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I SOCIAL MEDIA POSSONO NUOCERE GRAVEMENTE ALLA SALUTE

Posted on Maggio 9, 2024 by ereticodeidati


IL FACEBOOK È BELLO MA ANCHE INSTAGRAMMARE I PROPRI SCATTI FIGHI O CAFONI, I
SOCIAL MEDIA PER APPARIRE MA ATTENZIONE!

I social media possono nuocere gravemente alla salute, usali con molta cautela!
Si dovrebbe leggere questa dicitura quando una persona accede al facebook,
all’instagram e compagnia cantante. Non mi sto scagliando contro i social, che
ad un certo punto hanno avuto un loro senso, aggratis ma per ragioni molto ben
chiare. Molti utenti sui social sono delle candide pecorelle mentre chi manovra
i “manovrabili”, scusate il bisticcio di parole, sono lupi famelici che per
soldi azzannano le anime e le digeriscono.

Sono molti gli esempi di branchi di lupi che influenzano gente facendoli lottare
per cause che h vanno contro i loro interessi. Il movimento Do So nel piccolo
stato caraibico di Trinidad e Tobago dove un movimento “anti-casta”, ne abbiamo
visti anche in Italia, fece vincere la minoranza indiana sulla maggioranza
afrocaraibica alle elezioni. Tutto ciò è stato possibile grazie alla
profilazione degli utenti sul facebook, così sembra.

I social media sono un vero e proprio “all u can eat” di dati in modo che, una
volta elaborati potevano manovrare praticamente le elezioni arrivando a spostare
ben 6 punti percentuali. Importante quindi è fare attenzione a cosa si pubblica
alle applicazioni facebook che si usano.

Posted in Uncategorized | Tagged social media


GUERRA DEI DATI: EPISODIO I, L’IMPERO COLPISCE ANCORA

Posted on Maggio 8, 2024 by ereticodeidati


L’IMPERO COLPISCE ANCORA DIVENTANDO LA FORZA PIÙ IMPORTANTE  DELLA GALASSIA 
FACENDO PARTIRE LA GUERRA DEI DATI

La guerra dei dati cominciarono quasi in sordina. Le Repubbliche della rete
erano molte e sebbene poco sviluppate offrivano dei servizi online ma era
presente una parvenza di scelta. Poi arrivò un senatore che fece nascere il suo
impero dei dati chiamato Googliorius. Nacque come un piccolo regno in un primo
momento ma riuscì ad avere un successo tale che in poco tempo divenne prima il
regno egemone quindi il più importante impero della galassia.

Man mano che diventava più forte aumentava i servizi creati per coprire
praticamente tutti gli aspetti della vita online. La guerra dei dati
cominciarono perché l’Impero riuscì a controllare i suoi sudditi in ogni aspetto
della vita digitale e non solo. Ad un certo punto i cittadini leggevano le
notizie basate sulla posizione geografica e sulla profilazione, quando cercavano
un prodotto da comprare uscivano prima quelli che più erano vicini ai dati che
avevi concesso all’Impero. Non tutti accettavano la profilazione e non
accettavano di essere controllati ma andavano incontro alla perdita di diritti.
Si accorsero comunque che una parte dei dati gli venivano comunque sottratti.

Cominciarono quindi a nascere i ribelli per combattere le forze sempre più
pervasive dell’Impero. La guerra dei dati continua ancora oggi andando a creare
una vera e propria voglia di mettere al riparo i propri dati personali.

 

Posted in Uncategorized | Tagged guerra dei dati


ATTENZIONE ALLA COMMODIFICAZIONE ED ALLE SUE CONSEGUENZE

Posted on Maggio 7, 2024 by ereticodeidati


LA COMMODIFICAZIONE: UN RISCHIO SEMPRE IN AGGUATO

La commodificazione è il processo attraverso il quale un bene o un servizio
viene trasformato in una merce, cioè in qualcosa che può essere comprato,
venduto o scambiato sul mercato. In altre parole, quando un bene o un servizio
diventa oggetto di scambio commerciale e assume un valore economico, si verifica
la sua commodificazione.

