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NON VIVIAMO TEMPI ORDINARI

19 Aprile 202120 Aprile 2021ilfaroblog

Se nell’ultimo anno, quando seguivate le news sui consueti mezzi di
comunicazione, vi è parso di rilevare strane incongruenze e molta confusione
nella loro narrazione, beh… non siete soli.

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Costume 2 Comments


I “NON-VACCINATI” SARANNO LA NUOVA CLASSE DISCRIMINATA…..

31 Luglio 2021Megas Alexandros

di Megas Alexandros alias Fabio Bonciani

Il tempo passa e gli anni corrono, ma dalla storia non vogliamo imparare niente.
Ci affanniamo a fare lotte e leggi contro ogni nuova categoria di discriminati e
contemporaneamente sembra che il bisogno di discriminare si auto-alimenti, quasi
come fosse un bisogno naturale dell’uomo o forse le cose non stanno proprio
cosi??!!

L’uomo, come non nasce ladro e corrotto, non nasce nemmeno razzista e
discriminante; quindi è la società in cui vive e naturalmente la propensione del
suo carattere a farlo diventare tale.

Certo in tutto questo un ruolo fondamentale lo giocano la politica e chi ne
detiene il potere di indirizzarla. Se Hitler non fosse andato a capo della
Germania con la complicità di chi aveva il potere di imporlo al popolo, quasi
certamente il fenomeno del “nazismo” non avrebbe visto la luce, risparmiando
all’umanità tutte le  immani atrocità che questa ideologia ha consumato.

E’ chiaro che quando si parla di “nazismo” – forma abbreviata
per nazionalsocialismo, lo facciamo in riferimento al regime dittatoriale
instaurato in Germania da A. Hitler e operante dal 1933 al 1945.

Come risulta altrettanto chiaro, che di fronte a persone che presentano
atteggiamenti deliberatamente intolleranti, violenti, crudeli e discriminatori,
siamo in presenza di soggetti che di fatto e/o potenzialmente possono diventare
la linfa di un nuovo regime dittatoriale, covato nella mente dei potenti, i
quali potrebbero avere tutto l’interesse a riproporre.

Dico tutto questo, perché oggi avverto forte la sensazione e sono altrettanto
forti i segnali, che potremmo essere agli inizi di un fenomeno simile. Non
voglio esagerare ma nell’ottica di prevenire, è sempre consigliabile parlarne e
confrontarsi prima.

La questione dei vaccini e del green-pass, sta assumendo toni tali che devono
assolutamente preoccuparci. Naturalmente la nostra classe politica, i
responsabili di governo e l’informazione main-stream contribuiscono in maniera
determinante a rendere questo fuoco iniziale, incandescente.

In un popolo già stremato e psicologicamente a terra da un anno e mezzo di
“lockdown” e restrizioni varie della propria libertà, per non parlare della
conseguente drammatica crisi economica che famiglie ed imprese stanno vivendo.
Dico, in un popolo avvolto dalla paura per gli effetti della pandemia e già
diviso al suo interno in due squadre (vaccinati e non-vaccinati), le parole del
nostro premier Mario Draghi pronunciate pochi giorni fa in conferenza stampa,
hanno avuto l’effetto di far letteralmente esplodere le piazze.


> DRAGHI: “NON VACCINARSI SIGNIFICA AMMALARSI E MORIRE”. 

Draghi specifica: “Due cose: l’appello a non vaccinarsi è un appello a morire,
sostanzialmente. Non ti vaccini, ti ammali, muori. Oppure fai morire. Secondo:
senza vaccinazione si deve chiudere tutto, di nuovo”. (1)

Sinceramente il nostro premier poteva anche, in “gergo”, come si “suol dire”,
“toccarla più piano”. Le sue parole eccessivamente imbarazzanti, potrebbero
diventare di una gravità estrema qualora non trovassero conferma nella scienza
medica; che è bene ricordare presenta opinioni e pareri alquanto contrastanti
sull’effettiva necessità di una vaccinazione della totalità della popolazione
mondiale. Ma su questo torneremo più avanti.

Ora, vorrei concentrarmi e far porre la vostra attenzione su un aspetto molto
importante che emerge come spunto di riflessione proprio dalle parole
pronunciate da Draghi.

Per fare questo vorrei partire dal rileggere insieme l’articolo 32 della nostra
amata e benedetta Costituzione:


> ARTICOLO 32

> La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e
> interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti.
> 
> Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per
> disposizione di legge. La legge non può in nessun caso violare i limiti
> imposti dal rispetto della persona umana.

Le parole di Draghi e l’agire del suo governo come andremo ad analizzare non
risultano in perfetta sintonia con principi e gli intenti sperati dai
padri-fondatori che ebbero il compito di redigere la nostra Costituzione. E’ pur
vero che esiste un tentativo del governo attuale, di tutelare la salute come
diritto fondamentale dell’individuo all’interno dell’interesse della
collettività, garantendo la “gratuità” del vaccino. Ma il tutto all’interno di
un concetto (“se non ti vaccini muori e/o fai morire”), che come vedremo non ha
base scientifica.

Infatti, qualora ci fosse una base scientifica a conforto delle sue parole,
Draghi ed il suo governo (come del resto il precedente), starebbero violando in
modo palese quanto espresso nel secondo capoverso dell’articolo (“Nessuno può
essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione
di legge”).

Come vedete la nostra Costituzione, ti consente, in considerazione dei principi
espressi nel primo capoverso, di poter rendere obbligatoria per legge la
vaccinazione, cioè in poche parole e di fronte ad uno o più pareri scientifici
comprovati, il governo potrebbe facilmente emettere un decreto per rendere
obbligatoria la vaccinazione.

Ma, nonostante la Costituzione lo contempli, non lo fanno!!!….. ci vogliamo
chiedere il perché???

La risposta si ritrova nel modulo di manleva che viene fatto firmare a chiunque
si sottoponga al vaccino (2). Basta leggere al punto 10 del modulo (riportato in
calce alla nota 2), dove viene palesemente riportata la seguente frase: “Non è
possibile al momento prevedere danni a lunga distanza”.

