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 * prestoenergia
 * Calcolare il Costo della Luce: Una Guida Pratica

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Sommario

Calcolare il Costo della Luce: Una Guida Pratica

 1. Come varia il Costo Luce kWh in Italia?
 2. Costo Luce kWh per Fornitore: Le Tariffe Convenienti
 3. Come si calcola il Costo dell'Energia Elettrica?
 4. Quali Fattori Influenzano il Costo Luce kWh?
 5. Quanto Costa l'Energia Elettrica al Metro Quadro?
 6. Cosa si intende per Kilowattora?

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CALCOLARE IL COSTO DELLA LUCE: UNA GUIDA PRATICA

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Sommario: Il costo della luce varia in base a diversi fattori, dei quali il più
interessante è il costo orario dell’energia elettrica con i vari fornitori. Se
vuoi sapere quanto stai pagando un kWh con il tuo attuale attuale fornitore,
basta dividere il prezzo della componente energia, riportato alla voce di
vendita della corrente, per i kW consumati.



OFFERTE LUCE CASA Enel Flex PUN + 0,0367 €/kWh Engie Energia VedoChiaro PUN +
0,0198 €/kWh Iren 10x3 Variabile Luce Verde PUN + 0,044 €/kWh + 10€ costi
mensili di commercializzazione Wekiwi Energia alla fonte (Sconto intero) PUN +
0.05€/kWh*

Se desideri risparmiare in bolletta, capire le dinamiche e i fattori che
determinano il costo della luce ti sarà senz’altro di aiuto nella scelta
dell’offerta per la tua fornitura di casa. In questa guida ti spieghiamo come
calcolarlo, qual è il prezzo dell’energia elettrica oggi e in che modo varia il
suo andamento, sia nel Mercato Tutelato che nel Mercato Libero.

Ti forniamo anche una panoramica delle offerte con il costo luce al kWh più
conveniente, così da poterle confrontare con la tua attuale tariffa e valutare
se ci sono margini di risparmio.

Ecco nel dettaglio quali sono le informazioni che troverai nei successivi
paragrafi:

 * Come varia il Costo Luce kWh in Italia?
 * Costo Luce kWh per Fornitore: Le Tariffe Convenienti
 * Come si calcola il Costo dell’Energia Elettrica?
 * Quali Fattori Influenzano il Costo Luce kWh?
 * Quanto Costa l’Energia Elettrica al Metro Quadro?
 * Cosa si intende per Kilowattora?


COME VARIA IL COSTO LUCE KWH IN ITALIA?

Se stai valutando un cambio fornitore di energia elettrica per risparmiare in
bolletta, tra i valori da considerare figura senza dubbio il costo della luce al
kWh. Così puoi confrontare il prezzo della luce che attualmente paghi con quello
della soluzione di tuo interesse. A tale scopo è utile avvalersi del comparatore
delle offerte luce e gas che agevola tale operazione.

Ma come varia il costo luce al kWh in Italia? Per rispondere a tale domanda
bisogna fare una distinzione tra il Mercato Libero e quello Tutelato e capire
chi definisce il prezzo del kWh.


COSTO LUCE KWH NEL MERCATO LIBERO

All’interno del Mercato Libero dell’energia il costo luce cambia a seconda del
singolo fornitore, che lo determina liberamente operando, secondo la propria
politica commerciale, in un regime concorrenziale.

Infatti, la spesa per la materia prima energia rappresenta la voce su cui la
società di vendita ha la facoltà di agire, poiché questa fa riferimento ai costi
di approvvigionamento così come a quelli di vendita e commercializzazione.

Di conseguenza, il prezzo della componente energia espresso in € per kWh è la
discriminante da valutare nel momento in cui ci si appresta a scegliere per
esempio l’offerta più vantaggiosa da attivare per un allaccio luce o un subentro
luce.

Prezzo fisso o variabile?



I fornitori luce e gas del Mercato Libero hanno anche la possibilità di
predisporre soluzioni di fornitura con:

 * prezzo luce fisso, generalmente bloccato per 12 o 24 mesi
 * prezzo luce indicizzato, che segue l’andamento dell’indice del mercato
   all’ingrosso
 * rata mensile invariabile, con formula in abbonamento
 * tariffe multiorarie, oltre ai profili tariffari disponibili anche nel
   Servizio di Maggior Tutela (monorario e biorario).



