24swizzeriainfo.net Open in urlscan Pro
2606:4700:3037::6815:4aa5  Public Scan

URL: https://24swizzeriainfo.net/
Submission: On June 07 via api from US — Scanned from DE

Form analysis 3 forms found in the DOM

#

<form action="#">
  <div class="bee-popup-form-row">
    <div class="bee-popup-field bee-popup-field-r0c0m1i1"><input id="r0c0m1i1" name="email" pattern="^([\p{L}0-9_'\-\+]+(?:\.[\p{L}0-9_'\-\+]+)*)@((\[[0-9]{1,3}\.[0-9]{1,3}\.[0-9]{1,3}\.)|(([\p{L}0-9\-]+\.)+))([\p{L}]{2,63}|[0-9]{1,3})(\]?)$"
        type="text" maxlength="200" placeholder="Indirizzo email" required=""></div>
  </div>
  <div class="bee-popup-form-row">
    <div class="bee-popup-field bee-popup-field-r0c0m1i4 bee-popup-inline-field"><span class="bee-popup-form-option-wrapper"><input id="r0c0m1i4" name="privacy" type="checkbox" required="" value="accepted"><label class="inline" for="r0c0m1i4">Accetto
          la <a href="https://www.treninorosso.it/it/privacy">privacy policy</a></label></span></div>
  </div>
  <div class="bee-popup-form-row">
    <div class="bee-popup-field bee-popup-field-r0c0m1i5">
      <div class="bee-popup-button-container"><button id="r0c0m1i5" name="submit" type="submit">Iscriviti</button></div>
    </div>
  </div>
</form>

Name: login-formPOST /umbraco/Surface/Api_Booking_Auth/Login?dg-lng=it

<form dg-role="login-form" data-dg-return-url="https://www.treninorosso.it/it/territorio-alpino/la-svizzera-territorio-e-cultura" name="login-form" action="/umbraco/Surface/Api_Booking_Auth/Login?dg-lng=it" method="post">
  <div class="form-group">
    <label for="username">Nome utente</label>
    <input dg-role="login-username" type="text" name="username" id="username" class="form-control" placeholder="Inserisci qui il tuo nome utente">
    <span class="d-none">Inserisci il nome utente per effettuare l'accesso</span>
  </div>
  <div class="form-group">
    <label for="password">Password:</label>
    <div>
      <input id="password" dg-role="login-password" type="password" name="password" class="form-control" placeholder="Inserisci qui la password">
      <span id="password_icon" class="fas fa-eye-slash field-icon"></span>
    </div>
    <span class="d-none">Inserisci la tua password per effettuare l'accesso</span>
  </div>
  <div class="text-center">
    <div dg-role="login-failed" class="hidden d-none"> Login non riuscito </div>
    <div dg-role="login-loading" class="hidden d-none"> Login in corso... </div>
    <button dg-role="login-btn" type="submit" class="btn btn-1">
      <span>accedi</span>
    </button>
  </div>
</form>

/umbraco/Surface/Api_Booking_Auth/RecoverPassword?dg-lng=it

<form id="recover-form" class="collapse" action="/umbraco/Surface/Api_Booking_Auth/RecoverPassword?dg-lng=it">
  <div class="form-group">
    <hr>
  </div>
  <div class="form-group">
    <label for="recover-username">Nome utente:</label>
    <input type="text" class="form-control" id="recover-username" placeholder="Inserisci qui il tuo username o la tua email">
  </div>
  <div class="form-group text-center">
    <button type="submit" class="btn btn-sm btn-1 on-loaded color-6">Conferma</button>
    <div class="on-loading">Recupero password in corso...</div>
  </div>
  <div class="form-group message-container" data-dg-username-required="Inserisci la tua username per recuperare la password" data-dg-username-invalid="Username non trovato" data-dg-unknow-error="Recupero password fallito"
    data-dg-on-success="Password inviata via mail">
  </div>
</form>

Text Content

ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER

Accetto la privacy policy
Iscriviti

×


INFORMATIVA

Noi e terze parti selezionate utilizziamo cookie o tecnologie simili per
finalità tecniche e, con il tuo consenso, anche per altre finalità come
specificato nella cookie policy.