> Secondo illustri ricercatori il confezionamento di un vaccino sicuro necessità
> di anni di sperimentazione. Ecco cosa afferma il professor Alberto Mantovani,
> Direttore scientifico di Humanitas: “Normalmente, il tempo impiegato a
> sviluppare un vaccino è molto lungo e prevede un alto tasso di insuccessi.
> Il periodo di ricerca preliminare, infatti, può andare dai due ai cinque anni
> e, per arrivare allo sviluppo completo del prodotto, possono passare
> anche dieci anni. Questo perché la messa in commercio di un vaccino implica
> che vi sia totale sicurezza sulla sua efficacia e sulla sua sicurezza”.

Quindi per tornare alla nostra risposta, non lo rendono obbligatorio per un
semplice fatto di responsabilità, civili e penali. L’eventualità che in futuro
Case farmaceutiche e Stati possano essere chiamati a ingenti risarcimenti danni
e pesanti conseguenze penali, potrebbero essere legalmente concrete qualora la
responsabilità non fosse assunta direttamente da chi si sottopone al vaccino
firmando la manleva.

Ovvero, per una maggiore precisione, le Case farmaceutiche si sono già
ampiamente protette a livello civile, con apposite clausole presenti nei
contratti di fornitura che hanno già firmato con i Ministeri dei vari Stati (3).
Ed il documento in questione serve di fatto, soltanto a manlevare lo Stato
italiano ed il nostro sistema sanitario. 

In questo contesto il Green Pass opera come una coazione pubblica senza
assunzione pubblica di responsabilità, e che trattasi di “coazione” è chiaro nel
momento in cui si vede che il Green Pass è richiesto per ogni sorta di eventi,
non solo bar, ristoranti o discoteche, ma per ogni attività pubblica al chiuso
(si pensi alle attività extrascolastiche dei ragazzi, come lo sport, un corso di
lingua, ecc.). Inoltre si parla di estendere l’obbligo anche al trasporto
pubblico. E’ altrettanto chiaro e manifesto l’intento di COSTRINGERE la
popolazione refrattaria – a prescindere dall’età – a vaccinarsi, pena la morte
sociale, l’impossibilità di fare alcunché condannandosi ad una sorta di lockdown
personale perenne.

Ma, trattasi di una costrizione chiaramente in malafede. Se ci fossero univoche
motivazioni scientifiche e pragmatiche per poter operare serenamente, l’obbligo
sarebbe già cosa fatta. Solo che un obbligo di legge, come ho già sottolineato,
è qualcosa che eliminerebbe lo scarico di responsabilità consentito tramite
l’accettazione dei rischi (disclaimer) da chi si sottopone volontariamente alla
vaccinazione. 

Allora, mi chiedo e vi chiedo: di fronte ad uno governo che non si assume la
responsabilità di quello che esige da noi cittadini, non vi sembra giusto che
debba esserci anche la tutela del diritto alla libertà di scelta di chi non
vuole vaccinarsi!!! come del resto le ultime righe dell’articolo 32 della
costituzione evidenziano (“La legge non può in nessun caso violare i limiti
imposti dal rispetto della persona umana).

 Tanto più quando le evidenze sono che il Covid, per chi è sano e
proporzionalmente all’età, ha un tasso di mortalità bassissima. Altre evidenze
ci confermano con estrema chiarezza che un vaccinato può ugualmente contrarre il
Covid (anche in forma leggera) e risultare lui stesso contagioso. Un soggetto
vaccinato con tanto di “green-pass”, può essere infettato in forma leggera e
senza saperlo può liberamente salire su un aeroplano e contagiare gli altri. In
questo caso, come è del tutto evidente, non è certamente il vaccino o l’essere
dotato del green-pass l’elemento essenziale per garantire la sicurezza degli
altri, ma bensì sarebbe più indicato il tampone, come di fatto avviene.

Sempre parlando in merito alla non assunzione di responsabilità da parte del
nostro governo contrapposta ai diritti di noi cittadini non vaccinati, vorrei
farvi notare che ci sono situazioni reali nella nostra quotidianità che meritano
attenzione e rispetto, e questo verrei dirlo a tutti coloro che caratterialmente
più prepotenti si arrogano il diritto di fare la voce grossa nei confronti di
chi non si vaccina.

Provate a mettervi un attimo nei panni di una mia amica, che dopo la prima dose
di vaccino è stata colta da “shock anafilattico”, il quale le ha provocato una
paresi facciale per diversi giorni. Adesso, si trova nella drammatica situazione
di doversi presentare per la seconda dose. Naturalmente, vista la gravità della
situazione, le è stata imposta l’ospedalizzazione. E’ una madre con una figlia
piccola con la paura di quello che potrebbe succederle e la testa sulle spalle
di non voler caricare su se stessa e sul futuro della figlia la responsabilità
di quell’imponderabile che tutti noi speriamo non accada. Si presenterà in
ospedale con l’Avvocato perché non vuole firmare. Chi può biasimarla!!!

Di casi ne possiamo trovare quanti ne vogliamo e tutti sono meritevoli dei
diritti che la nostra Costituzione ci attribuisce, questo devono metterselo bene
in testa sia i nostri governanti che coloro che sbraitano sui socials, in TV e
nei bar. Altrimenti se continuiamo su questa strada, il percorso che ci condurrà
ai drammatici momenti storici già vissuti, quelli che ci tornano alla mente solo
nelle ricorrenze, sarà brevissimo.

E’ un fatto, come afferma Andrea Zhok (post-Facebook del 23 Luglio 2021 ore
18:34) , professore di Filosofia morale presso il Dipartimento di Filosofia
dell’Università degli Studi di Milano,  che sono stati identificati alcuni
problemi specifici per alcuni preparati, problemi non emersi nella fase
sperimentale che aveva portato alla loro commercializzazione. Per il vaccino
Astrazeneca si sono riscontrate trombosi aspecifiche in un numero significativo
di soggetti, per il vaccino Janssen è stato aggiornato proprio ieri il foglio
illustrativo degli effetti collaterali includendovi, come effetto collaterale
raro, la sindrome di Guillian-Barrè (malattia autoimmune che può condurre a
paralisi progressiva).

Quindi il problema della sicurezza dei vaccini non è un problema di poco conto
ed i dubbi che attanagliano chi ancora deve vaccinarsi oppure i milioni di mamme
e di papà italiani che stanno vivendo momenti di incertezza e di tensione legati
all’argomento vaccino sì vaccino no per i propri figli minorenni, devono
assolutamente essere compresi e condivisi.