In più, i prezzi delle offerte luce variano ulteriormente in funzione degli
sconti applicati, dei servizi aggiuntivi inclusi gratuitamente o a costo ridotto
e delle promozioni in corso. Per esempio, in vista della cessazione del Mercato
Tutelato dell’energia prevista per aprile 2024, oggi diversi gestori propongono
particolari scontistiche sul prezzo della componente energetica, riservate agli
utenti che non hanno ancora effettuato il passaggio al Mercato Libero.


QUAL È IL COSTO LUCE KWH NEL MERCATO TUTELATO?

Se una delle tue domande è quanto costa la luce al kWh nel Mercato Tutelato, di
seguito troverai la risposta ai tuoi dubbi.

Nel Servizio di Maggior Tutela il prezzo dell’energia elettrica per kilowattora
è stabilito dall’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente. Dunque, i
provider operanti nel Tutelato, come il Servizio Elettrico Nazionale, non fanno
altro che applicare le condizioni economiche e contrattuali definite dall’ARERA.

L’aggiornamento della tariffa per l’energia elettrica ha cadenza trimestrale. Il
costo luce di ARERA attualmente in vigore, relativo all’ultimo trimestre
dell’anno, è pari a:



 1. 0,157910 €/kWh monorario per residenti
 2. 0,161720 €/kWh F1 e 0,156110 €/kWh F2-F3 biorario per residenti.



La tariffa monoraria interessa le forniture di energia elettrica per uso
domestico alimentate in bassa tensione e prevede un unico prezzo durante tutta
la giornata, a prescindere dalla fascia oraria in cui questa viene impiegata.

Invece, quella bioraria presenta una differenziazione del costo luce in funzione
dei momenti di utilizzo dell’elettricità. Nel dettaglio:

 * la fascia F1, più onerosa poiché include le ore cosiddette di punta, è valida
   dalle 8.00 alle 19.00 nei giorni feriali, ad esclusione delle festività
   nazionali
 * la fascia F2-F3, più conveniente, comprende le ore tra le 19.00 e le 8.00 dal
   lunedì al venerdì, nonché il sabato, la domenica e i giorni festivi.

Il prezzo luce di ARERA per la famiglia tipo servita nel Mercato Tutelato,
comprensivo delle tasse, è pari a 28,29 centesimi di euro al kWh. Ecco qual è
l’incidenza di ogni voce, espressa in percentuale, rispetto al totale della
bolletta dell’energia:

 * 63,5% per la spesa per la materia energia
 * 14,1% per il trasporto e la gestione del contatore
 * 10,5% per gli oneri di sistema
 * 11,9% imposte (IVA e accise).

A partire da gennaio 2024, il mercato tutelato chiuderà, e chi ha sottoscritto
una tariffa con questo servizio dovrà procedere ad effettuare il passaggio al
mercato libero. Se rientri in questa casisitica, sarà sicuramente di tuo
interesse scoprire quale tariffa luce del mercato libero fa maggiormente al caso
tuo.




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132 €/anno + 0,5842 €/kWh

Tariffa Fascia F1

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PUN + 0.165 €/kWh*

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COSTO LUCE KWH PER FORNITORE: LE TARIFFE CONVENIENTI

Con la liberalizzazione del mercato elettrico che sta per giungere al suo
completo compimento, vi sono oltre 600 fornitori di energia elettrica per la
clientela domestica attivi in Italia (dati gennaio 2023). Nel regime di libera
concorrenza ogni venditore delinea in autonomia le condizioni contrattuali ed
economiche da proporre agli utenti. Allo stesso tempo, il consumatore è libero
di selezionare il provider e la tariffa che più lo aggradano, massimizzando il
risparmio in bolletta.

Inoltre, i pacchetti energetici sono spesso configurati sulle esigenze
specifiche del target a cui si rivolgono. È il caso ad esempio delle offerte
luce per giovani, di quelle per le seconde case o dei pacchetti dual fuel, per
chi necessità della fornitura congiunta di energia e gas.

Il prezzo di vendita dell’energia elettrica che caratterizza le singole promo
viene costantemente aggiornato dalle società di vendita. Perciò, il consiglio è
quello di consultare periodicamente il listino commerciale delle compagnie, così
da rimanere aggiornati sulle nuove tariffe, ad esempio per eseguire una voltura
della luce con cambio fornitore.