Usa il pulsante “Accetta” per acconsentire. Usa il pulsante “Rifiuta” per
continuare senza accettare.

Premi ancora per continuare 0/2
Scopri di più e personalizza
RifiutaAccetta
 * 
 * 
 * 
 * 

 * IT
   * EN

AREA AGENZIA
QUOTA:
CLIENTE
ADV

LOGOUT REGISTRATI
 * HOME
 * I TRENI DELLA FERROVIA RETICA
 * TRENI CON GUIDA GRATIS
 * LA TRATTA DEL BERNINA
 * SCOPRIAMO IL TERRITORIO ALPINO

AREA UTENTE

×
Nome utente Inserisci il nome utente per effettuare l'accesso
Password:

Inserisci la tua password per effettuare l'accesso
Login non riuscito
Login in corso...
accedi
Password Dimenticata

--------------------------------------------------------------------------------

Nome utente:
Conferma
Recupero password in corso...




LA SVIZZERA TERRITORIO E CULTURA



LA STORIA DELLA SVIZZERA IN BREVE….
Si è soliti considerare il 1 ° agosto del 1291 come data di nascita della
Svizzera moderna con il patto di alleanza firmato sul prato di Grutli dai
rappresentanti delle tre comunità alpine di Uri, Schwyz e Nidwalden che
diventeranno i tre Cantoni primitivi. Il patto di alleanza prevedeva il rifiuto
di tutti i giudici e di tutte le leggi imposte dall’allora potere esterno
rappresentato dagli Asburgo nella figura di Rodolfo I d’Asburgo. Ma per
comprendere questo avvenimento è necessario conoscere le epoche precedenti, che
furono determinanti per la formazione del paese così come lo vediamo oggi. I
primi abitanti dell’area che oggi corrisponde alla Svizzera appartenevano a
tribù celtiche tra cui quella degli Elvezi, insediatisi nella fertile pianura
tra le Alpi e il Giura, e quella dei Reti stabilitisi nella zona dell’odierno
Cantone dei Grigioni. Queste terre furono in seguito invase dai Romani che nel
58 a.C. crearono un avamposto nel paese e in seguito stabilirono la loro
capitale ad Aventicum, l’odierna Avenches nel Cantone Vaud. I Romani diedero
alla loro nuova provincia il nome di Helvezia e ne mantennero il controllo fino
al 400 d.C., quando furono allontanati dalla tribù germanica degli Alemanni.
Questi si stabilirono nella Svizzera orientale e furono in seguito raggiunti dai
Burgundi che andarono ad occupare la parte occidentale del paese. I Burgundi si
convertirono al cristianesimo e adottarono la lingua latina ponendo così le
premesse della divisione linguistica tra Svizzera francese e Svizzera tedesca.
Nel 600 circa d.C., Alemanni e Burgundi furono conquistati dai Franchi che li
incorporarono nel loro impero, prima sotto i re Merovingi e poi sotto i
Carolingi. Con l’impero di Carlo Magno si diffuse largamente il cristianesimo e,
di conseguenza, il fenomeno del feudalesimo: i nobili guerrieri del posto
assunsero il controllo di una società rurale fatta di signori, vassalli e
contadini. Nell’XI e XII secolo nobili dinastie fondarono le città di Berna,
Friburgo, Winterthur. Dopo l’annessione al Sacro Romano Impero, nel 1032, la
Svizzera riunificata godette di una certa autonomia fino a quando Rodolfo I
d’Asburgo, salito sul trono imperiale nel 1273, incaricò i propri funzionari di
aumentare la pressione fiscale sulla popolazione elvetica; il malcontento
incominciò allora a manifestarsi. Nel 1291 la morte dell’imperatore Rodolfo I
