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* Storia * Cucina * Territorio * Gallery * Contatti VIENI A TROVARCI! "Trattoria Castelletta nasce della passione per la cucina di una volta. Ispirata dalla voglia di convivialità, di stare insieme…" Scopri di più STORIA DELLA TRATTORIA La Trattoria a Castelletta… è stato un amore a prima vista ed è scoppiata la passione: passione trasferita nella cura dell’arredamento, nella continua ricerca delle pietanze insieme al mio cuoco Walter, nella selezione dei fornitori, divenuti ormai compagni di "viaggio" con cui condivido la mia passione per la qualità dei prodotti. Leggi tutto STORIA “Pio, ma come sei finito fin quassù?” Questa è la domanda che mi pongono tutti coloro che vengono a trovarmi in Trattoria. Cercherò di spiegarlo in poche righe… Essere stato un atleta professionista della pallavolo, con una profonda impostazione mentale fondata sul rispetto delle regole e della lealtà verso l’avversario, e nello stesso tempo lavorare come consulente aziendale, dovendo gestire problematiche spesso irrisolvibili, ha generato spesso in me dei contrasti, arrivando a pensare quanto fosse giusto continuare ad accettare di vivere situazioni così stressanti. Ho avuto sempre la passione di ascoltare e parlare con le persone, condividere con loro sia esperienze personali che lavorative, soprattutto attorno ad un tavolo, magari degustando dell’ottimo cibo e vino (o “liquido autunnale”, come lo chiamo io). Allora ecco che scatta quella famosa molla, il progetto che ho avuto sempre in testa, spunta fuori e finalmente decido di metterlo in pratica ed apro la MIA trattoria! CUCINA I piatti presenti nel menù sono preparati esclusivamente con prodotti locali, di stagione e a chilometro 0, ne garantiamo così l’assoluta freschezza! Potrete gustare piatti della nostra tradizione, rielaborati in chiave contemporanea dallo chef Walter, tutti accomunati dallo stesso filo conduttore: il desiderio di far mangiare bene i nostri ospiti, facendoli sentire un po’ a casa nostra, e condividere con loro l’amore per la buona tavola e per il buon vino! MENÙ Lorem ipsum dolor sit amet, consectetur adipiscing elit. Sed in urna vel ante mollis tincidunt. Donec nec magna condimentum tortor laoreet lobortis. Nunc accumsan sapien eu tortor fringilla, et condimentum metus pellentesque. Maecenas rhoncus tortor nec mi congue aliquet. Integer eu turpis scelerisque, iaculis magna non, tempor sem. Quisque consectetur nisi eu felis euismod, sit amet faucibus justo molestie. Ut pretium sapien dui, id facilisis metus interdum pharetra. 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Etiam scelerisque lacus tempor, rhoncus diam vel, gravida felis. Fusce tristique sem et leo aliquam vulputate. Ut eget orci in sapien commodo fringilla. Ut luctus faucibus viverra. Quisque ut ante eget libero rutrum imperdiet. Morbi in diam bibendum, venenatis arcu sed, consequat libero. Nulla imperdiet, ipsum et adipiscing pulvinar, nibh metus porta mauris, et vestibulum dolor sapien sit amet justo. In dignissim leo nec erat faucibus volutpat. 1. Il Borgo 2. Folklore 3. Escursioni 4. Arrampicate IL BORGO Castelletta è un piccolo borgo medievale che si trova nel Comune di Fabriano a 675m s.l.m. Il borgo è costituito da un groviglio di viuzze, scalette, archi, in gran parte ristrutturati, e nel punto più alto sorge una bella torre fortificata. Nella piazzetta centrale, oltre ad un grosso albero, c’è la chiesa e un piccolo negozio di alimentari e bar dove prendersi un gelato o una birra! Dettagli IL BORGO Castelletta è un piccolo borgo medievale che si trova nel Comune di Fabriano (21km) a 675m s.l.m. Il borgo è costituito da un groviglio di viuzze, scalette, archi, in