Tutta questa diversità di opinioni in campo medico e tutta questa incertezza ci
dicono una cosa semplice, ovvero che chiunque si sbracci, giurando a reti
unificate, sul proprio onore e nel nome della Scienza, l’Assoluta Sicurezza dei
Vaccini o è un mentitore o è uno sciocco.

Attenzione anche alle vie di mezzo, come quella rappresentata da una certa parte
di coloro che operano nel campo medico-scientifico, i quali per non esporsi in
maniera netta, dando “un colpo al cerchio ed uno alla botte”, al fine di una
azione di valutazione, introducono il più che controverso per non dire senza
significato, parametro dei “costi-benefici”. In sostanza il loro assunto si
articola sulla seguente formula: “i vaccini anti-Covid presentano un profilo
costi-benefici che, allo stato attuale delle conoscenze, è positivo per i gruppi
in cui il Covid rappresenta una minaccia grave. Ma i vaccini in generale sono
farmaci e non acqua fresca, che questi vaccini nello specifico presentano aree
di nescienza più elevata rispetto a vaccini testati su tempi più lunghi, e che
in generale sappiamo sin d’ora che in una minoranza di casi potremo avere
effetti collaterali molto seri”.

Come potete ben capire usando la logica, davanti alle evidenze sempre più
concrete che il Covid si cura ad a fronte di una chiara e netta affermazione
delle case farmaceutiche, le quali non garantiscono sugli effetti a lunga
scadenza dei vaccini – beh, più che gli incerti benefici derivanti dai vaccini,
dovremmo seriamente prenderne in considerazione gli incalcolabili costi.

A tal proposito, in merito alla circostanza che il Covid può essere
tranquillamente curato con una terapia domiciliare fatta bene, in modo da
impedire che le persone arrivino in terapia intensiva in ospedale, non possiamo
far a meno di apprezzare le recenti parole di Giorgia Meloni. Parole, che la
leader di Fratelli d’Italia ha postato sul proprio profilo facebook lo stesso
giorno della sua partecipazione alla pacifica manifestazione che si è svolta il
27 luglio scorso davanti al Ministero della Salute, alla presenza di molti
medici e professionalità nel campo specifico della medicina (vedi sotto):







La principale argomentazione che viene usata per indurre alla vaccinazione
l’intera popolazione adulta (coatta de facto, seppure non de jure), per mezzo di
strumenti come il green pass, mi pare essere quella per cui i non vaccinati
metterebbero a rischio i vaccinati (o meglio le categorie vaccinate a rischio).
Questo perché la presenza di non vaccinati faciliterebbe la circolazione del
virus, permettendo così – si dice – al virus di mutare, rendendo di conseguenza
più probabile l’insorgenza di una variante resistente al vaccino. Per questo,
coloro che sostengono tale tesi, affermano con forza che bisognerebbe arrivare
idealmente a un tasso di vaccinazione del 100%.

Per mettere in dubbio tale argomentazione e toccare con mano che non siamo in
presenza di un consenso assoluto in campo medico sulla vicenda, basterebbe
leggere un recente articolo che prende in esame una vastissima letteratura sulla
vaccinologia, pubblicato sulla prestigiosa rivista “Nature”. (5)

Leggendolo (purtroppo è in inglese), si prende conoscenza che: «tassi di
vaccinazione molto elevati (superiori all’80%) potrebbero avere conseguenze
negative, poiché l’assenza di trasmissione di agenti patogeni in tal caso
impedirà il potenziamento delle difese naturali negli individui vaccinati e
potrebbe portare a una diminuzione dell’immunità se non vengono impiegate dosi
di richiamo del vaccino»

Insomma, di fatto ribaltando la tesi a sostegno della vaccinazione totale, si
sta dicendo – se ho ben compreso – che i vaccinati ed in particolare le
categorie a rischio, piuttosto che essere minacciati da una certo grado di
circolazione del virus tra le categorie non a rischio, al contrario ne
beneficerebbero.

In conclusione dell’articolo torniamo a fare due parole su i due aspetti che più
ci preoccupano della questione e che sono emersi dalla conferenza del premier
Draghi.

Il primo è certamente la presa di coscienza della caduta del mito del Premier
“Super Competente” e del governo di unità nazionale. Certamente, come abbiamo
visto, non si può dire che Draghi con le sue parole abbia dimostrato di
conoscere alla perfezione il dossier in questione. Personalmente, non mi sono
mai fatto incantare dalla retorica della “competenza”, dall’adulazione della
figura di Mario Draghi, dalla celebrazione preventiva delle sue gesta salvifiche
come premier, pur riconoscendone le indubbie qualità. È un fatto però che Draghi
e i suoi ministri sono stati unanimemente salutati ed a noi rivenduti da
commentatori e media mainstream come il premier ed il governo Super Competenti.

Certamente, il rendersi conto che il premier Super Competente ignora la
principale questione tecnico-scientifica alla base della decisione di ieri
sul Green Pass non è affatto tranquillizzante, per nulla. In che mani siamo?

L’altro aspetto riguarda come già sottolineato, il crescente clima di divisione
e di odio che, attualmente sta caratterizzando le nostre vite. Accanite
discussioni lacerano famiglie ed amicizie. Una coazione, apparentemente “soft”
ma che in pratica obbliga i giovani e gli adolescenti non vaccinati ad
estinguersi socialmente, non istruirsi e non praticare sport. Sono tutti
elementi che devono farci preoccupare, riflettere e nel breve valutare bene
quello che potrebbe essere il drammatico punto di approdo di tutte queste
divisioni che si stanno volutamente creando. Lo dobbiamo fare ognuno di noi
certamente, ma a maggior ragione sono tenuti a farlo coloro che hanno su di sé,
le responsabilità di prendere decisioni per conto degli altri. Mi riferisco a
chi ci governa ed a chi ha la professionalità di certificare le verità
tecnico-scientifiche, ma anche a coloro che hanno la visibilità di influenzare
le masse.

Attenzione (e mi rivolgo a questi soggetti) a quello che dite e fate, alle
parole con cui vi esprimete, alla luce del clima attuale, dovete avere ben
presente nelle vostre menti, che le vostre azioni sono caratterizzate da un
potenziale moltiplicatore, che potrebbe renderle devastanti per la tenuta
sociale del nostro paese.