Nei prossimi paragrafi andiamo a scoprire il costo della luce proposto da alcuni
player nazionali, illustrandoti le seguenti offerte:

 * Enel Flex Luce
 * Engie Energia Agile
 * Iren 10×3 Variabile Luce Verde
 * Wekiwi Energia alla Fonte




ENEL FLEX LUCE

L’offerta Flex Luce di Enel Energia è sottoscrivibile esclusivamente in caso di
cambio fornitore. Si tratta di una soluzione indicizzata, ovvero il prezzo
dell’energia è allineato all’indice PUN (Prezzo Unico Nazionale) differenziato
per fascia oraria. A quest’ultimo si aggiungono poi un contributo al consumo
fisso per 12 mesi e la quota annuale per i servizi di vendita, da corrispondere
su base mensile.

Con un anticipo di tre mesi rispetto alla scadenza del contratto di fornitura,
il provider comunicherà al cliente finale le nuove condizioni economiche per il
rinnovo dell’offerta trioraria.

Di seguito, una tabella che riassume il costo della luce di Enel Energia per
questa proposta.

Costo Luce Enel Flex Fascia F1 8.00 – 19.00 dal lunedì al venerdì, escluse
festività nazionali PUN + 0,0367 €/kWh Costi di commercializzazione pari a
144,00€ all’anno Fascia F2 07.00 – 8.00 e 19.00 – 23.00 dal lunedì al venerdì,
sabato 07.00 – 23.00 escluse festività nazionali PUN + 0,0367 €/kWh Fascia F3
23.00 – 7.00 dal lunedì al sabato, domenica e festività nazionali PUN +
0,0183€/kWh

Il costo luce al kWh associato alla fascia F3 consente di risparmiare
sull’impiego della corrente in orario notturno e nei festivi. Infine, aderendo a
Enel Flex Luce si ha accesso al programma fedeltà EnelPremia WoW!, che riserva
bonus e sconti aggiuntivi.




ENGIE ENERGIA AGILE

Per quanto riguarda Energia Agile di Engie, ora denominata Energia VedoChiaro,
si tratta dell’offerta luce dedicata a tutti i clienti domestici già allacciati
alla rete di distribuzione elettrica. Il prezzo della materia prima energia è
variabile e in linea con l’andamento dell’indice PUN differenziato per fasce.

Oltre al costo di mercato, vi è un contributo applicato sui consumi, invariabile
per 12 mesi, pertanto il totale ammonta a PUN + 0,0198 €/kWh. La quota di
vendita è pari a 84,00€ all’anno.




Il piano energetico Energia VedoChiaro, ex Energia Agile, prevede:



 * l’erogazione di energia verde certificata, interamente prodotta da fonti
   rinnovabili e senza spese aggiuntive
 * l’attivazione online in pochi clic mediante procedura web
 * la domiciliazione bancaria o postale come metodo di pagamento.


IREN 10×3 VARIABILE LUCE VERDE

10×3 Variabile Luce Verde di Iren è una soluzione a prezzo variabile, attivabile
in caso di:

 * cambio offerta, per i clienti di Iren Luce Gas e Servizi che desiderano
   modificare il loro piano energetico
 * cambio fornitore, per coloro che intendono passare a Iren da altro operatore
 * subentro, per la riattivazione di un contatore attualmente disattivato, ma in
   passato funzionante
 * voltura, per modificare l’intestazione di una fornitura di energia elettrica
   ancora attiva
 * allaccio e prima attivazione, per l’allacciamento di un nuovo contatore della
   luce e l’attivazione del servizio di fornitura.

Se si è alle prese con un recesso del contratto luce o si vuole conoscere il
costo per la chiusura del contatore elettrico, consigliamo la lettura delle
nostre guide dedicate per ottenere tutte le informazioni utili.

Il costo luce dell’offerta 10x3 Variabile Luce Verde di Iren è il seguente: PUN
+ 0,044 €/kWh + 10€ costi mensili di commercializzazione.




In altre parole, questo prezzo è dato dalla formula (PUNbase_mese + Spread) x
(1+λ), dove:



 * PUNbase_mese: coincide con la media aritmetica, per ogni mese, del Prezzo
   Unico Nazionale. Il suo valore è consultabile in modo del tutto trasparente
   sul sito del Gestore dei Mercati Energetici.
 * Spread: rappresenta un corrispettivo fisso per 24 mesi, pari a 0,052 €/kWh,
   che va ad aggiungersi al prezzo all’ingrosso
 * λ: è il fattore di correzione per il calcolo delle perdite di rete, pari a
   0,10.