Nel contesto della raccolta dei dati personali,  si riferisce al processo
attraverso il quale i dati personali degli individui vengono trasformati in una
merce che può essere acquistata, venduta o scambiata sul mercato dei dati. Le
aziende raccolgono dati personali dagli utenti attraverso varie fonti, come siti
web, app mobili, dispositivi connessi e transazioni online. Questi dati vengono
quindi aggregati, elaborati e utilizzati per fini commerciali, come la
profilazione dei consumatori, la pubblicità mirata e l’analisi del comportamento
dei clienti.

La commodificazione dei dati personali comporta spesso la creazione di profili
dettagliati degli individui, che includono informazioni su interessi, abitudini
di consumo, preferenze politiche, stato di salute e molto altro ancora. Questi
profili possono essere utilizzati dalle aziende per targettizzare pubblicità,
personalizzare esperienze online e influenzare il comportamento degli utenti.

Tuttavia, la commodificazione dei dati personali solleva importanti questioni
riguardanti la privacy, la sicurezza e la dignità umana. Gli individui possono
sentirsi violati nel sapere che le proprie informazioni personali sono oggetto
di compravendita senza il loro consenso esplicito. Inoltre, la
commercializzazione dei dati personali può portare a pratiche di
discriminazione, sfruttamento e manipolazione che minacciano i diritti
fondamentali degli individui.

Affrontare le sfide di questa tendenza richiede una riflessione critica sulle
pratiche di raccolta e utilizzo dei dati, nonché l’implementazione di politiche
e regolamentazioni efficaci per proteggere la privacy, la sicurezza e la dignità
degli individui nell’era digitale. Purtroppo si ha da sempre la decisione di
guadagnare quanti più soldi e possibile senza pensare all’uomo prodotto.

Posted in Uncategorized | Tagged commodificazione


NON VUOI PAGARE? ACCETTA I COOKIE


GALLERY

Posted on Maggio 6, 2024 by ereticodeidati

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Oggi parleremo della scelta di varie piattaforme online che ti obbligano ad
accettare i cookie per accedere ai contenuti I cookie sono biscotti che possono
essere molto gustosi ma alcuni hanno un ripieno quantomeno indigesto. Sono molto
preziosi tanto che … Continue reading →

Posted in Uncategorized | Tagged cookie


SEI TU IL PRODOTTO OPPURE I TUOI DATI SENSIBILI?

Posted on Maggio 3, 2024 by ereticodeidati


I PROPRI DATI SENSIBILI SONO DISPONIBILI IN RETE PER UN GRANDE NUMERO DI AZIENDE
E DI UTENTI MA COSA SIAMO UOMINI O PRODOTTI?

I dati sensibili che ogni giorno rilasciamo sul web, cosa facciamo o dove siamo
ma anche chi siamo e cosa desideriamo, dicono ai cacciatori di dati non tanto
chi siamo, a loro non interessa molto, ma cosa desideriamo o dove ci muoviamo
più frequentemente.

Quando usi il navigatore sul tuo super sistema di infotainment oppure vedi la
mappa di un luogo che stai visitando i tuoi dati vengono presi dalle aziende di
profilazione e tu diventi un puntino che con altri milioni fino a miliardi di
puntini formano una rete ed un andamento. Noi siamo il prodotto ma non solo,
come afferma qualcuno, se il servizio è gratuito ma anche se è a pagamento. I
dati sensibili sono l’oro dell’internet 2.0, 3.0 e 4.0 ma lo saranno sempre di
più fino a quando non ci si muoverà verso una strada differente. Anche la GDPR
ha  contribuito a questo lavoro perché nell’obbligo del “rispetto della
riservatezza” ha offerto la possibilità di obbligare de facto tutti ad accettare
le condizioni. Non di rado troviamo messaggi che ci avvertono che i nostri dati
sensibili saranno presi da 2 o 3000 e noi poveri non possiamo decidere di
rifiutare completamente, è molto rara questa opzione, ma scegliere quanta gente
invitare al nostro banchetto digitale.