provocò un periodo di instabilità e spinse alcune comunità ad allearsi dando
vita alla leggendaria fondazione della Confederazione Elvetica sul prato di
Grutli. La leggenda di Guglielmo Tell ambientata in quest’epoca nacque come
espressione del concetto di libertà svizzera. Nel 1315 il duca Leopoldo I
d’Austria inviò il potente esercito asburgico a sedare il crescente nazionalismo
elvetico, ma, anziché soccombere, gli Svizzeri inflissero una sconfitta alle
truppe di Leopoldo nella località di Morganten: fu la prima di una serie di
vittorie sugli invasori imperiali. I successivi 200 anni di storia videro
annessioni territoriali e nuove adesioni alla confederazione. Ai primitivi
Cantoni dell’unione si aggiunsero progressivamente quelli di Lucerna, Zurigo,
Zug, Glarus, Berna, Friburgo, Solothurn, Basilea, Sciaffusa e Appenzello. Nel
1499 a seguito di una vittoria di Dornach, nei pressi del Reno, la
Confederazione conquistò l’indipendenza dal Sacro Romano Impero. La neutralità
svizzera nacque come reazione ad una disfatta militare, durante una campagna
espansionistica verso il nord Italia: nel 1515 l’esercito svizzero fu sconfitto
a Marignano da una coalizione franco-veneziana. Dopo questa sanguinosa battaglia
gli Svizzeri si ritirarono dalla scena internazionale e dichiararono per la
prima volta la propria neutralità. Quando in Europa scoppiò la Guerra dei
Trent’Anni (1618/1648) la condizione di neutralità della Svizzera e la sua
particolare situazione politica contribuirono a garantire una certa tranquillità
interna. La Riforma protestante cominciò a penetrare a Zurigo con il predicatore
Huldrych Zwingli e a Ginevra con l’opera di Giovanni Calvino, mentre la Svizzera
centrale rimase in buona parte cattolica. Ne scaturì una divisione tanto
profonda che portò gli Svizzeri a tenersi fuori dalla Guerra mantenendo fede
alla loro neutralità. Nel 1798 le forze francesi napoleoniche entrarono in
Svizzera, Napoleone proclamò la nascita della Repubblica Elvetica, eliminò la
suddivisione in Cantoni assegnando il potere centrale a un esecutivo formato da
cinque uomini; questa entità avrebbe avuto vita breve perché già nel 1803
scontri interni spinsero Napoleone a ripristinare il sistema federale cantonale.
Fu in questa occasione che i Cantoni di Aargau, San Gallo, Grigioni, Ticino,
Thurgau e Vaud si unirono alla Confederazione. Dopo la sconfitta napoleonica di
Waterloo il Congresso di Vienna del 1815 riconobbe formalmente la neutralità
svizzera e sancì l’annessione dei Cantoni del Vallese, di Ginevra e di
Neuchatel. Nel 1847 scoppiò nel paese una guerra civile: l’esercito protestante
guidato dal generale Dufour sconfisse i Cantoni cattolici, tra cui quello di
Lucerna che aveva formato una lega separatista denominata Sonderbund, la guerra
durò appena 26 giorni. I disordini che ne derivarono furono una ragione
sufficiente affinché nel 1848 venisse stesa una nuova Costituzione Federale e
proclamata Berna capitale del paese. La Costituzione, in buona parte in vigore
ancora oggi, sanciva la nascita di un governo centrale con un parlamento
bicamerale a elezione diretta.