(1) Draghi replica a Salvini: “L’appello a non vaccinarsi è appello a morire” –
YouTube

(2) Vaccinazione AntiCOVID – Modulo di Consenso (1).pdf (quifinanza.it)

(3) Vaccino Covid, in caso di effetti collaterali chi paga? Tutti i dubbi sui
contratti con la Ue | QuiFinanza

(4) (1) Andrea Zhok | Facebook

(5) A guide to vaccinology: from basic principles to new developments | Nature
Reviews Immunology

Senza categoria


IL “SISTEMA” SI STA RENDENDO REO-CONFESSO, NON PER CAMBIARE, MA PER RESTARE IN
PIEDI COSI’ COM’E’…..

27 Luglio 2021Megas Alexandros

di Megas Alexandros (alias Fabio Bonciani)


DOPO LA PIENA CONFESSIONE DI PALAMARA NEL SUO LIBRO, ARRIVA QUELLA DI RENZI, CHE
POCHE SERE FA A “QUARTA REPUBBLICA”, PRONUNCIA PAROLE CHE NON LASCIANO ALIBI
ALLE INTERPRETAZIONI. LA GIUSTIZIA È COMANDATA E GESTITA DA UN “SISTEMA” BEN
OLIATO, CHE VEDE POLITICI (ANCHE QUELLI INDAGATI E RINVIATI A GIUDIZIO), INSIEME
A MAGISTRATI CONSENZIENTI, DECIDERE NOMINE E DI CONSEGUENZA I PROCESSI.

Luca Palamara, il “Buscietta” dei magistrati appartenenti al “Sistema”, pareva
essere l’unico reo-confesso, quando all’improvviso, prima nel suo libro fresco
di stampa (“Controcorrente”) e poi in prima serata in viva voce da Porro a
“Quarta Repubblica”, si è aggiunto il Senatore leader di Italia Viva Matteo
Renzi, con parole che in una qualsiasi democrazia occidentale, avrebbero fatto
venir giù tutti gli organi e le istituzioni che sono a fondamento di uno Stato
diritto, democratico.

> “OH, IO LO SO CHE QUELLE CENE, SONO STATE L’UNICO ELEMENTO PER CUI DAVIDE
> ERMINI È STATO NOMINATO VICE-PRESIDENTE DEL CSM” (1)

Ricordando Pier Paolo Pasolini ed una lettrice che magistralmente lo ha
evidenziato nei commenti del mio articolo precedente sulla giustizia, Vi invito
ad indignarvi e scandalizzarvi (avendone tutti i diritti), dopo aver ascoltato
le parole di Matteo Renzi, direttamente dal link del video riportato in fondo
all’articolo. (1)

Ora dopo averle ascoltate, riprendiamoci, asciughiamoci la fronte gelata dai
brividi e proviamo a prendere coscienza del paese in cui viviamo. Noi, popolo
italiano, viviamo in un paese, dove la nomina della seconda e più importante
carica operativa della magistratura (visto che il Presidente della Repubblica
non se ne occupa direttamente), ovvero il vice Presidente del Consiglio
Superiore della Magistratura, è stata decisa in una delle famose cene tra
Palamara, Lotti, Ferri ed i loro commensali. Decisa non in base al curriculum
del candidato o in base alle sue competenze, alla sua storia, alla sua moralità,
ai risultati ottenuti in magistratura, ma decisa esclusivamente per un “gioco di
potere”, fatto di appartenenza, fratellanza, amicizia con il politico di turno
(Renzi in questo caso), contiguità, garanzia di asservimento e chissà
quant’altro.





Ora, cari amici lettori, parliamoci chiaro il non rinunciabile ed a tutti noi
noto principio della separazione dei poteri, su cui si fondano tutte le
costituzioni delle democrazie che vogliono ritenersi tali, fu introdotto proprio
per fare in modo che situazioni come il “Sistema Palamara” non diventassero
realtà. E’ estremamente chiaro, senza ricorrere al narcisismo del “fare il
professore“, che una concentrazione dei tre poteri dello stato (legislativo –
esecutivo – giudiziario), nelle mani di alcuni soggetti che formano un
“Sistema”, fanno saltare la barricata ponendo un paese al di fuori della
“democrazia” e spingendolo velocemente verso l’infinito, dove la “tirannia”
potrebbe essere il punto terminale e tragico di approdo.

Renzi ci conferma pure, che non solo l’ultimo Vice-Presidente del CSM è opera
sua, ma anche il penultimo; ovvero il già Sottosegretario alla Presidenza del
Consiglio dei ministri del governo Letta dal 2013 al 2014 e Sottosegretario di
Stato del Ministero dell’economia e delle finanze nel governo Renzi nel 2014,
Giovanni Legnini. Lo confessa davanti agli italiani, con lo stesso atteggiamento
di normalità che lo ha caratterizzato nel compiere tali atti, addirittura quasi
per rendersi più umano, apparentemente se ne duole, della sua scelta. La ritiene
sciagurata e sbagliata – Poi, la domanda che tutti noi dovremmo porci se il suo
ripensamento è dettato dal fatto che Ermini non abbia fatto un buon servizio
agli italiani oppure a lui stesso medesimo, questo ai più, rimane circoscritto
nella sfera del “dettaglio” e solo lui ed il “Sistema” a cui appartiene hanno la
risposta. 

Addirittura, stante il “modus operandi” del “Sistema”, falso, doppiogiochista e
sprezzante del destino dell’uomo…. verrebbe facile anche pensare, che il
prendere le distanze da Ermini, che non scordiamocelo è ancora in carica,
potrebbe (ed uso il condizionale) benissimo, essere una semplice strategia per
coprirsi le spalle e la faccia davanti agli italiani onesti, per le malefatte
presenti e future.





Dice Renzi: “Davide è un ragazzo che era stato bocciato alle elezioni regionali
del 2004, io ero il candidato presidente alla Provincia, lo recuperai io,
facendo una giunta per lui. Poi l’ho candidato nel 2009 alla presidenza del
Consiglio Provinciale, nel 2013 in Parlamento, nel 2018 è stato salvato proprio
da Luca Lotti”. E poi, aggiungo io dopo una vita a ruota di Renzi, che gli
procura incarichi e stipendi, Renzi lo piazza sul trono più alto, dove da lì può
gestire tutto il mondo della magistratura. E siccome il compito dei magistrati è
di indagare e fare i processi, pensare che politici che effettivamente qualche
problemino con la giustizia ce l’hanno…… insomma a pensar male spesso ci si
azzecca diceva un famoso politico, tanto per rimanere in tema.