gran parte ristrutturati, e nel punto più alto sorge una bella torre fortificata. Nella piazzetta centrale, oltre ad un grosso albero, c’è la chiesa e un piccolo negozio di alimentari e bar dove prendersi un gelato o una birra! Nel piccolo centro c’è anche la Casa del Parco (Parco Gola della Rossa) in cui dal 2011 è installato anche un planetario digitale gestito dall’associazione di astrofili Aristarco di Samo di Senigallia. Se siete nelle vicinanze non potete perdervi un’escursione alle Grotte di Frasassi a San Vittore di Genga. Da vedere anche Pierosara, piccolo borgo sopra San Vittore di Genga e il centro storico di Serra San Quirico. FOLKLORE Castelletta, oltre a quanto detto, ha da offrire un suo interessante folklore in cui si sostanziano le più antiche usanze e tradizioni popolari, che si esternano nelle loro variegate forme soprattutto nel giorno della festa del paese: la seconda domenica di settembre, in cui si venera la Madonna della Speranza. Dettagli FOLKLORE Castelletta, oltre a quanto detto, ha da offrire un suo interessante folklore in cui si sostanziano le più antiche usanze e tradizioni popolari, che si esternano nelle loro variegate forme soprattutto nel giorno della festa del paese: la seconda domenica di settembre, in cui si venera la Madonna della Speranza. Alcune consuetudini sono comuni a quelle di altre località; mi riferisco, ad esempio all’Albero della cuccagna (palo liscio, insaponato ed unto con olio, sul quale si arrampicano volenterosi, attratti dai premi, posti sulla sommità di esso). Ma altre sono del tutto originali, veramente autentiche, come: la corsa dei somari (oggi non più in voga per la scarsità dei quadrupedi), la corsa dei ’biroccitti’ (riservata ai maschi: categoria ragazzi e categoria uomini), la corsa delle carriole (riservata alle ragazze), il gioco della scoccetta. Questo revival di antiche usanze richiama gente da ogni vie e case sono tutte in fiore (la famosa “infiorata”) e, qua e là, sono improvvisati punti vendita di cose mangerecce dal sapore genuino e casereccio, che vanno ad integrare il sempre funzionante Bar e Ristorante del Castello. Si ha la precisa sensazione che Castelletta si stia avviando ad essere un centro dal forte richiamo turistico. E la spontanea ospitalità della popolazione ne favorisce senza dubbio la probabilità di successo. ESCURSIONI Gli amanti della pace e della montagna non conoscono solo i tortuosi sentieri che si inerpicano sulle ripide e scoscese pendici del monte Rovellone, ma anche quelli che portano all’eremitaggio alpestre di grotta Fucile, allo scoglio su cui si erge il Santuario Madonna della Grotta o in altri luoghi pittoreschi per i folti boschi, da dove hanno timido inizio piccoli rivoli d’acqua che a mano a mano si irrobustiscono fino a perdersi ed a confondersi nelle acque dell’Esino. Dettagli ESCURSIONI Gli amanti della pace e della montagna non conoscono solo i tortuosi sentieri che si inerpicano sulle ripide e scoscese pendici del monte Rovellone, ma anche quelli che portano all’eremitaggio alpestre di grotta Fucile, allo scoglio su cui si erge il Santuario Madonna della Grotta o in altri luoghi pittoreschi per i folti boschi, da dove hanno timido inizio piccoli rivoli d’acqua che a mano a mano si irrobustiscono fino a perdersi ed a confondersi nelle acque dell’Esino. Ecco varie ipotesi di itinerari naturalistici e paesaggistici secondo la numerazione della carta n. 664 “Gubbio-Fabriano” dell’Editrice Kompass di Bolzano. * Castelletta – Vallacera – Poggio S. Romualdo * Castelletta – Poggio S. Romualdo * Pontechiaradovo – Monte Rovellone – Castelletta MOUNTAIN BIKE Il concetto di sport e quello di natura trovano una loro massima espressione di fusione