LA CONFEDERAZIONE ELVETICA IN SINTESI….
La Svizzera è un Paese di dimensione modeste, supera di poco i 41.000 km
quadrati con una popolazione di 8.6 milioni di persone, un quarto delle quali
senza passaporto svizzero. Più della metà degli stranieri è nata o vive in
Svizzera da almeno dieci anni e la maggior parte proviene da Paesi della UE.
È un Paese plurilingue; le lingue nazionali sono il tedesco per il 62 %, il
francese per il 23%, l’italiano per l’8% e il romancio per lo 0,5%. Il 25% della
popolazione parla inoltre un’altra lingua principale, molti sono dunque
bilingue.
Il 66% della popolazione appartiene a una confessione cristiana e il 26% si
definisce aconfessionale, ma quest’ultima percentuale è in aumento da anni. Il
panorama religioso sta cambiando, le due principali istituzioni cristiane, la
Chiesa cattolica romana e la Chiesa evangelica riformata stanno perdendo peso.
La Svizzera è uno Stato federalista all’interno del quale il potere e ripartito
tra Confederazione, Cantoni e Comuni. I Cantoni e i Comuni dispongono di un
ampio margine di manovra nell’adempimento dei loro compiti.
Dal 1848 la Svizzera è uno Stato federale denominato anche Confederazione: i
compiti della Confederazione sono definiti dalla Costituzione federale. Fra essi
figurano le relazioni con l’estero, la difesa nazionale, la rete delle strade
nazionali e l’energia nucleare. Il Consiglio nazionale e il Consiglio degli
stati formano il parlamento federale; il Governo federale si compone di sette
consiglieri, mentre il Tribunale federale con la sua giurisprudenza contribuisce
all’evoluzione del diritto nazionale. La Confederazione si finanzia tra l’altro
mediante l’imposta federale diretta che rappresenta il 31% delle entrate.
La confederazione è composta da 26 Cantoni. Ogni Cantone ha un proprio Governo,
Tribunali propri e una propria Costituzione, la quale non può essere in
contrasto con la Costituzione federale. I Cantoni attuano quanto prescritto
dalla Confederazione pur impostando la loro attività in funzione delle loro
esigenze. Usufruiscono di un ampio margine di manovra, ad esempio, nei settori
educativo e ospedaliero, come pure in quelli della cultura e della polizia.
Ciascun Cantone si finanzia riscuotendo imposte cantonali.
I 26 Cantoni sono suddivisi in 2172 Comuni. La competenza di ripartire i compiti
tra Cantone e i suoi Comuni spetta al Cantone stesso. Fra i compiti comunali
figurano la sistemazione locale del territorio, la gestione delle scuole,
l’assistenza e i pompieri. I Comuni più grandi hanno parlamenti e votazioni
popolari, mentre nei Comuni più piccoli i cittadini decidono in merito a
progetti politici nelle assemblee comunali. Ciascun Comune riscuote imposte
comunali.
La Svizzera è un Paese neutrale che stabilisce legami con il mondo intero:
all’Unione Europea è legata da accordi bilaterali, mentre alla Nazioni Unite e
ad altre organizzazioni aderisce in qualità di membro. A Ginevra esperti e
politici svizzeri ed esteri si incontrano per concretizzare la collaborazione
internazionale.
La Svizzera non può partecipare a conflitti armati o ad alleanze. La sua
neutralità è riconosciuta in tutto il mondo. In caso di conflitto la Svizzera
assume sempre il ruolo di mediatrice o di potenza protettrice.
Fonti: La Confederazione In Breve edizione 2021, Parlament.ch