Si potrebbe “fatta la legge trovato l’inganno” ma alla fine quelli ingannati
siamo noi che per un motivo o un altro siamo costretti a rilasciare i nostri
dati per poter entrare in un sito. Sono rari quelli che non hanno i biscottini
avvelenati. Direte: anche tu hai il GDPR!!!!!! Ebbene si, perché anche se hai un
piccolo blog sei costretto a creare la tua bella policy in modo che il sistema
per prendere i nostri dati sensibili funzioni davvero.

Posted in Uncategorized | Tagged dati sensibili


MA LA GDPR FUNZIONA DAVVERO?

Posted on Maggio 1, 2024 by ereticodeidati

Negli ultimi anni, la GDPR (General Data Protection Regulation) è stata al
centro dell’attenzione come uno dei pilastri principali per proteggere la
privacy degli individui nell’era digitale. Tuttavia, nonostante le sue
intenzioni lodevoli, c’è un crescente consenso che la GDPR non stia funzionando
come previsto. Questo articolo si propone di esplorare le ragioni dietro tale
fallimento e suggerire possibili vie d’azione per migliorare l’efficacia della
regolamentazione della privacy online.

Uno dei principali problemi della GDPR è la sua applicazione disomogenea e la
mancanza di una vera e propria deterrenza per le violazioni. Mentre le grandi
multinazionali possono essere soggette a multe significative per non conformità,
le PMI e le organizzazioni più piccole spesso sfuggono alle sanzioni. Inoltre,
le sanzioni stesse non sono sempre proporzionate al danno causato, il che riduce
l’efficacia dissuasiva della regolamentazione.

Inoltre, la complessità della GDPR ha reso difficile per molte aziende
comprendere appieno i loro obblighi e adottare misure adeguate per conformarsi.
Molte piccole imprese e start-up, in particolare, hanno lottato per implementare
le politiche e le procedure necessarie per essere conformi alla GDPR, spesso a
causa della mancanza di risorse e di conoscenze tecniche.

Un altro aspetto critico è la sfida della giurisdizione. Con Internet che supera
i confini nazionali, le questioni di giurisdizione possono complicare
l’applicazione della GDPR. Le aziende possono spostare i loro dati o le loro
operazioni in giurisdizioni con regolamentazioni più permissive, sfuggendo così
alla portata della GDPR e rendendo difficile per le autorità applicare la legge.

Inoltre, la GDPR è stata criticata per essere lenta nell’adattarsi ai rapidi
cambiamenti nella tecnologia e nelle pratiche aziendali. Il mondo digitale è in
costante evoluzione, con nuove tecnologie e modelli di business emergenti che
presentano nuove sfide alla privacy. Tuttavia, la GDPR è stata lenta nel fornire
linee guida chiare su come affrontare questi sviluppi, lasciando un vuoto
normativo che può essere sfruttato da alcuni operatori disonesti.

Per migliorare l’efficacia della GDPR, sono necessari cambiamenti significativi.
Innanzitutto, è necessario rafforzare l’applicazione della legge, assicurandosi
che le sanzioni per le violazioni siano applicate in modo coerente e
proporzionato. Le autorità di regolamentazione devono anche essere dotate di
risorse adeguate per monitorare e far rispettare la conformità.

In secondo luogo, la GDPR deve essere semplificata e resa più accessibile alle
piccole imprese e alle start-up. Ciò potrebbe comportare la creazione di risorse
educative e di strumenti pratici per aiutare le organizzazioni a comprendere e
aderire alla regolamentazione della privacy.

Infine, la GDPR deve essere aggiornata per affrontare le sfide emergenti nella
protezione della privacy online. Questo potrebbe includere la regolamentazione
più rigorosa delle tecnologie emergenti, come l’intelligenza artificiale e
l’Internet delle cose, nonché un maggiore coordinamento a livello internazionale
per affrontare le questioni di giurisdizione.

Mentre la GDPR ha rappresentato un passo importante nella protezione della
privacy online, è chiaro che non è ancora abbastanza. Sono necessari cambiamenti
significativi per migliorare la sua efficacia e garantire che continui a
proteggere efficacemente i diritti di privacy degli individui nell’era digitale.

Posted in Uncategorized | Tagged GDPR


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