La domanda che ci facciamo e che dovrebbe farsi anche un PM, ma ancor di più il
Presidente della Repubblica Mattarella: come si può tollerare, che dopo le sopra
riportate affermazioni di Renzi in relazione alle modalità in cui è avvenuta la
nomina dell’appartenente al “Giglio Magico” Davide Ermini (amico stesso di
Renzi), il quale confessa ed aggiunge con una deposizione fiume, di fronte ad un
indignato Porro ed un Piero Sansonetti che stranamente in questa occasione,
perde la parola:  “l’attuale Vice-Presidente del CSM è stato selezionato in una
di quelle cene” – dico, come si può tollerare che Davide Ermini sia ancora
seduto su quella poltrona.

La risposta a questa domanda, non può che trovarsi nel “Sistema” stesso e nella
sua capacità di resistere nel rimanere in piedi e ben saldo al comando. Si
ritrova nella regia, che dietro le quinte dirige le scene e gli attori
interpreti dei vari ruoli. I ruoli dei “de-potenziatori minacciosi” interpretati
da Palamara e Renzi, quelli del “lo facevano tutti” e del “se non mi salvate
racconto ancora di più”, hanno il compito di rendere plausibile alla gente,
tutto l’inimmaginabile possibile; oltre a mettere in guarda chi li ha pilotati e
se ne è servito, sul fatto che loro sanno molto di più e potrebbero parlare.

Quindi il Renzi di turno, che nei panni di Tancredi, il nipote del principe di
Salina, ne “Il Gattopardo” di Giuseppe Tomasi di Lampedusa, pronuncia la frase:
“Bisogna cambiare tutto” con l’intento di non cambiare nulla, sta solo recitando
di fronte al popolo italiano per salvare il “Sistema” e poterne rimanere dentro,
beneficiandone ancora come ha confessato di averne già beneficiato in passato.

 La procura di Napoli considera un reato l’azione di lobbying “diretta a
interferire sulle funzioni di organi costituzionali, amministrazioni pubbliche,
enti pubblici”.

L’avvocato Valter Biscotti, noto penalista, definisce le intercettazioni di Luca
Palamara, ex membro del Consiglio superiore della magistratura: «Un fatto
gravissimo», anzi di più: «un attentato agli organi costituzionali». (2)

L’avvocato non usa mezzi termini: «In altri casi, per molto meno, si sono aperte
inchieste straordinarie di grande rilevanza mediatica. Ricordo solo quando in
quelle due parole di molti anni fa Pacini Battaglia disse: Quei due mi hanno
sbancato. Solo da quella frase sono nate decine di migliaia di pagine. Poi si è
accertato che diceva sbiancato. Anche da poche parole si possono intravedere
principi di condotte illecite. In questo caso le parole sono gravissime». 

«Se esiste un concerto di più persone volto a impedire l’esercizio sulle
funzioni di organi costituzionali è un reato gravissimo punito con la legge
Anselmi che è contro le associazioni segrete, nata sull’onda dello scandalo
della P2 – tiene a dire Biscotti – Non è una notizia di poco conto, ma
un’emersione di un fatto gravissimo di un attentato alla funzione degli organi
costituzionali».

Ciò che ha ispirato cotante frasi al penalista Biscotti,  sono le confessioni di
Palamara (riportate nel suo libro) sull’attacco della magistratura a Salvini per
il caso delle navi che trasportavano migranti. Ma le stesse valutazioni a
livello penale potrebbero essere fatte anche per le frasi pronunciate da Renzi,
le quali come minimo e tanto  per cominciare dovrebbero portare all’apertura di
un fascicolo ed a sentire il senatore fiorentino come persona informata dei
fatti.

Insomma, a niente vale fare una distinzione, sia che da un lato ci sia la
volontà di una parte della magistratura di fare politica attraverso le inchieste
giudiziarie che dall’altro ci sia il politico che tenta, con ogni mezzo, di
intrufolarsi nella magistratura per conquistarsi l’impunità, beh, in entrambi i
casi siamo di fronte ai reati gravissimi che l’avvocato Biscotti ci evidenzia
con forza.

Luigi De Magistris, ex magistrato ed oggi primo cittadino di Napoli, è saltato
sulla sedia, dopo aver letto il libro intervista di Palamara scritto da
Alessandro Sallusti, su tutta la vicenda che ha portato alla radiazione
dall’albo dei magistrati l’ex presidente dell’Anm Luca Palamara. «Confermo
tutto, – spiega De Magistris al Giornale – le correnti unite contro di me,
riunite dall’allora Guardasigilli Clemente Mastella, il ruolo di Cascini… Un
indagine in cui è indagato il premier e in cui il suo ministro della Giustizia è
consapevole che ci sono intercettazioni che lo riguardano che chiede il
trasferimento del pm che lo indaga… Un Csm che mi trasferisce pur sapendo dai pm
di Salerno la verità, io che me ne vado e i colleghi accusati che restano al
loro posto. Una cosa mai vista…».



«Il vero elemento inquietante – prosegue De Magistris al Giornale – è il
coinvolgimento pieno, di cui non ho mai dubitato, e l’ho detto pubblicamente,
del Quirinale ai massimi livelli. Ancora più indegno perché da presidente era,
sia garante della Costituzione che presidente del Csm. È stato decisivo e credo
che si debba andare fino in fondo, non basta il dibattito».

Nel video riportato sotto (3), in un intervento nella trasmissione “Non è
l’arena” di Massimo Giletti, in merito alla questione sopra esposta, il Dott. De
Magistris, senza mezzi termini afferma che l’allora capo dello Stato Giorgio
Napolitano andava messo in Stato d’accusa. (3)

Il reo-confesso Palamara, che preso dalla spasmodica difesa della sua persona le
tenta tutte, su una cosa però ha ragione: “non era solo”; del resto è una offesa
all’intelligenza del popolo sovrano far credere che Palamara da solo fosse stato
in grado di fare e disfare a piacimento il “letto padronale” dove si corica la
magistratura. Faremmo un torto enorme alla giustizia se tutto questo si
risolvesse con un unico colpevole e molti rimanessero al loro posto. Però non è
nemmeno accettabile che coloro che hanno ridotto le istituzioni al ruolo di
“prostitute” al loro servizio, oggi si arroghino il diritto di riformarle
sponsorizzando “improcedibilità” e “tagliole” varie, con le quali triturare i
diritti in processo, delle parti lese a vantaggio di chi le istituzioni le ha
violentate.