GUGLIELMO TELL: TRA LEGGENDA E REALTA'
Come spesso accade agli eroi medievali anche il personaggio di Guglielmo Tell è
avvolto da leggenda e da mistero, non esistono infatti prove sulla storicità di
questo “eroe nazionale” anche se la sua vicenda è legata alla nascita della
prima Confederazione Svizzera del 1° agosto del 1291.
Narra la leggenda che la famiglia Tell vivesse a Burglen, nel Canton Uri, dove
Guglielmo e la famiglia vivevano per lo più di caccia. Abilissimo in questa
attività Guglielmo Tell si distingueva dagli altri cacciatori per la sua abilità
nell’uso della balestra, un’arma di lancio costituita da un arco in legno.
Secondo la leggenda nel 1307 il locale amministratore dei beni della famiglia
degli Asburgo, il Bolivo Gessler, fece erigere nelle terre dell’Impero il
“Capello Imperiale”. Nelle principali piazze svizzere apparve quindi questo
simbolo dell’autorità, davanti al quale tutti i passanti si dovevano inchinare,
pena la confisca di tutti i beni materiali e il rischio di condanna a morte per
delitto di lesa maestà. Guglielmo Tell passando per la piazza principale di
Burglen commise, volutamente, questo errore: non si inchinò davanti al capello
asburgico. Venne quindi citato e dovette comparire davanti ad un tribunale
pubblico allestito nella piazza e presieduto da Gessler. Il nostro eroe venne
condannato a morte, ma Gessler gli propose uno scambio: poteva aver salva la
vita se, data la sua abilità con frecce e balestra, fosse stato in grado di
centrare una mela posta sulla testa del figlioletto. Tell ovviamente accettò la
sfida e riuscì nell’impresa: colpì la mela con una sola freccia ma gli venne
trovata una seconda freccia, nascosta nella giacca, destinata ad uccidere il
Bolivo nel caso in cui la prova non fosse riuscita. L’ira di Gessler causò
l’incarcerazione di Guglielmo, che venne immediatamente arrestato e condotto
alla prigione di Kussnacht, costruita su un isolotto nel mezzo del Lago di Zugo.
All’improvviso, durante la traversata, una tempesta si abbatté sul lago e Tell,
abile timoniere oltre a essere abile balestriere, convinse i suoi carcerieri a
liberarlo per poterli aiutare a portare in salvo la barca. In pochi istanti
Guglielmo portò la barca sulla sponda del lago approfittandone per sfuggire alle
guardie. Per tre giorno si nascose tra i boschi che circondavano il lago, ed al
terzo giorno, appostatosi lungo la via che portava a Zurigo, ebbe l’occasione di
uccidere Gessler e non se la fece sfuggire. La leggenda continua narrando come i
popoli svizzeri, venuti a conoscenza delle gesta di Tell, insorsero contro gli
amministratori asburgici, liberando la Svizzera dagli Imperatori nel 1315. Si
narra che Tell abbia preso parte alla battaglia finale contro l’esercito degli
Asburgo nei pressi di Morganten. Fedele alla leggenda che lo vide simbolo di
ribellione contro il potere a difesa del popolo svizzero, si racconta che
Guglielmo Tell morì nel 1354 nel tentativo di salvare un bambino caduto nelle
acque dello Schachen in piena. La vicenda di Guglielmo Tell fu poi rispolverata
durante il romanticismo come simbolo della lotta per la libertà personale e
politica grazie a Friedrich von Schiller con il suo dramma Wilhel Tell del 1804,
e a Gioacchino Rossini con l’opera Guglielmo Tell del 1829.


×


Cartina di Tirano Orari del Trenino Rosso Catalogo Offerte
Via Pio Rajna, 13 23037 TIRANO (SO)
Tel. 0342 706263 - Fax: 0342 706151
Mail: info@treninorosso.it
P.IVA 00755210143

 * Azienda
   Chi siamo Contatti Privacy Contratto di Viaggio Assicurazione Info Espatrio
   Le Vetture del Trenino Rosso
 * Prodotti
   Last Minute Proposte di Viaggio Gli speciali del Trenino Rosso Ponti e
   Festività Gli altri Treni Panoramici Idee per un Regalo Bus e Viaggi di
   Gruppo

IL TRENINO ROSSO di Adrastea Viaggi, Agente Ufficiale delle Ferrovie Svizzere,
partecipa alla formazione del Fondo di Garanzia “IL SALVAGENTE s.c.a r.l. a
mutualità prevalente” istituito dall’AIAV ai sensi dell’art. 50 comma 3 del
Codice del Turismo - Cert. n. 2016/1-00065.