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 * Chi sono
 * Perché mi candido
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ELEZIONI REGIONALI 17/18 NOVEMBRE




PER LE
NOSTRE LIBERTÀ




IO SCELGO


SCAVONE



Candidato Consiglio Regionale, nel collegio elettorale della Provincia di
Bologna


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Come votare


ANGELO SCAVONE



Sessantasette anni, nato a Roma, ma a Bologna dal 1974, dove si è diplomato al
liceo Minghetti e laureato con lode presso la facoltà di Giurisprudenza,
specializzandosi poi in Spagna e negli Stati Uniti.

Conosciuto avvocato amministrativista, con patrocinio innanzi alla Suprema Corte
di cassazione ed alle altre superiori magistrature, anche internazionali ha
spesso difeso i privati contro gli eccessi di potere delle amministrazioni
pubbliche.

Professore Alma Mater di diritto Costituzionale nell’Università degli Studi di
Bologna ha da sempre avuto un rapporto confidenziale con gli studenti,
approfondendo i temi delle libertà fondamentali ed alla loro tutela davanti alle
Corti costituzionali ed alla Corte europea dei diritti umani. Ha anche
approfondito l’ordinamento regionale, il federalismo e le autonomie
differenziate. Ha collaborato alla stesura dello Statuto della Regione Veneto.

Nonostante i numerosi e gravosi impegni professionali si è da sempre dedicato
con passione anche all’impegno politico, maturando un’importante esperienza
politica senza trascurare gli impegni professionali. Non un politico di
professione, ma un professionista con grande esperienza e passione politica.

Sin da giovane eletto negli organi collegiali della scuola ed in quelli
accademici dell’Università dove negli anni difficili della contestazione
violenta del 1977 ha rappresentato gli studenti riformatori antagonisti alla
sinistra studentesca.

Da sempre socialdemocratico ha ricoperto importanti cariche di partito
(Segretario nazionale dei giovani e poi segretario regionale del PSDI) ed
istituzionali (eletto due volte nel Consiglio provinciale e due volte nel
Consiglio comunale di Bologna).

Successivamente ha aderito da subito al grande progetto politico di Silvio
Berlusconi, e venne eletto nella lista di Forza Italia nella coalizione guidata
da Giorgio Guazzaloca, dove ha ricoperto l’incarico di delegato del Sindaco ai
rapporti con l’Università del Rettore Roversi Monaco.

In ambito culturale e scolastico ricopre la carica di Presidente della Società
Dante Alighieri di Bologna che, fra l’altro, ha organizzato con il liceo della
la Prof. Elena Ugolini letture dantesche itineranti per la città di Bologna.

Nel 2022 è stato candidato nella lista di Forza Italia per il Senato della
Repubblica. Nel 2023 ha ricoperto la carica di Coordinatore di Forza Italia
della Città Metropolitana di Bologna. E’ stato successivamente chiamato a
ricoprire il ruolo di responsabile del dipartimento Costituzione e Giustizia del
Coordinamento regionale di Forza Italia.




PERCHÉ MI CANDIDO ALLE REGIONALI



Oggi, dopo essere stato candidato sempre in Forza Italia alle elezioni politiche
per il Senato della Repubblica del 2022, oggi ha deciso di scendere nuovamente
in campo per il Consiglio regionale della Emilia Romagna a supporto del
candidato presidente Elena Ugolini, che può ripetere quanto fu reso possibile da
Guazzaloca a Bologna nel 1999.

Le imprese, l’economia e la società dell’Emilia-Romagna e di Bologna riescono a
realizzare grandi risultati nonostante l’oppressivo controllo capillare di un
sistema politico-amministrativo tuttora ancorato alle logiche di potere del
vecchio partito comunista.

La mia missione è quella di liberare l’Emilia-Romagna dal regime
politico-economico che ne comprime le grandi potenzialità; liberazione oggi non
solo possibile, ma necessaria per non soccombere alle grandi sfide che ci
attendono. Senza contare che la permanenza al potere di uno stesso partito da
oltre cinquant’anni, rappresenta un’anomalia assolutamente contraria a qualsiasi
principio di democrazia dell’alternanza.


IL PROGRAMMA



Cambiare oggi è non solo giusto, ma anche possibile. Per questo ho deciso di
proporre la mia candidatura in Forza Italia, che, senza avventurarsi in
stravolgimenti avventati, rappresenta la migliore garanzia per la difesa
intransigente delle nostre libertà compresse in modo inaccettabile
dall’inamovibile corporativismo rosso, allo scopo di sprigionare le migliori
energie presenti nella regione.

In questo quadro occorre inserire le azioni politico-amministrative da
realizzare per migliorare le condizioni di vita nella nostra Regione.

Occorre anzitutto affrontare con determinazione la gravissima crisi della sanità
regionale. Occorre ridurre il deficit di bilancio esponenziale, che avrebbe
dovuto condurre al commissariamento. Ridurre la tassazione addizionale,
riducendo la burocrazia del sistema sanitario, per favorire medici ed altri
professionisti della sanità. Risolvere il problema dell’assistenza di prossimità
e domiciliare valorizzando il ruolo professionale dei medici di base.

Il trasporto pubblico regionale deve essere razionalizzato, potenziato e posto
al servizio delle persone e delle imprese.

Le infrastrutture regionali, a cominciare da quelle di difesa del suolo
colpevolmente trascurate dall’amministrazione Bonaccini, con le conseguenti
devastanti alluvioni.

Realizzare l’Autonomia differenziata per valorizzare le potenzialità della
nostra Regione, anziché attardarsi in sterili polemiche antigovernative in
spregio al principio di leale collaborazione.