Insomma, la situazione della giustizia in Italia, nonostante gli scandali e
nonostante i tanti magistrati che operano con onestà e rettezza morale nel loro
lavoro, è ancora ben salda nelle mani del “Sistema”. Sono proprio i magistrati
ed i cittadini onesti, oltre naturalmente a chi cerca giustizia, le vere vittime
del “Sistema” stesso e non è  più sufficiente, come diceva il padre costituente
e mio concittadino Piero Calamandrei, essere fedeli alla giustizia, contando sul
fatto che quest’ultima da divinità si manifesti solo a chi ci crede.

Perché oggi, nel nostro paese, di fronte ad un magistrato od un giudice
appartenente al “Sistema”, è la divinità della giustizia che ha bisogno
letteralmente di andare a farsi benedire.

(1) Matteo Renz)i attacca il sistema della magistratura (msn.com)

(2) “Attentato agli organi costituzionali” – ilGiornale.it

(3) Watch | Facebook

Senza categoria


CI ARRIVA ANCHE IL MAINSTREAM, IL SARS-COV2 È UN’ARMA BIOLOGICA NATA IN
LABORATORIO: LE IMPLICAZIONI.

10 Giugno 202110 Giugno 2021ilfaroblog

Dopo un anno il mainstream ci arriva: il Sars-Cov2 viene dalla creazione in
laboratorio con la procedura della Gain of Function, in pratica è un’arma
biologica.

Il virus è progettato per essere infettivo e/o pericoloso. Questo porta precise
conseguenze. Read more →

Covid, Fake media: nemico n.1


FAUCIGATE: LE “TEORIE DELLA COSPIRAZIONE” SONO REALTÀ. LA FALSA REALTÀ DESCRITTA
DAI MEDIA È L’UNICA “COSPIRAZIONE”.

3 Giugno 20213 Giugno 2021ilfaroblog

Occorre espandere lo sguardo oltre le semplici informazioni che stanno uscendo
su Fauci dopo il leak delle sue email https://archive.is/j4ggj   

In mille frantumi, in modo che si perda la visione complessiva.

Read more →

Covid, Fake media: nemico n.1


L’ITALIA NON E’ PIU’ UN PAESE SICURO!!!

1 Giugno 2021Megas Alexandros

di Megas Alexandros

ANNI DI AUSTERITY FATTI DI TAGLI ALLA SPESA PUBBLICA E PRIVATIZZAZIONI HANNO
RESO IL NOSTRO PAESE “NON SICURO” PER CHI CI VIVE E PER COLORO CHE SOGNANO DI
VISITARLO

Otto ponti caduti dal 2013 ad oggi nel nostro paese, per finire alla tragedia di
questi giorni che ha visto morire 14 persone nel drammatico incidente avvenuto
sulla funivia Stresa-Mottarone.

Per chi se li fosse dimenticati, ecco ancora la macabra lista dei ponti caduti:

 * Ponte di Carrasco in Luguria (2013);
 * Ponte sulla provinciale Oliena – Dorgali in Sardegna (2013);
 * Ponte Ragusa-Licata in provincia di Agrigento (2014);
 * Ponte sulla Milano-Lecco (2016);
 * Ponte dell’autostrada A14 sulla Adriatica (2017);
 * Ponte Morandi di Genova (2018);
 * Ponte Torino-Savona (2019);
 * Ponte a Massa Carrara (2020);

Ecco alcune foto, che testimoniano la drammaticita’ della situazione













Siamo ancora tutti scossi ma sopratutto increduli per le cause che hanno
provocato il drammatico incidente della funivia Stresa-Mottarone, un incidente
che si sarebbe potuto evitare, un incidente mortale voluto e provocato dalla
ricerca del profitto a discapito della sicurezza. 

Ci sono settori strategici dello Stato che dovrebbero essere attenzionati e
gestiti in modo esemplare, tutelati e preservati come un bene comune; parlo dei
trasporti, della scuola, del settore militare per finire alla sanita’.
Commettere errori in questi settori equivale spesso a provocare la morte di
qualcuno e niente e’ piu’ prezioso della vita umana.

Quante volte negli ultimi anni avete sentito in TV o sui giornali le seguenti
parole: “dobbiamo privatizzare” – “il privato gestisce meglio del pubblico”.
L’Italia, uno Stato ormai ridotto in mutande e privato della sua sovranita’ in
materia monetaria e’ stato costretto a cedere un settore strategico come le
autostrade alla famiglia Benetton e tutti noi abbiamo visto i risultati.

Uno Stato privo della capacita’ di spendere con moneta creata dal nulla, oggi
lascia circolare i propri cittadini su strade fatiscenti e non sicure; perche’,
e’ bene essere chiari fin da subito, una morte per una caduta con la moto nel
centro di Roma, provocata da una buca, vale quanto la morte di chi e’ volato
giu’ dal Ponte Morandi.

Mai ti aspetteresti di veder crollare un ponte nella normale circolazione in un
paese appartenente allo sviluppatissimo mondo occidentale, ma purtroppo per noi
l’Italia oggi non e’ piu’ quel paese all’avanguardia con la qualita’ di vita e
di benessere che tutti ci invidiavano nel recente passato. 

L’aver messo in mano a privati la “gallina dalle uova d’Oro”, ossia le
autostrade, analizzata a posteriori, non e’ stato certo un favore che i nostri
governi hanno fatto ai cittadini, non e’ stata di sicuro una decisione che ha
contribuito a migliorare un servizio essenziale per gli utenti. Anzi a vedere i
numeri qui sotto a fare i salti di gioia sono stati i privati che le hanno avute
in concessione.

