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Name: form1 — GET risultati_1024x768.cfm

<form name="form1" id="form1" method="GET" action="risultati_1024x768.cfm">
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    <tbody>
      <tr>
        <td>
          <div align="center" class="Stile21 Stile24"><strong>Scegli la regione <span class="Stile25">
                <select name="regioni" class="Stile25" onchange="vai(this)">
                  <option value="2">Emilia Romagna</option>
                  <option value="1">Abruzzo</option>
                  <option value="4">Basilicata</option>
                  <option value="6">Calabria</option>
                  <option value="7">Campania</option>
                  <option value="8">Friuli Venezia Giulia</option>
                  <option value="5">Lazio</option>
                  <option value="9">Liguria</option>
                  <option value="10">Lombardia</option>
                  <option value="11">Marche</option>
                  <option value="12">Molise</option>
                  <option value="13">Piemonte</option>
                  <option value="14">Puglia</option>
                  <option value="15">Sardegna</option>
                  <option value="16">Sicilia</option>
                  <option value="17">Toscana</option>
                  <option value="18">Trentino Alto Adige</option>
                  <option value="19">Umbria</option>
                  <option value="3">Valle d'Aosta</option>
                  <option value="20">Veneto</option>
                  <option value="21">Tutte le Regioni</option>
                </select>
              </span></strong></div>
        </td>
        <td>
          <div align="center" class="Stile25"><strong>Scegli la provincia <select name="provincia" class="Stile25">
                <option value="">Scegli...</option>
                <option value="17">Bologna</option>
                <option value="18">Ferrara</option>
                <option value="19">Forlì-Cesena</option>
                <option value="20">Modena</option>
                <option value="21">Parma</option>
                <option value="22">Piacenza</option>
                <option value="23">Ravenna</option>
                <option value="24">Reggio nell'Emilia</option>
                <option value="25">Rimini</option>
              </select>
            </strong></div>
        </td>
      </tr>
      <tr>
        <td colspan="2" bgcolor="#0099FF">
          <div align="center" class="Stile25"><em><strong>Ricerca (facoltativa) per nome / indirizzo / località </strong></em>
            <input name="libero" type="text" class="Stile25">
          </div>
        </td>
      </tr>
      <tr align="center">
        <td colspan="2"><input name="Submit" type="submit" class="Stile25" value="Invia"></td>
      </tr>
    </tbody>
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L'intimo è una componente fondamentale del nostro abbigliamento e del nostro
stile e ciò da secoli, come testimonia l'interesse per la biancheria intima già
manifesto nell'antica Roma dove le donne indossavano i progenitori dei nostri
reggiseni e gli uomini portavano una sorta di sottoveste sotto la tunica.
I barbari, invece, erano tali anche nell'abbigliamento intimo, non indossando
capi di biancheria intima sotto gli abiti, cosa intollerabile per la maggior
parte di noi, come d'altronde sarebbe arduo al giorno d'oggi sopportare le
costrizioni vissute dagli uomini e soprattutto dalle donne del passato. Pensiamo
ad esempio ai busti del Medioevo e del Rinascimento, assai diversi da quelli
indossati dalle donne moderne nelle occasioni in cui desiderano enfatizzare la
propria femminilità.
I busti antichi comprimevano, infatti, i corpi delle signore, assottigliandone
la vita come prevedevano i canoni estetici a costo però di un estremo impaccio
nei movimenti che poteva trasformarsi in un vero e proprio tormento.
Ricordiamo in proposito che fino alla seconda metà dell'Ottocento le stecche
erano in acciaio ed anche quelle più moderne in balena non rendevano semplice la
vita delle donne che solo nel Novecento si liberarono dal busto per indossare il
reggiseno. Anche le mutande sono diventate indubbiamente più pratiche con il
trascorrere del tempo, da quelle lunghe oltre alle caviglie portate secoli fa
agli slip, ai boxer e ai tanga moderni.
In questo caso di tratta di un capo di biancheria intima tipicamente maschile,
non essendo state indossate dalle donne fino agli inizi dell'Ottocento, sempre
sotto forma di mutandoni che coprivano interamente le gambe.
Per portare gli slip moderni è stato, infatti, necessario attendere gli anni
Sessanta ed anche questa ha rappresentato una delle rivoluzione del periodo,
d'altra parte le trasformazioni nell'underwear accompagnano notoriamente le
grandi rivoluzioni della moda e del costume.


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