ed attuazione nella zona di Castelletta e non solo per quanto sopra detto, ma anche per ciò che riguarda la cosiddetta “Mountain Bike”. Castelletta ha già ospitato con indiscutibile successo un Campionato italiano di M.T.B., ma, per la sua posizione e configurazione orografica, può prestarsi, con personale fantasia, ad altri percorsi, adeguati a singole capacità di impegno e di resistenza. Le descrizioni che seguono sia relativamente all’itinerario del Campionato italiano di M:T:B:, sia in merito alle possibili variazioni di percorso, sono del fabrianese Paolo Lippera e sono inserite nella Guida, edita dai F.lli Antonelli di Ancona. ARRAMPICATE Vanta ben undici vie a partire dalle più semplici per gli arrampicatori alle prime esperienze, fino alle difficoltà di sesto grado con chiodi ad espansione. La palestra intitolata al dr. Leopoldo Cartoni, rimpianto medico condotto di Castelletta, il quale nel suo tempo libero soleva arrampicarsi sulle pareti del monte Rovellone. Dettagli PALESTRA DI ROCCIA Vanta ben undici vie a partire dalle più semplici per gli arrampicatori alle prime esperienze, fino alle difficoltà di sesto grado con chiodi ad espansione. La palestra intitolata al dr. Leopoldo Cartoni, rimpianto medico condotto di Castelletta, il quale nel suo tempo libero soleva arrampicarsi sulle pareti del monte Rovellone. Non poteva essere altrimenti: la palestra di roccia di Castelletta – è scritto nella presentazione di un opuscolo – sarà sempre la sua palestra, perché su quelle rocce lui saliva… e… nello splendido isolamento che solo una parte di roccia sa dare, vi ha cercato quel confronto con la natura, che permette ad ogni uomo di conoscere se stesso”. Per scendere, seppur fugacemente dato il carattere della presente opera, in qualche dettaglio, si può rilevare che le vie di arrampicata del monte sono di vario tipo: * FACILI Il sentiero che conduce alla Cresta sud.ovest. Esso si sviluppa per 95 metri e richiede 20 minuti di impegno (chiodi n. 0). E’ un’arrampicata su roccia molto frastagliata e poco sicura. Richiede attenzione per la possibile caduta di sassi. * DIFFICILI Ecco due esempi: la variante alla Cresta S.O. e la via normale al Bastio Ovest. La prima salita è lunga mt. 35 e richiede mezz’ora di tempo (chiodi n. 7). E’ una via breve, ma riserva nella seconda tirata delicati ed aerei passaggi su roccia quasi sempre buona. La seconda si sviluppa per 45 metri e richiede 40 minuti di tempo (chiodi n. 4). E’ una salita molto varia per le difficoltà che si incontrano sia dal punto di vista delle conformità rocciose sia per la qualità della roccia. * ESTREME Esempi: la via della Fessura e la via del Tetto. La prima via è lunga 50 metri e richiede un’ora e mezzo (chiodi n. 15). E’ un’arrampicata molto impegnativa sia tecnicamente sia per lo sforzo fisico richiesto: la roccia è buona e sempre esposta ed in vari punti strapiombante. La seconda si sviluppa per 35 metri e richiede ben 3 ore di tempo (chiodi 31, di cui 29 spit.). E’ una salita prevalentemente in artificiale e molto impegnativa, che richiede anche l’uso della terza corda di servizio nonché l’uso dei cordini dal diametro di 5,5 già pronti con modo. Per effettuare le ascensioni è indispensabile mettersi in contatto con la locale Sezione CAI di Fabriano, la sola in grado di dare gli opportuni consigli e le utili indicazioni. Il monte Rovellone, in conclusione, raccoglie le sue vie di scalata non solo sul versante Sud (parte inferiore e superiore), ma anche nel suo versante di Ovest-Nord-ovest. GALLERY SCOPRI IL LOCALE CONTATTI Trattoria Castelletta, Frazione Castelletta, Fabriano (AN) Tel: (+39) 334 2040464 info@trattoriacastelletta.it Invia * © 2014 Trattoria Castelletta - credits ×