Tra il 2009 e 2018, mentre vedeva i ricavi salire da 2,9 a 3,6 miliardi, Aspi ha
dimezzato i propri investimenti sulla rete, passati da 1,1 miliardi a poco più
di 500 milioni. Nel frattempo anche le spese per la manutenzione e
la sicurezza di strade, ponti e viadotti declinavano, seppure di poco:
da 464 a 363 milioni. Ad aumentare – e di molto – in quel decennio sono stati
invece i dividendi versati agli azionisti della società.

A mettere in fila i numeri è stata l’area Ricerche di Mediobanca per Il Sole 24
Ore. Facendo le somme, si scopre che nei dieci anni precedenti il crollo del
ponte Morandi i soci di Aspi – a partire dalla controllante Atlantia di cui la
famiglia Benetton attraverso la holding Edizione è primo socio – hanno
incassato più di 6 miliardi di dividendi (la stragrande maggioranza degli utili
realizzati). Dai 485 milioni del 2009 le cedole sono salite a oltre 740 milioni
nel 2017, quando sono anche stati distribuiti 1,1 miliardi di riserve. Per il
2018, l’anno del crollo viadotto Polcevera, è invece stato staccato un assegno
di 518 milioni: comunque più di quanto speso per riparare e tenere in sicurezza
le infrastrutture affidate.

Nel frattempo a manutenzione e sicurezza sono stati dedicati circa 4 miliardi:
in media 400 milioni l’anno. Cifra, questa, che risulta perfettamente in linea
con il minimo previsto dalla convenzione con lo Stato, che però ricorda Il Sole,
richiede anche che il concessionario mantenga la funzionalità delle
infrastrutture “attraverso la manutenzione e la riparazione tempestiva“. Stando
ai crolli e ai problemi di sicurezza emersi nell’ultimo anno e mezzo , appare
evidente che non tutto il necessario è stato fatto. Peraltro se si allarga lo
sguardo al periodo 2000-2017 la spesa media annua cala ulteriormente, a circa
270 milioni.

Anche l’ultima tragedia, quella della funivia Stresa-Mottarone, e’ figlia dello
stesso “modello di business” di Autostrade: utili garantiti grazie a ricavi
altrettanto garantiti dalla posizione di monopolio in cui operano tali attivita.

I ricavi garanti abbinati alla ricerca maniacale del contenimento dei costi,
fanno di una piccola srl di proprietà di Luigi Nerini che gestisce l’impianto
funicolare collassato, un piccolo esempio di grande profittabilità.

Nell’ultimo bilancio quello del 2019 pre-pandemia, la srl ha prodotto 439 mila
euro di utili netti su 2 milioni di ricavi. Ogni 100 euro incassati dai
biglietti venduti, più di 20 euro diventano profitti per la piccola srl. Una
redditività molto buona sul modello di un tipico business da monopolio delle
infrastrutture.

Fare utili con la funicolare non era poi così difficile. Con circa 100 mila
turisti trasportati ogni anno a poco meno di 20 euro a biglietto cui si
aggiungono ogni anno i contributi del Comune di Stresa per circa 130 mila
euro ecco il fatturato che veleggiava sui 2 milioni.

Basta tenere sotto controllo i costi e gli utili sono assicurati. Già i costi.
Nel 2019, ma andava più o meno così tutti gli anni precedenti, per beni di
consumo e materiali sono stati spesi solo 18 mila euro.

Naturalmente l’arrivo della pandemia, i mancati introiti conseguenti ai
“lockdown” e la voglia di ripartire ad incassare a discapito della sicurezza ha
fatto in modo che la tragedia si materializzasse.

Quante altre funivie, quanti altri ponti nel nostro paese mettono a richio le
nostre vite? questo e’ l’interrogativo che ognuno di noi ed i turisti che
progettano di visitare il nostro paese, oggi ci poniamo; ben consapevoli di non
avere la risposta. 

Non avere la risposta, significa una sola cosa: “stiamo rischiando!!!”….. ebbene
si, la nostra vita quotidiana e quella dei nostri figli e’ a rischio, viviamo in
un paese dove lo Stato non e’ piu’ in grado di garantire la sicurezza dei propri
cittadini. 

Come abbiamo detto, il modello economico di cui ci siamo dotati, ha privato il
nostro Stato dei mezzi per far fronte ad ogni tipo di problema di sicurezza e le
conseguenti forzate privatizzazioni hanno fatto il resto. 

Il modello economico voluto dall’elite che comanda il nostro paese e fondato su
posizioni di monopolio che caratterizzano una molteplicita’ di modelli di
business dati in concessione, ha fatto in modo che, distruggendo la classe
media, si scavasse un solco enorme all’interno della scala sociale tra pochi
ricchissimi e tanti poveri.

L’introduzione della moneta unica e le conseguenti “folli” regole che la
dominano, hanno precluso ai governi degli ultimi 30 anni di poter fare politica
fiscale, costringendoli all’interno di necessari surplus, a cedere tali monopoli
a lobbisti privati i quali sono stati ben lieti di accaparrarseli, sapendo che
l’unico sforzo che avrebbero dovuto fare era quello di cominciare a contare i
soldi.

Non siamo lontano dalla verita’ se affermiamo che, coloro che hanno caldeggiato
l’entrata nell’euro del nostro paese per accaparrarsi i gioielli dello Stato,
sono gli stessi che oggi ci tengono ancora dentro e che tramite la stampa da
loro controllata ci favoleggiano con frasi del tipo: “la Germania non vuole!!”.

Apriamo gli occhi!!! oggi il tema non regge piu’, con la pandemia sono caduti
tutti i muri eretti sulle falsita’ economiche che la stampa main-stream ci ha
profuso in questi anni. Se ancora siamo nell’euro o se ancora non abbiamo posto
in essere i necessari correttivi per far riprendere in mano ai nostri governi
gli strumenti necessari per ritornare ad essere uno Stato democratico moderno,
questo e’ dovuto solo e soltanto ad una “non-volonta’” politica. 

Ci sono anche altri settori, dove la sicurezza del cittadino dovrebbere essere
al primo posto, penso in particolar modo alla sanita’, dove veramente ogni
giorno si gioca la partita della vita di milioni di persone. 

La domanda che tutti dovremmo porci e’ la seguente: “siamo certi che un privato
che gestisce un ospedale, privilegi la salute dei malati ai numeri del suo conto
economico???”.