La quota di commercializzazione è di 10,00€ mensili. È inoltre previsto un bonus
di 30,00€ in bolletta, erogato in tre tranches da 10,00€ (1°, 6° e 12° mese di
fornitura).


WEKIWI ENERGIA ALLA FONTE

Il prezzo dell’energia “alla fonte” garantito dall’offerta luce di Wekiwi è
connesso al mercato all’ingrosso, proprio come le alternative precedenti. Ciò
che caratterizza la proposta del fornitore è:

 * l’innovativo meccanismo di fatturazione
 * la speciale scontistica dedicata alla clientela.

Prima di scoprire il costo luce del piano Energia alla Fonte di Wekiwi,
approfondiamo i due punti menzionati.

La fatturazione in acconto, in attesa dei dati di consumo effettivi da parte del
distributore, avviene sulla base di una Carica mensile scelta dallo stesso
cliente tra diversi tagli (si parte da un minimo di 20,00€). L’importo
prepagato, che idealmente si avvicina di più alla propria spesa mensile, viene
poi conguagliato esclusivamente con i consumi reali.

Oltre alla Carica, l’utente provvede a selezionare anche la periodicità di
fatturazione desiderata, tenendo conto dei seguenti costi:

 * bimestrale 1,00€ a fattura
 * trimestrale 0,50€ a fattura
 * quadrimestrale gratuita.

Per quanto concerne la scontistica, il cliente può beneficiare di:

 * Sconto Online: spettante se anziché utilizzare il Servizio Clienti
   telefonico, si scelgono i canali di assistenza digitali, quali posta
   elettronica, App, Area personale e social network
 * Sconto sulla Carica: ne ha diritto colui che opta per una Carica congrua
   rispetto al consumo effettivo di energia.

Entrambi vengono riconosciuti a partire dal primo mese di fornitura per
contratti superiori ai 12 mesi.

Tornando al prezzo luce indicizzato di Wekiwi, da listino questo è pari al PUN +
0,105 €/kWh. Ma il contributo cala fino a PUN + 0.05€/kWh* con l’applicazione
dello sconto online (- 0,05 €/kWh) e dello sconto sulla Carica (- 0.05 €/kWh)
previsto dall’offerta Energia alla fonte (Sconto intero).




COME SI CALCOLA IL COSTO DELL’ENERGIA ELETTRICA?

Come visto in precedenza, la spesa per la materia energia rappresenta una buona
fetta della bolletta elettrica e nel Mercato Libero, è l’unica componente che
differisce tra i vari provider. Difatti, le restanti voci che compongono
l’importo complessivo della fattura sono identiche per tutti i fornitori.

Ma come calcolare il costo orario dell’energia elettrica in base alla propria
offerta attiva? Precisiamo subito che se si è alla ricerca del costo luce
effettivo al kWh, l’operazione è praticamente impossibile. Ciò è dovuto alla
quantità di variabili che influenzano i dati alla base del calcolo, in primis le
quote fisse.

Però, si possono ricavare due informazioni indicative che tornano utili per fare
qualche riflessione sulla soluzione di fornitura del proprio gestore, ovvero:

 1. il costo medio unitario per la sola materia prima energia
 2. il costo medio unitario della bolletta.



Quanto costa un kWh?

Nel primo caso, è sufficiente fare il rapporto tra la spesa della materia
energia e il numero dei kWh fatturati dal venditore. Come anticipato tale valore
non corrisponde al costo luce effettivo del proprio piano tariffario, in quanto
nel calcolo rientrano tutte le voci (perdite di rete, dispacciamento, vendita,
approvvigionamento) relative all’attività della compagnia energetica.



L’ARERA ha rimosso tale dato dalla bolletta ritenendolo non idoneo al fine di
comparare le diverse tariffe disponibili sul mercato. Oltretutto potrebbe trarre
in inganno, perché le quote fisse spalmate su un consumo di luce elevato tendono
a far diminuire il costo medio unitario. Mentre se i consumi sono bassi,
quest’ultimo cresce per via dell’incidenza maggiore della quota fissa.