Politica della casa volta a garantire alle persone un bene primario sempre meno
accessibile, con gravi ripercussioni sulle nuove famiglie e sulle nascite,
evitando limitazioni alla libera disponibilità della privata proprietà.

Prioritaria attenzione all’amministrazione della giustizia, per fornire maggiore
supporto infrastrutturale agli uffici giudiziari ed alle case circondariali, da
ampliare e manutenere per combattere degrado e sovraffollamento

Si tratta solo di alcune priorità di un programma amministrativo che, in caso di
elezione dovrà essere attuato in stretto raccordo con la Presidente Ugolini e
con gli altri alleati della coalizione.


UGOLINI PRESIDENTE



Le linee programmati che sono sei e saranno la base di ‘Officina Emilia-Romagna
2030‘, il piano di lavoro per la creazione del programma di mandato.
Ecco i punti individuati dalla nostra candidata Presidente, Elena Ugolini.



Welfare – Valorizzazione “del capitale umano attraverso una politica di welfare
che supporti le famiglie e tutte le persone che si prendono cura ogni giorno dei
bambini, dei giovani, degli anziani, di chi è malato, dei più fragili, di chi ha
disabilità. Senza questo supporto è impossibile costruire le condizioni per
invertire il trend demografico che pone l’Italia e anche la nostra regione ai
livelli più bassi delle classifiche mondiali e dare concretamente la possibilità
di una vita buona a tutte le età, in qualunque condizione uno si trovi. È una
sfida possibile solo ascoltando le persone, migliorando l’efficacia dei servizi
pubblici, valorizzando il terzo settore e l’iniziativa di un popolo “del fare”
come quello emiliano-romagnolo”.

Sanità – La seconda linea punta alla sanità, alla quale, ricorda Ugolini, “viene
destinato oltre il 70 % del nostro bilancio. Il nostro sistema sanitario
continua a funzionare grazie a professionisti competenti che si spendono senza
risparmiarsi, non per un’organizzazione e una programmazione che li ostacola
anziché valorizzarli. Accanto ad una rete di ospedali, sempre più interconnessi,
specializzati, capaci di gestire emergenze e casi complessi, occorre un sistema
di servizi sul territorio che si prenda veramente in carico il cittadino, non
lasciandolo da solo a vagare per servizi (soprattutto i più fragili, i non
autosufficienti e chi li ha in carico) in un percorso orientato anche a
sostenere le cure al domicilio. Indispensabili, perciò, gli apporti della sanità
privata accreditata e del Terzo settore (un esempio per tutti la rete di
supporto ai malati oncologici costruita da Ant) con una regia pubblica che
assicuri efficacia e tempestività della cura”.

Educazione – Qui Ugolini sottolinea la necessità del potenziamento della
proposta didattica delle scuole presenti in regione. “Non si possono concentrare
le principali attenzioni solo sulla fascia di età 0-6 anni. Dopo che i figli
hanno compiuto 6 anni chi supporta i genitori e le famiglie nel proprio compito
educativo? Occorre dare a tutti la possibilità di apprendere a fondo la nostra
lingua, l’opportunità di scoprire il nostro patrimonio artistico e culturale, di
saper comunicare correntemente in inglese, di sperimentare i nuovi linguaggi
della tecnologia e delle materie scientifiche. Dobbiamo dare a tutti,
soprattutto a chi parte da una condizione svantaggiata ed ha delle fragilità, la
possibilità di un‘educazione di qualità, rispettando i talenti e le capacità di
ognuno”.

Impresa – Il quarto punto riguarda la piccola, media e grande impresa,
nell’ottica di “utilizzare, promuovere e valorizzare il capitale di innovazione
tecnologica e di ricerca presente nel nostro territorio per il potenziamento
delle filiere strategiche territoriali, che comprendono la filiera allargata
della manifattura, della logistica, dell’agricoltura e del turismo”.
L’obiettivo, scrive ancora la candidata, è quello di “favorire veramente
l’iniziativa di chi vuole investire nel nostro territorio, attraverso lo
snellimento della burocrazia, il supporto reale per l’accesso ai finanziamenti
europei, la valorizzazione di chi supporta lo sviluppo della filiera tecnico-
professionale e di chi, facendo impresa, a tutti i livelli, aiuta con un welfare
integrativo i propri lavoratori”.

Infrastrutture, territorio e ambiente – La penultima linea guida punta sula
convivenza tra “politiche di sviluppo urbanistico e infrastrutture e tra
mobilità e tutela del territorio e dell’abitare. Occorre fare lo sforzo di
costruire una visione complessiva, condivisa e sostenibile che abbia al centro
le persone, le relazioni e le comunità a cui esse danno vita, nella società,
nelle città, nel territorio. Occorre superare le ideologie, le contrapposizioni
e le semplificazioni”. Come esempio di politiche miopi e strabiche, Ugolini cita
l’aeroporto Marconi di Bologna, “il peggior biglietto da visita per chi arriva
nella nostra regione”.

Pubblica amministrazione – L’ultimo punto riguarda i “’servitori civili’ della
comunità regionale. Governare assieme per noi significa collaborare attivamente,
in piena trasparenza, con tutta la comunità di chi opera nella pubblica
amministrazione. Abbiamo tutti visto nelle emergenze che ci hanno colpito –
alluvioni, sisma, disastri – che servono servizi pubblici e dirigenti
all’altezza delle sfide che ci attendono con sempre maggiore incombenza. Urge
più che mai rimotivare, innovare e valorizzare il mondo della pubblica
amministrazione, valorizzando e premiando chi sa impegnarsi con competenza e
dedizione”.


RASSEGNA STAMPA




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