Se poi aggiungiamo tutto il business che gira intorno all’industria farmaceutica
“BIG PHARMA” che ha raggiunto il suo apice proprio con la pandemia che stiamo
vivendo, beh… le prospettive di sentirsi al sicuro e tutelati diventano pure
chimere.

Le soluzioni per tornare ad un mondo piu’ sicuro ci sono, e queste non possono
che passare da rimettere lo Stato al centro del sistema economico. Uno Stato che
recuperi ogni sovranita’ persa, a partire da quella monetaria per poi
riappropriarsi di tutte le concessioni regalate ai privati.

Uno stato monopolista della moneta puo’ benissimo non preoccuparsi del
“profitto” a vantaggio della qualita’ del servizio, puo’ dotarsi delle migliori
tecnologie, dei migliori ingegneri, dei migliori medici. Puo’ creare strutture
sempre migliori e mantenerle funzionali sempre ai massimi livelli, puo’ pagare
ogni tipo di manovalanza ed ingegno che reputa necessario per ottenere “standard
qualitativi” elevatissimi. Puo’, infine investire nella ricerca, assumendo e
stipendiando in maniera adeguata le migliori menti in ogni campo.

Del resto non sto proponendo un modello di mondo nuovo, ma qualcosa che in parte
abbiamo gia’ vissuto, almeno fino all’avvento della “globalizzazione”, che ha
indirizzato il mondo esclusivamente verso la finanza sfrenata, mettendo in un
angolo il mondo reale dove ogni giorno abbiamo bisogno di vivere, lavorare e
mangiare e dove se qualcosa va storto si puo’ anche morire in conseguenza di
scelte sbagliate operate dell’uomo.

Se dalla nascita di Cristo fino ai primi del 900′, per quasi duemila anni siamo
arrivati ad una popolazione di quasi 2 miliardi e negli ultimi 100 anni siamo
arrivati ad 8 miliardi, con un incremento esponenziale dell’aspettativa di vita
media, questo e’ sicuramente dovuto all’avvento degli Stati democratici moderni,
che dotati di una moneta fiat, hanno potuto spendere illimitatamente per creare
occupazione e benessere, indirizzando le loro politiche verso la ricerca, le
scoperte e le nuove teconologie che hanno permesso appunto in pochissimo tempo
di moltiplicare la popolazione.

Se guardiamo a come tutto questo sia avvenuto, nonostante la cattiva
comprensione che tuttora persiste, in merito al reale funzionamento della moneta
moderna fiat, dovremmo chiederci quanto avremmo potuto fare di piu’ in passato e
quanto potremmo fare in futuro, qualora questa comprensione fosse nella
disponibilita’ di tutti.

Dobbiamo agire ed in fretta per tornare ad avere un mondo piu’ sicuro, certi che
il modello attuale non e’ a vantaggio della maggioranza ma di pochi, come ho
detto le soluzioni ci sono e la strada da seguire e’ quella tratteggiata qui
sopra. I soldi per rendere sicure le nostre strade, le nostre, scuole, i nostri
ospedali, le nostre citta’ ci sono, si possono creare dal nulla con un semplice
“click” su una tastiera di un computer. Chi vuole lavorare, ognuno nel suo
campo, c’e’…. basta vedere i dati della disoccupazione e chi lavora fa fatica ad
arrivare a fine mese, abbiamo beni e servizi sugli scaffali e gente che se ne
priva perche’ non ha un reddito sufficiente per usufruirne. Si stampano soldi
per darli alle banche le quali poi li usano per la speculazione, al contrario
non si stampano soldi per costruire una scuola od un ospedale e questo, come
potete ben capire: e’ tremendamente sbagliato.

Dobbiamo uscire in fretta da questo paradigma e riportare il nostro sistema
economico sui binari di quelle che sono le verita’ economiche, altrimenti il
prezzo che pagheremo sara’ ancora piu’ alto.



Eurocrisi infinita


ORIGINE DEL SARS-COV2: LA MADRE DI TUTTE LE MENZOGNE SULLA PANDEMIA. INIZIA IL
CROLLO DEL CASTELLO DI BUGIE.

28 Maggio 202128 Maggio 2021ilfaroblog

Forse non è ancora comprensibile, ma il credito che ha finalmente guadagnato la
teoria sull’origine del Sars-Cov2 cambia completamente le prospettive.

Cade, infatti, la “madre di tutte le menzogne”. Read more →

Covid, Fake media: nemico n.1


GEORGIA E NEW HAMPSHIRE: ANCORA NOTIZIE DA “METTERE IL MONDO SOTTOSOPRA”.

27 Maggio 202125 Maggio 2021ilfaroblog

Stanno emergendo notizie davvero interessanti dagli audit sulle elezioni in
Georgia e New Hampshire.

In grado di rovesciare tutto quello che abbiamo sentito negli ultimi mesi sulle
elezioni di novembre 2020.

Read more →

Elezioni USA novembre 2020, Fake media: nemico n.1


PRONTI?L’ARIZONA STA PER MANDARE IL MONDO SOTTOSOPRA?

26 Maggio 202126 Maggio 2021ilfaroblog

Il 24 maggio è ripreso l’audit delle elezioni di novembre 2020 in Arizona, era
oggetto di sospensione per l’uso della location.

Stanno succedendo cose veramente interessanti.

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Fake media: nemico n.1, USA


GEORGIA 3 NOVEMBRE 2020. I BROGLI IN VIDEO.

25 Maggio 202123 Maggio 2021ilfaroblog

I democraticissimi democrats dell’impareggiabile Biden sono il bene del mondo
ora e sempre, lo premettiamo.

A Fulton County la notte del 3 novembre si vedono gli stessi pacchi di schede
conteggiati nelle macchine dominion per 3 volte.

Read more →

Fake media: nemico n.1, USA


L’INDIA “PIEGA LA CURVA” IN 3 SETTIMANE. NEL REGIME CHE CI OPPRIME, VIETATO
PARLARNE.

24 Maggio 202123 Maggio 2021ilfaroblog

Silenzio sull’India: la “variante indiana” è sparita. Perché? Perché con pochi
mezzi, con intelligenza e con un vermifugo che si da di norma ai cani, in 3
settimane l’India ha piegato la curva epidemica del Covid.

Read more →

Covid, Fake media: nemico n.1


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