Dividendo il totale della fattura in euro, comprensivo delle imposte ma escluso
il canone RAI, per il numero dei kWh fatturati, si ottiene il costo medio
unitario della bolletta. Il risultato in questo caso include tutte le voci di
spesa presenti nel documento, dalla vendita alla distribuzione, dagli oneri di
sistema alle tasse, oltre ad eventuali servizi accessori.


QUALI FATTORI INFLUENZANO IL COSTO LUCE KWH?

I fattori principali che influenzano il costo luce al kWh pagato dal cliente
finale sono strettamente connessi a:


 1. i costi di produzione, a loro volta collegati alle diverse fonti, quali
    petrolio, gas naturale, fotovoltaico, idroelettrico, eolico ecc., e alle
    tecnologie impiegate
 2. il rapporto tra domanda e offerta di energia. Tendenzialmente quando la
    prima supera la seconda il prezzo aumenta, mentre quando il rapporto si
    inverte il prezzo cala
 3. le scelte del Governo dei singoli Paesi, che possono incidere sul prezzo
    introducendo ad esempio tasse o incentivi fiscali a favore delle fonti
    rinnovabili
 4. le condizioni metereologiche, che influiscono sia sulla tipologia di fonti
    di produzione disponibili in determinati periodi dell’anno che sulla domanda
    energetica stessa.


Infine, bisogna ricordare che in Italia, secondo i dati del biennio 2021/2022
resi noti dal GSE (Gestore dei Servizi Energetici), oltre il 50% della
produzione energetica avviene tramite combustili fossili.

Di conseguenza, il prezzo dell’energia elettrica è legato a doppio filo con
quello del gas naturale. Quest’ultimo si caratterizza per volatilità e
stagionalità, oltre a risentire delle tensioni geopolitiche che investono gli
Stati produttori da cui lo importiamo.

Ad esempio, l’aumento del prezzo luce del quarto trimestre nel Mercato Tutelato,
è dovuto all’andamento delle attuali quotazioni all’ingrosso, in rialzo anche a
causa del costo del gas naturale, che di norma sale durante i mesi più freddi.

Ovviamente il prezzo di riferimento dell’energia elettrica acquistata sul
mercato della Borsa Elettrica Italiana è alla base delle offerte indicizzate
formulate dai fornitori del Mercato Libero. Però questi hanno la facoltà di
determinare il prezzo al kWh della componente energetica anche proponendo
tariffe bloccate. Ciò significa pagare, per tutto il periodo definito nel
contratto di fornitura, sempre il medesimo prezzo per ogni kWh consumato.


QUANTO COSTA L’ENERGIA ELETTRICA AL METRO QUADRO?

Non è possibile definire un costo univoco dell’energia elettrica al metro quadro
poiché per stimarlo è necessario prendere in considerazione diversi elementi,
tra cui:

 * il costo energia al kWh relativo alla fascia oraria in cui questa viene
   consumata
 * il consumo in un anno solare, in quanto quello relativo ad un arco temporale
   inferiore risentirebbe delle variazioni stagionali
 * la classe energetica dell’abitazione
 * il costo luce al kWh applicato dal proprio fornitore.


COSA SI INTENDE PER KILOWATTORA?

Il kilowattora rappresenta l’unità di misura impiegata per indicare la quantità
di energia che consumi. In sostanza, un kWh equivale al quantitativo di energia
assorbito in un’ora da un apparecchio con potenza di 1 kW o 1000 W.

Il KWh serve a quantificare e fatturare i consumi di energia elettrica del
cliente di un’azienda energetica. I kilowattora consumati nel periodo di
fatturazione in oggetto, rilevati tramite il contatore elettrico, vengono
trasmessi dall’impresa di distribuzione al fornitore. Quest’ultimo provvede poi
ad addebitarli nella bolletta della luce.

Tuttavia, la quantità di energia erogata, calcolata in kWh, corrisponde solo a
una parte dell’importo complessivo che l’utente è tenuto a pagare. Infatti, poi
si aggiungono ulteriori componenti come le imposte, gli oneri di sistema e la
quota per il trasporto e la gestione del contatore.

Per avere una panoramica completa delle proposte attualmente in commercio,
nonché per confrontare i costi al kWh delle varie soluzioni, è possibile
utilizzare il Portale Offerte di ARERA. La piattaforma online e gratuita
dell’Autorità è raggiungibile cliccando su questo link.

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Info

Aggiornato su 2 Nov, 2023

La Redazione di PrestoEnergia

Arianna Lampitiello





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