quali poi li usano per la speculazione, al contrario non si stampano soldi per costruire una scuola od un ospedale e questo, come potete ben capire: e’ tremendamente sbagliato. Dobbiamo uscire in fretta da questo paradigma e riportare il nostro sistema economico sui binari di quelle che sono le verita’ economiche, altrimenti il prezzo che pagheremo sara’ ancora piu’ alto. Eurocrisi infinita ORIGINE DEL SARS-COV2: LA MADRE DI TUTTE LE MENZOGNE SULLA PANDEMIA. INIZIA IL CROLLO DEL CASTELLO DI BUGIE. 28 Maggio 202128 Maggio 2021ilfaroblog Forse non è ancora comprensibile, ma il credito che ha finalmente guadagnato la teoria sull’origine del Sars-Cov2 cambia completamente le prospettive. Cade, infatti, la “madre di tutte le menzogne”. Read more → Covid, Fake media: nemico n.1 GEORGIA E NEW HAMPSHIRE: ANCORA NOTIZIE DA “METTERE IL MONDO SOTTOSOPRA”. 27 Maggio 202125 Maggio 2021ilfaroblog Stanno emergendo notizie davvero interessanti dagli audit sulle elezioni in Georgia e New Hampshire. In grado di rovesciare tutto quello che abbiamo sentito negli ultimi mesi sulle elezioni di novembre 2020. 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